Il tappeto, prodotto della tessitura, è legato all'idea dell'abitazione, anche nomade.
Edgar Allan Poe lo definisce "l'anima dell'appartamento"
Nei tappeti da preghiera si entra come in un tempio, togliendosi le scarpe per attraversare la soglia di un diverso mondo.
Ma che cos'è un tappeto volante? Una metafora dell'estasi mistica, come scriveva Caterina Campo? O un giardino mobile attraverso lo spazio, secondo la definizione di Michel Fuocault?
Esistono tappeto chiamati "millefiori".
Quando Nadar si alza in volo su una mongolfiera per fotografare Parigi dall'alto esclama: "Sotto di noi,quasi ad onorarci accompagnando il nostro cammino, la Terra si svolge in un tappeto immenso."
La storia della pittura moderna si sviluppa anche in rapporto all'antica arte del tappeto, diffusa soprattutto nei paesi Islamici, come dimostra, oltre alla presenza di tapeti nelle opere di Matisse e altri, la nascita stessa dell'arte astratta.
Sul tappeto siamo abituati a camminare e i nostri passi hanno come effetto il movimento. Per questo Eric de Chassey lo definisce "potente metafora del movimento".
La curiosa mostra Tapis Volants (fino al 21 ottobre ) presentata ora a Villa Medici, sede dell'Accademia di Francia a Roma, e curata da Philippe- Alain Michaud coglie proprio questo aspetto e si dipana attraverso una serie di superfici in movimento comparate: antichi tappeti, film, quadri, fotografie, installazioni. In particolare vengono fuori le analogie tra tappeto e film, soprattutto per quel che riguarda il cinema scientifico sperimentale ( di cui Michaud si è occupato a lungo ) , che ha maggiore attenzione per gli aspetti tecnici che per la narrazione.
Il tappeto si costruisce attraverso il gesto del nodo e attraverso la dialettica tra trama e ordito, ne nasce una precisa struttura, un campo di forze in tensione.
" movimento rotatorio nelle composizioni che si irradiano intorno a un medaglione centrale, movimento lineare nelle composizioni a specchio in cui, da una parte e dall'altra di un asse mediano, due campi rigorosamente simmetrici si dispiegano in parallelo" ( Michaud )
La storia del tappeto è lunga, si svolge in Oriente dove la tradizione ornamentale è più viva e forte, ma poi si riverbera in Occidente, dove i tappeti orientali vengono usati per rivestire pavimenti, pareti e anche mobili e arredi. Entrano così anche nei quadri della pittura italiana e fiamminga del XV e XVI secolo: Mantegna, Crivelli, Memling
Ne è testimonianza in mostra la preziosa tavoletta di Benozzo Gozzoli. Ma troviamo anche il pavimento di Carl Andre, disposto come un tappeto sulla superficie. Anne Marie Jugnet e Alain Clairet hanno realizzato un dittico che proviene da un particolare di un'opera di Beato Angelico.
Esempi di levitazione sono la vela blu tenuta sospesa in aria da un ventilatore ( Hans Haacke ) e la pellicola filmica annodata che disegna un loop infinito nel vuoto sempre con la complicità dei ventilatori ( Zilvinas Kempinas ).
Pierre Malphettes mette le ruote ad un tappeto di lana. L'artista palestinese Taysir Batniji realizza un tappeto di trucioli di matita rossa, come un vibrante campo di papaveri. URS lUTHI si autoritrae beffardo su un tappeto volante.
Non poteva naturalmente mancare Alighiero Boetti, uno dei primi a riportare all'attenzione la pratica del ricamo.
La sua ultima grande opera è una serie di kilim ( il tappeto più nudo , astratto e minimale ), ma tutto il suo lavoro è un ponte teso tra Oriente e Occidente.
( Laura Cherubini, Libero )
( fotografie dal web )
L'anno scorso sono stata in Turchia, e ho visitato una casa di tappeti...è stato bellissimo... è un'arte....all'occhio inesperto (come il mio) i tappeti sembravano tutti uguali...ma in realtà ognuno era unico....e poi vedere come li facevano volare era proprio bello....mi sentivo un po' la principessa Jasmine di "Aladin"........
RispondiEliminaCiao Vale, io ho avuto questa esperienza nella casa dei tappeti in Tunisia ed è stato veramente bello. Quando li fanno vedere hanno veramente la capacità di farli volare. Ciao un abbraccio, Antonella
EliminaCiao Antonella! Sono passata perchè non ti ho ancora augurato una buona settimana! ... sono un po' in ritardo! Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Diana,grazie e buon proseguimento di settimana anche a te. Un abbraccio.
EliminaAntonella.
Io sono passata per augurarti Buon Onomastico!
RispondiEliminaCiao Gianna, grazie sei stata gentilissima. Di solito mi ricordo, ma oggi sono stata talmente male che mi era proprio passato di mente. Grazie anche di avermelo rammentato. Ciao, a presto.
EliminaAntonella
Buon onomastico anche da parte mia. Con affetto.
RispondiEliminaPaola
Ciao Paola, grazie,questi auguri inaspettati mi tirano un po' su il morale, non mi sono sentita bene e mi sono un po' spaventata...adesso va meglio. Un abbraccio e grazie ancora.
EliminaAntonella
Antonella,tanti auguri per il tuo onomastico :-D
RispondiEliminaPer quanto riguarda il tuo post,mi ha fatto pensare alla mania di mia madre
di riempire la casa di tappeti,mi fa impazzire perchè sono allergica agli acari e
sono una fonte immensa di polvere,perciò si devono pulire sempre. Comunque devo ammettere
che molti tappeti sono delle vere e proprie opere d'arte,mi piacciono molto.
A presto un abbraccio
Ciao Audrey, grazie per gli auguri. Bene, assomiglio a tua madre, ho una passione per i tappeti, figurati che ne ho due persino in cucina, salvo poi maledirli quando devo pulirli, praticamente tutti i giorni considerando che vivo anche con due cani. A presto, un abbraccio anche ate.
RispondiEliminaAntonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminaMa quanto mi é piaciuto questa spiegazione sui tappeti...
Fantastico, ma nessuno ci pensa a questa tematica.
complimenti.
Il tappeto arreda e da un senso di accoglienza in una casa... Li adoro...
Un abbraccio
Thais
Ciao Thais, sono proprio contenta che ti sai così piaciuto! Io li adoro i tappeti trovo che una casa senza senza tappeti sia fredda e poi, forse per questa cosa del tappeto volante, della fantasia, li trovo affascinanti, starei ore a guardare tappeti. Un abbraccio anche a te, a presto.
RispondiEliminaAntonella.