lunedì 17 settembre 2012

Eugenio Corti. Invisibile in Italia , Oltralpe è d'antologia




C'è un fantasma letterario che si muove tra le contrade italiche e  di cui molti fingono di non accorgersi.
E' il novantunenne Eugenio Corti, l'autore de "Il cavallo rosso" , " Catone l'antico", "Processo e morte di Stalin", tutti pubblicati dalla coraggiosa casa editrice Ares capitanata da Cesare Cavalleri. 
Certo che simpatico all' "intelligentsia"  Corti non lo è proprio e non fa nulla per diventarlo.
Antiabortista, ostile al divorzio, non proprio un progressista che miete consensi in televisione, anche se un comitato ( sostenuto dalla regione Lombardia ) ha deciso di candidarlo nel 2010 al Nobel e il suo capolavoro ( "Il cavallo rosso", appunto ) , una cavalcata tra le macerie del novecento nostrano che si legge tutto di un  fiato, è stato paragonato a "I promessi sposi ".
Ma non basta in un Italia che plaude magari ai libri di denuncia e di critica sociale, non ai libri con una storia da raccontare.
Per accorgersi della disattenzione basta sfogliare una delle numerose antologie che circolano per nel Belpaese, quei tomi grossi e ingessati che stabiliscono il canone letterario nazionale, gli autori che vanno ricordati e quelli che finiscono in ghiacciaia. Le antologie sono un viaggio tra i meandri della letteratura in cui si perdono decine di migliaia di studenti.






Le pagine dei libri di testo scorrazzano tra Dante e Petrarca, Tasso e Ariosto, Foscolo e Leopardi, fino a sbucare nel '900 con Montale e Quasimodo, con Primo Levi e Buzzati ( e fin qui nulla di male, anzi!)  per poi infilarsi nel contemporaneo più contemporaneo.
In alcuni dopo Umberto Eco ( ? )  figura anche "l'imperdibile" Saviano con il suo " Gomorra ". (credevo che la letteratura fosse un'altra cosa! ) Ma di Corti neppure l'ombra.
Eppure se la fama di Corti fatica ad emergere in Italia , diversa è la sua sorte altrove. I cugini d'Oltralpe hanno infatti deciso di dare alle stampe, per opera di" L'Age d'homme" , la mitica casa editrice fondata da Vladimir Dimitrijevic, un voluminoso excursus sulla letteratura italiana.
Si intitola " Italica "  ( pp.800 39 Euro) e, meno segnata dai tic del politicamente corretto, non esita ad includere nel canone letterario nostrano la figura dello scrittore brianzolo; e non come uno tra i tanti, bensì come il limite estremo di quell'avventura iniziata con " La Divina Commedia " , come dimostra il sottotitolo,
" L'Italie litterarie de Dante a Eugenio Corti ".

L'autore dell'immane lavoro che vuole far conoscere in Francia i tratti salienti della cultura letteraria italiana con una serie di studi che partono dal XIII  secolo per arrivare al XX, non è un parvenu alle prime armi.
Francois Livi, già ordinario di lingua e letteratura italiana per oltre vent'anni alla Sorbona, ha tradotto il " De Monarchia " di Dante e opere di Ardengo Soffici, si è occupato della letteratura italiana dell' Otto e Novecento e in questo suo lavoro reputa indispensabile ricordare ai lettori francesi che tra i protagonisti della nostra letteratura figura Eugenio Corti.
Se ce ne dimentichiamo noi, è meglio di niente che altrove qualcuno se ne avveda...
D'altronde la fama è come lo spirito, soffia dove vuole, questa volta in Francia e non in Italia "
 ( Simone  Paliaga, tratto da Libero )

Ho avuto la fortuna di leggere, alcuni anni fa, questo magnifico libro ed è stata un'esperienza letteraria altissima, di quelle che non dimentichi. 

