mercoledì 2 maggio 2012

Balla col cane

Per addestrare un sussurro è meglio che un ordine


"Martedì scorso in prima serata Rai Uno ha mandato in onda uno dei più bei film della storia del cinema" Hachiko, il tuo migliore amico" con Richard Gere diretto dallo svedese Lasse  Hallstròm, uscito nel 2009. Chi lo ha visto oltre ad aver pianto per la maggior parte del tempo sa perfettamente di cosa sto parlando: della storia di un'amicizia ( "di un amore" dirà Gere ) che va oltre il normale rapporto tra padrone e cane e che sottolinea la fedeltà e l'intelligenza del migliore amico dell'uomo.





Una storia commovente ma soprattutto vera, accaduta negli anni '20 in Giappone, dove il legame fortissimo tra cane e padrone si compie in un rito quotidiano:  tutti i giorni Hachi, il cane, accompagna alla stazione il suo amico, il professor Parker e lo aspetta allo stesso posto ogni sera. Purtroppo Parker morirà colpito da infarto: Hachi, imperterrito,  lo attenderà ogni sera per 10 anni fuori dalla stazione di Shibuya, nel cuore della metropoli di Tokyo dove era solito ritornare dal lavoro. Così ogni giorno fino al suo decesso nel 1935. Ad Hachiko la città di Tokyo ha dedicato una statua davanti ala stazione dove ha , per tanto tempo, atteso il padrone.













Prendo lo spunto da questa storia commovente e carica di sentimento per dire che Hachi non era stato addestrato a fare nulla dal suo padrone eppure i due avevano un intesa speciale, avevano scoperto insieme un linguaggio per capirsi con un solo sguardo.




Come è possibile? E' nella natura dei rapporti d'amicizia  degli esseri umani ed è altrettanto possibile nell'amicizia con il proprio cane, come spiega "La donna che balla coi cani" Maike Maja Nowak, esperta in psicologia animale e terapia comportamentale, fondatrice del "Dog Institut, centro di rieducazione, nel suo libro ( edito da Salani)





Maike prende la distanze dai principi dell'addestramento tradizionale, costruisce la relazione con il cane attraverso l'osservazione. " Niente ricompense e punizioni, che obbligano il cane a una risposta condizionata, ma un rapporto basato sulla fiducia e la rassicurazione, su regole semplici e ben definite!, scrive, sicura dopo anni di esperienza, che è possibile risolvere i comportamenti difficili dettati dall'ansia e dalla nevrosi, o aiutare un cane a superare un trauma da abbandono.




Per Maike , la principale risorsa è l'osservazione: sono gli animali stessi a suggerire l'approccio giusto, basta guardare il modo in cui si comportano nel branco " Molti problemi di convivenza con gli animali sono causati dalla cattiva interpretazione dei segnali che essi mandano. Spesso  il cane  non fa nulla di male, sono i padroni a inviargli segnali sbagliati."





Nel suo volume sono raccolti alcuni dei casi più eclatanti e significativi da lei risolti. Tra le pagine del libro  c'è posto per i cani aggressivi e per quelli troppo timidi - dal bassotto mordace al labrador conteso dalla coppia -  per i cani colpiti dall'ansia o colpiti da un trauma di abbandono. Storie di psicologia canina e umana, ma soprattutto storie di persone che grazie ai loro animali imparano a guardare dentro di sè e a migliorare  non solo il rapporto con il proprio animale ma anche quello con se stesse.




Oltre alla relazione con il cucciolo l'autrice cerca un rapporto anche con i padroni. Osservando i cani e parlando con i loro padroni, è possibile arrivare ad intuire le motivazioni di un comportamento canino che può diventare un problema.





" i cani sono lo specchio delle persone. E, come tali, offrono loro la possibilità di osservare e cambiare se stessi" scrive Nowalk.



" La capacità invidiabile dei cani di cambiare idea su di noi dall'oggi al domani ( addirittura sul proprio padrone! ) dipende dal fatto che interagiscono ogni giorno con il nostro vero io, senza lasciarsi sfuggire nessuna novità, anzi prendendo ogni cambiamento molto sul serio. Al contrario, noi esseri umani possiamo vivere per anni con una persona senza renderci conto che non è più la stessa."






La filosofia della donna che balla coi cani risiede in una delle sue famose risposte: alla domanda " Che metodo adotta con i suoi cani? ". Novak : " Che metodo adotta con i suoi amici? ".
( D.Mastromattei, Libero del 26-04-2012. Fotografie dal web )










18 commenti:

  1. buongiorno cara Antonella!
    ho sentito parlare tnatissimo di questo film ma non c'ero.. per cui non ho potuto vederlo :-(
    Come stai? perchè dici che sei un pò giù..?
    mi spiace.. dai dai, scrivici ancora belle cose che scrivere fa bene all'anima.
    ti mando un abbraccio così da scaldarti :-)

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    1. Ciao Vaty, grazie dell'abbraccio che scalda il cuore!
      Non ho niente di particolare solo che questa mattina ho avuto l'ennesima litigata con mia suocera e alla fine l'unica che sta sempre male sono io. Non riesco a sopportarla, mi provoca continuamente e ogni tanto cado nelle sue trappole. comunque, questo film è bellissimo, confesso che anch'io non l'ho rivisto perchè mio marito era stato troppo male la prima volta e ha preferito guardare altro. Io lo trovo divertente, nella parte iniziale, tenero, dolce, triste così come è la vita, se hai occasione non lo perdere. Ciao, un bacio, Antonella

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  2. Ciao Carissima Antonella, Che strano! storie così dolorose e così belle. Non ho visto questo film, mi hai dato un ottimo spunto per una serata qui in Nica. Magari lo vedremo al computer. Da questo posto ho imparato molte cose e sono curiosa di conoscerne altre sul rapporto uomo/cane, davvero bello.
    Sì ho letto anch'io tra i commenti di Vati che sei un po' giù e mi dispiace tanto. Spero che leggendo tra un blog e l'altro ti possa aiutare a sentire meglio. Facci sapere come stai.

