giovedì 28 marzo 2013

Pasqua alta o bassa? Storia di una datazione controversa




Dispute teologiche, minacce di scismi, interventi dell'imperatore, questioni astronomiche,
 errori di calendario, tradizioni agricole, quartodecimani indomiti...
Questi e altri elementi sono alla base non di un tumultuoso romanzo,
ma della variabilità della data della Pasqua.
Il principio per calcolare la data della Pasqua viene da lontano:
dal Concilio ecumenico di Nicea (325 d.c.), convocato dall'imperatore Costantino
 per portare la pace nell'Impero, turbato dalla controversia ariana e
dalla divergenza circa la data di Pasqua fra i cristiani "orientali" e quelli che si riferivano
a Roma e ad Alessandria.






Fu presa questa decisione: tutti i cristiani avrebbero celebrato la Pasqua
 "nella data dei Romani e degli Alessandrini".
Per l'importanza scientifica riconosciuta alla città di Alessandria, fu incaricata
la Chiesa di questa città di determinare e comunicare ogni anno a tutte le Chiese la data stabilita.
Per fissare la data della Pasqua occorreva infatti scrutare il cielo:
la sua celebrazione è stabilita infatti (tuttora) per la prima domenica
 dopo la Luna piena successiva all'equinozio di primavera.
Perché questa saldatura tra data della Pasqua ed eventi celesti?
La Pasqua cristiana è legata alla Pasqua del popolo d'Israele (Pesach),
la cui celebrazione è descritta nel libro biblico dell'Esodo, al capitolo 12.
La tradizione ebraica, che considera importante la santificazione del tempo,
gode infatti di un calendario solare-lunare
e le feste ebraiche hanno antichissime origini legate alle tradizioni agricole-pastorizie
che hanno fondato la loro cultura.






Nella tradizione ebraica l'equinozio di primavera ha un valore fondante:
 l'anno religioso inizia nel mese di Nissan, nel quale avviene questo equinozio.
Il calendario ebraico fa coincidere il plenilunio successivo all'equinozio al 14 Nissan:
 e la Pasqua ebraica si celebra proprio nella notte tra il 14 e il 15 di Nissan,
indipendentemente dal giorno della settimana in cui cade.
La base del calcolo della Pasqua cristiana rispetta questa regola, con un piccolo adattamento:
la Pasqua è spostata al «dies domini», il giorno memoriale della Risurrezione del Signore,
ovvero la prima domenica successiva.






In base a questi calcoli, la Pasqua per i cattolici può cadere ogni anno
entro il periodo che va dal 22 marzo al 25 aprile.
Ma le complicazioni non terminano qui. Se la data della Pasqua cristiana è univocamente definita,
come mai i cristiani ortodossi la celebrano in una data differente dai cattolici romani?
Semplice: pur continuando ad usare il metodo del Concilio di Nicea,
applicano l'antico calendario giuliano, impreciso e quindi sfasato
rispetto a quello gregoriano ora in uso.







E che dire invece dei Quartodecimani
 coloro che celebrano la Pasqua il 14° giorno del mese di Nisan
indipendentemente dal giorno della settimana in cui la festa capita
 e non la domenica successiva?






Un po' di folclore



Nella ricca tematica di usanze fiorite attorno alla grande festività della Pasqua
spicca la tradizione di mangiare l'agnello: ricorda il pranzo pasquale degli Ebrei,
ma si riveste di nuovi significati, nei quali l'agnello è figura di Cristo,
vittima innocente e immacolata, sacrificato a salute di molti.
Le uova benedette invece ricordano che nei tempi passati
 erano proibite durante la Quaresima e ricomparivano sulla tavola solo a Pasqua
 assieme al salame, al capretto e all'agnello a significare che il tempo della penitenza era finito e
a esso si sostituiva quello di una gioia sana e onesta.






La colomba pasquale invece è un caso di “contaminazione”:
essa infatti è il simbolo dello Spirito Santo e dovrebbe comparire sulla tavola a Pentecoste.
 A richiamo d'antichi riti purificatori, in Abruzzo il contadino metteva acqua benedetta nelle vivande;
 nel Salernitano i figli, il mattino di Pasqua, baciavano i piedi al padre
 chiedendo perdono delle loro mancanze;
in Versilia le mogli dei marinai baciavano la terra;
 nel Forlivese, la vigilia di Pasqua si accendevano grandi falò (forza purificatrice del fuoco)






. Un po' dappertutto il periodo pasquale è tempo di grandi pulizie,
simbolo del lindore dell'anima attraverso la confessione, secondo il precetto della Chiesa.
Il lunedì di Pasqua la devozione popolare si manifesta in pellegrinaggi:
i Napoletani, per esempio, si recano al santuario della Madonna dell'Arco, nella zona vesuviana,
formando trenta gruppi di vattienti (che rievocano gli antichi “disciplinati”), che, a piedi scalzi,
portano stendardi, sui quali sono appuntate le loro offerte;
giunti in prossimità del santuario, fanno di corsa il tratto fino alla porta ed entrano per le loro devozioni.






 In più ampio arco d'orizzonte la Pasqua ebraica dura otto giorni,
durante i quali ogni famiglia consuma l'agnello con erbe amare;
con il suo sangue si è prima cosparso lo stipite della porta di casa,
a memoria dello stesso atto nella prima Pasqua, quando aveva significato
per gli Ebrei la salvezza dei loro primogeniti; in quei giorni si mangia solo pane azzimo
 e fra le altre offerte si deve consegnare al sacerdote anche un manipolo d'orzo.