36 commenti:

  1. Infatti non conoscevo l'esistenza di questo libro.
    Saluti a presto.

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    1. Eh, purtroppo in tanti non conosciamo le perle della nostra letteratura contemporanea. Quando mi capitano in mano questi libri io mi sento una persona fortunata perchè nessuno ne parla e si viene a conoscerli per puro caso.
      Mi permetto di segnalarti anche il libro che sto leggendo che è un altro grande capolavoro in Italia praticamente sconosciuto "L'autobiografia di Giuliano di Sansevero" di Andrea Giovene ti lascio qui sotto il link del post in cui ne ho parlato.



      http://iltemporitrovatodiantonella.blogspot.it/2012/07/laltro-gattopardo-ignorato-dai-critici.html

      Ciao, a presto.
      Antonella

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  2. Ciao Antonella,
    argomento letterario alto e arduo, stamattina, sempre stimolante.
    Sono qui per parlare di premi virtuali e riporto anche qui il commento che ho lasciato nella tua pagina dei premi: mi appello alla tua pazienza:

    Hai ragione, Antonella, anch'io ho intenzione di riunire i premi, sempre graditi, perché dimostrano l'affetto e la stima dei " colleghi" blogger.
    Nel post del premio Simplicity ho letto che ritieni che 12 blog da segnalare siano troppi.
    Anch'io da tempo avevo costatato ( e anche accennato nel post di uno dei primi premi che ho ricevuto) che questo procedimento risulta troppo lungo, si rischia di essere troppo ripetitivi nelle assegnazioni, il tempo per la compilazione del post diventa un po' gravoso e molti blogger non hanno ancora contatti in numero sufficiente.
    Per questo concordo che il regolamento dei premi dovrebbe limitarsi a 5 assegnazioni o anche meno, facendo le cose in modo accurato, mettendo anche possibilmnente i link dei blog, cosa che favorisce realmentelo scambio dei contatti
    Può apparira poco bello, segno di insofferenza o negligenza ridurre il numero dei premiati di propria iniziativa e per questo ti propongo di fare girare un post per raccogliere anche il parere dei propri contatti , in modo da conservare questa simpatica abitudine che consolida l'amicizia tra blogger, adottando però un criterio più rapido e funzionale.
    Scusami per questo lungo messaggio, ma non credo che sia un'esigenza solo nostra!
    Aspetto il tuo parere e le eventuali proposte per organizzare questa piccola iniziativa di carattere, diciamo , logistico. Senza fretta, ci mancherebbe, intanto ti saluto con affetto
    Marilena
    P S : Lascerò questo messaggio anche tra i commenti del tuo post odierno,per maggiore certezza di visibilità, a presto

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  3. Ciao Marilena, hai fatto benissimo ad affrontare l'argomento, avevo pensato di affrontarlo tra qualche giorno in un post. A me piace molto la consuetudine dei premi tra blogger, è un modo per far capire che veramente apprezziamo quella persona e il suo lavoro sul blog, però...però un premio prima cosa ha un senso se è veramente un premio, se lo assegno a 12 persone già il valore un pochino decade...ci sono, come giustamente rilevi tu dei blog che non hanno ancora raggiunto i 12 lettori abituali. Il premio comunque ha un valore anche perchè è una cosa preziosa e quindi va distribuito con attenzione, 10 o 12 persone sono effettivamente tante troppe. Io vedrei giusta un'assegnazione a 3 massimo 5 persone, molto dipende anche dalle motivazioni che ha il premio. Credo che chi istituisce questi premi da passare a tante persone creda di riuscire così ad avere più visibilità, in realtà è esattamente il contrario perchè poi si prepara il post più velocemente e senza lasciare link in quanto hai anche il lavoro di girare 10- 12 blog per lasciare l'invito a venire a ritirare il premio, ecc. alla fine finisci con il dire "dedico il premio a tutti i miei lettori" e così la storia finisce lì...insomma una cosa che potrebbe essere simpatica e un buon veicolo per farsi conoscere diventa pesante per tutti e alla fine non porta da nessuna parte.
    Sicuramente sarei d'accordo con il rendere questa cosa più preziosa e meglio motivata. Brava Marilena che mi hai preceduta e hai sollevato l'argomento. Inviterò i miei lettori a venire a leggere questa nostra "conversazione"
    Ciao, buona giornata.
    Antonella

