mercoledì 13 novembre 2013

La Storia in Cucina / Si fa presto a dire Tartufo



Del tartufo pensavamo di sapere
ma in uno studio relativamente recente di Giordano Berti 
- poliedrica figura di scrittore, organizzatore di mostre storiche, 
sceneggiatore di spettacoli d'ispirazione magico esoterica, nonchè profondo conoscitore 
dei tarocchi e della loro storia - ha dimostrato che non è proprio così.
Almeno per qunto riguarda l'etimologia del celebre fungo ipogeo.







Im un codice trecentesco del " Tacuinum Sanitatis ",
oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, 
il ricercatore bolognese ha infatti trovato l'esatto significato del termine tartufo,
che non deriva dal tardo latino " terrae tufer "
( laddove tufer sarebbe la volgarizzazione del latino classico tuber ) 
- vele a dire escrescenza della terra -
ma da " terra tufide tubera, titolo che compare nella pagina del " Tacuinun "
in cui è illustrata proprio la raccolta del tartufo nero.






Il termine tartufo nasce quindi dalla somiglianza che nel
Medioevo si ravvisava tra questo frutto del sottobosco e il tufo,
la pietra porosa tipica dell'Italia centrale,
dove i tartufi sono apprezzati si può dire da sempre.






Questo fungo sotterraneo è noto, infatti,
da epoche remotissime, anche se storicamente è attestato
per la prima volta nella " Naturalis Historia " di Plinio il Vecchio ( sec.I d.C. )
e nel contemporaneo De re coquinaria di Apicio,
in cui figurano diverse ricette che prevedono l'uso del tartufo,
che i contemporanei ritenevano avesse origine divina, essendo frutto,
secondo la credenza popolare, del fulmine sacro a Giove.







Di qui l'attribuzione al tartufo di qualità afrodisiache,
dal momento che il padre degli dei era celebre
per la sua prodigiosa attività sessuale.







Dopo l'enorme successo culinario in epoca romana,
il tartufo conobbe nel Medioevo un lungo periodo di appannamento
della sua fama,
pur rimanendo un ingrediente molto apprezzato 
soprattutto alla tavola dei nobili e degli alti prelati, che pare conoscessero
bene  l'esistenza, oltre che di quello nero, anche del tartufo bianco,
come attesta un atto amministrativo dei duchi di Savoia,
datato 1380, nel quale si legge per la prima volta dell'esistenza 
di questo pregiatissimo tipo di tartufo, che però verrà
codificato scientificamente solo nel '700.






( Le fotografie del Tacuinum sono tratte dal web )









29 commenti:

  1. Cara Antonella,entrare nel tuo blog è prendere sempre assaggi di cultura e conoscenze!Bellissima questa conoscenza del tartufo,anche le illustrazioni!Baci,Rosetta

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    1. Grazie Rosetta, sei sempre molto gentile, mi piace condividere con voi le cose che so o delle quali vengo a conoscenza.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Quindi un tubero di nobili origini, per non dire divine, il tartufo. Però mi pare che quello bianco sia meno pregiato di quello nero o mi sbaglio? E che la zona per eccellenza del tartufo sia quella delle Langhe. Lì ho mangiato delle uova al tartufo, appunto, divine.

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    1. Ciao Ambra, è il contrario il tartufo più pregiato in assoluto è quello bianco d'alba...recentemente c'è stata l'asta e i prezzi sono volati alle stelle.

      Devo confessare che pur essendo un cibo di origini così divine io non lo amo per niente.

      Ciao, buona giornata.
      Antonella

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  3. Ciao Anto,
    non sapevo molto del tartufo e mi hai fatto venire in mente un passo del Nome della rosa dove Guglielmo parlava appunto dei tartufi con Adso...
    I più buoni, se non sbaglio, sono quelli di Alba e dell'Umbria, vero?
    Bacioni

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    1. Ciao Melinda, come ho scritto qui sopra ad Ambra il più pregiato in assoluto è il tartufo bianco di Alba. Mi ricordo anch'io quel passo de "il nome della rosa"...

      Ciao, a presto e un bacione.
      Antonella

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  4. Non dico mai di no a un risotto al tartufo. Buona giornata ...ciao

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    1. Vedo che a te piace, confesso che a me non piace!

      Buona giornata, a presto.
      Antonella

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  5. Illustrazioni molto belle e notizie dettagliate sul tartufo..

    Io non l'ho mai assaporato, perciò non ne avverto la mancanza.

    Bacio, Antonella.

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    1. Io, l'ho " assaporato " ma non lo so apprezzare molto...posso vivere senza.

      Mi fa molto piacere il fatto che hai apprezzato le illustrazioni, grazie.

      Un bacione.
      Antonella

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  6. Buongiorno cara Antonella, io non amo il tartufo, ma tu hai raccontato tutto in modo sublime!
    Te l’ho già detto che potresti fare l’insegnante?
    Sei grande! S’impara sempre qualcosa qui da te.
    Un bacione grande e buona giornata con un sorriso :-)

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    1. Ciao Betty, nemmeno io amo il tartufo...però sono in Piemonte e siamo in tempo di tartufi...così ho pensato a questa rilettura un po' " medioevaleggiante " del pregiato fungo ipogeo.

