domenica 26 agosto 2012

I cortoromanzi dell'Estate, Sole nero di Marco Righetti




Sole nero
di Marco Righetti

2022, Milano. Federico, un geochimico, viene svegliato in piena notte dal fratello
nel Sahara per lavoro, che gli chiede di raggiungerlo urgentemente;
di più non può e non riesce a dire.
Nemmeno due giorni dopo è nel sud dell'Algeria, nella più grande centrale solare esistente, appena
entrata in funzione a dispetto delle compagnie petrolifere.
Del fratello Gian Mario, però, nessuna traccia.
La sola certezza è che era lui al telefono.
Lo scenario si allarga, il deserto accoglie storie, leggende, episodi imprevisti. Federico vede la propria Milano ormai sepolta in una memoria inutile mentre qualcosa sta avvenendo  nella natura, negli eventi di cui è protagonista e nella sua stessa persona.
Qualcosa che potrebbe evolvere verso cambiamenti irreversibili.
Fra un sopra e un sotto sempre più vicini, quasi i poli di un arco voltaico, i protagonisti dell'avventura
sono costretti a viverne ogni implicazione.
Scintilla può essere qualunque cosa, anche un'improvvisa veggenza.



Marco Righetti, romano, classe 1958 è un ex avvocato penalista e si sta laureando per la seconda
volta in Lettere. Vincitore di numerosi premi letterari per teatro, poesia e narrativa, è presente su numerosi blog e collabora con testi e recensioni a varie riviste letterarie.

16 commenti:

  1. A dire il vero, il noir non mi attira Antonella.

    Buona domenica!

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  2. Ciao Gianna, non è un noir è piuttosto una storia di fantascienza ma anche qui non è la definizione giusta perchè se famtascienza si vuole definire questa è comunque molto vicina al reale. Anch'io non amo il noir, e nemmeno la fantascienza ma questo romanzo non mi è spiaciuto, il personaggio principale è coinvolgente, a volte innervosisce a volte vorresti essere con lui per dargli una mano. Insomma non è male, l'ho trovato decisamente superiore a tanti scrittori " del momento" osannati da tutti a mio parere immeritatamente. Ciao, buon proseguimento di domenica.
    Antonella

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    1. Non lo conosco, ma dalla recensione pure a me pare fantascienza classica (genere di cui sono stato a lungo appassionato, e anche un po' conoscitore), in particolare quella fantascienza sociale a brevissimo raggio – non a caso ambientata in un futuro vicinissimo, a solo dieci anni da oggi – di cui si contano innumerevoli esempi.
      Bacioni, tuo
      Cosimo

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    2. Ciao Cosimo, sì infatti una fantascienza così vicina e così " non improbabile" che viene anche difficile definirla proprio fantascienza. Comunque è un piccolo romanzo ben scritto che tiene viva l'attenzione e l'attesa del lettore.
      Bacioni ricambiati e buon proseguimento di giornata.
      Antonella

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  3. Ciao Antonella, queste vicende ambientate in ub tempo futuro prossimo hanno qualcosa di inquietante, come di profetico. Penso a "La neve se ne frega" di Luciano Ligabue,:mi ci avvicinai con scetticismo ed invece è un romanzo breve e significativo, somiglia a 1984 di Orwell. Ciao, a presto:-))
    Marilena

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  4. Ciao Marilena, hai ragione questi romanzi sono inquietanti perchè è vero che sono nell'ambito della fantascienza ma è anche vero che si svolgono in un futuro vicinissimo e, per lo meno in questo caso, se non probabile possibile. Beatrice è passata? E il tetto? Ciao, buona serata e a presto.Antonella

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  5. Gentili tutti buongiorno, quale autore del libro mi inserisco a mia volta, mi sembra doveroso ringraziarvi per le vostre impressioni di lettura. Nonostante si tratti di un romanzo breve c'è stato in effetti un lungo percorso (anche di lettura di testi appropriati) che mi ha portato alla sua stesura. Vi sono confluiti problemi e nodi dell'attualità e di un futuro vicinissimo (come avete ben rilevato), suggestioni e pulsioni letterarie, in ossequio al principio che quando scrivo non devo più sentirmi immune da nulla, devo abbandonare le certezze, cancellare chi sono e trasformare me stesso in foglio bianco: lo scrittore non scrive un libro ma riscrive se stesso e gli altri, entra quindi integralmente nel mondo del possibile, con un salto di libertà che forse è altrimenti irrealizzabile (e sono queste alcune delle ragioni per cui adoro la scrittura). Mi fermo subito per non occuparvi altro tempo a abusare dell'ospitalità, vi auguro allora anche buona scrittura, ve l'ho fatta forse venire la voglia? un cordiale saluto, Marco Righetti