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    1. Trovo questa idea molto giusta (ridurre a 5 o 3 i blogger da premiare). E' molto bello ricevere dei premi, fa tanto piacere. Poi però diventa spesso difficile ridistribuirli per la mancanza di tempo o di blogger. Diamo a questi premi la piacevolezza di riceverli senza che diventino quasi un incubo se sono tanti, perchè è un vero peccato. Baci a voi :)

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    2. A me piace molto la pratica dei premi, va solo regolamentata meglio in modo che sia davvero un piacere sia riceverli che donarli. E nello stesso tempo diventano anche più "preziosi"
      A presto.
      Antonella

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  4. Ciao Anto!
    Bello, interessante e alquanto curioso questo scrittore nostrano che io sconoscevo l'esistenza!
    Ahimè, ormai invece è da secoli risaputo la "nostrana" incompetenza nonchè mancanza di tatto verso tutti i nostri connazionali che sono stati e continuano ad essere protagonisti della nostra storia. Grazie per averlo messo in luce, ti auguro come sempre vita lunga e prospera.

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    1. Ciao, io a volte resto senza parole davanti all'indifferenza che mostriamo di fronte ad opere d'arte letteraria come questa, o per esempio alla bellessima opera di Alessandro Spini, e poi stendiamo tappeti rossi davanti ad opere di nessun valore e che per altro non sanno nemmeno dove stia di casa la bella lingua italiana. Peccato, a priori la cultura italiana non prende in considerazione grandi opere solo perchè considerate politicamente un po' scorrette o semplicemente di idee un po' distanti da chi detta le leggi...tutte occasioni perse.
      Ciao, felice serata, a presto
      Antonella

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  5. Non conoscevo questo testo ma immagino di essere ignorante su una marea di cose, prima tra tutte la letteratura. Un caro saluto Antonella

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    1. Ciao, ma no, perchè dice così? Anzi, il post voleva proprio mettere in luce il fatto che un testo così importante in Italia viene ignorato, non se ne parla, non se ne scrive e di conseguenza il pubblico non lo conosce.
      Ciao, e un caro saluto anche a te.
      Antonella

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  6. Cara Antonella,
    penso che l'idea di invitare i nostri rispettivi lettori a leggere la nostra conversazione sia efficace per lo scopo che ci proponiamo.
    Per evitare di fare per l'ennesima volta il giro di tutti i blog ( e sarebbero molti di più rispetto ai premiati dei vari premi) penso di redigere un post in forma di avviso o comunicazione, centrato sull'argomento della modifica alle regole e modalità opportune per i premi, che di per sé anch'io ritengo utili per lo sviluppo di positivi rapporti on line( niente di fiscale, ovviamente, solo suggerimenti in un'ottica propositiva), inserendo anche il link a questo tuo post odierno, con l'invito a leggere questa conversazionee sollecitando caldamente ad esprimere il proprio parere e le proprie proposte.
    Penso che l'iniziativa sia buona, perché l'intenzione è buona.
    Come rinforzo di questo approccio , occasionalmente, commentando gli altri, mi riferirò al mio post ed alla conversazione sul tuo.
    Spero di non averti stancato con la mia esposizione, ma è indispensabile un accordo per ottenere un risultato, anche modesto... poi vedremo.
    Ti saluto e presto capiterò per sentire il tuo parere ed eventuali modifiche e suggerimenti:-))
    Marilena

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    1. Ciao Marilena, va bene, l'importante è che si capisca la finalità buona che abbiamo e anzi la maggior valorizzazione dei vari premi e che, ovviamente, ognuno è libero di fare come crede.
      Ciao, a presto.
      Antonella

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  7. Ciao Antonella,
    non mi meraviglio più di nulla in quest'Italia.
    Purtroppo chi sa scrive e fa delle opere di altissimo livello,non vine nemmeno calcolato, tranne che da un piccolo pubblico di nicchia, fatto da gente che ne capisce di libri. Però diventano casi letterari, entrando nelle classifiche e nei bestseller, quelle persone che secondo me nemmeno sanno scrivere. Forse raccontano una storia ad uno che sa scrivere e quel poveretto minimo la scrive al posto loro. Cosi le librerie sono piene di opere di poco conto. Dobbiamo dire grazie al marketing che predilige la notorietà di una persona alla bravura di un'altra.
    Spesso trovo anche biografie di gente assurda, che con tutto rispetto, nella loro vita posso aver fatto ciò che vogliono, ma la cosa comunque non mi tange.
    Per fortuna in tutto questo c'è il tuo blog, che permette di conosce ed apprezzare la gente che vale. Grazie !!!!
    Un bacione e buona giornata