Il concetto del “sacrificio pasquale” rivive anche nella festa musulmana del Muḥarram,
ricordo della crocifissione di due nipoti di Maometto,
che si sacrificarono perché rinascesse fra i popoli musulmani la fede in Allāh.
I due simboli della colomba e del fuoco ricompaiono il giorno di Pasqua
nello scoppio del carro a Firenze: durante i riti della Resurrezione
 la colomba viene fatta partire dall'altare maggiore con un piccolo razzo e, correndo su di un filo,
 va a incendiare il carro; dove il simbolo è trasparente: purezza d'animo che esige la catarsi spirituale.
Quanto resta della simbologia della forma purificatrice del fuoco è memoria di antichi riti eleusini;
quasi dappertutto però il cristianesimo vi ha sostituito quello dell'acqua benedetta.






**************************

Una curiosità

In molte zone d'Italia il giorno dell'Epifania,
festività di chiaro sapore natalizio, viene chiamata " Pasquetta ".
Perchè?
E' il giorno in cui, con apposito rito,
viene annunciata ai fedeli la data della prossima Pasqua.

**************************************






( Immagini dal web )

24 commenti:

  1. Solo un buon giorno Antonella
    ...e poi quando arriva arriva...l'importante è viverla dentro di noi!
    Belle le foto
    Ciao e buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Pino, certo hai ragione, l'importante è viverla dentro di noi.
      Un buon giorno anche a te.
      Antonella

      Elimina
  2. Molte cose non le immaginavo nemmeno,
    io sbaglio sempre nel calcolare il giorno, per me è un pò come il carnevale, non capisco mai quando si festeggia.
    Un abbraccio
    P.S. un posto molto interessante, ricco di curiosità e storia, bravissima!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Audrey, mi è sembrato bello parlare della data della Pasqua è una cosa che spesso ci chiediamo ma non sappiamo mai spiegarcela bene...ecco, è una di quelle curiosità che è bello svelare.
      Ciao, un bacione.
      Antonella

      Elimina
  3. Antonella..serenità e pace per questa nuova Pasqua....qui da te si respira alla grande. ciaoooo

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Carla, auguro di tutto cuore anche a te una serena Pasqua.
      Un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  4. quasi quasi stampo tutte queste belle notizie e le leggo a mia figlia, quando torno a casa. Sono sicura che, curiosa com'è, apprezzerà moltissimo!

    Ciao Antonella, Buona Pasqua e giorni lieti!

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Linda, chissà se i ragazzi possono essere interessati a notizie tipo queste?

      Ricambio di cuore i tuoi auguri, un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  5. Antonella cara passo per gli auguri di una Santa Pasqua .
    Maurizio

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Maurizio, ricambio i tuoi graditissimi auguri, a presto.
      Antonella

      Elimina
  6. Un coloratissimo post! Un richiamo alla primavera!
    Auguro Buona Pasqua!
    Un abbraccio e buona serata da Beatris

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Beatris, hai ragione questi rami fioriti sono un inno alla primavera.
      Auguro anche a te e alla tua famiglia una Pasqua serena.
      Un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  7. Ciao Antonella, un caloroso augurio a te.
    Serenità e pace..Buona Pasqua
    Stefania

    RispondiElimina

  8. Ciao Stefania, tantissimi auguri anche a te per una Paqua di serenità.
    Un abbraccio.
    Antonella

    RispondiElimina
  9. Ciao Antonella, questo post è interessante e leimmagini portano un pò di quella primavera che ancora non arriva.
    Scusaci se commentiamo solo oggi, ma abbiamo avuto un pò di cose da sistemare e ora che tutto è a posto siamo tornate in rete.
    Un abbraccio,
    Idgie e Ruth

    RispondiElimina
  10. Ciao ragazze, spero niente di grave...anch'io in questi giorni ho avuto pochissimo tempo.
    Già, la primavera sembra proprio non voler arrivare...ieri la temperatura più alta che abbiamo raggiunto è stata 3°, speriamo che cambi presto.
    Vi auguro una buona serata,un abbraccio.
    Antonella

    RispondiElimina
  11. Davvero interessante la storia che hai raccontato, non la conoscevo. Cerca di riposare e stai al caldo!
    Un abbraccio e Buona Pasqua a te e alla tua famiglia :)
    Xavier

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Ciao Xavier, certo non ho potuto approfondire quanto avrei voluto...sarebbe risultata un po' pesante.
      Grazie, sta mattina va già un po' meglio e poi, finalmente, c'è un raggio di sole!
      Ciao un abbraccio e buona Pasqua a te e alla tua bella famiglia.
      Antonella

      Elimina
  12. Cara Antonella ,come altre volte la tua relazione è stata molto interessante ed approfondita e ci hai messo a conoscenza di notizie e realtà poco conosciute.
    Auguri a te ed a tutta la tua famiglia.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Grazie Cettina, tutti gli anni si sente qualcuno che si chiede come si stabilisce la data della Pasqua e perchè e così ho pensato di scrivere qualche indicazione.
      Tantissimi auguri anche a te e ai tuoi cari.
      Antonella

      Elimina
  13. Ma la Pasqua quand'è alta o bassa?
    quando viene presto è bassa e quando viene tardi è alta?
    Ciao, Hai visto la pietà?

    RispondiElimina
  14. Ciao Massimo, è bassa quando è presto , entro marzo- inizio aprile, è alta quando cade dopo la metà di aprile.
    Questa cosa della Pasqua alta e bassa manda sempre in confusione.
    Sì ho letto il bellissimo commento sulla Pietà...adesso ti rispondo.
    Ciao, a presto e buona Pasqua.
    Antonella

    RispondiElimina
  15. Il mio augurio di una serena e felice Pasqua a te e alla tua famiglia.

    RispondiElimina
  16. Tanti auguri anche a te e alla tua famiglia.
    Antonella

    RispondiElimina

Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")