" Non solo non seppi diventare cattivo,
ma non seppi diventar niente di tutto:
nè cattivo nè buono,
nè furfante nè onesto,
nè eroe nè insetto"
( Dostoevskij, Memorie del sottosuolo
la foto rappresenta il dipinto di Friedrich
" Viandante sopra un mare di nebbia " )
Molto bella...
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EliminaCiao Toinette,
contenta che ti piaccia, a presto.
Buona giornata.
Antonella
Che triste beltà in tali versi! Quanto strazio e sofferenza...
RispondiEliminaVita lunga e prospera cara Anto.
EliminaSì, c'è dentro davvero tutta la sofferenza di un uomo che scava dentro se stesso.
Felice giornata, a presto.
Antonella
parole molto amare,bello il dipinto,buona giornata Antonella
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EliminaCiao Gabe,
parole amarissime piene di sofferenza e di senso della disfatta di una vita.
Il dipinto secondo me è splendido, è uno dei miei quadri preferiti.
Ciao, a presto.
Antonella
Confesso, antonella, che quando ho letto le "Memorie dal sottosuolo",nonostante l'esigua mole, in confronto ad altre opere dell'Autore, ho dovuto fare un grande sforzo intellettuale e quello che mi ricordo è un clima da psicoanalisi ante litteram, difficile da interpretare, per me come autodidatta.
RispondiEliminaVenendo ai premi, ho letto la tua risposta nei commenti di ieri ( ho letto anche il vivace e interessante dibattito con Cosimo e concordo che questi sono i momenti preziosi del blog, senza dubbio, complimenti!)sento che anche Katherine parla di disagi, che non ci dovrebbero essere in quel contesto.
Mi propongo di fare il post che ti dicevo, focalizzando sulla valorizzazione
e la necessità di non inflazionarsi o essere troppo invasivi dello spazio e del tempo altrui. Speriamo di riuscire a trovare un equilibrio, perché questo uso dei premi ha i suoi aspetti validi e positivi.
Ti saluto con affetto
Marilena
EliminaCiao Marilena, effettivamente il "piccolissimo" "Memorie dal sottosuolo" quando ti metti a leggerlo risulta bello tosto. Io l'ho amato molto proprio per "la psicanalisi ante litteram" così gli altri romanzi di Dostoevskij che sa scavare così a fondo nell'animo umano.
Bella vero la conversazione di ieri sera con Cosimo? Secondo me una grande pagina di blog.
Per quanto riguarda l'argomento premi va bene quello che scrivi, per altro è un consiglio non un obbligo, penso che sia giusto anche su questo argomento esprimere la propria opinione, soprattutto se questa cerca di migliorare un meccanismo un po' lento.
Un saluto affettuoso anche a te.
Antonella
Interessante e molto bello il dipinto
RispondiEliminauna buona giornata !
EliminaCiao Anni, il dipinto secondo me è bellissimo, è uno dei miei quadri preferiti, le parole esprimono tutto il travaglio dell'animo umano.
Buona giornata anche a te,
Antonella
Quel dipinto di Friedrich mi ha sempre suscitato inquietudine, ma fascino: l'instabilità dell'essere di fronte alla forza della Natura, ma anche la forza dell'uomo, la sua grinta e l'impavida tenacia contro il caos. Bellissimo.
RispondiEliminaLa frase di Dostoevskij invece mi mette angoscia: alla fine, dopo tanto affanno, potremmo non diventare nulla.
Un abbraccio, mia intellettualissima amica. ;-)
RispondiEliminaCiao Linda, intellettualissima no, dai!
A me il dipinto piace tantissimo, ammetto che mi mette ansia, ma nelle stesso tempo mi da l'idea che l'uomo sia comunque in grado di dominare le passioni.
La frase di Dostoevskij, lo so, è spaventosa, è il terribile tormento di un'anima che alla fine non ce la fa in niente, nemmeno ad essere cattiva, è il trionfo dell'impotenza umana.
Un abbraccio a te cara Linda e a presto.
Antonella
Sintonia perfetta tra dipinto e citazione.
RispondiEliminaSaluti a presto.
RispondiEliminaCiao, grazie, era quello che speravo di ottenere!
Buona giornata, a presto.
Antonella
non so se si può diventare qualcosa...penso che si scopre ciò che siamo...forse è nel persorso che ci sembra di non essere nulla, di non capire...
RispondiEliminauna bellissima citazione anche se pessimistica sul sentire dell'uomo...
buon pomeriggio
lella
RispondiEliminaE tu hai fatto un bellissimo commento, io pensi che l'uomo sia in "divenire continuo"...due scuole di pensiero ugualmente affascinanti!
Buon pomeriggio anche a te, a presto.
Antonella
Che versi stupendi e tristi nei quali mi riconosco..una veritá che spesso giudico scomoda,ma è la vita.Trovo ottima la scelta dell'immagine che accompagna queste bellissime parole, del tuo amato scrittire.
RispondiEliminaUn bacione cara amica e brava!!!
