mercoledì 10 aprile 2013

La leggenda di DiMaggio idolo dell'America con Marilyn nel cuore




Nel 1937 Joe DiMaggio conobbe l'attrice Dorothy Arnold
durante le riprese del film di Charlews Reisner
Manhattan Merry - go - Round,
in cui interpretava il ruolo di se stesso.
Il 19 novembre del 1939 i due si sposarono e nel 1941 nacque
l'unico figlio del grande giocatore di baseball, Joe jr...
Alle fine del 1943, mentre Joe si trovava alle Hawaii
a causa della guerra, Dorothy chiese il divorzio e,
al suo rientro in patria alla fine del 1945, DiMaggio si ritrovò solo
e riprese il posto nelle fila dei New York Yankees, 
dove era approdato nel 1936.






Nato in un sobborgo di San Francisco, Martinez,
il 25 novembre 1914 da Giuseppe e Rosalia Mercurio.
originari di Isola delle Femmine in provincia di Palermo,
ottavo di nove fratelli e sorelle, Joseph Paul DiMaggio si interessò
fin da bambino al baseball.
Ben presto tutti si resero conto come Joe fosse un talento naturale
e nel 1932 esordì a livello professionistico con la
San Francisco Seals, squadra che fino ad allora non aveva particolarmente
brillato nel firmamento sportivo.






Raggiunti grazie a Joe livelli impensabili ( due semifinali nazionali )
quattro anni dopo DiMaggio passò ai mitici New York Yankees,
con i quali giocò tutto il resto della sua vita sportiva fino al 1952.
Tre volte miglior giocatore dell'anno ( 1039, 1941, 1947 ),
undici volte finalista con la sua Squadra, Joe divenne il simbolo più autentico dell'America.






La sua maglietta, la numero 9, era la più desiderata da grandi
e piccini e quando cambiò il numero con la 5,
le vendite schizzarono alle stelle mettendo in crisi la casa manifatturiera
che non riusciva a smaltire le richieste.
Nel 1955 entrò nella Hall of Fame del baseball,
mentre nel 1969, in occasione dei 100 anni dell'omologazione del gioco,
venne eletto quale più importante giocatore di baseball in assoluto.






Come tutti sappiamo, il 14 gennaio 1954, dopo un paio d'anni 
di tira e molla, Joe sposò Marilyn Monroe, ma il matrimonio
durò solo 9 mesi anche se l'amicizia e l'affetto, specialmente in Joe,
non vennero mai meno.






Quando Marilyn morì suicida, cinquant'anni fa Joe
con l'unico aiuto del figlio avuto dalla Arnold, si incaricò di tutto,
escluse i politici e le persone del mondo dello spettacolo
e seppellì la ex moglie alla presenza di sole 30 persone amiche.






La figura di Joe nell'immaginario americano è straordinaria:
Paul Simon e Arthur Garfunkel inserirono una frase dedicata a lui
nella canzone colonna sonora del film pluripremiato " Il Laureato ",
" Mrs. Robinson ",
Woody Allen fece dire al suo protagonista nel film " Manhattan "
che Joe era tra le persone per cui valesse la pena vivere,
Ernest Hemingway ne parlò spesso nel suo romanzo
" Il vecchio e il mare ",
l'Imperatore giapponese Akaito disse che DiMaggio era 
la sola celebrità che in un banchetto in suo onore 
avrebbe voluto invitare.






Ma la citazione che meglio descrive l'importanza di  Joe
per il popolo americano è l'affettuoso e divertente post scriptum
di Groucho Marx in una lettera inviata il 18 gennaio 1951,
poi resa pubblica, all'allora vice presidente degli Stati Uniti,
Alben W.Barkley, suo grande amico:
" Ieri sera da Chasen's ( ristorante dell'epoca famoso a New York )
ho visto Joe DiMaggio senza la sua divisa da baseball.
Un po' scriteriato, non trovi?
E se divampasse una partita in piena notte?
Con il tempo che perderebbe a mettersi la tenuta,
addio vittoria! "






Joe morì al Hollywood, località della Florida meno famosa
rispetto a quella in California, l'8 marzo 1999.




( Sergio De Benedetti, Libero del 3 agosto 2012 )
( fotografie dal web )














10 commenti:

  1. Lo so che ti aspettavi un commento a Mustral, ma sono arrivato tardi e te produci post in continuazione.
    Joe di Maggio aveva quel sentimento che solo chi ha un'isola nell'anima può avere, è una di quelle cose profonde che riescono a esprimere solo di nascosto perchè troppo rispettosi per esternarlo.
    Non so quanta gioia gli diedero quei nove mesi, spero per lui che sia stata tanta perchè era uomo che la meritava.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, non posso negarlo...i tuoi commenti mi piacciono sempre ma quando scrive d'arte sei superlativo.

      M i piace molto l'immagine dell'isola nell'anima, mi ha ricordato Meville quando scrive che, cito a memoria, nell'animo umano esiste una Tahiti piena di pace circondata dalla vita così come la terra verde è circondata dagli orribili flutti dell'Oceano ed esorta a lasciare mai quest'isola perchè il ritorno sarà improbabile.

      Per quanto riguarda di maggio pensando a lui mi viene in mente una "persona pulita ", mi auguro anch'io che quei nove mesi siano valsi come tutta la vita.


      Ciao, ti auguro una buona serata.
      Antonella

      Elimina
  2. Ciao Antonella,
    come sempre sei stata bravissima, io conoscevo un pò la sua storia, perchè mi sa che ho visto qualche film e anche un documentario.
    Sicuramente è stato un grande, anche se ho il ricordo di una persona che non ha mai assaporato realmente la felicità, ma forse è una mia sensazione sbagliata.
    Un abbraccio e buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me sembra di intuire una vena di tristezza, non so bene perchè.
      Scusami se al telefono sono stata veloce ma avevo un appuntamento alle 13 e dovevo ancora prepararmi.
      Ciao, un bacione.
      Antonella

      Elimina
  3. Ciao Antonella,
    io e Ruth sapevamo chi era Joe di Maggio, ma grazie al tuo post ora lo conosciamo meglio.
    Sicuramente la sua bravura gli ha portato fortuna, ma alla fine sarà mai stato felice o libero di essere se stesso?
    Un abbraccio
    Idgie e Ruth

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se sia stato veramente felice, non credo vedo nei suoi occhi un velo di tristezza.
      Vi abbraccio e vi auguro una buona serata.
      Antonella

      Elimina
  4. Joe di Maggio ha rappresentato molto per gli americani, e penso che per loro sia diventato un mito. Ha amato e sposato una bellissima donna..ha avuto capacità atletiche non indifferenti, ma anch'io mi chiedo questi traguardi lo hanno reso felice?
    Grazie per questo post, che me lo ha fatto conoscere meglio.
    Buona serata, Stefania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Stefania, non so per quale motivo ma io sono convinta che non sia stato felice.

      Un grande campione, addirittura un mito, l'amore per una donna bellissima, un altro mito,però una sorta di malinconia nello sguardo....
      Buona serata anche a te e grazie dei tuoi passaggi.
      Antonella

      Elimina
  5. accidenti che bel servizio hai scritto. Complimenti!

    RispondiElimina
  6. Grazie Stefania, mi fa veramente piacere che tu lo abbia apprezzato.
    Buona giornata e a presto.
    Antonella

    RispondiElimina

Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")