      No, Betty, non credo che potrei fare l'insegnante, non ho pazienza a spiegare le cose, do per scontato che gli altri capiscano al volo...no, sarei una pessima insegnate!

      Ciao un abbraccio grande.
      Antonella

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  7. Il tartufo... non manca mai a casa mia! A scaglie, grattugiato... dona un sapore particolare ai piatti... Buonissimo!! :)

    Moz-

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    1. Ciao Moz, io non lo amo molto...però mi rendo conto che se piace è davvero una grande prelibatezza!

      Buona serata
      Antonella

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  8. Ciao Antonella
    Le stampe sono fantastiche.....
    Il tartufo non mi piace molto.... Mi ricordo soltanto tanti anni fa, vicino a Siena, ho mangiato dei tagliolini all'uovo con tartufo, era buonissimo.
    Un abbraccio.
    Thais

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    1. Ciao Thais, anche a me non piace molto.

      Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato le stampe che anche a mio parere sono veramente belle.

      Ti auguro una buona serata, un abbraccio.
      Antonella

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  9. Mi piace molto l'olio al tartufo, ha un aroma inconfondibile e un gusto delicato ma pieno di sapore.
    Grazie, adesso quando tornerò a casa mi vanterò con nonna Bea di sapere un sacco di cose sul tartufo, sei stata di grande aiuto!
    I tuoi preferiti quali sono, i bianchi o i neri?
    Un abbraccio

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    1. Ciao Xavier, io non amo molto il tartufo, comunque preferisco quelli bianchi, ma ti ripeto non è tra le mie passioni gastronomiche.

      Allora mi dirai come ha reagito Beatrice davanti a questa tua preparazione sul tartufo!

      Ciao, un abbraccio.
      Antonella

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  10. Ciao Antonella, io non ho mai assaggiato il tartufo...però questa lettura è stata molto interessante come sempre e le immagini stupende!! Per me che adoro il medioevo sono semplicemente bellissime. Ti volevo chiedere,se puoi, di passare dal mio blog, perché sto cercando di riaprire il blog sulla letteratura che tenevo qualche fa e ho deciso di far votare le rubriche che ci metterò...grazie! A presto.

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    1. Ciao Korè, sono molto contenta che riapri il blog sulla letteratura...vengo senz'altro a votare.

      Per quanto riguarda il tartufo io non impazzisco per il suo sapore e tanto meno per il "profumo "
      il post era incentrato più che altro sulla medioevalità e noto con piacere che lo hai colto.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  11. Senza dubbio, meraviglioso post su di tartufi, la documentazione molto interessante!

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    1. Grazie Leovi, felice che ti sia piaciuto.

      Mi fa piacere che tu abbia apprezzato anche le stampe!

      Buona serata.
      Antonella

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  12. Quando avevo la Furia andavo anche io a tartufi,
    poi mio fratello l'ha regalata a un contadino dietro la promessa che ogni tanto ne arrivasse uno
    ma mai niente, neanche un tartufino nero.
    Adesso ogi anno vado all'Acqualagna e ne compro un po' da un amico
    e ci faccio due tagliatelle col burro a pranzo e una frittatina alla sera.
    Ciao Anto.

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    1. Massimo, finalmente! Non riesco più a scrivere i commenti da te e non sapevo come fare per contattarti.

      Sta mattina dopo mille tentativi sono riuscita a scrivere ma non riesco a vedere se è stato pubblicato o no.

      Certo che sei molto parco e umile...due tagliatelle a pranzo e una frittatina
      la sera....

      E' stato un grandissimo piacere " rivederti "

      Buona serata, a presto.
      Antonella

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  13. Ciao Antonella,
    tardi, tardissimo ma ci sono...questa giornata non finisce mai...
    Non sapevo nulla sull'origine del suo nome anzi quello che sapevo era pochissimo.
    Io amo i funghi tutti, senza distinzioni, trovo siano deliziosi e in qualsiasi modo li cucini sono sempre gustosi e saporiti.
    buona serata un bacione

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    1. Ciao Audrey...certo che hai avuto una giornata interminabile!

      A me il tartufo non piace molto...insomma, non sono un'appassionata. Anche per i funghi non vado matta, mangio solo i porcini...di quelli ho sempre il congelatore pieno perchè come sai, quando è la stagione , mio marito è un appassionato cercatore di funghi.

      Ciao, un bacione.
      Antonella

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    2. verrò a rubarteli ahuahuahuahuahua
      baci

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  14. Ma sai che credo di non averlo mai mangiato? Ma mi piacerebbe!
    Ciao Antonella, un abbraccio.

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    1. Ciao Linda, ma sicuramente è una cosa da assaggiare, io personalmente non faccio follie per questo cibo!

      Un caro abbraccio a te.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")