Oggi riprendo la pubblicazione della tesina che negli anni '70 il mio amico Roberto
aveva scritto e che finora vi ha raccontato qualche cosa della industria della lana. Oggi Roberto
si sofferma sulla storia del nostro paese.
"Nel Medio Evo Coggiola faceva parte del comitato di Vercelli e passò poi al feudo
dei vescovi eusebiani insieme a Biella.
Durante le terribili lotte contro Fra Dolcino essa fu più volte saccheggiata; nel 1306 venne incendiata
dai dolciniani con Mosso, Trivero e altri luoghi vicini e fu riedificata nel 1340 ad opera
degli Alciati, nobili di Vercelli.
Nel periodo dell'occupazione francese del Maresciallo Brissac subì varie requisizioni da parte
delle truppe di passaggio ( 1555 - 56 - 57 ) ed il 16 maggio 1558 scoppiò a Coggiola una
sanguinosa rivolta contro le autorità Sabaude a causa dei gravosi tributi fiscali.
Si tentò di uccidere il commissario sabaudo Giovanni Matteo Radicati
conte di Cocconato, vennero feriti due soldati del suo seguito e si gridò contro il Duca di Savoia.
Dopo l'arresto di cinque coggiolesi che furono rinchiusi nel castello di Vercelli
( uno riuscì a fuggire durante il tragitto ), fu imbastito il processo imputando la Comunità di Coggiola
del grave reato di rivolta contro il potere dello Stato, per cui fu condannata:
1) a pagare 1.200 scudi d'oro di Savoia al tesoriere Ducale
2 ) a dover ogni anno, a San Martino, destinare due consoli i quali al cospetto del giudice di Biella
che , nella pubblica aula delle udienze, dovevano confessare in delitto commesso dalla
Comunità contro la Celsitudine Ducale ed implorare , in ginocchio, la misericordia promettendo di essere sempre fedeli sudditi del Duca e distribuire alla presenza del pretore uno scudo d'oro ai poveri.
Nel secolo XVI Coggiola formò la propria legislazione statutaria. Questi Statuti, tratti dal
Libro Vecchio degli Statuti del 1517, furono tradotti dal latino in italiano intorno al 1580.
Constavano di 90 capi e vennero approvati da Carlo III di Savoia il 23 Settembre 1518 e da Carlo
Emanuele I il 3 giugno 1581.
Il territorio di Coggiola, smembrato da Biella fu dato in feudo e imprestato per denaro
al Duca Carlo Emanuele di Savoia e poi al suo maggiordomo Giovanni Battista Manelli il 29 giugno 1620,
presto gli fu tolto per inadempienza d'obblighi e il 10 Marzo 1643 dato in feudo al Conte
di Ponderano Francesco Dal Pozzo con il titolo di Signore.
Nel 1721 il feudo fu riunito ed il 29 Giugno 1722 il Duca di Savoia lo vendette per 7.000 lire
di Piemonte ed infeudò il vassallo Nicolò Mocchia di Cuneo, Governatore di Villafranza
e Mondovì con il titolo comitale.
Domenica 16 Dicembre 1798, in mezzo al popolo festante, si innalzò nella Piazza Parrocchiale
di Coggiola l'albero della Libertà e per tutta la giornata si fece pubblica baldoria tra
balli ed il canto della Carmagnola.
( Roberto Bassotto, continua...)
( Immagini dal web )
Sai quanto amo questi tuoi post... non vedo l'ora di leggere il seguito della tesina.
RispondiEliminaChe poi, amo molto il medioevo italiano^^
Moz-
Moz, non lo sapevo che anche tu ami molto il medioevo italiano, io sono un'appassionata! La storia di Coggiola e di Fra Dolcino è molto affascinante magari più avanti la racconterò nei dettagli.
EliminaBuona serata.
Antonella
Un post molto interessante cara Antonella!
RispondiEliminaMio marito ha lavorato nel settore maglieria, proprio nel biellese per 30 anni, precisamente a Cossato.
Grazie Anto, buon pomeriggio!
Dani
Ciao Daniela, Cossato è molto vicino al mio paese, quindi conoscerai bene la zona...
EliminaUn abbraccio e buona serata.
Antonella
La storia della lana è collegata strettamente a quella del Piemonte, certamente tutti questi particolari mi giungono nuovi.
RispondiEliminaComplimenti all'autore !
Abbraccio, Antonella.
Ciao Gianna, la storia della lana e quella del piemonte, in particolare del biellese, sono state per decenni intrecciate...purtroppo oggi non è più così...
EliminaSono contenta di aver raccontato qualche cosa di nuovo.
Un abbraccio.
Antonella
Particolari che non conoscevo.
RispondiEliminaBuona serata.
La storia di Fra Dolcino tra queste montagne è una storia molto affascinante e, ovviamente, noi coggiolesi la raccontiamo e " riraccontiamo "...
EliminaTi auguro una buona serata.
Antonella
Cara Antonella nei tuoi post s'impara sempre qualcosa ,complimenti . Un caro abbraccio
RispondiEliminaGrazie Cettina, mi fa molto piacere quando riesco a raccontare qualche cosa che ancora i miei lettori non conoscono.
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Nizza ricostruzione storica!
RispondiEliminaAbrazos!
Grazie Leovi, buona domenica!
EliminaAntonella
Fa sempre piacere sapere le cose del passato!Un bacione!Rosetta
RispondiEliminaCiao Rosetta, a me piace in modo particolare la storia medioevale, direi che sono una vera appassionata.
EliminaUn bacione e buona serata.
Antonella
Ciao Antonella, informazioni storiche che apprezzo in quanto a me sconosciute, è sempre bello scoprire qualcosa di nuovo. Ti lascio un abbraccio Stefania
RispondiEliminaCiao Stefania, la storia di Fra Dolcino e dei coggiolesi è molto affascinante, sono contenta che il mio amico Roberto abbia raccontato qualche cosa che non conoscevate.
EliminaBuona serata, un abbraccio.
Antonella
Ciao Carissima Antonella - è da tanto che non riuscivo più a passare.
RispondiEliminaCome sempre un post davvero interessante ........ e bellissime le immagini
Un abbraccio grande
Ciao, mi fa piaceri rivederti qui...sapevo che eri molto impegnata e ritrovarti mi rende felice.
EliminaGrazie, sono contenta che ti sia piaciuto, questa volta non è opera mia ma di un mio amico che molto volentieri ospito qui.
Buona serata, un grande abbraccio.
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminaun po' in ritardo ma ci sono. Scusami, ma come sai sono giorni che non riesco ad avere mezzo secondo per fare le mie cose. Un 'altra pagina molto interessante di questo excursus pieno di storie, curiosità e fatti importanti.
Un bacione
Ciao Audrey, grazie di essere passata di qui nonostante le giornate frenetiche che hai avuto.
EliminaSì, questa tesina di Roberto è interessante, scritta in modo scorrevole e assolutamente non pensante...sono contenta che i miei affezionati lettori di Piccole storie nella storia la apprezzino.
Un bacione.
Antonella
Da i tuoi post ho imparato cose e racconti su dei luoghi che nemmeno sapevo della loro esistenza,
RispondiEliminaciao Antonella buon fine settimana
Grazie Tiziano, mi fa piacere se ti ho fatto scoprire la zona in cui abito.
EliminaTi auguro un felice fine settimana, a presto.
Antonella