" Difficile è credere in una cosa quando si è soli
e non se ne può parlare con alcuno.
Proprio in quel tempo si accorse come gli uomini,
per quanto possano volersi bene,
rimangano sempre lontani,
che se uno soffre,
il dolore è completamente suo,
nessun altro può prenderne su di sè
una minima parte;
che se uno soffre
gli altri per questo non sentono male,
anche se l'amore è grande, e questo provoca
la solitudine della vita. "
( Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari )
Sono molto vere queste parole e riguardano sia il dolore che la gioia. Buon proseguimento di giornata.
RispondiEliminaPaola
Sì, è vero alla fine sia nella gioia che nel dolore resta in fondo al cuore qualche cosa che non è condivisibile. Buona giornata anche a te Antonella
EliminaSe ce una cosa che ci appartiene è proprio il dolore e di conseguenza anche la gioia. La gioia si esterna e la si condivide con altri, per il dolore non è sempre così, è per questo credo che lo scrittore dice che anche chi ti vuole bene purtroppo rimane comunque lontano dal tuo dolore. Pare che del nostro dolore ne facciamo un monopolio. ciao Antonella, qui sono quasi le 8 della mattina, sto uscendo e auguro a te un buon pomeriggio....
RispondiEliminaCiao Carla, è vero, nel dolore c'è una sorta di pudore che ci impedisce di esternarlo completamente , situazione che forse nella gioia è meno evidente. Io però avevo interpretato in un senso direi quasi più fisico queste parole. Pensavo a quel dolore che ti strappa dentro, voglio usare parole anche un po' forti, pensavo a quelle unghie che ti graffiano a sangue l'anima ecco uno per quanto ti sia vicino, per quanto ti ami, per quanto possa essere disposto a dare la sua vita per te, non potrà mai sentire e condividere con te quel male. Questa è la mia "drammatica" interpretazione. Ciao cara, so che stai cominciando una giornata probabilmente faticosa ti mando un abbraccio, a presto Antonella
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