mercoledì 24 dicembre 2014

Gli auguri di Aspettando Natale








I miei auguri


" E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.

E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.

E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.

E' Natale ogni volta
che permetti al Signore

di rinascere per donarlo agli altri. "



Auguro a tutti voi, cari amici, un Natale pieno di serenità e di armonia,
vi auguro caminetti accesi, dolci alla cannella, il calore della famiglia,
vi auguro canti di gioia, tavole festose, alberi illuminati e tanta luce nel cuore.
Come gli scorsi anni il mio pensiero  particolare è per Girone e Latorre,
i nostri due marò,uno ancora trattenuto in India e l'altro in procinto di esserci rispedito,
a loro mando il mio augurio di vivere un Natale di speranza.





( Immagine: Pescopagano collezioni e ricordi )



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Gli auguri di Audrey
"...Quando stai ancora aspettando che cada la neve
Non ti sembra veramente che sia Natale
Ancora aspettando che cada la neve
Non ti sembra veramente che sia Natale
Quelle luci natalizie
Illuminano la strada
Fin dove il mare e la città si incontrano
Possano tutti i tuoi problemi svanire presto!
Oh, luci natalizie continuate a risplendere..."


Cari lettori, auguro a tutti voi la possibilità di sentire, nonostante le difficoltà,
la mancanza delle persone care, il dolore, la crisi e la sfiducia, 
quella che è la magia del Natale.
Auguro a chi non ha più un lavoro almeno il cuore pieno d'amore, 
a chi a perso delle persone care dei ricordi indelebili e talmente nitidi da sembrare veri,  
a chi non ci crede più un miracolo, a chi vuole solo
un sogno realizzato un attimo di gioia.
Tante volte basta solo allungare la mano per sentire la felicità
e capire che è Natale proprio dentro al nostro cuore.
Tanti Auguri!!!!



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Gli auguri di Gloria


"cara Antonella e cari  lettori, è stato davvero bello poter contribuire a questi post dedicati al Natale. Anche poter conoscere una bella persona come Marco, che, oltre al suo meraviglioso negozio, attraverso i suoi racconti ci ha fatto conoscere realtà italiane sconosciute ai più! Vi lascio i miei più cari auguri di buon Natale con una poesia di autore Anonimo che adoro e che dedico a tutti"



Tu
che
ne dici
SIGNORE se
in questo Natale
faccio un bell’albero
dentro il mio cuore, e ci
attacco, invece dei regali,
i nomi di tutti i miei amici: gli
amici lontani e gli amici vicini, quelli
vecchi e i nuovi, quelli che vedo ogni gior
no e quelli che vedo di rado, quelli che ricordo
sempre e quelli a volte dimenticati, quelli costanti
e quelli alterni, quelli che, senza volerlo, ho fatto soffrire
e quelli che, senza volerlo, mi hanno fatto soffrire, quelli che
conosco profondamente e quelli che conosco appena, quelli che mi
devono poco e quelli ai quali devo molto, i miei amici semplici ed i miei
amici importanti, i nomi di tutti quanti sono passati nella mia vita.
Un albero con radici
molto profonde, perché
i loro nomi non escano
mai dal mio cuore; un
albero dai rami molto
grandi, perché i nuovi
nomi venuti da tutto il
mondo si uniscano ai già
esistenti, un albero con
un’ombra molto gradevole
affinché la nostra amicizia,
sia un momento di riposo
durante le lotte della vita.


Anonimo



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Gli auguri di Marco




Il Natale non è una data sul calendario, è un momento di rinascita. Non a caso anche nell'antica Roma il 25 dicembre veniva celebrato il Deus Sol Invictus, la divinità che portava la speranza di un'era diversa, dove il bene vince finalmente sul male. 
Nel blog di Antonella durante questo mese abbiamo cercato di raccontare storie, curiosità e aneddoti che riguardano l'albero di Natale, uno dei simboli più amati della festa. Il mio augurio è che la magia di quegli ornamenti che scintillano sull'abete possa illuminare di una nuova luce l'anno nuovo che sta per cominciare.     
Buon Natale

Marco Romani










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martedì 23 dicembre 2014

Storie di Natale, Era la notte prima di Natale...





Era la notte prima di Natale e tutta la casa era in silenzio,
nulla si muoveva, neppure un topino.
Le calze, appese in bell’ordine al camino,
aspettavano che Babbo Natale arrivasse.







