mercoledì 11 aprile 2012

Tra ville e castelli nel Canavese/ Castello di Masino

Il Castello di Masino





Dunque, c'eravamo lasciati al castello di Mazzè con "Cassandra di Rivimbrosa" che mangiava le mele...
dopo pranzo siamo ripartiti alla volta del Castello di Masino da cui ci separava un tragitto brevissimo. Abbiamo però preferito servirci di strade secondarie viaggiando attraverso le colline e i vigneti e costeggiando il lago di Candia in un paesaggio dolce e reso ancora più tenero dal nuovo verde primaverile che illuminava le colline.




Il Castello che è situato su uno sperone che sovrasta le colline del Canavese di fronte alla Serra, è tornato a nuova vita grazie al FAI.
Iniziò la sua lunga esistenza mille anni fa come rocca fortificata, e fu dimora dei conti di Valperga- una delle quattro grandi casate del Ducato di Savoia ( insieme ai San Martino, ai Luserna e ai Piossasco) - discendente da quell'Arduino d'Ivrea che nel 1202 fu eletto re d'Italia e le cui spoglie riposano proprio qui.




Internamente il Castello è molto interessante, ben restaurato e con guide preparate e molto disponibili .Molto belle le sale , quasi tutte affrescate e ornate da quadri sei settecenteschi e da mobili d'epoca, singolari le decorazioni in pasta di riso di molte porte e sale.
Particolarmente sontuosi  sono il "Salone degli stemmi",  la "Sala da ballo", a pianta circolare situata nel torrione, la "Galleria dei Poeti", le  "camere degli ambasciatori  d'Austria e di Spagna" e la " camera del Vicerè".





Il Castello è circondato da un grande parco all'inglese, che racchiude un bel giardino all'italiana, da qui si gode una vista panoramica sulla verde,  intatta pianura canavesana, sulle colline moreniche e sulla lontana corona alpina, solcata dalla fenditura della Valle d'Aosta.






La visita degli interni è affascinante ma il giardino fa innamorare, è uno di quei posti che ti restano in mente e a distanza di anni, magari, ti svegli un mattino con un forte senso di nostalgia e vorresti essere lì.
A differenza del giardino del castello di Agliè questo, data la sua posizione elevata, è ariosissimo, lumioso, aperto da tutti i lati, un posto che ci invoglia a camminare adagio, a godersi ogni istante questa meraviglia








Percorriamo anche il labirinto che qui viene proposto come " esperienza spirituale", anzi per la precisione un "esperienza emotiva e spirituale", infatti varcare l'ingresso del labirinto significa intraprendere un percorso ignoto e privo di tutte quelle indicazioni visive che sono necessarie all'orientamento provocando dunque un senso di smarrimento.




l'altezza delle siepi e la lunghezza del percorso ( poco più di un km.) richiedono una particolare predisposizione d'animo in quanto una strada apparentemente disarticolata e senza sbocchi non può che provocare un po' d'inquietudine se non la si affronta con serenità d'animo, pazienza e disponibilità di tempo.





Il Labirinto è un tema che ha affascinato e turbato l'umanità sin dai primordi della civiltà: dal mitologico esempio di Cnosso alla moderna versione in legno dell'artista americano Robert Morris nelle collezioni del Guggenhein Museum; senza dimenticare la celebre selva oscura di Dante e il labirinto dell'amore di Petrarca per Laura. L'intrico dei corridoi ciechi alla ricerca di un'uscita è sempre simbolo della vita stessa dell'uomo, il cui tortuoso percorso esistenziale è destinato a terminare, se meritato, nel premio finale.





A Masino il raggiungimento della destinazione è strettamente legato all'emozionante sensazione di infinito che lo straordinario paesaggio del canavese regala allo sguardo dell'avventuroso visitatore e che si gode dall'alto del Belvedere centrale.




Restiamo fino all'ultimo momento a passeggiare nei bei viali  e a gustarci questa pace, forse qui non è sempre così, forse ci sono domeniche in cui c'è tanta gente e il parco diventa chiassoso, ma oggi siamo stati fortunati  e l'abbiamo avuto praticamente tutto per noi.











 Sulla strada di casa ci godiamo ancora le montagne che si specchiano nelle risaie, siamo contenti di questa giornata, una bella Pasqua, con intorno cose belle, lontano da rumorosi ristoranti pieni di gente. Un bel ricordo da custodire nel cuore


 

2 commenti:

  1. Questo post mi ha lasciato senza fiato!
    Mi riservo di rileggerlo con calma stasera ma nel frattempo mi sono goduta le immagini e questi panorama mozzafiato :-)
    Quanto mi piace seguirti!
    Vaty

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    Risposte
    1. Ciao Vaty, sei davvero gentile e mi fa piacere che il mio mega-post tisia piaciuto, non so quanto sono riuscita a trasmettere a voi ma è stata veramente una giornata incantata. Graziedi essere passata a presto. Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")