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    1. No Audrey, il mio blog è piccola cosa e io non sono una letterata, però ho sempre cercato di vagliare bene le mie letture ma di questo io devo ringraziare in primis i miei genitori persone molto colte ( figurati che quando mio papà è morto aveva nel comodino l'Anabasi e se la stava rileggendo in greco) poi la mia maestra delle elementari che, lo so può sembrare strano quando si è così piccoli, ma ci ha dato delle basi, soprattutto a livello di lettura, solidissime. E infine la professoressa di lettere del liceo, grandissima donna, di una cultura e di una umanità immensa, che ha instillato dentro di me l'amore per tante cose e il piacere della ricerca. E poi ottimi docenti all'Università. Gli insegnanti delle medie non mi hanno dato niente di buono ma almeno non hanno rovinato il percorso intrapreso. E ti condivido fino in fondo quando dici che le librerie e le "classifiche" sono piene di robaccia...e di terribili biografie!
      ciao cara, un bacione.
      Antonella

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  8. Cara Antonella non conoscevo questo esimio scrittore.

    Grazie!

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    1. Ciao Gianna,
      come vedi è un mal comune perchè è un grandissimo scrittore di cui NON si parla, NON SI DEVE parlare. Se ne hai l'occasione leggilo, sono sicura che ne resterai colpita. Ciao, buona serata.
      Antonella

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  9. Ciao Antonella grazie per essere passata dal mio blog. mi ha fatto piacere sapere che hai apprezzato l'intervista a Monet e il premio sull'amicizia. Trovo il tuo blog molto interessante, lo leggerò con piacere.
    Il mago di oz-Le Chat Noir :)

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    1. Ciao Mago di Oz,
      benvenuto! Sì ieri quando ho letto la tua intervista l'ho molto apprezzata, l'idea poi è brillante, per me sarà un vero piacere continuare a leggere quello che scrivi.
      Complimenti, poi, per il bellissimo premio che hai creato, un premio veramente importante per le parole che racchiude e per la bellezza dell'immagine che hai elaborato. Mi fa piacere che il mio blog ti sia piaciuto...quindi, a presto.
      Buona serata, Antonella

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  10. Il besanese Eugenio Corti lo conosco anche di persona, seppure un po' di sfuggita, visto che è anche socio onorario del nostro Circolo Pickwick.
    Non ho mai letto niente di suo, la mole del Cavallo rosso e la sua nomea di cattolico integralista, molto lontana dalle mie corde, me ne hanno sempre dissuaso.
    Tuttavia, a quanto ne so, un suo pubblico e una sua notorietà ce l'ha, non è affatto un autore sconosciuto né tampoco emarginato, i suoi libri hanno venduto uno sproposito di copie ed è stato più volte tradotto all'estero; il che non può stupire sapendo che è stato fortemente promosso nel circuito cattolico (credo che ancora oggi la rivista più venduta in Italia sia Famiglia Cristiana); che poi un giornale come Libero presenti la cosa dal suo punto di vista mi sembra addirittura normale...
    Bacioni, tuo
    Cosimo

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  11. Ciao Cosimo, non era assolutamente mia intenzione presentare Eugenio Corti come uno scrittore sconosciuto se così fosse non sarebbe stato candidato per il Nobel e tanto meno figurerebbe nelle antologie straniere Ecco, per me è proprio questo il punto nelle nostre antologie troviamo tal Saviano e non Corti, e questo un po' mi stupisce e preoccupa. Per altro io parlavo appunto del suo non essere "corretto" secondo il punto di vista della cultura italiana e tu stesso mi dici di non averlo letto a causa di un pregiudizio ( la nomea di cattolico...ma così non dovremmo leggere nemmeno Manzoni!), e questo stesso pregiudizio alla fine fa si che un importante autore non sia conosciuto da un pubblico più grande e soprattutto più vario. Niente da eccepire sull'osservazione sulla terrificante mole del libro...da sindrome del tunnel carpale
    Felice serata, ricambio i bacioni.
    Antonella