I bambini rannicchiati al calduccio nei loro lettini
sognavano dolcetti e zuccherini;
La mamma nel suo scialle ed io col mio berretto
stavamo per andare a dormire
quando, dal giardino di fronte alla casa, giunse un rumore
Corsi alla finestra per vedere che cosa fosse successo,
spalancai le imposte e alzai il saliscendi.








La luna sul manto di neve appena caduta
illuminava a giorno ogni cosa
ed io vidi , con mia grande sorpresa,
una slitta in miniatura tirata da otto minuscole renne
e guidata da un piccolo vecchio conducente arzillo e vivace;
capii subito che doveva essere Babbo Natale.








Le renne erano più veloci delle aquile
e lui le incitava chiamandole per nome.
“Dai, Saetta! Dai, Ballerino!
Dai, Rampante e Bizzoso!
Su, Cometa! Su, Cupido! Su, Tuono e Tempesta!
Su in cima al portico e su per la parete!
Dai presto, Muovetevi!”








Leggere come foglie portate da un mulinello di vento,
le renne volarono sul tetto della casa,
trainando la slitta piena di giocattoli.








Udii lo scalpiccio degli zoccoli sul tetto,
non feci in tempo a voltarmi che
Babbo Natale venne giù dal camino con un tonfo.
Era tutto vestito di pelliccia, da capo a piedi,
tutto sporco di cenere e fuliggine
con un gran sacco sulle spalle pieno di giocattoli:
sembrava un venditore ambulante
sul punto di mostrare la sua mercanzia!








I suoi occhi come brillavano! Le sue fossette che allegria!
Le guance rubiconde, il naso a ciliegia!
La bocca piccola e buffa arcuata in un sorriso,
la barba bianca come la neve,
aveva in bocca una pipa
è il fumo circondava la sua testa come una ghirlanda.
Il viso era largo e la pancia rotonda
sobbalzava come una ciotola di gelatina quando rideva.
Era paffuto e grassottello, metteva allegria,
e senza volerlo io scoppiai in una risata.








Mi fece un cenno col capo ammiccando
e la mia paura sparì,
non disse una parola e tornò al suo lavoro.
Riempì una per una tutte le calze, poi si voltò,
accennò un saluto col capo e sparì su per il camino.
Balzò sulla slitta, diede un fischio alle renne
e volò via veloce come il piumino di un cardo.
Ma prima di sparire dalla mia vista lo udii esclamare:
Buon Natale a tutti e a tutti buona notte!
( Clement C.Moore )





( Immagini dal web )






domenica 21 dicembre 2014

Aspettando Natale, Un Natale da favola





Eccoci arrivati all'ultimo appuntamento di " Aspettando Natale ", è stato un viaggio insolito 
tra cristalli, ornamenti e storie vere di piccoli artigiani che sono riusciti a far conoscere 
la loro arte nel mondo. Ci ha guidati in questo viaggio stupefacente, come una sorta di moderno Virgilio,
Marco Romani, il titolare del negozio Sempre Natale di Roma, che oggi ci accompagna
a passeggio tra le favole, perchè, che Natale sarebbe senza favole?








Partiamo dal presupposto che tutto quello che riguarda le favole è Natale, proprio
perchè il Natale ogni anno riesce a ricreare in ogni casa la magia di una favola.
In Italia è meno conosciuta ma nel resto d'Europa la più grande favola del Natale è
indubbiamente Lo Schiaccianoci, e, racconta Marco, questo utensile di uso quasi quotidiano
è l'addobbo più rappresentativo delle favole sugli alberi di Natale dell'Europa
sia del Nord che dell'Est.
Addirittura, in Germania lo schiaccia noci è il simbolo della catena di negozi di Natale.








In Italia la favola più rappresentata sugli alberi di Natale è
indubbiamente Pinocchio che è anche l'unica favola con un " marchio autentico italiano" .
Fin dagli anni 50, in cui le palline di vetro diventano patrimonio comune, Pinocchio diventa ornamento
richiestissimo per l'albero di Natale.








Nel 1957 il nonno degli attuali proprietari della Soffieria De Carlini
( di cui vi abbiamo raccontato QUI ) crea il primo puntale per albero a forma 
di Pinocchio, un Pinocchio dall'aspetto giocoso e un po' naif...








