venerdì 30 agosto 2013

Notte da incubo nel bosco




Ancora una volta il cane ha dimostrato di essere il migliore
amico dell'uomo.
Arriva da Foiana in Alto Adige la storia che sembra tratta da un film: 
un San Bernardo si accuccia e tiene compagnia alla sua anziana padrona
distesa a terra dopo una rovinosa caduta nel bosco.
La scalda durante tutta la notte e al mattino quando sente arrivare i soccorritori
si mette ad abbaiare per attirare la loro attenzione.
E' in questo modo che J.K. contadina di ottant'anni  che vive nel maso Rainmann,
riesce a superare la notte.






Il cane, un bellissimo San Bernardo di nome  " Sami ", tiene compagnia 
all'anziana signora che vive sola, lei gli dà da mangiare e lo porta con sè durante
le passeggiate quotidiane.
Così accadde la scorsa domenica pomeriggio, quando, nonostante il maltempo,
l'anziana decide lo stesso di fare due passi con il fedele amico.






Si incammina per la strada statale, abbandonandola poco dopo 
per affrontare un sentiero scivoloso, la signora cade malamente e non riesce più a rialzarsi.
Prova a chiamare aiuto, ma essendo lontana dalla strada principale,
no c'è nessuno che la può sentire.
Allora la donna si trascina per alcuni metri  fino sotto ad un ponte per trovare
un po' di riparo, visto che nel frattempo ha ripreso a piovere.





" Sami " le sta accanto, non la abbandona e i due fanno fronte insieme
alla rigida nottata che li aspetta.
La temperatura a Foiana, ad un'altitudine di 500m., non è propriamente
estiva e molto probabilmente, senza il cane a tenerle caldo
con il corpo la donna non passerebbe la notte.
La mattina dopo il figlio, come ogni giorno prima di andare al lavoro,
passa a salutare la madre. Ma qualcosa non quadra.
Entra in casa e scopre che l'anziana madre non c'è e il letto è ancora fatto.






Anche del cane non c'è traccia e l'uomo lancia l'allarme.
Immediatamente si attiva il soccorso alpino, mentre il corpo specializzato della 
Guardia di Finanza mette a disposizione 8 uomini e due unità cinofile.
La notizia della scomparsa coinvolge tutti nel piccolo paese, e ben presto anche 
volontari dei Vigili del Fuoco e i carabinieri di Lana, il villaggio accanto,
si mettono a perlustrare strade e sentieri con grande apprensione.






Provvidenziale ancora il fedelissimo San Bernardo che sentendo i rumori di qualcuno 
in avvicinamento, comincia a d attirare l'attenzione abbaiando forte
e così indicando la direzione ai soccorritori.
Che, intorno alle 10, arrivano sul posto e si prendono cura dalle signora
che presenta lievi segni di ipotermia ed è ancora impaurita
e confusa per la notte passata nel bosco.






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Quella del San Bernardo è una razza tra le più note al mondo.
E' un molosso, è considerato il gigante dei cani.
Adatto per la guardia e il salvataggio, le sue prime testimonianze certe
risalgono al '600 quando erano messi a presidio di punti strategici
sulle grandi vie di comunicazione, come cantoni ed ospizi di montagna.


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Come tutti i molossi è molto attaccato al padrone e a quelli
che sente amici. In particolare ama la compagnia dei bambini.
Socievole, determinato e mite: per questo è un ottimo cane
da difesa e, se addestrato, può svolgere al meglio gli antichi
compiti di soccorso in mantagna grazie anche alla resistenza al freddo
e alla fatica in altitudine.



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Il pesto alla genovese




In questi giorni di pausa Blog ho fatto tante cose...
anche in cucina...tra le quali, visto che avevo tanto basilico
una bella scorta di pesto genovese.
Per me il profumo del basilico è il profumo di casa...
meglio ancora è il profumo dell'Italia...







Questa è la mia ricetta del pesto genovese

50 gr. di foglie di basilico
1/2 bicchiere di olio extra vergine d'oliva
6 cucchiai di parmigiano reggiano
2 cucchiai di pecorino romano
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di pinoli
qualche grano di sale grosso.

