domenica 27 gennaio 2013

Italia a pezzi / L' uomo qualunque








POST ALL'UNISONO PER ESPRIMERE LA NOSTRA INDIGNAZIONE!




Questo vuol essere un post che unisce la nostra indignazione per quanto accade in Italia!
"Prendiamo l'Arte e ...mettiamola da parte!" Sì per una volta facciamolo, facciamolo davvero ... e tutti quanti insieme diciamo ... anzi urliamo forte, forte, forte:




"Bastaaaaaaaaaaa!"



Se anche Tu pubblichi o condividi... ricordati di inserire il tuo link nella'apposita pagina (dove puoi leggere anche un piccolo regolamento), cliccando nel link sottostante :




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Un fantasma si aggira ancora nell'Italia delle antiche e mal risolte
magagne. 
E' il povero omino torchiato dal fisco e dai 
poteri forti che campeggia sulla testata del settimanale
L'uomo qualunque
fondato a Roma il 27 dicembre 1944 dal commediografo
Guglielmo Giannini,
che ne fece poi la rampa di lancio per l'omonimo 
movimento politico fondato nel 1946.






In quell'omino , diciamo la verità, ci riconosciamo ancora un po' tutti,
orfani di una svolta mancata che perse le sue occasioni d'oro fin
dagli anni del dopo guerra.
Non erano passati nemmeno sei mesi dalla liberazione di Roma
e la guerra continuava al nord, e Giannini dava già addosso
alla nascente partitocrazia, all'intervento dello Stato
nell'economia e alle miriadi di tasse, gabelle e scartoffie
che rischiavano di far scappare alle gente la voglia di rimboccarsi le maniche
per sgomberare le macerie dei bombardamenti.






Guai che, bombe a parte,sembrano i nostri.
L'omino schiacciato dal torchio è esattamente l'italiano medio di oggi,
letteralmente depredato da una politica basata sulla polizia fiscale
che entra nella privacy delle famiglie, e ha trasformato l'Italia in una sorta di DDR
come quella descritta nel film "Le vite degli altri ".
La gente non ne può più.
Noi non ne possiamo più.
Io non ne posso più!





Già allora Giannini scriveva:

" Lo Stato non deve commerciare, non deve produrre,
non deve nemmeno vendere
i sali e i tabacchi "

ed io aggiungo: lo Stato non deve esercitare la professione
del biscazziere riempiendo paesi e città
di sale da gioco dove, chi non è ancora sul lastrico ci finisce nel giro
di pochi giorni, perchè quando non ci sono soldi si è deboli e si spera, si crede
davvero che una grattata ad un pezzetto di cartone ti faccia vivere
una vita da nababbo tra vacanze e feste, che una giocata alle
macchinette , occhieggianti in ogni bar, tabaccaio, super mercato ecc., risolva 
il problema della tua vita.

IN REALTA' L'UNICO A GUADAGNARCI E' LO STATO

Il "povero "giocatore perde sempre
il cittadino perde sempre, perchè il costo sociale e sanitario di tutto questo
lo paghiamo noi, 
lo Stato biscazziere sponsorizza il gioco incrementando una grave patologia
 e ne ha un ritorno in tasse,
i cittadini comuni, noi, paghiamo i danni.
( Vedi il caso dl'imprenditore che durante una crisi di gioco
compulsiva ha dovuto essere ricoverato)
Lo Stato biscazziere contribuisce, vendendo illusioni,
e consentendo l'apertura di miriadi di sale gioco,alla rovina totale di
persone disperate e  di famiglie allo stremo.






E ancora una volta l'unico a guadagnarci è lo Stato
che questi guadagni li impiega esclusivamente per le spese
folli dei politici, per l'apparato del Presidente della Repubblica,
( che è a dir poco vergognoso! )
per salvare le banche che, a dirla così, come una donna qualunque,
" Ne hanno fatte da vendere e da pendere"

BASTAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!



Nell'ambito di questa iniziativa ho pubblicato anche: 










Con questo post, che vuole semplicemente
  essere una denuncia sociale e non un proclama politico,
 aderisco a:


CREIAMO LA CATENA DELL'INDIGNAZIONE


ASPETTIAMO TANTI ALTRI ANELLI...

AGGANCIA  IL TUO...


