Non mi sono mai interessata di sport, non ne ho mai letto nè scritto, il mondo dello sport inteso come lo si intende oggi non mi piace. Non mi interessa lo sport, ma mi interessano le persone.
Alex Schwazer ha sbagliato, un atleta non deve doparsi. Ma un uomo, quello sì, può sbagliare. Di brutto in qualunque modo e in ogni momento. E lui è soprattutto questo: un uomo che ha sbagliato.
A sentirlo singhiozzare " ho buttato via tutto " in conferenza stampa, le dita sottili che intrappolano il cranio in cerca degli ultimi capelli da strappare, è evidente l'annientamento di un ragazzo troppo fragile, sia per vincere sia per barare.
Alex Schwazer ha sbagliato, e non è neanche arrivato in fondo al suo errore: " Non ce la facevo più ". S'è consegnato all'antidoping prima ancora di partire per Londra, perfetto prototipo di un povero cristo allo sbando.
Alex Schwazer ha sbagliato, ma quand'era nel fango fino al collo non ha trovato nessuno che volesse prendersi qualche schizzo per tirarlo fuori. Perfino suo padre ha ammesso di non esserci stato nel momento del bisogno.
Alex Schwazer ha sbagliato, ma ha iniziato a pagare un secondo dopo. Caso più unico che raro nel paese dei Farlocchi, dove nessuno paga per niente.
Alex Schwazer ha sbagliato, e adesso che invece del campione da osannare - non fosse stato per lui saremmo ancora qui a sghignazzare di quello sport dove sembra corrano con un manico di scopa conficcato nel didietro - resta un fantoccio da impallinare, s'accalcano i veri primatisti olimpionici italiani: quelli del tiro al disgraziato. " Infamia ". " Vergogna nazionale ". " Traditore della Patria ".
Aveva solo paura, bestie.
Alex Schwazer ha sbagliato, ma gli vogliamo bene lo stesso.
Ripeto non mi interessa e non capisco niente di sport, mi interessano gli uomini.
Ogni essere umano può sbagliare ma non spetta a noi condannarlo.....ciao
RispondiEliminaCiao Simo, assolutamente d'accordo. Credo sia il caso di smetterla di giudicare tutto e tutti. Ciao.
EliminaAntonella
Condivido pienamente con ciò che hai scritto nel post!
EliminaMi ha fatto molta tenerezza ,vederlo così distrutto, penso che abbia già capito la lezione, basta!!!
Ciao anto, buona serata di stelle!
Ciao Dani, anche a me ha fatto una grande tenerezza, è evidente che sta malissimo, infierire non fa bene a nessuno. Ciao buona serata di stelle anche a te.
EliminaAntonella
Condivido pienamente quello che hai detto,Antonella...Alex ha sbagliato,ma appunto è un uomo...e gli uomini sbagliano...non sono perfetti.
RispondiEliminaCiao ciao :)
Ciao Sheryl, infatti, siamo umani e di conseguenza soggetti a sbagliare ma rimestare così nelle ferite degli altri lo trovo terribile. Ciao, a presto.
EliminaAntonella
Bambino impaurito e spaventato che ammette umilmente i suoi errori...da stargli vicino più che mai.
RispondiEliminaHai ragione Gianna, viene voglia do abbracciarlo e consolarlo! A presto.
EliminaAntonella
concordo pienamente con Te! La cosa che invece mi manda in bestia è sapere che un "uomo" condannato per stupro fosse fuori a cercare altre prede...questo m'indigna e ferisce!
RispondiEliminaGrazie Antonella dei tuoi passaggi sul mio blog...;)))))))
Già, Silvia, hai proprio ragione si sprecano fiumi d'inchiostro e ore di trasmissioni televisive per parlare di una persona che ha sbagliato ma che sbagliando ha fatto del male solo a se stesso e ci si dimentica di persone che sono una piaga per l'umanità e che girano libere di fare altro male a persone indifese. I passaggi sul tuo blog per me sono un vero piacere. Ciao, a presto.
EliminaAntonella
Per come la vedo io (non tacciatemi di cinismo, per favore), nel 90% dei casi se un atleta finisce la carriera pulito è solo perché è stato abbastanza furbo da non farsi beccare... così come gli imprenditori onesti nell'industria, capaci sempre di non farsi cogliere con le mani nel sacco dalla Guardia di Finanza...
