domenica 10 giugno 2012

Amelia Earhart, fine di un mistero?



Amelia Earhart è morta un giorno d'estate del 1937. Non sappiamo quale. Probabilmente debilitata dalla fame e dalla sete, sull'atollo di Nikumaroro, nel Pacifico. Una verità non ancora ufficiale che per essere tale ha bisogno di altre prove. ma che si regge su piccoli cocci di vetro, utensili rudimentali e ossa di animali.






Indizi ritenuti importanti da quanti credono che quell'isolotto remoto sia davvero il punto finale. L'ultimo capitolo della vita -straordinaria- della pioniera dall'aviazione.








E' il 2 luglio 1937 quando Amelia decolla dalla striscia di Lae, Nuova Guinea, diretta verso Est con meta l'isola di Howland. A bordo del suo velivolo, l'Electra, c'è il navigatore Fred Noonan, riserve di carburante e strumenti di nuova generazione.





Tanto è vero che la Earhart definisce il suo aereo un laboratorio volante.
Quel balzo di 4 mila km. è solo un segmento di un giro intorno al mondo. La nuova avventura dell'aviatrice.
Un sogno che si spezza nel mistero. L'aereo scompare. L'ultima posizione possibile è un'area intorno a Nikumaroro. seguiranno indagini, ricerche, ipotesi alimentate da segnalazioni buone e false. Nel 1940 sull'atollo trovarono parte di uno scheletro, una scarpa da uomo e una da donna. Sono tracce significative, forse decisive, ma sono smarrite. Erano gli anni della guerra, c'erano ben altre priorità






L'assenza di un relitto come di notizie sicure gonfia le teorie più strane. Amelia è stata catturata dai giapponesi. Amelia ha organizzato una messa in scena per rifarsi una vita altrove. Amelia era impegnata in una missione di spionaggio. Amelia è precipitata nella giungla.





E, ogni anno, una versione diversa con particolari incontrollabili.
Si scrivono libri, si formulano ipotesi, si girano film. L'ultimo del 2009, con protagonista Hilary Swank.




Chi invece ha sempre pensato all'incidente si è passato testimone e intuizioni, sostenendo la necessità di indagare con maggior cura. Una determinazione premiata da una scoperta che ha messo insieme tecniche da archeologi e sistemi alla CSI.





Un team del Tighar -organizzazione americana impegnata nelle ricerche- ha scovato a Nikumaroro alcuni reperti ritenuti cruciali e li ha presentati ad un convegno ad Arlington ( Washington).






Il primo è rappresentato dai cinque pezzi di vetro, i frammenti di un vasetto di crema per il viso. Un tipo che la Earhart usava. Poi  la " base " di due bottiglie  che risalgono per certo agli anni 30. Sono state usate per far bollire dell'acqua ed erano vicine ad una specie di focolare. Ancora: una boccetta di balsamo per le mani, marca " Campana ". Vicino un altro pezzo di vetro trasformato in strumento da taglio. Quindi ossicini di piccoli animali.






Oggetti " interessanti " che vanno a sommarsi a quelli rinvenuti in altre missioni: un coltellino -rotto- che faceva parte della dotazione di bordo dell'Electra, un "foglio " d'alluminio ( della carlinga? ), un " tassello " che si ipotizza si sia staccato dalla cabina di pilotaggio.











L'ipotesi dei ricercatori è che Amelia e il navigatore abbiano compiuto un'atterraggio di emergenza sull'isola, dove hanno organizzato un accampamento di fortuna. I pochi animali  catturati sono diventati il loro cibo.











Più volte la Earhart  ha lanciato dei segnali radio che vennero captati all'epoca ma ritenuti degli " scherzi ". Invece in base a nuovi studi si pensa fossero autentici. Appelli disperati di un uomo e di una donna coraggiosi che hanno cercato di sopravvivere da naufraghi Dei Robinson Crusoe in attesa di un aiuto mai arrivato.




Per svelare il mistero il 2 luglio partirà per le  Hawaii una nuova spedizione del Tighar. Con l'aiuto dell'Us Navy  e della sua tecnologia  si cercheranno  parti più grandi dell'aereo che potrebbero essere sul fondale attorno all'isola. L'Electra era probabilmente a riva ed è stato poi portato via dal mare.
Gli esperti sono convinti che grazie ai mezzi oggi a disposizione sia possibile trovare l'anello mancante. Quello che  permetterà di affermare con certezza storica che lo scheletro trovato all'ombra di una palma nel 1940 fosse quello di  Amelia o di Fred Noonan.
( Guido Olimpio, Corriere della Sera )










27 commenti:

  1. Tra le altre cose era veramente una bella donna!!!

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  2. L'hai notato anche a tu? Io la trovo soprattutto nell'ultima immagine, bellissima. Come stai? E' tanto che non ti si vede in giro per i blog, tutto bene? Un abbraccio, Antonella

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  3. come sempre storie affascinanti e poco conosciute in questo blog... :) questa poi anche densa di mistero... chissà se un giorno sveleranno tutto :) io voglio sperare che alla fine sia fuggita di proposito, si sia rifatta una vita, abbia vissuto tanti e tanti altri anni ancora :)

    P.S. in effetti... che bella che era :)

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  4. Anch'io spero che sia fuggita, magari con il suo navigatore e sia stata felice, è terribilmente triste pensarli morti di fame e di sete nelle isole più belle del mondo. Mi piacciono queste piccole storie poco conosciute o comunque dimenticate perchè finite dentro a storie molte più grandi, in questo caso la seconda guerra mondiale. Ciao, a presto.
    Antonella.

