lunedì 14 gennaio 2013

Fine settimana a Milano mostra di Angiolo D'Andrea

IL SIMBOLISTA SOLITARIO FEDELE ALLE SAGHE NORDICHE






Il 900 artistico non è solo cubismo, avanguardie e astrattismo.
La grande mostra milanese " Angiolo D'Andrea 1880 - 1942. La riscoperta di un maestro
tra simbolismo e novecento " ( Palazzo Morando fino al 17 febbraio)
dimostra che il secolo breve ha visto anche il ritorno di una pittura figurativa
con venature mistiche, che nulla ha a che fare con l'ideologia modernista
imperante.









D'Andrea lavora soprattutto a Milano e in Lombardia, anche con commissioni 
importanti nella decorazione di palazzi e vetrate, ma le sue radici
sono nel Friuli contadino. Una regione per molti aspetti
premoderna, che come si vedrà influenzerà profondamente la
sua arte.



Pulpito di Sant'Ambrogio a Milano



Qui i vecchi raccontavano fiabe di esseri con le ali accovacciati
sui tronchi nodosi,
occhieggianti nelle fessure delle rocce,
di bimbi andati a giocare in riva al lago e mai più ritornati,
di elfi, di streghe in mezzo a fiori forse velenosi,
fantasmi sotto i salici piangenti.



Visitazione



E proprio in un picolo paese del Friuli, Rauscedo, nasce Angiolo D'Andrea.
come abbia imparato a dipingere non si sa.
A 26 anni è a Milano, e collabora  con Camillo Boito
come disegnatore alla rivista Arte italiana decorativa ed industriale.
Vive da solo in una casa in affitto.
Dal 1910 prende parte alle principali esposizioni di Brera,
della Società Promotrice delle Belle Arti, alla Galleria Pesaro.



Neve a Rauscedo


Dalla sua partecipazione alla guerra riporta tre dipinti di fuochi notturni
che si alzano dai tetti di un piccolo borgo



Incendio a Telve




Telve in fiamme


L'attività alle arti applicate, con la collaborazione dell'architetto Arata
e degli artisti del ferro Mazzuccotelli e Rizzarda,
sembra quasi un tentativo di radicarsi nel concreto, di sentire
con soddisfazione il peso quotidiano del lavoro:
il metallo, il mosaico, le vetrate, le costruzioni.
Tentativo, appunto.


Autoritratto

Guardandosi allo specchio si autoritrae con uno sguardo inquieto.
Gli occhi spalancati guardano altrove:
un fruscio di fondo, gli esseri misteriosi dei boschi,
le voci nascoste del suo paese.



Maternità



Verso la metà degli anni 20 la sua presenza pubblica 
s'interrompe, non la sua attività di pittore.
Fuori la modernità si agita. Lui, immobile come un colibrì,
resta ancorato alla tradizione.



Cuscino, ceramiche, rose


Una lunga solitudine, accompagnata dalla presenza di un paio di amici.
Le ragioni rimangono sconosciute;
scarso interesse per il fascismo e per l'arte mussoliniana patrocinata
da Margherita Sarfatti?
Una malattia che segretamente lo aggredisce?



Neve in Valsugana


Le figure si fanno lievi, enigmatiche.
Al ragazzo nudo, al timone, che accompagna sulla barca
una fanciulla - Venere nell'Allegoria ( la Barcaccia)
spuntano due alucce



Allegoria ( La Barcaccia )



Il gruppo diafano, trasparente, della
Madonna con Bambino,
un fantasma sopraffatto o protetto dalla cascata verde
del salice.
Già prima, nel 22, con Gratia Plena, olio su tela, esposto alla biennale di Venezia, 
sull'albero nodoso, contorto e spoglio siedono
come fiori stravaganti tanti leggeri angioletti.



Gratia Plena


Il tema religioso è l'occasione per uscire dal realismo
ed entrare nella fiaba, nel sogno,
come il planare degli angeli nel fascio di luce
o i loro fermi contorni fosforescenti su alti picchi rocciosi,
o le loro danze sempre intorno a una quasi invisibile Natività.



Rauscedo - Natività

o l'enorme appendice alare sulla fragile 
schiena della ninfa in abito da sera, con gabbiani volanti
sul fondo marino di Regina.



Regina


Ma il tema " naturale" non è solo realistico:
l'albero è sovente spoglio e contorto assediato da una sofferta anchilosi;
il lago si apre tondo su sponde deserte, 
un occhio che guarda dentro, che sprofonda sotto terra in un
minaccioso altrove,
in appena accennate luci di tramonto;




Ulivi in Sicilia


Gregge nella campagna romana

i picchi rocciosi, isolati, incombenti,
una traccia di giganti pietrificati.
Richiami di saghe nordiche. La materia pittorica si fa evanescente
allontanando ogni fisicità.
I quadri diventano spirituali, è 
 il simbolismo mistico.



Visitazione


D'Andrea sente la sua fine vicina
Una misteriosa malattia lo consuma, vuole ritornare nel suo Friuli.
Preoccupato dei quadri che ha radunato nel suo 
appartamento studio milanese



Fuga in Egitto


chiede all'amico scultore Riccardo Fontana
di cercare un compratore che possa acquistarli 
in blocco, per conservarne l'unità di ideazione.



Figura femminile


Nel 1941, l'artista è ritornato a Rauscedo in compagnia delle sue
streghette e dei suoi fantasmi
Fontana tratta con un industriale appassionato d'arte
 che viaggia tra Trieste, Roma e Milano.
Il 9 novembre 1942 viene firmato l'accordo.






