domenica 25 marzo 2012

Lotteria della vergogna: vinci la licenza di uccidere un capriolo




Leggo su Libero e, restando senza parole, riporto questo fatto di grandissima inciviltà.




" Vinci la lotteria? In  Trentino hai licenza di uccidere un capriolo. E' polemica sulla riffa organizzata dall'associazione cacciatori, che hanno messo in polio il diritto di abbattere animali selvatici. Accade nella riserva di Ronzo Chienis. Dire che la lotteria è sempre piaciuta a tutti è banale. Che finora abbiamo etichettato il vincitore come "il più fortunato", è obsoleto.
Ma mettere sullo stesso piano fotocamere, viaggi, voucher di vini e buoni soggiorno con la morte di un animale crea indignazione.




" Caprioli & Co non si possono mettere in palio come una torta o un vaso di marmellata fatti in casa", dice Roberto Bombarda, consigliere provinciale che ha segnalato il fatto al Servizio foreste e fauna della provincia di Trento, insieme alle associazioni Empa del Trentino a Flama d'Anaunia, chiedendo accertamenti per verificare se ci sia stato un illecito e la sospensione dell'iniziativa organizzata dall'Associazione cacciatori della riserva.




Intanto c'è chi , tra una settimana, ha già messo in palio il diritto di abbattere un camoscio o un cinghiale.
E' quanto le Cacciatrici Trentine hanno in programma per movimentare l' Expo Caccia e Pesca a Riva del Garda".
Ma qui è già insorta la Lega antivivisezione e l'assessore all'ambiente di Riva del Garda, Renza Bollettin, che chiede agli organizzatori di sostituire i premi, " anche per rispetto della sensibilità della stragrande maggioranza della popolazione, in particolare dei bambini". E degli animali."
( Roberta Maresci Libero del 24/03/2012)



E poi ci definiamo un Paese civile!








1 commento:

  1. Sono contro la caccia, quindi ho già detto tutto!
    Ciao Antonella buona serata.
    Beatris

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")