domenica 24 giugno 2012

Pseudo Longino/ L'arte dell'eloquenza




Incontriamo, oggi, lo  Pseudo Longino con il trattato " Del sublime " 
la prefazione del volume è di Nuccio Ordine.



Il trattato " Del sublime ", anonima monografia del I secolo a.C., è,  accanto alla "Poetica " di Aristotele una delle opere più famose e affascinanti che l'antichità abbia lasciato sull'estetica letteraria.
" Il sublime -scrive Longino-  è l'eco di un alto sentire, capace di travolgere il lettore fino a precipitarlo in una  sorta di vertigine."
Ma l'arte di suscitare il sublime è una dote innata o si può apprendere?
Da questa domanda parte un'originale ricerca critica che, esemplificata da una fitta rete di citazioni dai modelli più alti della letteratura antica ( dalla Genesi a Omero, da Saffo a Demostene ), interpreta lo studio della grandezza nella letteratura come educazione alla grandezza tout court: una lezione che sarà, più tardi, alla base dell'estetica preromantica.



" Questo testo viene considerato come uno dei capolavori della critica letteraria, ancora oggi punto di riferimento fondamentale per il dibattito sul sublime."
( dalla prefazione di N.Ordine )

4 commenti:

  1. Ciao,buona domenica anche a te....li da te è caldo? qui non si può pensare di uscire.Ciao
    ANTONELLA

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  2. Io credo modestissimamente che Longino abbia descritto il sublime in un modo così semplice da essere davvero sublime. L'idea della vertigine poi la trovo affascinanto quanto vera, e riuscire a dar vertigine nella lettura... beh è davvero sublime!

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  3. E come sempre hai ragione! Anch'io sono affascinata dall'idea della vertigine...e poi ecco riuscire a provare la vertigine nella lettura...eh sì si entra nel sublime. Ciao, a presto.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")