giovedì 7 novembre 2013

I libri di Sandor Marai / La recita di Bolzano




 Dopo Le braci e L'eredità di Eszter, che hanno già catturato e coinvolto migliaia di lettori, La recita di Bolzano conferma la grande capacità narrativa di Sndor Marai
Protagonista del romanzo è un uomo di nome Giacomo, ma è anche, indubbiamente, l'amore.
 L'amore negato, l'amore sofferto, l'amore unico, che nella vita non si può ripresentare due volte.
 La vicenda è ispirata direttamente alla biografia di Giacomo Casanova, 
come l'autore stesso scrive in un'Avvertenza all'inizio del testo
 ("il mio eroe rassomiglia maledettamente a quel viandante intrepido, apolide e
 tutto sommato, io credo, infelice"). Giacomo è un personaggio affascinante, un avventuriero
che piace alle donne. Non bello, non particolarmente prestante, ma dotato di un appeal misterioso,
 vive un'esistenza da libertino. Sempre alla ricerca della felicità, senza mai trovarla, 
Giacomo, nato in una povera casa di Venezia, ma orgoglioso della sua origine 
(i veneziani sono tutti gentiluomini di nascita, perché Venezia è la città più nobile del mondo)
 conduce una vita senza legami e senza regole, ma non priva di etica. 
La sua indole è incompatibile con il potere e lo porta allo scontro diretto e all'incarcerazione nei Piombi "perché il mondo esige ordine, consenso, remissività a tutti i costi, pretende la resa incondizionata all'ordinamento divino e umano. Ma in lui, profondamente radicata nel suo petto, divampava impetuosa la fiamma della resistenza; e questo era un fatto imperdonabile".
Riuscito a sfuggire dalle carceri veneziane, accompagnato da Padre Balbi, un monaco "depravato", 
giunge a Bolzano, tappa intermedia di un viaggio che, nelle intenzioni, dovrebbe portarlo verso Monaco
 e le corti europee. Ma a Bolzano l'aspetta il destino. 
La città non gli piace (anche se la gente lo tratta con riguardo e con curiosità dopo che la notizia della sua rocambolesca fuga si diffonde insieme alle leggende legate alla sua figura) 
ma Giacomo non riparte perché scopre che proprio a Bolzano risiede Francesca,
 l'unica donna che abbia amato. Per Francesca in passato Giacomo ha affrontato un duello,
 è stato gravemente ferito da quello che poi è diventato il marito della donna, il Conte di Parma.
 La sua figura, il suo viso, la nostalgia per un sentimento inespresso e impossibile
 l'hanno accompagnato nel tempo. Ma il destino gli gioca uno scherzo strano. 
Ora che la donna è vicina, ora che potrebbe riallacciare segretamente una relazione con lei,
 interviene il marito, un uomo anziano e gelosissimo, con una richiesta molto particolare,
 che rimescola le carte e trasforma la situazione.
 A Giacomo viene comandata una vera e propria recita che possa far "guarire" la donna
 dalla sua passione per il veneziano. "Pagherò un prezzo alto per te, Giacomo
 - dice il Conte di Parma andando a trovare il libertino direttamente nella sua stanza d'albergo - 
com'è giusto che sia quando uno compra un regalo perché la sua vita volge al termine ed egli,
 in segno di congedo, vuole offrire qualcosa alla donna, all'unica donna che ama".
 L'uomo accetta ("Allora che aspetti? Comincia a vestirti, vecchio commediante, illusionista avvizzito!"), 
ma non vuole compensi, non può essere pagato per una recita sui cui esiti non può garantire, 
per uno spettacolo che probabilmente non potrà dirigere.
L'amore non ha regole, segue un istinto indomabile e può essere la gioia più grande e la più terribile pena. L'amore domina le tre figure che nella parte finale del romanzo si fronteggiano, 
esprimendo lungamente i propri sentimenti l'uno all'altro. 
L'amore ne uscirà vincitore, ma gli uomini saranno sconfitti


Per conoscerlo un po'



“Allora baciò la servetta a Bolzano, in una camera della Locanda del Cervo, tre giorni dopo la sua fuga dai piombi (…)

Le due bocche si incollarono l’una all’altra, ed ecco cosa accadde: qualcosa cominciò a cullarli. Era un moto ondeggiante che ricordava le coccole fatte ai piccini, come quando un adulto prende tra le braccia un bambino che ha giocato molto ed adesso è triste perchè si è stancato e tra poco farà sera (…) continuarono a baciarsi, il moto che li cullava, quel rullio strano e malinconico, li travolgeva a poco a poco nel bacio, come fa il mare il cui andare oscillante è al tempo stesso ninnananna e pericolo, fatalità e avventura.

