"Il clima di questo celebre dialogo è quello festoso di una cena tra intellettuali, amici e discepoli di Socrate.
L'argomento di cui si parla è l'amore, che i discorsi dei commensali delineano nelle sue forme più svariate: amore celeste e amore volgare, amore come come composizione armonica degli opposti,come ardore di educazione, come principio ispiratore delle arti e delle scienze.
Ma l'approdo più alto è nelle parole di Socrate. Amore è una sorta di demone, nato dalle nozze di Ingenio e Povertà. E' bisogno e inquietudine, desiderio e tensione inesausta, attrazione per le belle forme sensibili.
E' impulso elementare e cosmico che culmina nella filosofia, amore di sapienza e verità!"
"Il simposio era un'esperienza che nella vita delle società aristocratiche rappresentava e riproduceva il modello dell'etica sociale dei greci: nessun ascetico distacco dai piaceri, ma neppure una frustrante. Anche nel bere, L'ideale greco era la misura."
(dalla prefazione di E.Cantarella)
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