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  12. Tua intenzione forse no, ma di chi ha scritto quell'articolo (che hai riportato pari pari) visibilmente sì...
    Manzoni mica lo si legge (non io, almeno) per le sue tematiche più o meno cattoliche; lo si legge perché è il più grande innovatore del romanzo e della lingua italiana dopo Boccaccio; non mi risulta che di Corti si possa dire altrettanto.
    Sulla scempiaggine del Nobel (premio per il quale, come noto non esistono candidature) preferisco continuare a sorvolare...
    Su Saviano (altro autore che non mi sogno neppure di leggere, e che neppure io inserirei in un'antologia scolastica)... a me risulta che Il cavallo rosso sia stato ristampato, tra gli altri, anche dalle edizioni scolastiche Mondadori (ho detto scolastiche!); però quelli di Libero si sono accorti solo di Saviano nelle antologie, chissà poi perché...
    Come vedi non tutto è così semplice come appare... o come troppi vorrebbero far apparire.
    Bacissimi, tuo
    Cosimo

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  13. Ciao Cosimo, il dibattito mi intriga.
    L'articolo, come tu ben rilevi è riportato pari pari da Libero, ed è ben specificato infatti ho inserito ben visibile il nome del giornalista che l'ha scritto. Solo che non è riportato così a caso perchè quell'articolo mi piaceva, io il libro l'ho letto, l'ho apprezzato, l'ho trovato un grande libro come raramente se ne trovano, ma questo è un mio parere personale. E' vero, forse, Manzoni non lo si legge per i suoi contenuti però i suoi contenuti non ci impediscono di leggerlo. Sappiamo poi tutti che per il Nobel non esistono candidature...ma sappiamo anche che poi ci sono segnalazioni.
    Saviano, a questo punto, poveretto, lo lascerei perdere, però l'articolo parlava di presenza nelle antologie e non di ristampe ad uso scolastico del romanzo ( comunque sarebbe interessante vedere in quante scuole è stato adottato)e ho controllato sulle antologie dei figli dei miei cugini di Saviano e di Eco si parla di Corti no. Naturalmente un autore può non piacere per come scrive o per quello che scrive ma questo non ne pregiudica il valore.
    Bacioni.
    Antonella

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    1. Con te sono d'accordo in tutto, mi ha solo un po' irritato il tono eccessivamente fazioso e di parte dell'articolista di Libero.
      E neppure vorrei dare l'impressione di parlar male di Eugenio Corti, che è un simpatico vecchietto... ehm, pardon! signore di una certa età (novantun anni, per la cronaca)... di grande signorilità e cortesia, per quel poco che ho potuto conoscerlo; e, a quanto mi risulta, anche un degnissimo romanziere, in effetti... che però, ripeto, il suo riscontro commerciale l'ha avuto, e non in piccole dosi, al contrario di altri degnissimi autori che invece non conosce proprio nessuno... Per questo ho giudicato piuttosto fuori luogo gli accostamenti di quel giornalista.
      Baci, tuo
      Cosimo

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    2. Ciao Cosimo, ho capito che che la tua irritazione era più rivolta al giornalista che a me, piuttosto , devo confessare, che l'impressione generale che ho avuto era che tu un po' ce l'avessi con Corti, mi fa piacere sapere sapere che non è così ma comunque ' in ogni caso, sarebbero cose vostre personali. Mi è piaciuto tantissimo questo accorato scambio di opinioni con te, penso che questo genere di "corrispondenza2 sia il sale dei blog, non ci si può sempre dire "bellissimo post, bellissime parole". Un favore, mi segnaleresti gli autori di cui parli, magari li conosco ma molto più probabilmente no e potrebbero diventare prossime letture.
      Ciao, felice giornata.
      Antonella