Occorre poi un pestello e un mortaio di marmo dentro cui pestare 
delicatamente le foglioline di basilico, con i pinoli e il sale
quando se ne sarà ottenuta una crema aggiungere i formaggi
e poco alla volta l'olio.

Io l'ho riposto nei vasetti della Bormioli l'ho ricoperto
d'olio e l'ho congelato, facendone una bella scorta per l'inverno.
Mi piace non solo come condimento della pasta ma anche sciolto
nel minestrone di verdure o nelle torte salate.





In realtà non è un lavoro complicato, basta avere un po' di pazienza...
e finita l'estate riporterà sulle nostre tavole
il profumo del sole!












mercoledì 28 agosto 2013

Vacanze d'Agosto...qualche riflessione




Come vi ho già accennato il mio Agosto è stato un Agosto, un' estate,
particolare...Come alcuni di voi sanno non ero in vacanza in qualche splendida 
località ma a casa ( le vacanze arriveranno a settembre )...ed era un Agosto pieno di 
progetti...tante cose da fare, restauri, cambiamenti...in realtà ho realizzato poco o niente.
Sono stata, come sapete, poco bene e la prima settimana se ne è andata in visite, analisi, 
accertamenti...mi hanno rivoltata come un calzino e, per fortuna, non avevo nulla di grave
se non un po' d'ansia e una forte intolleranza alla sacca di caldo umido che si era formata
in questo fondovalle.






Sembrava tutto apposto, che tutto sarebbe andato bene, avevamo anche cominciato
a fare importanti spostamenti a casa...e sono caduta rovinosamente...ho picchiato la testa 
e tutto il resto e non vi dico lo stato in cui ero, 5 notti senza dormire e questa volta non
per fare della filosofia ma per il dolore...annoiata, ammaccata, non riuscivo nemmeno a
leggere...nemmeno a scrivere...con rabbia crescente ho comunque seguito la sorte di alcuni 
bonifici che aspettavo e che, forse complice il mese di Agosto e l'assenza del cliente che aveva
dato l'ordine di bonifico, la banca si è trattenuta per ben 20 giorni...fino a rientro del cliente
e relativa arrabbiatura....Ma vi rendete conto? 20 giorni, salvo poi trovarmeli sul conto nel giro 
di due ore...





E poi è stato un Agosto di morte, calata come un'ala nera su questa
piccola comunità...una ragazza di 42 anni è morta di cancro dopo due anni di 
sofferenza...una donna della mia età è partita per la Svizzera per un suicidio assistito...
e la morte per 10 giorni ha sostato, in attesa, nel "caral" dove abito...
l'agonia della mia vicina di casa, una dolcissima, anziana signora, quando andavo 
dalei, e quest'estate ci andavo più volte al giorno, sentivo i suoi lamenti dal fondo
delle scale, 10 giorni in cui in questo 2 caral " la vita è rimasta sospesa...aspettavamo
la morte...la sentivamo aleggiare intorno a noi, è stata un'attesa impotente e 
drammatica. Ogni mattina mi affacciavo e Maria, la sua badante, mi diceva 
" Non è ancora morta 2, ho passato lunghe ore con lei a dirle " Lasciati andare L., non
aggrapparti più alla vita, vai via serena..." Uno strazio!






Poi una sera tardi è successo, Maria mi ha chiamata e l'abbiamo accompagnata fino
all'ultimo respiro. Avevo promesso a Maria che l'avrei aiutata a ricomporla e così è stato...
pensavo di non farcela ma è stato tutto molto naturale...
L'aria è diventata più leggera, non c'era più quella triste attesa a riempire le 
torride giornate di Agosto, e sono venuti i giorni della riflessione.
Perchè soffrire così per morire? Perchè non essere più consapevoli di nulla ma 
continuare a sentire il dolore?






