giovedì 26 aprile 2012

Il Giudizio Universale dei quattro Torresani



Tratto da Libero del 19 aprile 2012

" La caserma Attilio Verdirosi di Rieti ricorda l'eroe della I guerra mondiale, pluridecorato ( medaglia d'argento per Caposile e d'oro alla memoria per Losson della Battaglia) , originario di Longone, paese delizioso  arroccato sui monti nel cuore della Sabina. La struttura ospita la Scuola Interforze per la Difesa N.B.C. ( nucleare, biologica, chimica)  che ha inglobato nel suo ambito alcuni edifici di particolare rilevanza storica quali un chiostro del '400, ristrutturato nel '700,  con lunette affrescate che riportano i fatti della Beata Colomba del 1634 e  l'Oratorio di San Pietro Martire, un frate domenicano di origine veneta, vissuto nel XIII secolo, che si attirò l'odio dei seguaci del movimento ereticale dei Catari,venendo da questi ultimi ucciso durante un viaggio pastorale a Milano.






E proprio all'interno dell'oratorio, ora cappella della Scuola Interforze, il veronese Bartolomeo Torresani, nel 1552,  dipinse il Santo martire  nell'elegante trabeazione di un altare a sinistra dell'ingresso secondario che accede al chiostro. Il priore della confraternita domenicana, Bernardino di Lone Stanizi, restò favorevolmente impressionato dal dipinto e propose a Bartolomeo la decorazione della volta e di tre pareti dell'oratorio per raffigurare il tema del Giudizio Universale.






Considerata la vastità dell'opera, Torresani chiamò il fratello Lorenzo con i suoi due figli, Alessandro e Pierfrancesco; e i quattro iniziarono un lavoro tanto straordinario quanto pregevole che si protrasse ininterrottamente dal 1553 al 1556.
Va detto subito che l'intero ciclo pittorico ricorda, anche nelle dimensioni globali, l'analogo Giudizio di Michelangelo nella Cappella Sistina e anche quello del Beato Angelico e Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio del Duomo di Orvieto





Chi ha avuto la fortuna di vederlo è rimasto sconcertato dalla particolare bellezza dell'opera, oltretutto molto ben conservata, che ricorda originali interpretazioni dogmatiche, brani pittorici molto plastici e abilità di narrazione che esaltano le capacità dell'intera famiglia Torresani, stranamente dimenticata dagli studiosi.
L e autorità militari, comunque, pur nella necessaria riservatezza che impone loro l'intero comparto della Scuola, sono molto disponibili ad accogliere eventuali interessati a visitare l'opera pittorica dei fratelli Torresani, autentico gioiello del tardo Rinascimento italiano.





( Sergio De Benedetti ) ( fotografie dal web)






8 commenti:

  1. E' sempre interessante leggerti!... Grazie per avermi avvisata per il blog anche se non ho idea di cosa sia successo.... fammi sapere. Un abbraccio

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  2. Ciao Diana, non ho idea di cosa possa esserti capitato, il tuo è l'unico , di quelli che frequento io, a cui è successa questa cosa Se vengo a sapere qualche cosa ti avverto Ciao

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  3. Scusa se ti disturbo Antonella, mi puoi dire se adesso vedi di nuovo le mie immagini.... Grazie grazie grazie, aspetto un commento se puoi

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  4. Si adesso le vedo, non compari solo di fianco ai commenti

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  5. on i tuoi post ci fai conoscere cose e posti bellissimi!! buona serata....ciao

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  6. Ehi, grazie questo per me è un grandissimo complimento. Ti seguo sempre, non tutte le volte ti lascio un messaggio ma ti trovo sempre dolcissimo. Ciao a presto Antonella

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  7. Ciao,
    quando puoi passa da me perchè ho un regalo per te!!!

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")