Negli anni Settanta, periodo mitico delle interviste ai grandi della Terra,
Oriana raggiunge un successo a livello planetario
grazie alla pubblicazione di due libri che lasciano il segno nella storia dell’editoria:
Lettera a un bambino mai nato e Un uomo.
Entrambi autobiografici, sono ispirati dall’amore profondo e tormentato
tra Oriana e Alexandros Panagulis, meglio conosciuto con il diminutivo Alekos,
uno dei leader della Resistenza greca alla dittatura dei Colonnelli.
Alekos, in seguito a un tentativo fallito di tirannicidio
(aveva cercato di far esplodere l’auto di Papadopoulos il 13 agosto del 1968),
è incarcerato e condannato a morte.
L’esecuzione viene rinviata parecchie volte, e infine annullata dallo stesso regime
che temeva il giudizio dell’opinione pubblica.
Alekos diventa l’esempio dell’uomo che trova la forza di ribellarsi alla schiavitù;
sopprimendolo, il regime avrebbe ottenuto la condanna della comunità internazionale.
Tenuto rinchiuso in carceri di massima sicurezza, continua a condurre la sua battaglia privata per la libertà senza mai rivelare i nomi degli altri compagni di lotta, nonostante le atroci torture;
è poi trasferito nel carcere di Boiati, dove rimane per altri cinque anni:
una prigione minuscola e disumana, che costringe Alekos a vivere in condizioni terribili,
in uno spazio di pochissimi metri quadrati, al buio, in un isolamento costante e oppresso da uno stato fisico e mentale che lo spinge quotidianamente al limite della sopravvivenza.
Unica consolazione, le poesie che riesce a comporre in quei lunghi mesi di solitudine:
alcune trascritte in piccoli ritagli di carta, altre semplicemente custodite dalla sua memoria
per la mancanza di penne o fogli, saranno pubblicate nel 1974 da Rizzoli con il titolo
Vi scrivo da un carcere in Grecia,
con una prefazione di Pier Paolo Pasolini che testimonia il solido rapporto
che si era creato in quegli anni tra Alekos, Oriana e lo scrittore e regista friulano.
Amicizia che aveva addirittura portato la Fallaci a partecipare nel 1965 al documentario di Pasolini
Comizi d’amore, e soprattutto a indagare sul suo omicidio, forse riconducibile a un movente politico, avvenuto a Ostia nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975.
Oriana segue le vicende di Panagulis sui giornali,
e appena dopo la scarcerazione chiede di incontrarlo e intervistarlo.
Tra i due nasce subito una grande passione
(Oriana rimane folgorata dal suo desiderio indomito di libertà,
dalla forza che gli permetteva di non arrendersi al Potere neppure dopo anni di prigionia e torture),
ma il loro è un amore tormentato, che presto avrebbe rivelato anche il suo lato più oscuro.
Provato dalle sofferenze fisiche e psicologiche, deluso dall’indifferenza del suo popolo
dopo che lui aveva fatto di tutto per liberarlo dalla tirannia,
Alekos non ha più la stabilità emotiva necessaria per condurre una vita «normale».
Sempre in guerra, braccato dal Potere o forse semplicemente convinto di esserlo,
per anni trascina Oriana in una folle fuga dal nemico; per qualche tempo vivono nella casa
di Greve in Chianti, ma l’ossessione di una vendetta qualunque non lo abbandona mai.
L’esperienza drammatica di una maternità mancata spinge Oriana a scrivere
Lettera a un bambino mai nato,
pubblicato nel 1975 da Rizzoli. In parte diario autobiografico, in parte narrazione, il libro affronta il tema dell’aborto senza mezzi termini,
indagando a fondo quanto sia giusto imporre a una creatura inerme
un mondo così malvagio senza che abbia la possibilità di scelta,
e quanto una donna impegnata a tempo pieno nella propria professione rischi di dover rinunciare al proprio stile di vita se la nascita di un figlio la richiamasse al ruolo di madre.
Il libro ha un successo di pubblico eccezionale, in Italia e all’estero,
e alimenta per mesi furenti dibattiti sull’aborto.
Il 1° maggio del 1976 Alekos rimane ucciso in un incidente d’auto.
Si pensa subito a un complotto, sul quale la Fallaci indagherà per parecchio tempo.
La notizia della sua tragica morte fa il giro del mondo suscitando molto scalpore e spinge milioni di greci,
il giorno del funerale, a sfilare per Atene al grido «Zi, zi, zi!, vive, vive, vive!».
Proprio da questa marea di folla, dalla «piovra»
che invade le strade della capitale greca per piangere la morte di Alekos
ha inizio la narrazione di Un uomo, il romanzo-verità sulla vita di Panagulis, che Rizzoli pubblica nel 1979.
Il libro emoziona e commuove milioni di lettori nel mondo, per la storia d’amore,
per la lotta di un uomo solo contro il Potere, per il suo tragico epilogo.
(Fonte e fotografie dal web )
Continua giovedì 18 aprile
ho letto con piacere anche questo tuo post su Oriana Fallaci.