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  5. wow... che storia interessante. Il nome mi era familiare ma non conosevo tutti queti dettagli.
    la penso come Domemio, mi piace pensare che sia fuggita di proposito.., alla faccia di tutti! :-)

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  6. Sì. spero anch'io che sia fuggita e che abbia avuto una vita meravigliosa. Sai che mi da addirittura un po' fastidio che adesso facciano tutte queste nuove ricerche ed analisi...preferisco un finale aperto che ognuno immagini la fine che vuole è molto più romantico e anche intrigante. Ciao Vaty, buona settimana, un abbraccio.
    Antonella.

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  7. Bellissimo post, anche oggi ho imparato qualcosa che non conoscevo, brava! felice inizio settimana a te...ciao

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  8. Ciao Giancarlo, grazie sei sempre molto gentile, Buona settimana anche a te...sono felice che hai ricominciato a scrivere.
    Antonella

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  9. che storia interessante,io conoscevo solo una piccolissima parte grazie ad una specie di documentario che vidi in tv...che bel post,grazie mille.
    A poresto

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  10. Ciao Audrey, è proprio bello questo incontro giornaliero! Questa è proprio una bella storia...come alla maggior parte dei miei lettori mi piace pensare che lei si sia rifatta una vita felice in qualche posto lontano e che non sia quello scheletro sotto la palma... Grazie a te che passi sempre di qui. Un abbraccio.
    Antonella

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  11. Queste immagini sono stupende!!! Complimenti per il fantastico post!!! Un abbraccio

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  12. Ciao, grazie. Un abbraccio e buona serata.
    Antonella

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  13. ogni volta che passo dal tuo blog,imparo qualcosa ,grazie!!

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  14. Grazie a te di essere passata. Buona serata e buona settimana.
    Antonella

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  15. Il suo vivo nelle foto anche se in b/n emana una vitalità da donna vera. Di tempi epici, eroici e di cui si ha un pò di nostalgia in questo mondo moderno assediato dalla cellulite ^.^
    E debbo dire che di profilo un pochetto ti assomiglia.
    Simona

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    1. Ciao, anch'io la trovo una donna vera non tutto questo "plasticume " che c'è in giro, forte, coraggiosa, un eroe! Dici che un po'. nel profilo mi assomiglia, sai che forse è vero? Pensa che ieri ho telefonato a mia sorella per dirle di guardare il post perchè secondo me assomigliava molto ad Amalia, quindi probabilmente qualche tratto comune c'è. Comunque per me è un piacere... la trovo bella1 Ciao, a presto.
      Antonella

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  16. Misteri...

    Post completo e ricco di documenti.

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    1. Già misteri! Mi piacerebbe pensare che rimanga una storia misteriosa, i misteri svelati non sono più tali e perdono il loro fascino. Ciao a presto.
      Antonella

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  17. Che bello questo post! Già il film mi aveva fatto innamorare di questa donna caparbia, testarda, ma così femminile...e tu ne hai fatto un racconto che mi ha rapito dalla prima all'ultima riga.
    Grazie mille! A presto

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  18. Ciao, non ho visto il film, com'è? Anch'io mi sono innamorata di questa donna fuori dall'ordinario. Davvero una grande donna. Ciao, buona serata.
    Antonella

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  19. Naturalmente non avevo nè visto nè letto il tuo post. Conoscevo questa bella storia da anni, ma non ho visto il film perchè in Italia non è stato pubblicizzato. Non ricordo di aver visto il trailer in tv. Tu hai visto il film ? L'attrice scelta le somiglia molto e voglio cercarlo. Ciao.

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  20. Ciao Grazia, no non ho visto il film, a me piaceva molto lei come persona e mi intrigava la sua storia e romanticamente spero in un finale diverso da quello che pare il più ovvio! Ciao, a presto.
    Antonella

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  21. Grande Anto!!! Permettimi, da eterno sognatore e sfegatato appassionanto di fantasy, di esprimere la mia opinione riguardo la scoparsa misteriosa della Earhart: http://blog.libero.it/StarTrekNews24/11448865.html

    Vita lunga e prospera Anto! ;)...magari è la...VERITA'!

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    1. Ciao, ti ho risposto sul tu blog. Se hai letto gli altri commenti vedi che non siamo gli unici a sperare in un finale diverso qualsiesi esso sia.
      Ciao, a presto.
      Antonella

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  22. Credo molto al fascino dei misteri insoluti, perché inevitabilmente si scrollano buona parte del trauma che li accompagnò o che li seppellì nel silenzio, e restano sospesi a mezz'aria, indecisi se appartenere alla storia o ai nostri reconditi desideri. Complimenti ad Antonella

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  23. Ciao, grazie! è un pensiero che faccio spesso anch'io, mi affascinano queste storie che restano sospese, senza un finale certo, e nel finale che immaginiamo c'è sempre il nostro sogno o desiderio. Grazie ancora.
    Antonella

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  24. Complimenti per il post Antonella. In effetti Amelia ha un grande fascino, penso soprattutto su noi donne. Almeno per me è così, per me è una grande fonte di ispirazione. Pensare agli ultimi attimi della sua vita mette veramente i brividi. Pensare che una donna così grande sia morta sola e in un modo così brutto, ci fa capire quanto veramente sia stata coraggiosa.

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")