E mi sono dovuta ricredere...io sono sempre un po' prevenuta nei confronti delle badanti straniere
Maria la conoscevo da tempo perchè era stata la badante della mamma di mia zia e in seguito quasi "adottata" dai miei zii e non avevo nessuna opinione su di lei.
Mai e poi mai avrei immaginato con quanto amore era in grado di accudire una
persona ammalata.
Passava giorni e notti al capezzale dell'anziana signora, accarezzandola, dicendole di non avere
 paura mentre silenziose lacrime le rigavano il viso.
Poi la sera fumavamo una sigaretta sul balcone e lei mi parlava dell'Ucraina, della sua
fortuna di aver incontrato in Italia i miei zii, di quanto si affezionava ai suoi vecchietti e di
quanto soffriva quando veniva il momento di accompagnarli fino alle soglie di 
un'altra vita.
Ho scoperto una bellissima persona e questo è stato il regalo dell'Estate.






Poi, certo, ci sono stati momenti belli, passeggiate in montagna e " visite artistiche" di cui vi parlerò nei prossimi post, abbiamo cucinato, trascorso serate con gli amici...
io ho finalmente iniziato a cucire i tendoni nuovi per la mia cucina e Renato si è 
dedicato al piano della casa destinato ( chissà quando! ) a diventare biblioteca...
e poi, lo so che adesso morirete dal ridere, abbiamo fatto una scorpacciata di film 
d'amore: Rosamunde Pilcher e Linda Lindstrom, con Cassandra che "diceva":
" adoro i film sentimentali "...
sciocchezze ma era proprio la leggerezza di cui avevamo bisogno.
Abbiamo ancora in programma alcune belle passeggiate e chiuderemo il mese con una
visita ai nostri amici di Varese...in fondo, non è stato quello che volevo ma è 
stato bello anche così.




















martedì 27 agosto 2013

Oasi Zegna 2/ Il cammino di San Bernardo




Durante il periodo di pausa oltre a dedicarci a tutti quei  lavoretti che durante
l'anno si accumulano ci siamo anche gratificati di alcune piacevoli passeggiate
tra cui questa a San Bernardo...classica passeggiata estiva della gente del posto che
un tempo usava salire qui per Ferragosto e addolcire la salita con le nostre splendide
pesche ripiene ( Qui la ricetta )



Avevo iniziato qualche tempo fa a darvi qualche informazione sulla nostra
bellissima Oasi Zegna, oggi, prima di illustrarvi la nostra passeggiata
vi racconto del prezioso coleottero
che si trova qui







Il simbolo dell'Oasi Zegna è un rarissimo coleottero dai colori iridescenti, 
il Carabus Olympiae.
Un bel giorno di mezza estate del 1854, passeggiando nei dintorni del 
Bocchetto Sessera la Signorina Olimpia Sella si imbatte in un minuscolo cadavere: 
un insetto, un coleottero dai colori iridescenti, mai visto prima.
Cugina di un famoso entomologo, Eugenio Sella, gli porta in regalo la bellissima spoglia.
Sella si rende conto che si tratta di una specie ancora sconosciuta e a primavera si scatena la caccia.
Il primo esemplare fu  denominato Carabrus Olympiae sella, in omaggio 
alla fortunata  scopritrice.
In seguito si mobilitarono squadre di ricercatori ma anche avidi trafficanti di insetti,
e dopo decenni di catture incontrollate, ritrovare il carabo fu come cercare la pietra filosofale.
Grazie però all'intervento , nei primi anni 40, di entomologi di fama europea, furono gettate le basi
per la tutela di questo prezioso coleottero.
Oggi il carabo gode della protezione di una legge della regione Piemonte.






Abbiamo iniziato la nostra giornata con Il giro della Civetta
una bella passeggiata tra i boschi
dove ci fidiamo a lasciare che Platone corra libero






Poi ci siamo fermati a lungo nella pineta presso la chiesetta alpina
ed è stato davvero rigenerante sia per noi che per i cani,
abbiamo pranzato, letto un po', dormicchiato...






...nel pomeriggio siamo saliti alla piccola chiesa di San Bernardo
percorrendo il bel sentiero panoramico.





E' una passeggiata breve, di circa mezz'ora in leggera salita,
ed offre grandiosi panorami sulla Pianura Padana e sulle Alpi,
dalle Marittime alle Retiche.






Arrivati sulla sommità ci si trova davanti la chiesa,
credo che non esista casa nel mio paese,
da cui, almeno da una finestra non si veda quersta piccola chiesa bianca 
posta " sulla punta" del monte Rubello.
La semplice cappella che secondo la tradizione venne edificata
dai triveresi in sole 50 ore di lavoro, quale voto per la sconfitta subita
dai Dolciniani ad opera dell'esercito vescovile nel 1307,
venne più volte restaurata nel corso dei secoli.






