venerdì 4 gennaio 2013

Il mito dei magi





IL MITO DEI MAGI, TRA LEGGENDA E STORIA
di Andrea Romanazzi



La storia dei re Maghi è un racconto che nasce molto lontano , in terre esotiche e ricche di antiche tradizioni, narra di  stelle annunciatrici di una miracolosa nascita e di tre mitici sovrani che si misero in cammino per venerare il nuovo salvatore.

 I tre misteriosi personaggi non sono molto frequenti nelle Sacre Scritture, infatti solo il Vangelo di Matteo (2,1-12) li cita inizialmente. In realtà da questa fonte non possiamo conoscere molto sui Magi, nè i loro nomi, nè il loro numero nè il luogo di provenienza che è indicato genericamente “da Oriente”.




Di loro non si ha menzione negli altri  Vangeli  come quelli di Luca e Marco, forse quasi una forma di censura legata al fatto che il Cristo non poteva esser “venerato” da dei “Magòi”., la parola Mago era del resto, sinonimo di stregone  , mago era anche quel Simone , appunto Simon Mago, il cui volto, per alcuni , sarebbe quello che oggi si attribuisce al Cristo , e da cui prese il nome il traffico di reliquie sacre: “simonia”. Torniamo ai Mag i, in tutto questo silenzio  fonti importanti diventano  i Vangeli apocrifi e tra questi “il libro della Caverna dei Tesori”, di origine siriaca o ancora l’ “Historia Trigum Regum” di Giovanni da Hildesheim che raccoglie , mettendole in una unica vicenda, più  fonti apocrife sui Magi





La vicenda dei tre re è legata alla “stella”:

“..dove è nato il re dei Giudei? Percè’ abbiam visto la sua stella in Oriente e siam venuti ad adorarlo..”

Da sempre nell’antichità l’ apparizione di una stella  cometa, o altro fenomeno celeste, era considerata  un “segno” divino , come possiamo osservare dal versetto di Matteo nel quale si mette in relazione il Cristo e  “La Sua Stella”.

Del resto gli astri , penetrando con la loro luce nell’oscurità diventano  espressione dell’eterna lotta tra bene e male , tra luce ed ombra:

“Io sono la stella radiosa del mattino”

Tutte le più grandi divinità dell’antichità sono legate agli astri, lo stesso faraone egiziano era chiamato appunto la stella d’Egitto. Torniamo alla stella dell’Annunciazione, vi sono diverse ipotesi su cosa essa potrebbe essere realmente. Per alcuni si tratterebbe di una Nova o Supernova, fenomeno di straordinaria luminosità ma che non si poteva ripetere lungo il cammino dei Magi. Una seconda ipotesi è quella di una cometa , alcuni l’hanno identificata con quella di Halley già segnalata in numerosi studi cinesi. Oggi , però , sappiamo che essa si ripropone ogni 76 anni e quindi sarebbe passata attorno al 12 a.C. data piuttosto lontana da quella indicata da Dionigi il Piccolo per la natività.




Molto più  probabile è’ che più che una stella si fosse trattato di una congiunzione e in particolare la congiunzione tra Giove e Saturno avvenuta nella costellazione dei Pesci. Secondo calcoli fatti da Keplero nel 7 a.C. questa congiunzione si sarebbe verificata ben 3 volte , il 28 maggio, il 1 ottobre e il 5 dicembre. Tutto questo non solo è’ importante dal punto di vista della datazione dell’evento , già che si avvicina molto alla presunta data della natività , cioè il 6 a.C., ma fa sorgere altre considerazioni. Infatti nell’antichità i primi cristiani  si riconoscevano con un segno in codice, quando due di essi si incontravano uno di loro tracciava metà del segno e l’altro lo completava. Il simbolo in questione era proprio il PESCE!




Del resto la parola Nazareni, oltre che abitanti di Nazareth significava “piccoli pesci”, e i seguaci di Gesù erano appunto i Nazareni. Un’altra coincidenza , poi, si inserisce in questo discorso , infatti all’ingresso di Gerusalemme il Cristo fu accolto nel grido di “oannes” che poi diventerà, per un errore di trasposizione, Osanna. Chi erano gli Oannes? Essi erano gli dei delle popolazioni medio-orientali che ,curiosamente erano rappresentati metà uomini e metà pesci!