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  6. Ciao, sono lusingata della tua visita al mio blog e del tuo importante commento. Mi piace molto la tua definizione "lo scrittore non scrive un libro ma riscrive se stesso e gli altri" Girerò questo le tue parole agli amici che hanno commentato. Ti ringrazio ancora tantissimo per questo passaggio.
    Antonella

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  7. Ciao Antonella, davvero grazie a te allora della tua cortesia
    Marco

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  8. Ciao, per me è un grande piacere...magari, se ti va, mi farai sapere quando uscirà qualche altra cosa di tuo, lo leggerò volentieri. Se ogni tanto ti va di passare di qui sei il benvenuto.
    Ciao, felice serata.
    Antonella

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  9. Antonella ciao, mi piace molto l'idea di 'dare una casa ai tuoi pensieri', hai la naturalezza della scrittura di chi ha letto. Le sintesi come questa tua sono quanto di più vero ci sia in un libro, in un blog, perché sono poi quello che ne rimane, non trovi? Ecco perché continuo personalmente a preferire il libro cartaceo, perché mi consente di sottolineare agevolmente quello che voglio, le frasi notevoli, le sintesi appunto (forse questa possibilità è prevista anche dai formati KINDLE, non so). Devo dire tuttavia che nella metropolitana romana sto vedendo diversi viaggiatori con Tablet o lettori Kindle, tenuti comodamente in una mano (ma anche il libro cartaceo lo tieni in una mano).Visto che sei una divoratrice, onnivora mi pare di capire, se ti andasse di dare uno sguardo c'è un'intervista fattami su http://www.bozzerapide.com/qlettere/solenero-righetti/ , dove magari lancio anche provocazioni su scrittori e scrittura. Grazie dell'ospitalità, ciao, alla prossima

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  10. Ciao , è davvero un grande piacere avere queste conversazioni con te. Naturalmente anch'io sono e resto per il libro cartaceo, anch'io sottolineo, copio, riscrivo...certamente tutte cose che si possono fare anche con i vari Tablet, ma il profumo del libro, il rumore della carte dove li mettiamo?
    Vado subito a leggere la tua intervista, A presto.
    Antonella

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  11. Antonella buonasera, dopo un importante intervallo nel quale - come potrai immaginare - sono stato preso dalla scrittura... torno a occupare il tuo blog (e spero già nel tuo pronto perdono!) per segnalare a te e agli amici che è appena uscito il mio secondo romanzo, a vocazione molto più popolare del precedente, LA VITA E' MOLTO PIU' (Leone editore), un romanzo che ha al suo centro il dramma dell'autismo ma con scarto immediato si volge a ognuno di noi, alle nostre certezze e ci interroga. E' una riflessione sul dolore e sull'amore, sulla vita appunto, e apre una finestra alla speranza. Vorrei che entrasse nelle case di tutti gli italiani: con questo libro vorrei dialogare con ogni lettore, semplicemente tendendo una mano a chi soffre, a chi ama, e aprendo alla luce, alla poesia di certi passaggi. E poi c'è Roma, protagonista silenziosa e misterica, c'è un costante riferimento alla cronaca, c'è una vera e propria storia fin dalle prime righe... Sono sempre stato vicino all'handicap, mia cugina è morta a 47 senza aver mai pronunciato la parola mamma, eppure è stata amatissima dalla famiglia. La mia presunzione è quella di aver scritto cose che tocchino la mente e il cuore di ogni lettore. Ho caricato la recensione di Plinio Perilli sul mio recentissimo (e incompletissimo) blog: marcorighetti1.blogspot.it
    Antonella cara mi scuso per l'intrusione, e ti ringrazio della tua squisita ospitalità, resto in attesa di leggerti, ciao, Marco

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    1. Ciao Marco, è un grande piacere incontrarti. Sono felice della prossima uscita del tuo nuovo romanzo che vorrò senz'altro leggere subito, non scusarti, il mio spazio è e sarà a tua disposizione. Fino al giorno 27 non pubblicherò più ma con il post di venerdì pubblicherò questo tuo commento in modo che anche i miei lettori siano informati. Passo subito a visitare
      il tuo blog e ti auguro buone feste.
      A presto.
      Antonella

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  12. Antonella grazie, sei cortesissima come sempre, serene e liete feste a te e ai tuoi lettori e, visto che una volta a Natale, o all'inizio dell'anno, si facevano le promesse, prometto di frequentare un po' meno sporadicamente il tuo meraviglioso blog... A presto, Marco

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    1. Ciao Marco, tantissimi auguri anche a te....e sì, mi farebbe piacere incontrarti ogni tanto sul mio blog.

      Buon Natale e buon anno.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")