Plutarco dichiara , all'inizio della Vita di Alessandro, di non voler scrivere storia ma vite
Al centro della narrazione, infatti non ci sono mai le storie o gli eventi, ma i personaggi con il loro carattere, i loro vizi e le loro virtù.
E nessuno poteva rappresentare quella commistione di grandezza e bassezza, di bene e di male di cui è fatto l'Uomo meglio dei due più celebri condottieri dell'antichità e forse della Storia.
Alessandro Magno e Caio Giulio Cesare.
"L e "Vite" non ambivano alla completezza monumentale, propria della storiografia, ma alla comprensione etica dei personaggi, propria della biografia. "
Ciao Antonella,quando passo da te imparo sempre qualcosa,per fortuna che ci sei,mi arricchisci sempre e aumenti il mio sapere.Questa cosa mi piace davvero molto e mi stimola. Grazie perchè condividi sempre tante cose interessanti e per nulla banali. A presto,un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie a te Audrey, non so se mi merito questi complimenti, io cerco solo di parlare di quello che mi piace o di ciò che per un motivo o per l'altro cattura la mia attenzione. E anche tu non scherzi, ho appena finito di leggere il tuo bellissimo post su Pirandello e sì, anche a me piace tanto questo scambio e come te mi sento stimolata a fare meglio. Un abbraccio, buona serata.
RispondiEliminaAntonella