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    3. Te ne segnalo uno a mo' di esempio, anche lui conosciuto di persona e col quale ho avuta la fortuna di diventare amico: si chiama Mariano Bargellini, nel 1999 vinse il premio Bagutta "opera prima" con uno strepitoso libro di racconti, "Mus utopicus e altre storie di animali": quando lo lessi ero convintissimo di ritrovarlo nelle classifiche dei best seller poco tempo dopo, invece è praticamente scomparso nel nulla; dopo allora ha pubblicati solo altri due romanzi, sempre con editori poco conosciuti. Su Internet qualche notizia su di lui la trovi.
      C'è da dire che non ne conosco poi molti, di autori validi e sconosciuti... ma, per l'appunto, se sono sconosciuti come si fa a conoscerli? Io giro da anni per circoli letterari e nell'ambiente della piccola-media editoria, e qualcosa in giro ho trovato... ma il lettore comune certi nomi non li verrà mai a sapere; a meno che qualche giornalista, quasi sempre per motivi ideologici più che letterari – da lì il motivo della mia irritazione con Libero (e a proposito, per Saviano si potrebbe dire quasi lo stesso, suppongo) – lo divulghi su un giornale nazionale.
      Bacioni, tuo
      Cosimo

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    4. Ciao Cosimo, avevo intuito bene il motivo della tua irritazione...comunque è stato uno scambio che mi è piaciuto.
      Naturalmente non conosco l'autore che citi ma cercherò il libro e poi mi farà piacere darti la mia piccolissima opinione.
      Perfettamente d'accordo con te sul fatto che tanti autori che meriterebbero il lettore comune non li verrà mai a sapere perchè non dispone degli strumenti per conoscerli.
      Bacioni a te e felice serata.
      Antonella

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  14. Grazie per il post interessantissimo!!! Un abbraccio e buona serata!!!

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    1. Grazie a te del passaggio e di aver apprezzato il post.
      Non riesco ad entrare nel tuo blog, mi dici come fare, mi farebbe piacere ricambiare la visita.
      Buona serata, Antonella

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  15. Non sono molto ferrata in materia letteraria e scrittori contemporanei...mi piace leggere ma a volte seguo solo l'istinto nello scegliere un libro...♥

    buon inizio settimana
    un abbraccio
    lella

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    1. Ciao LElla, e tante volte sono le scelte più indovinate.
      Ti auguro una buona settimana, un abbraccio.
      Antonella

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  16. Come sempre "Nessuno è profeta in patria" e spesso bisogna andare all'estero per veder valorizzati i pregi degli Italiani. Per quanto mi riguarda, confesso, sono ignorante e non conosco Eugenio Corti. Dovrò sicuramente colmare questa mia lacuna!
    In quanto ai premi, purtroppo io ho offeso in passato un'amica, semplicemente perche l'avevo premiata la volta precedente e pensavo capisse che intendevo premiare anche altre persone. Ho dovuto faticosamente cercare di farmi perdonare in mille modi e mi sono ripromessa di non trovarmi più in una situazione simile.

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    1. Ciao Katerine, io penso che ogni lettura è importante, ma penso anche che dobbiamo essere i primi a valorizzare i nostre scrittori di un certo pregio.
      Per quanto riguarda i premi io li trovo una cosa carina, ma come con tutte le cose non bisogna esagerare. Certo bisognerebbe anche cercare di non offendersi se per una volta si salta un giro.
      Ciao, buona serata.
      Antonella

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  17. Concordo che la scuola pietrifica la cultura in un boomerang che riverbera i sacri testi e non accetta la diffusione della moderna letteratura ed in questa parola non includo i parolai e gli scrittori improvvisati. Ecco perché nonostante un sacco d'idee e di aneddoti non riesco a pensare di poter scrivere un libro!

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  18. Ciao Renata,
    ecco hai proprio centrato il punto, io volevo sottolineare questo, partendo da un caso specifico, andando sul generale la moderna letteratura è fatta da parolai, venditori di fumo, che intasano librerie, giornali, televisioni ecc. e ci propongono il nulla. L'invito voleva essere a valutare anche qualche altra cosa. Tutti abbiamo il sogno nel cassetto di scrivere il nostro libro, fortunatamente in tanti abbiamo il buon senso di non farlo.
    Ciao, buona giornata.
    Antonella

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  19. Sui premi vieni a leggere qui:


    http://stella-premi.blogspot.it/

    Lieta giornata, Antonella.

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")