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    1. Ciao Carla, sì non è proprio una delle mie giornate migliori, il motivo sempre lo stesso: mia suocera, tu lo sai che il nostro è un pessimo rapporto. Questo film è davvero bello, guardatelo. E' anche triste, ma è la vita che è così, c'è sempre qualcuno che deve andarsene e qualcuno che resta solo...però c'è anche questa amicizia stupenda tra uomo e cane che ha veramente tanto da insegnare. Ciao Carla, un abbraccio fortissimo. Antonella

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  3. L'ho visto al cinema con mia figlia e abbiamo pianto per tutto il secondo tempo; la bimba non si è calmata neanche a casa, la sera... Dunque, quando ho visto che lo davano in tv, ho fatto di tutto per NON farglielo vedere!!

    (bellissimo, però...)

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    1. Ciao Linda, va meglio oggi? Penso che anch'io non avrei fatto vedere questo film a una bimba sensibile (pensa che nemmeno mio marito è riuscito a vederlo per la seconda volta, e mia sorella non ha dormito tuta la notte). Io lo ritengo un gran bel film ma certo turba un po' e una mamma giustamente deve prestare molta attenzione a queste cose. Io non ho figli ma credo che sia importantissimo selezionare quello che vedono tenendo conto della loro sensibilità. Ciao, un abbraccio, Antonella

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  4. Ho visto questo film quando è uscito e non l'ho scordato più. E' stupendo. sono convinta che sia così anche per chi non ha necesariamente un rapporto stretto con gli animali. Una storia di vero amore.
    Ti ringrazio tanto del 2° premio che mi hai dato. Li ho messi insieme e li ho dedicati a tutte le mie lettrici. Ma ne sceglierò qualcuna che avviserò direttamente.
    Quando ho avuto il premio "The Versatile Blogger" non conoscevo ancora bene il tuo blog, ma ti ho seguito e visto che anche tu tratti vari argomenti e con passione. Quindi volentieri passo anche a te il premio che puoi prelevare. I tuoi post e i tuoi 6.000 libri se lo meritano !!! Un caro saluto.

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  5. Ciao Grazie, e grazie delle belle cose che dici e anche del premio. Io ti lascio quasi sempre premi e commenti su "Il baule ideale" ma seguo sempre e mi piace molto anche "La fenice candita". Riguardo al film è una di quelle storie che ti restano nel cuore e , come dici tu, è coinvolgente per tutti anche per chi non divide la sua vita con un peloso ( nel mio caso 2) E' una vera storia d'amore! Ciao, a presto, Antonella

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  6. Ho visto che il premio l'ho dato il 30 Gennaio: il tuo blog era appena nato !!!!! Ma lo hai meritato in breve tempo! Auguri.

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  7. Grazie, ho preso il premio, sei stata molto gentile. Se passi domani ti preparo un grazie un po' più personale. Ciao, buona serata Antonella

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  8. Ho visto questo film, martedì scorso, in tv: quanto ho pianto! Tenerissimo.
    Ciao, Antonella! Alla prossima!

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  9. Ciao, in realtà io non l'ho rivisto, l'avevamo visto tempo fa in DVD ed eravamo stati troppo male, in particolare mio marito, grande amante dei cani, non ha voluto saperne di rivederlo. Un film dolcissimo! Ciao, a presto, Antonella

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  10. che bella speciale commovente storia... e dopo il bel post sui gatti ora uno legato al rapporto cane-uomo... quante emozioni sanno regalarci gli animali :) io in effetti come farei senza la mia cagnolina.. :)

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    1. Davvero che meravigliosi amici sono, sempre presenti, sempre attenti sempre pronti a subire ed accettare i nostri umori, a condividere le gioie e le tristezze. Veri amici!

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  11. ...io questo film non riesco a vederlo.... sai che appena vedevo in tv la pubblicità piangevo e non smettevo per tanto tempo? proprio credo che non potrei....qualche giorno fa ho letto(forse su un blog amico) questa bella frase:"l'uomo dice:"Ho un buon cane"...il cane dice "ho un buon amico".... per me è tutto dire!!! I cani sono meravigliosi.... ho avuto 2 cani nella mia vita Kira, e Fragola.... Fragola ha vissuto con noi per ben 17 anni!!! era uno spettacolo vederla partecipare a tutto!!! con quella testolina seguiva i movimenti di mia mamma senza mai perderla d'occhio!!! Bellissimo!!!!! Mando una coccola a Cassandra e Platone, i tuoi bellissimi cani...

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    1. Guarda chi non è vissuto con un cane secondo me non può capire! Penso che sia un rapporto così intenso, così al di là di ogni interesse che chi non lo ha provato in prima persona non se ne rende conto. Io non potei rinunciare all'affetto e all'amicizia dei miei cani, non per niente nei momenti di maggior coccola chiamo Platone "amico mio" Ciao, cara Vale, buona giornata. Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")