Nel 411 a.C., in un'Atene sempre più logorata dalla guerra nel Peloponneso e provata dalla catastrofica spedizione in Sicilia, Aristofane mette in scena una delle più scintillanti fantasie di potere che l'antichità ci abbia lasciato: "Lisistrata".
E parla ancora una volta dei problemi che più direttamente coinvolgono la coscienza collettiva della polis: la corruzione, la demagogia e, soprattutto, la pace.
Le donne greche guidate da Lisistrata, si coalizzano e occupano l'acropoli di Atene adottando, contro la testarda e cieca volontà degli uomini, una strategia paradossale ma vincente: lo sciopero ad oltranza dell'amore. In tal modo, la guerra sarà smascherata nella sua concreta negatività, come privazione dei diritti naturali e della felicità comune e individuale."
"Con insuperabile maestria, Aristofane trae spunti di comicità irresistibile da una vicenda che altro non è se non la metafora di ciò che accade nella città: dimentichi dei doveri civici, della patria e del loro stesso onore, gli ateniesi hanno abdicato di fronte alle donne."
( dalla prefazione di Eva Cantarella)
Per chi volesse fare una bella lettura su "Lisistrata" consiglio il bel blog di Toinette autrice di "Appuntario" che ha scritto una bellissima pagina su questa donna. ( http://appuntario.blogspot.it/2012/04/lisistrata-lo-sciopero-dell-amore.html#comment-form )
Sempre molto interessante ciò che scrivi. La lettura è veramente cibo per la mente ed è triste che molti non vogliano mangiare! Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao Diana, è vero abbiamo tante possibilità per nutrire la nostra mente eppure tanti, troppi, non vogliono mangiare. Non riesco a pensare che qui, in Italia, esistono persone che non hanno mai letto un libro! Ciao, un grosso abbraccio, Antonella
EliminaDi recente ho visto un film del 2011 ispirato a questa commedia dell'antica Grecia: "La sorgente dell'amore" di MIhailehanu. Anche qui si parla di "sciopero" dell'amore. Non è una lotta tra uomini e donne ma è un combattere per un diritto comune: l'acqua. La lotta contro il machismo, la pigrizia mentale e il vittimismo. E' un film da vedere dove Lisistrata porta il nome di Leila e si svolge in un piccolo villaggio situato da qualche parte tra Nord Africa e Medio Oriente. Ciao Antonella, a presto!
RispondiEliminaCiao Carla, sono sempre felice quando vedo che ci sei! Non conosco questo film però mi piacerebbe molto vederlo, vedo se riesco a trovarlo in DVD. mi hai dato un bel consiglio, grazie. Un abbraccio ,Antonella
EliminaQui i films li possiamo vedere solo in streaming al computer perchè non c'è televisione. Ti ho mandato qualcosa su skype.
EliminaGrazie Carla ho visto quello che mi hai mandato via skype, sei stata proprio carina. Spero di fare in tempo a vederlo durante il fine settimana come ti ho detto è un periodo in cui, coi lavori che stanno facendo in casa sono un po' presa Ciao , un abbraccio, Antonella
EliminaSpero che tu mi abbia mandato una mail. Mio marito vorrebbe sapere il nome del tuo papà. A presto.
RispondiEliminaPaola
Ciao Paola, prima cosa scusami perchè sono stata un po' invadente...mio papà si chiamava Pietro e ieri sera parlando con mia sorella le dicevo di te e da diversi particolari abbiamo pensato che tuo marito doveva essere questa amico del nostro papà. Non ho ancora spedito la mail perchè devo tirare fuori dal mio sterminato archivio la fotografia e passarla allo scanner, e in più oggi si è anche rotto un tubo in casa...te la mando quanto prima. Buona serata,Antonella
RispondiEliminaQuanta alta letteratura che si impara qui sa te. Conoscevo Aristofane dalle versioni ma nulla sui suoi libri.
RispondiEliminaE' sempre in arricchimento passare di qui cara Antonella.
Ciao, mi fa piacere che pensi questo. Alla fine attraverso le versioni li conosciamo tutti questi grandi però in modo superficiale, e riprenderli in mano senza l'assillo della scuola è stato un vero piacere. ciao, un abbraccio, Antonella
RispondiEliminaCome mi ha sempre affascinato l'idea di questa commedia :) e poi io lo dico sempre... le donne hanno una marcia in più degli uomini... dovrebbero occupare più posizioni di potere...
RispondiEliminaCiao, buona domenica, non posso che darti ragione! Secondo me la donna ha una sensibilità innata, davvero una sorta di sesto senso, una sensibilità a cogliere sfumatura che l'uomo non coglie, e questo la porta ad essere più " acuta" nei giudizi. E poi la grande forza delle donne, ci sono donne,e per fare un esempio vicino a noi penso a Carla che hanno una sensibilità estrema, una compassione grande nel vero senso del termine di soffrire insieme, e una forza inimmaginabile nel portare avanti progetti che richiedono forza morale e forza fisica. Aderisci anche tu al suo progetto con i ragazzini del Nicaragua? Ecco cosa fanno le vere donne! Ciao, buona giornata e a prestissimo. Antonella
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