RispondiEliminaCerto un 10% di persone moralmente corrette esiste, ma sono convinto che di loro si accorgano in pochi...
Ricordo (mi rimase evidentemente impressa) un'intervista a Fausto Coppi in una trasmissione televisiva dei tardi anni '50 (Coppi morì - non di doping ma di malaria - nel 1960); il conduttore a un certo punto sfiorò il discorso doping...
Conduttore: ma che cosa c'è in quelle borracce che vi portate dietro in corsa?
Coppi: eh, sai... tutti diciamo che ci sono gli zuccheri, le vitamine...
Conduttore: e invece che cosa c'è?
Coppi: la bomba! (a quei tempi il doping lo chiamavano così)
Sono passati più di cinquant'anni: nel frattempo (nel 1967) Tommy Simpson è morto in corsa sul Mont Ventoux, stroncato da un miscuglio di anfetamine e alcol... non si contano i Giri d'Italia e i Tour de France vinti a tavolino dopo che il vincitore sul campo è stato squalificato per doping... non si contano le medaglie olimpiche e mondiali revocate per lo stesso motivo (la più eclatante, probabilmente, quella di Ben Johnson a Seul '88)... e noi siamo ancora qui ad appassionarci al caso di Alex Schwarzer e a chiederci "Perchè?"...
La tua definizione "perfetto prototipo di un povero cristo allo sbando" mi semba quella che meglio sintetizza tutta la vicenda.
Et de hoc satis, dicevano gli antichi, mi sembra di aver parlato anche troppo... forse quel che meglio si attaglia a casi come questi è un totale silenzio...
Un abbraccio, tuo
Cosimo
Sì sono convinta, come te. che in questi casi il totale silenzio sia la cosa migliore, solo che non sopporto di veder crocifiggere le persone... E la penso come te anche sul fatto che l'atleta che finisce la carriera pulito, almeno nel 90 per cento dei casi, o è stato fortunato o abbastanza furbo da non farsi scoprire.
RispondiEliminaInteressante l'intervista a Coppi, non la conoscevo Ciao, a presto, un abbraccio.
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminatu mi leggi nel pensiero,appeno ho appreso la notizia volevo fare un post,ma per causa di forza maggiore non ho potuto. Concordo con te,perchè hai scritto quello che penso. Credo che sia facile giudicare gli errori degli altri, meno facile è capire il perchè. La gente non sa cosa vuol dire essere un campione e cercare di dare sempre di più,anche quando quel di più non arriva e non riesci a darlo,si è umani e si può sbagliare, Alex è sempre stato onesto ed io l'ho sempre ammirato come sportivo,purtroppo ha commesso un errore,vogliamo metterlo al patibolo? Lo stà già facendo da solo,non serve aggiungere cattiverie,quella che è andata in fumo è la sua vita non la nostra,tutto ciò deve servire da insegnamento, perchè errare è umano e noi umani spesso siamo troppo fragili.
Grazie per questo post,Alex lo meritava :D
Un abbraccio
Ciao Audrey, ti avrei scritto una mail tra poco per dirti che avevo fatto questo post, sapendo che non stai bene non sapevo se passavi ma non volevo che lo perdessi. La pensi come me, tutto il male che poteva fare l'ha già fatto da solo, cosa dobbiamo fare? Stare qui ad infierire come aguzzini? Correre in edicola ad accaparrarci tutti i giornali di gossip per vedere se viene fuori qualche cosa di più? E' una persona che ha sbagliato, ma cosa ne sappiamo noi delle pressioni di ogni tipo a cui un atleta del genere viene sottoposto? Non ha retto, è caduto...allora cerchiamo di aiutarlo a rialzarsi dignitosamente, nessuno di noi è esente da sbagli. Ripeto non sono una sportiva ma mi piaceva il suo sorriso pulito, sì, sì meritava almeno un piccolo post. Un abbraccio.
RispondiEliminaAntonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminaoggi stò molto meglio, cosi ho deciso di accendere il pc per due orette e sono passata ovviamente da te ;)
Lo sport è qualcosa di difficile,non è solo passione, per molti è tutto, anche la vita, per questo penso che non abbiamo il diritto di giudicare. Abbiamo perso anni fa il grande Pantani, questo perchè tutti erano pronti a puntargli il dito contro e poi quando è morto si sono ricordati di quello che ha fatto. Anche lui ha sbagliato, tutti lo facciamo continuamente ed è ancora più facile errare se c'è qualcuno pronto ad affondarci quando siamo in bilico.
Lo sport si divide,in grandi sportive e in gente che non ha valore,ma vuole fare solo soldi,hai grandi sportivi secondo me va sempre data un'altra occasione.
Un abbraccio
Anch'io sono convinta che va data sempre e comunque una seconda occasione e anch'io, come te, ho pensato a Pantani. Mi spiace per questo ragazzo si è fatto del male da solo vorrei che venisse almeno lasciato in pace.
RispondiEliminaSono contenta che stai meglio, vedrai che si sistema tutto. Un abbraccio.
Antonella
Siamo tutti d'accordo. Ormai lo sport è diventato feroce competizione e lo sportivo è in balia di allenatori, sponsor e compagnia bella che lo vogliono vincitore ad ogni costo, spingendolo a rischiare carriera e salute. Non tutti sono forti abbastanza da resistere e non tutti sono così in gamba da non farsi scoprire. "Chi è senza peccato scagli la prima pietra!" E mai frase fu più appropriata, anche se sono passati quasi 2000 anni
RispondiEliminaCiao Katerine, hai ragione, sono passati 2000 anni e questa frase è attualissima.
EliminaPeccato che lo sport sia diventato tutto questo la sua funzione era ben altra!
Ciao, buona serata di stelle.
Antonella
.....è che siamo tutti proprio bravi a giudicare quando a sbagliare sono gli altri...poi se disgraziatamente siamo noi quelli in fallo......... ah, beh, allora tutti devono capire. Noi abbiamo sempre mille giustificazioni, mille perché.....e invece no! Alex ha sbagliato... ma non è il nostro mondo a dover cambiare rotta, il suo sì. Molto bello questo post. un abbraccio!
RispondiEliminaCiao Vale, son sempre contenta quando passi di qui. E' vero quando si tratta di giudicare siamo sempre tutti in prima linea, personalmente non me la sento di giudicare un ragazzo che probabilmente era sotto pressione e per non deludere aspettative ha sbagliato. In questo momento avrebbe bisogno di sentire comprensione non giudizi...ma si sa i media in un giorno ti fanno diventare un dio e in un giorno ti distruggono. Ciao, un abbraccio.
EliminaAntonella
come fa molto riflettere questo post... come sempre quando si va ben oltre il dato cronachistico e si entra negli aspetti umani ed emotivi... non ho seguito al 100% qsta vicenda anche se nei prossimi giorni l'approfondirò per scrivere parte di un piccolo articolo ma terrò ben in mente queste tue riflessioni che condivido... ha sicuramente sbagliato ma poi bisogna vedere tutto il contesto, la solitudine che ha avuto prima e dopo, l'ammettere di aver sbagliato... grazie di questa bella riflessione!! :)
RispondiEliminaCiao Domenico, mi fa piacere che tu abbia letto il poste lo abbia apprezzato, tu scrivi di sport, ne sai sicuramente più di me, io ho vissuto questa cosa un po' sull'onda dei sentimenti, ho provato pietà nel senso pieno della parola per questo ragazzo disperato che si stringeva la testa tra le mani. Ho guardato l'uomo, non l'atleta. Ciao Domenico, buon Ferragosto e un abbraccio.
RispondiEliminaAntonella
condivido profondamente il tuo post... non avresti potuto trovare parole più umane
RispondiEliminaCiao Lella, non ho potuto tacere anche se di sport e delle sue regole capisco poco, io ho visto solo una persona disperata e il solito gioco del tiro al bersaglio. Ripeto lui avrà sicuramente sbagliato ma certamente non l'ha fatto da solo e soprattutto non sta a noi giudicare e condannare, noi dovremmo solo cercare di capire. Grazie per il tuo passaggio.
RispondiEliminaAntonella