Fu come se stessero precipitando giù dalle rive della realtà in preda ad una vertigine, per accorgersi poi con stupore che riuscivano a vivere e a muoversi anche in quel elemento, nell’elemento ignoto della fatalità e che poi non era tanto sgradevole allontanarsi dalla sponda, lasciandosi cullare dolcemente, smarrire ogni contatto (…) Ogni tanto tra un bacio e l’altro si guardavano intorno con occhi assonnati, come se sollevassero il capo dalle onde per poi lasciarsi ricadere in basso in quel elemento pericoloso e ristoratore, lenitivo e indifferente, pensando :

‘Forse non è poi tanto orribile sprofondare nel nulla! Forse è quanto di meglio possa offrirci la vita: farsi cullare così e perdere la memoria.’

E, dopo aver spalancato le braccia con gesti supplichevoli ed invitanti, ciascuno strinse a sè con forza il capo dell’altro.

Fu così che continuarono a baciarsi.”









15 commenti:

  1. Ciao Anto, mi mancava la tua presentazione del libro e anche questo sembra molto promettente quindi entra di diritto nella booklist!
    Un abbraccio

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    1. Ciao Melinda, queste liste di liste di libri diventano interminabili...la mia è infinita, non riuscirò mai a leggere tutto quello che vorrei.

      Come sai per me Marai è un grandissimo scrittore e consiglio sempre a tutti di leggere i suoi libri.

      Ciao cara, un bacione .
      Antonella

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  2. Ciao Antonella,
    mamma che storia di altri tempi fatta di duelli, viaggi, amori lasciati a metà e passione, perchè mi sembra che il protagonista sia un uomo forte, che non molla e va avanti. Mi lascia perplessa solo il finale "l'amore vincerà e i protagonisti ne resteranno sconfitti" .
    Buona giornata un bacione

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    1. Ciao Audrey, sì, è proprio così perche l'amore ne uscirà vincitore ma i protagonisti saranno tutti dei grandi sconfitti.

      Anche qui c'è tutto Marai!

      Un bacione .
      Antonella

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  3. Potrebbe interessare a mia madre, grazie per averne parlato... Mi hai dato un'idea per un regalo!
    Poi ovviamente lo leggerò anche io XD

    Moz-

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    1. Ciao Moz, io sono una lettrice appassionata di questo grandissimo scrittore, devo confessare che secondo me questo non è tra i suoi romanzi migliori anche se naturalmente, come negli altri romanzi, c'è una profonda analisi dei sentimenti e una grande eleganza di scrittura.

      Non so se hai visto, nel mio blog c'è una rubrica dedicata esclusivamente ai libri di Marai, magari trovi altre idee per un regalo a tua mamma.

      Ciao, buona serata.
      Antonella

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    2. Guarda, se questo è ispirato a Casanova magari poi lo leggo anche io... gli altri chissà :)
      Comunque spulcio un pochetto, thanks!!^^

      Moz-

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  4. La tua recensione eccellente mi farà leggere sicuramente questo libro, Antonella.

    Grazie e buona serata.

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    1. Ciao Gianna, grazie...se ti ho invogliata alla lettura del libro ne sono felice.

      Ti auguro una buona giornata ( qui di pioggia...)

      Antonella

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  5. Interessante sapere che il romanzo sia ispirato a Casanova...
    Un caro saluto, cara amica ❤

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    1. Ciao Lella, penso che ti piacerebbe..

      Un varo saluto a te.
      Antonella

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  6. Un autore decisamente da tenere in considerazione, Marai! La tua recensione, lo spezzone che ci hai riportato sono molto stimolanti. Credo che lo comprerò.

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    1. Ciao Ambra, secondo me, questo non è uno dei suoi migliori romanzi, ma è sicuramente un autore da leggere e rileggere.

      Ti auguro una buona giornata.
      Antonella

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  7. Ci hai introdotto nel mondo di Marai un passo alla volta, ogni libro è pieno di sorprese, di passione, di storia... continua a parlare di lui!
    Un abbraccio

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    1. Ciao Xavier, mi fa piacere vedere che apprezzi questo autore...ci sono ancora parecchi libri di cui devo parlare, sarà nostro compagno di viaggio ancora per un po'.

      Un bacione.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")