Intorno agli anni '60 " arriva " la balena, all'epoca molto moderna, con il suo spruzzo
formato da fili luccicanti e poi via via  gli altri personaggi della fiaba.
Geppetto








La Fata Turchina








Mangia fuoco








La Volpe








Il Gatto







Il Grillo Parlante








Ogni personaggio è un piccolo, elegante capolavoro, sono tutti pezzi soffiati a mano 
in edizione limitata e dedicati alla vendita on -line per il solo pubblico
americano. L'unico punto vendita in Italia, ci ricorda Marco, è il negozio
Sempre Natale a Roma.








Naturalmente il mondo della fantasia si apre e un po' per volta Pinocchio viene seguito
dalle altre favole. E allora ecco la bellissima " collezione " di Cenerentola con la sua splendida zucca
 tramutata per magia in carrozza e che riempie di significato la famosa canzone del 
cartone della Disney " I sogni son desideri..."




























Troviamo personaggi fantasiosissimi nella più fantasiosa delle favole
Alice nel Paese delle Meraviglie, e allora ecco che sull'albero di Natale, come
per un sortilegio, compare il Bianconiglio








La Regina di Cuori








Il Re








Lo Stregatto












I meravigliosi ed indimenticabili personaggi del mago di Oz
L'Uomo di Latta








Lo Spaventapasseri








Il Leone Codardo













Cappuccetto Rosso tocca i vertici della bellezza e dell'ironia
nell'ornamento che rappresenta il lupo mascherato da nonna








E poi Mari Poppins e lo Spazzacamino a ricordare la favola più
tipica del Natale.








E poi, naturalmente favole più recenti come i Barbapapà che Marco ci assicura essere molto
amati dai bambini. Una forma semplice, essenziale e quindi meno costosa ma molto divertente









I polacchi ( di cui abbiamo parlato qui ) sono un po' meno affezionati alle favole, 
però alcuni di questi meravigliosi artigiani realizzano delle serie complete.
Komotya  realizza una serie sulla favola di Aladino in confezione di legno dipinta a mano e
la serie delle Carte da Gioco di Alice nel Paese delle Meraviglie in confezione analoga.
Quindi anche parlando di ornamenti tratti dal mondo delle favole ritroviamo un 
discorso di altissimo collezionismo.








Sempre De Carlini, invece, all'uscita di ogni grande film realizza un ornamento
ispirato alla pellicola e così incontriamo Grace Kelly, Superman,
Batman e Robin.








Oppure Shrek, Fiona  e l'asinello















In occasione dell'ultimo Dracula cinematografico, su suggerimento di Marco
è stato realizzato un Dracula sorridente ed ironico...












...il gioco della contrapposizione tra bene e male era già stato realizzato con l'ornamento
raffigurante il Diavolo, idea ispirata da un antico presepio napoletano del '600 in cui era presente,
appunto, la statuetta del Diavolo. Quindi anche sull'Albero un personaggio negativo, generalmente rappresentato nel  presepe con la statua della zingara. ( Leggi qui ).
Naturalmente questo è un diavoletto che, come Dracula regala simpatia e ironia,
un diavoletto " quasi buono".








Tradizionalmente l'albero accoglie le favole perchè dedicato ai bambini, per far raccontare, 
evocare, ripetere, niente è più evocativo della favola, e, a parte la bellezza, l'albero diventa 
modo di educare attraverso la favola.
Pinocchio insegna la povertà, il gusto tutto italiano di riuscire ad arrangiarsi, in Pinocchio
ci siamo noi, le nostre idee, l'idea stessa di personaggi come il gatto e la volpe da cui,
per quanto affascinanti essi siano, non bisogna lasciarsi irretire e , alla fine,
il burattino che attraverso la sofferenza diventa uomo ( per una lettura etica della favola di Pinocchio
leggi quiPinocchio, un altra lettura )La favola intesa con uno scopo morale, la favola 
come incantamento ed educazione, raccontare una storia per aiutare a crescere.
Quindi l'albero diventa educativo.








Questo viaggio attraverso l'ornamento natalizio è finito non ci resta
che invitarvi a passare di qui il 24 dicembre.
Audrey, Gloria, Marco ed io saremo felici di farvi i nostri sinceri auguri

( Fotografie di Gloria Nicola e Marco Romani )








Vi invito a passare da Audrey per lasciare anche a lei i vostri graditi commenti.







































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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")