RispondiEliminaconosco il libro "lettera a un bambino mai nato"che mi suscitò a suo tempo una grande emozione
ti abbraccio
Grazie Gabe, sono contenta che questa serie di post sulla Fallaci ti piaccia. Quando finirò i post sulla vita inizierò ad esaminare i libri e naturalmente anche Lettera a un bambini mai nato, che in realtà è quello , tra i suoi libri, che amo meno.
RispondiEliminaCiao, ti auguro una buona giornata.
Antonella
Grande donna la Fallacci,
RispondiEliminache continui a riproporre splendidamente.
Un grazie per il tuo post,
complimenti per le immagini di lei che trovo straordinaria.
Buona giornata tesoro.
Gabry
Anche per me la Fallaci è straordinaria, una passione che mi porto dietro dai tempi della scuola.
EliminaSono contenta che ti piaccia.
Buona giornata anche a te.
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminaricordo che quando lessi "Un uomo" e in seguito "Lettera a un bambino mai nato" piansi e piango ancora ogni volta che li riapro.
Povera Oriana, avrebbe meritato almeno per una volta un pò più di felicità
Un abbraccio
Ciao Beatrice, penso che "Un uomo" abbia segnato una generazione, l'ho letto talmente tanto che credo di averlo consumato. Devo dire che "Lettera a un bambino mai nato" mi è piaciuto meno, o meglio non ha avuto su di me l'impatto che in genere i libri di Oriana hanno.
EliminaHai ragione, avrebbe meritato la felicità di quell'amore che invece si è dimostrato impossibile e disperato.
Ciao, un abbraccio.
Antonella
Ciao Anto,
RispondiEliminaormai sono una fan sfegatata dei tuoi post, specialmente di quelli su Oriana: si vede che la conosci molto bene, c'è sempre da imparare leggendoli!
Un baciotto
Ciao Melinda, più che conoscerla bene la amo molto, come ho già detto la considero una donna eccezionale. Sono proprio contenta che questa serie di post continua a piacerti.
EliminaCiao, un bacione.
Antonella
é molto interessante questo tuo lavoro sulla Fallaci, ci racconta cose che per pigrizia non andiamo a vederci e rispolvera ricordi. Grazie
RispondiElimina...BUON LAVORO!!!!
Gloria
Quel buon lavoro mi suona ironico. O sbaglio? Siamo in pausa perche è venuto L. a farsi dare della cera per i mobili...vederlo arrivare è stato un vero toccasana...e tu sai perchè.
EliminaGrazie, sono contenta che ti piaccia la serie di post sull'Oriana.
Un abbraccio.
Antonella
Ciao antonella, non ho mai letto ne' l'uno ne' l'altro ma devo dire che questo tuo racconto mi ha incuriosita molto e soprattutto ho scoperto molte cose che non sapevo...complimenti
RispondiEliminaCiao Betty, se hai occasione di leggerli te li consiglio. Ne parlerò ancora più nel dettaglio quando prenderò in considerazione i suoi libri.
EliminaUn Uomo, secondo me, è imperdibile, un libro che ti entra dentro e non riesci più a dimenticarlo.
Grazie dei complimenti, a presto.
Antonella.
ma sta cosa sulla Fallaci, la fai te e tuo marito o la prendi bell'e fatta da qualche parte?
RispondiEliminaSe la fate voi siete bravi ricercatori, se la prendi bell'e fatta siete bravi divulgatori.
Capa te (scegli tu).
Ciao.
Ciao Massimo, faccio solo un lavoro di comparazione tra notizie che trovo sul web, un po' di ricerca sui libri e soprattutto ho rispolverato gli appunti del liceo, dove avevo un'insegnante che era una grande studiosa degli scritti della Fallaci, e gli appunti dell'Università dove ho seguito due seminari su di lei. Quindi solo discreti, non bravi perchè sarebbero molte di più le cose che vorrei riuscire a dire, divulgatori.
EliminaCiao, buon pomeriggio.
Antonella
Cara Antonella, grazie per questo bel post completo.
RispondiEliminaHo arricchito le mie conoscenze su Oriana, grande donna combattiva e scrittrice.
Buona serata.
Ciao Gianna, sono contenta se questi post ti piacciono e se li trovi esaurienti. Senz'altro una grande donna.
EliminaCiao, buona serata.
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminacome sai io non ho mai letto granché della Fallaci, anche se mi piace molto...dovrò rimediare visto che con questi post mi hai fatto scatenare la Fallaci mania ;)
bacioni
Ciao Audrey, se non altro posso dirmi soddisfatta perchè ti ho invogliata alla lettura dei libri di questa splendida donna.
EliminaE' arrivato...tu sai chi?
Ciao, un bacione.
Antonella
Le notizie che hai postato su Oriana mi sono tornate utili a scuola GRAZIE!!!
RispondiEliminaun super abbraccio :)
Ciao Xavier, sono contenta di esserti stata utile e sono contenta di sentire che nelle scuole si parla di Oriana.
RispondiEliminaDomani spero proprio di avere un momento di tranquillità per scriverti in privato.
Ciao, un super abbraccio anche a te.
Antonella
Bella cronaca! Sempre piacevole ed interessante! Oriana è un argomento meraviglioso!
RispondiEliminaGrazie Renata, hai ragione è un argomento meraviglioso e sempre interessante.
RispondiEliminaA presto.
Antonella