Il giorno dopo Angiolo muore..
Ma dopo 72 anni quei quadri, conservati dalla 
famiglia Bracco
tornano alla luce.



Nobildonna



La mostra è aperta fino al 17 febbraio a Palazzo Morando
( via Sant'Andrea 6 Milano )
Ingresso gratuito, chiuso il lunedì.


























22 commenti:

  1. Bellissimo!
    Grazie della condivisione di queste opere di un artista fino ad ora a me sconosciuto.
    Qui da te si trovano dei gioielli!
    Buona settimana!
    Dani

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    1. Grazie Daniela, è una mostra veramente bella, di un artista forse poco conosciuto ma di grande fascino.
      Ciao, buona settimana anche a te.
      Antonella

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  2. Magnifico, riferiremo a Jena Nordica così andrà a vederla, visto che è appassionato di arte e i quadri che hai postato sono davvero belli: hai reso bene la poesia che l'artista sapeva trasmettere nelle sue tele.

    E ora una sorpresa: insieme a Xavier e Melinda abbiamo creato un nuovo blog, se vorrai iscriverti ci farebbe molto piacere.
    Questo è l'indirizzo:
    http://iosochetusaicheioso.blogspot.it/

    Buon inizio settimana
    Jene

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    1. Ciao, vale davvero la pena di andare a vedere a vedere questa mostra, io sono rimasta affascinata.

      Che bella sorpresa che avete preparato ai vostri lettori con la creazione di questo nuovo blog. Passo da voi più tardi.
      Buona settimana e buona serata.
      Antonella

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  3. Emozionanti tutti i dipinti, grazie di aver avuto la pazienza di pubblicarli.
    Una carrellata di forti sensazioni, che rapiscono e stupiscono proprio nelle ali di quei deferenti angeli che fanno cordone di protezione alla fuga della sacra famiglia in Egitto!!! Buona settimana!

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    1. Quelle ali, Renata, sono la cosa che mi ha colpita di più. Una mostra splendida e preparare il post è stato bellissimo perchè l'ho rivissuta.
      Ciao buona settimana anche a te.
      Antonella

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  4. Dipinti particolari: mi piacciono molto. Ho notato soprattutto un modo diverso dal solito di rappresentare gli eventi sacri mettendo in risalto il contesto che illustra l'avvenimento e i colori tenui e significativi. Grazie Antonella. Buona giornata.
    Paola

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    1. Ciao Paola, sono molto particolari ma, secondo me, anche molto belli e ricchi di fascino. Sì nelle scene religiose, come quella della natività, l'avvenimento in sè è quasi a margine, o comunque piccolo, rispetto al contestoche lo contiene.
      A presto e buona serata.
      Antonella

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  5. Avevo già in mente d'andarci, ma se non ne fossi ancora del tutto convinta, l'entusiasmo con cui ne parli e i commenti in dettaglio che descrivi mi spingerebbero più che mai alla visita.

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    1. Ciao Ambra, se puoi vai perchè ne vale veramente la pena.
      Ti auguro una buona serata e se decidi di andarci una buona visita...
      Antonella

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  6. Bellissimi dipinti di un pittore ricco di pathos,peccato che non posso visitare la mostra per la lontananza.Buon lunedì

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    1. Ciao Cettina, purtroppo a volte la lontananza ci impedisce di godere di cose così belle. Questi dipinti oltre ad essere belli sono emozionanti e questo nell'arte è tutto.
      Ciao, buona settimana.
      Antonella

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  7. Ciao Antonella,
    questo più che un post è stata un passeggiata tra arte e storia, sembrava quasi di essere li ad ammirare le suo opere. Bravissima!!!!
    un post superbo
    un abbraccio amica cara

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    1. Ciao Audrey, grazie, questo è un post a cui tengo molto, avevo visitato la mostra durante il mio fine settimana a Milano e finalmente sono riuscita a parlarne. Come sai questi dipinti mi piacciono tantissimo...peccato che tu sia così lantana, li avrei rivisti volentieri in tua compagnia.
      Un bacione.
      Antonella

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  8. Cara Antonella,
    che luce straordinaria hanno questi dipinti! Amo molto quelli con gli angeli!!
    Grazie per questo bel post :)

    Laura

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    1. Ciao Laura, hai visto che belli? Io sono innamorata di questo pittore e l'opportunità di vederli dal vero è stata un grosso regalo.
      Ciao, a presto.
      Antonella

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  9. MIpareva di aver commentato ma Bho.
    Comunque avevo detto pressapoco che non segue ne' l'accademismo ne'le mode e gli stili dell'epoca, dà l'idea di seguire un proprio filone, doveva essere un solitario convinto.

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  10. Ciao Massimo, sì hai commentato ma hai sbagliato il post, hai commentato su quello di ieri. Dato che era palese che parlavi di questo ti ho risposto lì.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

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  11. Una grande lezione di storia dell'arte. Grazie di averci fatto conoscere in modo così interessante questo artista.

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  12. Grazie a te di averlo apprezzato. E' un artista forse poco conosciuto ma, secondo me, un grande artista, vedere i suoi quadri è stata una grande emozione.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

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  13. bellissima recensione, degna di un'altrettanto interessante mostra.

    lui è un grandissimo artista

    buona settimana

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it

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  14. Ciao, benvenuta, sì un artista molto interessante che a me è piaciuto molto.
    Buona settimana anche a te, passerò a conoscere il tuo blog.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")