Torniamo ai Magoi , per conoscere il loro rango e dunque l’appellativo di Re dobbiamo tornare al “libro della Caverna dei Tesori” ove essi vengon definiti “re figli di re”. Anche il numero dei magi non è ben specificato , e anche in questo caso dobbiamo rifarci a testi apocrifi come il “Vangelo dell’Infanzia Armeno”:

“..questi magi eran tre fratelli..”




Da Matteo non conosciamo il numero dei magi , ma solo riferimenti al numero dei doni. Il numero 3 ha una forte valenza simbolica , per alcuni indicherebbe le tre razze umane , la semitica , la cannitica e la jafetica , rispettivamente discendenti dai tre figli di Noè , Sem , Cam e Iafef. Probabilmente , però  il 3 ha un altro significato, infatti nell’antico Egitto il tre , Khem , già legato ai moti lunari rappresenterebbe “la manifestazione nel concreto dell’Uno trascendente” , il dio che da trascendente diventa , appunto , immanente e questo ben si lega alle vicende del Cristo , il Dio che si è fatto uomo. Un altro aspetto importante dei magi è il loro nome. Oggi sappiamo che si chiamavano Gaspare , Melchiorre e Baldassarre , ma non tutte le fonti sono concordi. Nel complesso monastico di Kellia , in Egitto , sono stati rinvenuti i nomi di Gaspar , Melechior e Bathesalsa. Melechior sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech , che significa RE.

Baldassarre deriverebbe da Balthazar , mitico re babilonese , quasi a suggerire la regione di provenienza di quest’ultimo, infine abbiamo Gasparre , per i greci Galgalath, signore di Saba.




Un accenno a questi mitici re lo troviamo anche in Marco Polo:

“..in Persia è la città che è chiamata Saba dalla quale partirono tre re che andaron ad adorare Dio quando nacque..”

La città citata da Marco Polo, però , non sarebbe proprio Saba , ma Sawah, antica città persiana, mentre altri individuarono in Ubar la città di partenza dei tre re.

Secondo numerose leggende i tre magi giunsero a Betlemme 13 giorni dopo la nascita del Cristo. Il 13 è un numero sacro alla divinità lunare , poi fortemente demonizzato proprio per dimenticare la sacralità dello stesso:13 erano così gli apostoli , diventati poi 12 a causa del tradimento di Giuda e 13 erano i cavalieri di Re Artù prima del tradimento di Mordred. In questa visione legata al culto lunare  della Dea e poi successivamente al culto terrestre ben si inserisce la GROTTA di Gesù,  luogo fortemente legato a culti ctonii.




La grotta è il simbolo del ventre materno , santuario della grande madre e luogo di comunione tra uomo e dio. Del resto tutte le divinità nascono nella “grotta” , Minosse , Dioniso , Mitra. Spesso , poi, nella iconografia cristiana si parla della mangiatoia e questo un po’ confonde le idee identificando appunto la grotta con una stalla. In realtà molto spesso le grotte erano adibite a luoghi di ricovero per animali e quindi da qui la presenza della famosa mangiatoia del Cristo.

Per quanto riguarda il luogo ove essa si trovasse , Luca e Matteo la individuano a Betlemme , mentre Marco e Giovanni la collocano a Nazareth. In realtà  Bethlaem , la città ove appunto si sarebbe avuta la nascita del Cristo non sarebbe in Giudea , ma sarebbe collocata nel paese di Bethelem Haglilit , villaggio a pochi chilometri da Nazaret, e questo eliminerebbe le problematiche relative appunto alle discrepanze tra i vari apostoli. Un particolare da non sottovalutare , poi, è quello sottolineato da San Girolamo che ricorda che a Bethelem si adorava da sempre Adone-Tammuz , divinità arborea legata sia alla grotta che , come tutte le divinità agresti  , al ciclo di morte e resurrezione e che quindi richiama fortemente le vicende del Cristo.




Qual’ era dunque il ruolo dei re magi e chi essi erano realmente?

