Durante il periodo di pausa oltre a dedicarci a tutti quei lavoretti che durante
l'anno si accumulano ci siamo anche gratificati di alcune piacevoli passeggiate
tra cui questa a San Bernardo...classica passeggiata estiva della gente del posto che
un tempo usava salire qui per Ferragosto e addolcire la salita con le nostre splendide
pesche ripiene ( Qui la ricetta )
Avevo iniziato qualche tempo fa a darvi qualche informazione sulla nostra
bellissima Oasi Zegna, oggi, prima di illustrarvi la nostra passeggiata
vi racconto del prezioso coleottero
che si trova qui
Il simbolo dell'Oasi Zegna è un rarissimo coleottero dai colori iridescenti,
il Carabus Olympiae.
Un bel giorno di mezza estate del 1854, passeggiando nei dintorni del
Bocchetto Sessera la Signorina Olimpia Sella si imbatte in un minuscolo cadavere:
un insetto, un coleottero dai colori iridescenti, mai visto prima.
Cugina di un famoso entomologo, Eugenio Sella, gli porta in regalo la bellissima spoglia.
Sella si rende conto che si tratta di una specie ancora sconosciuta e a primavera si scatena la caccia.
Il primo esemplare fu denominato Carabrus Olympiae sella, in omaggio
alla fortunata scopritrice.
In seguito si mobilitarono squadre di ricercatori ma anche avidi trafficanti di insetti,
e dopo decenni di catture incontrollate, ritrovare il carabo fu come cercare la pietra filosofale.
Grazie però all'intervento , nei primi anni 40, di entomologi di fama europea, furono gettate le basi
per la tutela di questo prezioso coleottero.
Oggi il carabo gode della protezione di una legge della regione Piemonte.
Abbiamo iniziato la nostra giornata con Il giro della Civetta
una bella passeggiata tra i boschi
dove ci fidiamo a lasciare che Platone corra libero
Poi ci siamo fermati a lungo nella pineta presso la chiesetta alpina
ed è stato davvero rigenerante sia per noi che per i cani,
abbiamo pranzato, letto un po', dormicchiato...
...nel pomeriggio siamo saliti alla piccola chiesa di San Bernardo
percorrendo il bel sentiero panoramico.
E' una passeggiata breve, di circa mezz'ora in leggera salita,
ed offre grandiosi panorami sulla Pianura Padana e sulle Alpi,
dalle Marittime alle Retiche.
Arrivati sulla sommità ci si trova davanti la chiesa,
credo che non esista casa nel mio paese,
da cui, almeno da una finestra non si veda quersta piccola chiesa bianca
posta " sulla punta" del monte Rubello.
La semplice cappella che secondo la tradizione venne edificata
dai triveresi in sole 50 ore di lavoro, quale voto per la sconfitta subita
dai Dolciniani ad opera dell'esercito vescovile nel 1307,
venne più volte restaurata nel corso dei secoli.
Nel 1837 i triveresi, che ogni anno salivano in processione all'antico oratorio, decisero
di demolirlo per costruire, nello stesso luogo, un più ampio edificio che venne
benedetto nel 1839 dal vescovo Losana.
Le forme attuali del santuario risalgono al 1936, anno nel quale si portò
a compimento l'ampliamento voluto dal Conte Ermenegildo Zegna.
Ci siamo goduti la frescura della montagna e sdraiati in prato
abbiamo ascoltato la musica del vento tra i rami delle betulle e ci siamo un po'
riconciliati con l'estate, che, come vi racconterò,
non è stata una grande estate!
non è stata una grande estate!
Ciao Antonella,
RispondiEliminama che bella passeggiata la vostra e che splendido racconto, non conoscevo questo tipo di coleottero, vabbè che io ho una fobia per gli insetti ahuahuahuahua
Ma quello nella fato è Renato di spalle?
Molto belli anche i tuoi scatti.
Buona giornata ci sentiamo domani ;)
Ciao Audrey, in questa Oasi Zegna, che si trova proprio sopra il mio paese ci sono delle passeggiate splendide...sicuramente ve ne proporrò altre due che sono fantastiche...
EliminaSì, quello di spalle è Renato con Cassandra, non gli va che pubblico le sue fotografie e così mi accontento di metterlo di spalle.
Ciao, un bacione.
Antonella
Bei posti e belle foto.Buona giornata
RispondiEliminaGrazie Cettina e sì, hai ragione, sono montagne bellissime...forse poco conosciute.
EliminaTi auguro una buona serata.
Antonella
Fai delle foto fantastiche, i luoghi forniscono la materia prima: "lo splendore, il verde, la natura"
RispondiEliminaGrazie della condivisione!
Dani
Ciao Daniela, grazie a te di tutti questi complimenti...vorrei essere capace di fotografare veramente bene...mi accontento di quello che riesco a fare.
EliminaBuona serata, un abbraccio.
Antonella
Bellissime le tue gite cara Antonella, e ogni volta c'insegni qualcosa di nuovo... premetto che non vado molto d'accordo con gli insetti, ma tu fai diventare piacevoli anche loro eheheheheh!!!!
RispondiEliminaUn bacione cara, con tanto affetto
Ciao carissima Betty...ma questo è un insetto particolare, una specie che appartiene a queste montagne!
EliminaSì, abbiamo fatto delle belle passeggiate e mi piace condividerle con voi per farvi conoscere questa zona di cui non si parla mai e che in realtà è molto bella.
Un bacio affettuoso.
Antonella
quest'anno la montagna la godo qui da te ....sempre splendide le tue passeggiate ....buon finir di giornata antonella un sorriso per te....
RispondiEliminaCiao cara Barbara, sono contenta di trovarti qui da me...un po' per volta riuscirò a salutare tutti dopo la mia assenza. Sono contenta che le mie passeggiate ti facciano godere della bellezza delle mie montagne.
RispondiEliminaBuona serata, un abbraccio.
Antonella
ciao Antonella, bellissimi posti per passeggiare, complimenti per le immagini stupende e per le notizie, quel coleottero mi sembra d'averlo visto anche da me, non so se e' della stessa razza o aprente, anche i miei erano iridescenti, li trovavo nelle serenelle, ciao buona serata rosa a presto.)
RispondiEliminaCiao Rosa, sui coleotteri non mi trovi molto preparata, so che è stato scoperto qui e che oggi è, all'interno dell'Oasi Zegna, una specie protetta con un progetto regionale.
EliminaHai ragione questi sono posti bellissimi per passeggiate di ogni tipo da quelle più facili alla " mitica " ascesa al monte Barone.
Ciao, buona giornata e a presto.
Antonella
Pur abitando a poche decine di chilimentri, non mi sono mai spinto oltre Trivero.
RispondiEliminaBella la tua descrizione, stupende le tue foto che rendono l'idea di un "luogo che vive".
Con la speranza di poter andare un giorno, a maggio, ad ammirare la fioritura dei rododendri selvatici.
Ciao Costantino, è un peccato che tu , pur così vicino, non abbia mai percorso la Panoramica e i suoi innumerevoli sentieri, ne vale davvero la pena...è bellissima anche in autunno, io la amo particolarmente in inverno quando l'aria è sottile e limpida e Monviso e Monte Rosa danno spettacolo.
EliminaLa fioritura dei rododendri poi è uno spettacolo indimenticabile...
ciao, a presto.
Antonella