QUINDI SE VUOI ADERIRE FAI IL TUO POST E PUBBLICALO CON IL TITOLO DI 
ITALIA A PEZZI

















12 commenti:

  1. Credo che mi unirò anch'io...è veramente una vergogna. Che poi, proprio adesso, in questo momento di terribile crisi, lo stato pubblicizzi il gioco, approfittando della disperazione di tanta gente che non ce la fa più e spera allora nella fortuna, anche se è noto che mai nessun giocatore si è arricchito, ma piuttosto si è definitivamente rovinato, è veramente scandaloso.
    ADESSO BASTA!

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  2. Ciao Katherine, se ti unisci a noi ne sono contenta, puoi prendere il banner qui di fianco e se decidi di scrivere un post devi lasciare il link da Pino, ci arrivi direttamente dal banner.
    Sì, è una grande vergogna, lo Stato che si fa promotore , che diventa biscazziere, perchè il termine corretto è questo, è un altro atto di menefreghismo nei confronti degli Italiani. Così come non si può pensare a uno Stato che ci ha tolto il sangue, che ha ridotto famiglie alla disperazione e portato imprenditori onesti al suicidio, ecco, non si può pensare che adesso con i nostri soldi, con i soldi con cui non ha sostenuto l'Italia vera che lavora adesso sostenga banche che dire disoneste è dire poco...
    Ti auguro buona domenica, a presto.
    Antonella

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  3. Brava Antonella, un'altro grido aggiunto alla nostra protesta...
    Dolce notte a te

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  4. Ciao Betty, grazie di averlo letto ed apprezzato,,,questo mi è venuto così, leggendo il giornale ieri mattina, ne ho altri due in programma perchè le cose da dire sono tante, magari bastasse questo!
    A presto, buona domenica.
    Antonella

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  5. ...IL BANCO VINCE SEMPRE...Da quando esiste il gioco d'azzardo!
    La vergogna é che il banco sia lo stato!
    Bel post Antonella...complimenti!
    Ciao e buona domenica.

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    Risposte

    1. Ciao Pino, grazie.
      Già, il banco vince sempre, non avremmo voluto vedere lo stato fare la parte del banco fino a questo punto!
      Ciao, buona domenica anche a te.
      Antonella

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  6. Ciao Antonella,
    come ti ho già detto il post lo trovo davvero perfetto, non potevi fare di meglio per denunciare uno dei mali peggiori della nostra società. Spero che questo post aiuti a far riflettere un po' tutti.
    Un abbraccio e buona domenica.
    P.S. quando puoi passa da me c'è un premio, spero ti piaccia ;)

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    Risposte

    1. Ciao Audrey, grazie, so che il post ti piace perchè ne abbiamo parlato a lungo. Mi auguro anch'io che questa serie di post che tutti insieme stiamo pubblicando serva a far riflettere tutti.
      Vengo subito da te, ero già passata sta mattina per votare ma non avevi ancora pubblicato.
      Un bacione Antonella

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  7. Sperando serva ad estirpare la "razza" condivido con te e dico: Bastaaaaa!
    Sono davvero spaesata davanti all'"operosità" svuota tasche dei poveri, di chi ha governato e di chi ci governa ancora.
    Ciao cara
    ti abbraccio, buona serata*

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  8. Ciao Luisa, grazie di aderire, l'iniziativa è di Carla e Pino. Speriamo che possa servire se non ad estirpare la razza, che mi sembra una di quelle razze che rinasce da se stessa, almeno a farla ragionare un po'...
    Io sono indignata!
    Ciao, a presto.
    Antonella

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  9. ciao Antonella aderisco in tutto cio' che dici anche se non faro' un post a parte, in questi anni di blog tante sono state le manifestazioni in blog se cosi posso definirle, ma vorrei + fatti e meno parole, sono molto amareggiata x tutto.

    Riguardo a cio' che mi hai scritto nel blog animali ti riporto
    @Antonella....sono felice x Cassandra , per il libro 'la collina dei conigli' mi ricordo il film di animazione, nn mi pare di aver letto il libro anche se famosissimo

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  10. Ciao, credo che tutti siamo tanto amareggiati e ogni giorno si aggiunge qualche nuovo motivo di amarezza.

    Per quanto riguarda Cassandra siamo felicissimi anche noi, ti ringrazio e ringrazio i tuoi lettori che ci hanno aiutati e sono passati anche di qua a chiedere notizie.
    Sai che io non mi ricordo del film? Mi è rimasto in mente il libro, che adesso mi è venuta voglia di rileggere e ricordo dello stesso autore un altro libro, sempre sugli animali, mi pare sui tassi, ma ora mi sfugge il titolo.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")