Il mito del Cristo non può essere scisso dai numerosi culti solari ed arborei che fin dalla protostoria venivano officiati dagli uomini. Tralasciando così eventuali similitudini tra le divinità arboree e il Salvatore importante è sottolineare  il forte legame tra il Cristo e il sole. Lo stesso 25 dicembre , data poi istituita dalla chiesa come giorno di nascita del Messia per allontanare pericolose e devianti festività  pagane ben radicate nella comunità, coincideva con il dies natalis solis , solo che alla luce portata dall’astro si sostituisce la luce divina del Cristo.

“un dio nato da una VERGINE nel solstizio d’inverno e resuscitato all’equinozio di primavera” non può non essere una divinità solare. E’ dunque il dio risorto , il “sole” che indica il nuovo anno e il nuovo avvento , l’ Osiri egizio.




Potremmo così azzardare una ipotesi:

Originari dell’altopiano iranico i magi erano sciamani legati al culto degli astri e successivamente sacerdoti di Mazda. Seguendo la lettura del cielo , avevano riconosciuto in Cristo uno dei loro “Saosayansh” , il salvatore universale , diventando così  loro stessi “coniuctio” tra la nuova religione nascente e i culti misterici orientali come il mazdaismo e il buddismo , dunque adoratori di quel nuovo culto “solare e maschile” che affonda le sue radici in rituali ben più antichi e che pian piano sarebbero stati cancellati dalla “nuova” religione. Ancora oggi il culto del magi non è dimenticato , l’arca ove erano contenute le loro reliquie , portate da Sant’ Eustorgio a Milano è luogo di pellegrinaggio.

Il sepolcro è vuoto dal 1162 , quando Federico Barbarossa , dopo aver sconfitto Milano , portò a Colonia le sacre reliquie , ma c'è ancora chi dice che le “sacre ossa” sian nascoste da qualche parte nel capoluogo lombardo , magari proprio nella antica chiesetta romanica di Sant’ Eustorgio .




28 commenti:

  1. Che bello, non conoscevo tutti questi particolari sui Magi, mi fai venire voglia di vedere Nativity...
    Un abbraccio
    Mel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Mel, mi fa piacere che sia stato interessante, avevo paura che fosse un po' lungo e noioso.
      Ciao, un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  2. Ciao Antonella, hai cominciato il nuovo anno con un post bellissimo che mi è piaciuto molto.
    Ti faccio i miei migliori auguri per il nuovo anno, ci rivediamo appena il viaggio è finito.
    Un abbraccio
    Matilda

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Matilda, grazie, e grazie di seguirmi anche durante il tuo viaggio di nozze.
      Vi rinnovo i miei auguri di buon anno, buon proseguimento.
      Antonella

      Elimina
  3. Una curiosità...a Brugherio,la cittadina in cui lavora Mauro, sembrano essere custodite le falangi di qualcuno dei Re Magi e il giorno della Befana fanno una processione dedicata a loro.
    complimenti per questi post,sono sempre carinissimi!!
    bacissimi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Dolcissima...ripresa dai bagordi delle festività?
      Ma che interessante questa cosa delle reliquie, allora la prossima volta che vengo a trovarvi andrò di sicuro a visitare questa chiesa. Avevi detto che a gennaio venivate un po' da noi...siete sempre dell'idea? Sai bene che vi aspettiamo a braccia aperte, la mia casa è la vostra casa.
      Bacioni a tutti.
      Antonella, Renato, Cassandra e Platone

      Elimina
  4. Anch'io mi complimento per questo complesso quanto interessantissimo post!
    Buon week-end! Renata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Renata, grazie, spero non sia stato troppo noioso!
      Il fine settimana sarà ancora di feste, cena della Befana, in casa mia on gli amici e poi rientreremo nella normalità incrociando le dita...
      Un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  5. Carissima Antonella.
    Tanti auguri di un Felice 2013!!!
    Ti auguro tutto di buono... tanta salute, serenità, ecc....
    Un abbraccio.
    thais

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Thais, tantissimi auguri anche a te e alla tua famiglia.
      Un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  6. E' bello rivivere la venuta dei Magi....ma sempre più spesso la nascita di gesù Bambino viene associata a Babbo Natale e la Befana prende il posto dei Re Magi
    Ciao a presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' bella la tradizione di Babbo Natale e della Befana ma bisogna sempre ricordare che sono leggende la vera magia del Natale sta nella nascita di Quel Bambino, nei grandi Re d'oriente che si inchinano a lui.
      A presto.
      Antonella