RispondiEliminaCiao Audrey,
sono contenta soprattutto che ti sia piaciuto il dipinto abbinato alla citazione...in realtà era questo insieme che volevo creare.
Un bacione e grazie!
Antonella
bè,ottimo direi ;)
Elimina...non essere niente ma saperlo dire così bene da poter essere ricordati... è un cenno di esistenzialismo a tutto tondo
RispondiEliminaCiao, benvenuta!...e sì, essere niente ma saperlo esprimere così già ti porta molto al di sopra del niente.
RispondiEliminaA presto.
Antonella
Ciao Antonella, sono tornata e riscopro con piacere i tuoi pensieri e le sensazioni, ti abbraccio forte, a presto, Fulvia.
RispondiEliminaCiao Fulvia, che piacere incontrarti dopo tanto tempo, ricambio con affetto il tuo abbraccio.
RispondiEliminaAntonella
Inconfondibili di dipinti di Friedrich e davvero eccezionale l'accostamento che hai fatto con la citazione da Dostoevskij.
RispondiEliminaCiao cara Antonella, a presto!
Lara
Ciao Lara, mi fa piacere che tu abbia apprezzato l'accostamento, non so perchè ma nella mia mente ho sempre pensato la citazione e il dipinto uniti.
EliminaCiao, a presto e buona serata.
Antonella
Una frase che fa venire i brividi tanto è profonda!
RispondiEliminaCiao Antares, sì, una frase profondissima, una delle più terribili della letteratura.
Ciao, un abbraccio.
Antonella
Mi fa venire in mente una frase di De Andrè che adoro: "E adesso imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguali, tranne qual è il crimine giusto per non passare da criminali."
RispondiElimina
EliminaCiao, un accostamento inaspettato! Anche a me piace molto De Andrè.
A presto, Antonella
Antonio Salieri, deluso da Dio che gli aveva dato solo "la capacità di riconoscere il genio altrui" ( e, in particolare, quello di Mozart) si definì un mediocre, uno che vive sempre nel mezzo, ne' genio, ne' idiota, ne' buono, ne' cattivo...
RispondiEliminaE' l'eterno dramma dell'uomo e, in questo caso, l'inquietudine del romantico.
Ciao Katerine, Salieri è una figura che mi ha sempre affascinata ma che, in realtà, non ho mai approfondito. A desso tu mi hai dato una bella spinta. Grazie.
RispondiEliminaBuona giornata.
Antonella
Accostamento da brividi!!!
RispondiEliminaIl dipinto è stupendo , meraviglioso, più lo osservi e più la mente lavora!!!
La citazione è in sintonia seppur terribile e profonda!!!
Un abbraccio e buona serata.
Beatris
Ciao Beatris, mi sembra che citazione e dipinto siano fatti uno per l'altro, sono contenta che anche tu, con la tua grande sensibilità, senta questa sintonia.
EliminaCiao, un grande abbraccio.
Antonella
Confesso che quella riflessione l'ho fatta anch'io, più di una volta...
RispondiEliminaQuel dipinto tipicamente romantico lo conobbi (e mi rimase impresso) sulla copertina di un LP della Quinta sinfonia di Beethoven; anche in quel caso mi parve un accostamento molto indovinato.
Ciau!
Cosimo
P.S. Credo che quanto riporta Katherine non appartenga affatto a Salieri, che in vita ebbe addirittura maggior notorietà e successo dello stesso Mozart (e probabilmente non si sentiva per nulla un mediocre), bensì sia un'invenzione di Puskin, il primo a scrivere un dramma sulla presunta rivalità tra i due, successivamente ripreso in tempi moderni sia dal commediografo Peter Shaffer che dal regista Milos Forman.
Penso che sia una riflessione che prima o pio, nel corso della vita, se appena si ha un po' di sensibilità si è portati a fare.
RispondiEliminaIl dipinto a me piace tantissimo un po' mi angoscia e un po' vorrei essere quel viandante che comunque domina dall'alto il mare di nebbia e forse il mare di passioni che invade l'anima dell'uomo.
Per quanto riguarda Salieri io di lui non so praticamente niente se non qualche informazione superficiale perciò non posso assolutamente intervenire sull'argomento.
Ciao, felice serata.
Antonella
Beh, è probabile che il film abbia drammatizzato alcune parti per renderle più interessanti. Il film "Amadeus" termina proprio con il saluto di Salieri "a tutti i mediocri come lui" e a me è venuto in mente l'accostamento con le parole Dostoevskij. In effetti, Salieri oggi è stato praticamente dimenticato mentre Mozart è celebre come sempre.
RispondiEliminaCiao Katerine, adesso che l'hai raccontata ricordo anch'io l'ultima scena del film "Amadeus" però non posso entrare in modo più costruttivo nel dibattito tuo e di Cosimo proprio perchè conosco pochissimo l'argomento. Grazie per questa puntualizzazione.
RispondiEliminaCiao, a presto.
Antonella