Ed eccoci arrivati alla settima uscita de "I classici del pensiero libero/ greci e latini" ed incontriamo Eschilo con "Prometeo incatenato" con prefazione di Edoardo Boncinelli.
" Quello di Prometeo si direbbe il mito per eccellenza: il più fecondo, il più segreto, forse il più rappresentativo della cultura occidentale.
In questa tragedia, una delle più suggestive e originali del teatro greco, il titano Prometeo compare in scena incatenato tra le rocce del Caucaso, orribilmente torturato dall'aquila di Zeus. Punito per aver rubato il fuoco agli dei e averlo donato agli uomini, Prometeo tuttavia conosce la segreta profezia sul futuro del regno di Zeus: in cambio del terribile segreto il dio gli promette la libertà."
" Prometeo è un titano, una divinità primigenia figlia del cielo e della terra. Eppure noi lo viviamo come uno di noi -nel suo strenuo coraggio e nella sua sostanziale impotenza- e nel tempo è divenuto il simbolo più vivo della lotta dell'uomo per emanciparsi dai decreti della natura"
( dalla prefazione di E.Boncinelli )
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Bisogna aver vissuto e filosofeggiato a lungo per imparare a dovere la scienza di tormentarsi squisitamente ( I. Nievo )
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Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")
E' sempre bello leggerti... è esercizio per la mente, grazie! Continua a scrivere cose così interessanti! Ti aspetto per una virtuale tazza di tè.
RispondiEliminaGrazie Diana sei sempre gentile. Va bene per la tazza di tè virtuale, in attesa di poterne bere insieme una reale, io porto la mia cassata"il tempo ritrovato". Ciao, un abbraccio
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