      Elimina
  7. Ciao Antonella,
    non sapevo il 90% di quello che ho letto, un post davvero interessante e ricco di informazioni, mi è piaciuto moltissimo leggerti ;)
    Un abbraccio e un mega bacio
    buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bè, questa maratona natalizia è praticamente arrivata alla fine, ma non si poteva chiudere senza nemmeno un accenno ai Magi e poi come tutti i miei accenni è diventata una cosa un po' più lunga. Mi auguro che non sia stata troppo pesante.
      Un grandissimo bacio.
      Antonella

      Elimina
  8. Complimenti Antonella per questo interesante post
    onestamente poco conosevo di quello che ho letto
    buon weekend di epifania che tutte le feste porta via
    ciaoo Tiziano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Tiziano, in realtà avevo paura che alla fine risultasse noioso, ma vedo che lo avete apprezzato.
      Io avrò ancora una bella cena con gli amici la sera della Epifania e poi si ritorna alla normalità.
      Ciao, buona serata
      Antonella

      Elimina
  9. Cara Antonella,
    è molto interessante il tuo post. E' incredibile quanto gli antichi fossero fortemente influenzati dai fenomeni celesti. Ovviamente la frase che mi ha colpito di più è questa:
    “un dio nato da una VERGINE nel solstizio d’inverno e resuscitato all’equinozio di primavera” non può non essere una divinità solare. E’ dunque il dio risorto , il “sole” che indica il nuovo anno e il nuovo avvento , l’ Osiri egizio." come nel mio post sulla nascita del sole. Siamo tutti collegati e questo lo trovo molto bello!!

    Un abbraccio e felice 2013


    Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, sembra che attraverso strade, culture, credenze, fede diversi alla fine convergiamo tutti in uno stesso punto e questo è un disegn grandissimo.
      Un abbraccio e auguri.
      Antonella

      Elimina
  10. Post davvero interessante anche per un ateo come me.
    Un abbraccio
    Xav

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Xavier, credo che anche per un ateo la conoscenza di questi argomenti possa essere interessante, certo,poi la fede da a tutto un'altra valenza.
      Grazie del passaggio e dell'apprezzamento, un abbraccio.
      Antonella

      Elimina
  11. bellissimo post...la leggenda dei Re Magi è affascinante, unisce magia e religione, possiamo azzardare una sorta di unione misteriosa...credere nei segni, negli astri, nella luce, nei simboli, nell'uomo...sempre questa ricerca infinita...un abbraccio
    buona serata
    lella

    RispondiElimina
  12. Una ricerca infinita,è vero,è questa ricerca alla fine è la vera essenza dell'essere uomo.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

    RispondiElimina
  13. Realtà, leggenda,storia, o tradizione ?
    Forse tutte queste cose insieme.
    Molto interessante ed approfondito questo studio, che non tralascia nessuna ipotesi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Costantino, chissà forse i Magi son davvero stati tutte queste cose, certo è che sono personaggi di grande fascino.
      Ti ringrazio per avere apprezzato.
      A presto.
      Antonella

      Elimina
  14. Affascinante racconto..tra storia, leggenda..
    Hai fatto un bellissimo lavoro, un post davvero interessante.
    Buona notte, Stefania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Stefania, grazie, in realtà sono stata un po' indecisa se pubblicare o no perchè avevo paura risultasse pesante, son contenta che , invece, vi sia piaciuto.
      Buona serata.
      Antonella

      Elimina
  15. Devo farti i complimenti,
    dico "devo" perchè son convinto che ti son dovuti,
    leggo sempre con interesse quel che scrivi
    anche se a volte mi manca il tempo di commentare,
    se lo faccio voglio farlo con cognizione di causa
    e stavolta ho letto come fossi uno studente.
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Massimo, grazie davvero.
      E grazie anche dei tuoi commenti che, lo si capisce subito, non sono scritti a caso e in modo superficiale ma sono sempre profondi e pertinenti.
      Buona serata, a presto.
      Antonella

      Elimina

Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")