Nel 1837 i triveresi, che ogni anno salivano in processione all'antico oratorio, decisero
di demolirlo per costruire, nello stesso luogo, un più ampio edificio che venne 
benedetto nel 1839 dal vescovo Losana.
Le forme attuali del santuario risalgono al 1936, anno nel quale si portò
a compimento l'ampliamento voluto dal Conte Ermenegildo Zegna.






Ci siamo goduti la frescura della montagna e sdraiati in prato
abbiamo ascoltato la musica del vento tra i rami delle betulle e ci siamo un po'
riconciliati con l'estate, che, come vi racconterò,
non è stata una grande estate!






















lunedì 26 agosto 2013

Emily Dickinson




" Un sepalo ed un petalo e una spina
In un comune mattino d'estate,
Un fiasco di rugiada, un'ape o due,
Una brezza,
Un frullo in mezzo agli alberi -
Ed io sono una rosa!

( Emily Dickinson )



Ciao  a tutti, sono tornata e avevo tanta voglia 
di essere di nuovo tra voi.
Il mio è stato un agosto un po' particolare ma vi racconterò tutto
con calma, adesso vi abbraccio forte uno ad uno
Antonella

sabato 3 agosto 2013

venerdì 2 agosto 2013

Felicità è...




Felicità è...gli occhi buoni dei miei cani che mi guardano con amore






E queste sono le vostre piccole, grandi felicità di questa settimana

Per Betty felicità è...La felicità è riuscire a donare un sorriso, una carezza,
 un abbraccio a chi ne ha bisogno...

Per Pino felicità è...La felicità è...ricevere in dono un sorriso, una carezza, un abbraccio...
quando ne hai bisogno ed avere qualcuno pronto a donartelo quando meno te lo aspetti e
, anzi, rendertene conto di averne avuto bisogno...solo dopo averli ricevuti!

Per Renata felicità è...La mia felicità è vedere i miei figli andare d'accordo e, complici, 
supportarsi l'un l'altro con estrema naturalezza e rispetto, pur senza perdere 
la propria identità ed indipendenza nella vita.
 Il loro sorriso quando si incontrano e quando mi incontrano....

Per Cinzia felicità è..."Non esiste una via verso la felicità, la felicità è la via" (Buddha)

Per Barbara felicità è..." è come hai scritto tu....
quell' arcobaleno dopo la tempesta ......."

Per Cettina felicità è...
 stare con i miei tre figli ,liberi dai vari impegni,sia di lavoro sia di studio ,
e gioire della nostra reciproca compagnia.

Per Gloria felicità è... preparare per mio figlio quella fresca ricetta estiva
 che ha pubblicato Antonella nel suo blog.

Per Ale felicità è..."la felicità è un attimo condiviso con degli amici veri".

Per Roberta felicità è... oggi quando sulla rivista 4 zampe ho visto la foto di Hay Lin.......
adoro troppo la mia cagnolona.

Per Beatris felicità è...Felicità è vedere il sorriso negli occhi dei miei figli!

Per Audrey felicità è...quando mi sento libera e nel buio della notte 
aprendo le braccia verso il mare mi sembra di poter anche volare









E poi c'è una novità...intanto questa rubrica andrà avanti perchè
vedo che vi è piaciuta e in più, c'è una domanda che Grazia mi ha posto 
e che mi piacerebbe girare anche a voi:
" Ora che abbiamo cominciato a condividere queste piccole felicità
come possiamo fare per dare a tutto questo un senso più profondo? "
Il blog da domenica  andrà in pausa ma aspetto, al rientro,
i vostri suggerimenti.










giovedì 1 agosto 2013

Agosto




" Il gallo di brughiera con un frullo d'ali
Salta tra l'erica in fiore,
Vieni, andiamo il nostro lieto sentiero
E guardiamo gli incanti di Natura,
Il grano frusciante, il rovo coi suoi frutti.
E ogni creatura felice.
 ( Il diario di campagna di una Signora  inglese)





Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")