giovedì 27 agosto 2015

Fatterellando Collezioni (Tarocchi e monete) dal mistero dell'Arcano Maggiore al magnetismo del denaro






Eccoci di ritorno dopo un estate di cui vi racconteremo poi, per intanto siamo
qui con un nuovo Fatterellando Collezioni e questa volta volta c'è proprio da dire " che collezioni! "
Audrey vi racconterà di una collezione molto interessante di monete da tutto il mondo
che appartiene al suo papà ed io cercherò di raccontarvi la collezione di Tarocchi di mia sorella Laura
e vi fornirò qualche piccola informazione su questi mazzi di carte pieni di fascino e di mistero.


"A quel punto, sulla tavola appena sparecchiata, colui che pareva essere il castellano posò un mazzo di carte da gioco. Erano tarocchi più grandi di quelli con cui si gioca in partita o con cui le zingare predicono l'avvenire, e vi si potevano riconoscere a un dipresso le medesime figure, dipinte con gli smalti delle più preziose miniature. Re regine cavalieri e fanti erano giovani vestiti con sfarzo come per una festa principesca; i ventidue Arcani Maggiori parevano arazzi d'un teatro di corte; e coppe denari spade bastoni splendevano come imprese araldiche ornate da cartigli e fregi." 
Italo Calvino - Il castello dei destini incrociati









Il suggestivo viaggio nell’universo dei tarocchi.

Da tempo immemorabile, affascinato dalla possibilità di conoscere il futuro , l’uomo ricorre a
diversi sistemi divinatori per scoprire che cosa esso può avere in serbo.
Tra le molteplici arti divinatorie, i tarocchi, rappresentano uno degli strumenti più suggestivi a
disposizione dell’uomo, che nel corso dei secoli ha stimolato anche la curiosità e l’attenzione
di esoteristi, studiosi dell’arte, letterati e artisti.









I tarocchi, da sempre considerati un compendio di antichi insegnamenti, sono uno strumento
di crescita spirituale, una chiave di apprendimento esoterico e un potente mezzo divinatorio,
dal momento che racchiudono un’infinita gamma di significati.
Oggi, conoscere i tarocchi e saperli interpretare è una vera e propria arte, oltre che a un’antica
 conoscenza.









L’arte della divinazione è considerata una delle più antiche arti magiche al mondo.
Gli antichi Etruschi insegnarono ai Romani come leggere il futuro nelle viscere degli animali;
 l’Oracolo di Delfi rivelò ai Greci come fermare l’invasione persiana; i Cinesi da oltre duemila anni
si affidano all’ I-CHING per trovare consiglio.









La cartomanzia nasce seicento anni fa come forma divinatoria e come gioco,ma i Tarocchi,
 nel corso dei secoli, si sono evoluti, adattandosi ad una società sempre più complessa,
 più colta e più moderna.








La storia

I tarocchi sono un tipo di carte da gioco che trovano la maggior diffusione in Europa, tra la fine del Medioevo e il Rinascimento. Nati anticamente come gioco di carte nelle corti signorili dell’Italia settentrionale, oggi sono utilizzati popolarmente a scopo divinatorio.
Gli studiosi di esoterismo vedono nei 22 trionfi ,o arcani maggiori, le tappe di un percorso di iniziazione.
Molti artisti ed intellettuali si sono lasciati affascinare da queste figure arcane e hanno realizzato o ideato nuovi tarocchi, spesso profondamente diversi da quelli antichi.









Sull’origine dei tarocchi esistono tuttavia numerose teorie esoteriche.
la più nota vuole che i Tarocchi provengano dall’antico Egitto dei Faraoni e direttamente dal dio Thot.
Nella seconda metà dell’ottocento Alphonse Louis Constant, meglio conosciuto come Eliphas Levi, indicò le origini dei tarocchi nella cabala ebraica, per via del fatto che i trionfi sono 22 come le lettere dell’alfabeto ebraico.
C’è da dire, che già un secolo prima, il poligrafo francese Antoine Court  de Gebelin, aveva ipotizzato tutto questo, lengandoli sia alla cabala ebraica,che all’antico Egitto.








L’uso dei tarocchi come carte da gioco, si trova ancora in molte aree italiane e francesi.
Il tarocco siciliano è utilizzato a Barcellona Pozzo di Gotto ed a Calatafirmi.
A Bologna si usa il tarocchino bolognese, le cui regole principali, sono conservate dall’Accademia del Tarocchino bolognese. A Pinerolo si usa il Tarocco ligure-piemontese. In Francia si usa il Tarot nouveau; qui le regole sono fissate dalla fédération Francaise de Tarot.









Che i tarocchi nacquero come carte da gioco didattico, e gli Arcani maggiori erano pesati come simbologie legate alla fede cristiana e in particolare a quella cattolica; è una tesi che non è supportata da nessuna citazione né da alcuna fonte accertata. Altre fonti riportano provenienza più esoteriche e lontane nel tempo.









L’origine del nome non è chiara. Lo storico italiano Giordano Berti, sulla scorta delle indagini di altri ricercatori, ipotizza quattro possibilità:
1)      Un rapporto diretto con un opera letteraria omonima, Triumphi, di Francesco Petrarca, le cui sei allegorie sono state spesso rappresentate in modo simile alle icone trionfali dei Tarocchi;
2)     Un rapporto con i carri trionfali che nel Medioevo accompagnavano le processioni carnevalesche;
   3)      Un rapporto con i cortei trionfali della Roma imperiale, imitati nel tardo Medioevo e nel Rinascimento da principi e duchi per celebrare pubblicamente qualche evento di particolare importanza;
4)     La serie dei 22 Trionfi dei Tarocchi, ben distinta dalle 56 carte comuni, nel corso del gioco trionfa sempre su queste ultime.









I Trionfi, sono in tutti i mazzi correnti, in numero di 22, e riproducono quasi universalmente
 la stessa serie di figure dei mazzi rinascimentali e medievali.
Sebbene in molti mazzi moderni (molti dei quali prodotti esplicitamente per la cartomanzia) la serie
 dei Trionfi sia numerata, le prime versioni erano senza numero: l’ordinamento,
conseguente da ragioni sociali o filosofiche legate ai soggetti rappresentati, era ben conosciuto
dai giocatori, e imparato a memoria.









Di conseguenza l’ordine non è sempre strettamente identico, ma varia a seconda delle tradizioni.
La posizione più controversa tra le varie teorie, è rappresentata dal “Matto”,
collocato prima del “Bagatto” o dopo il “Mondo”.








I primi cartomanti furono affascinati dal significato simbolico di queste carte;
in seguito attribuirono agli Arcani maggiori ulteriori significati legati sia alle raffigurazioni, sia al loro nome,
 sia alla numerologia associata al numero indicato sulle carte.
Queste ulteriori interpretazioni furono poi simbolizzate e inserite nelle nuove rappresentazioni delle carte, arricchendole sempre più sia dal punto di vista iconografico sia dal punto di vista simbolico.
In seguito anche gli Arcani minori furono sottoposti a un analogo studio e seguirono un’analoga evoluzione.








La composizione del mazzo

Un mazzo di Tarocchi di qualsiasi tipo, si costituisce comunque di 78 carte.
Le 22 figure denominate in origine Trionfi e ribattezzati dagli esoteristi Arcani maggiori, mostrano un’iconografia di chiara derivazione cristiana (ad esempio il diavolo, l’angelo, la forza, la temperanza, la giustizia, il papa, ecc.). Le 56 figure denominate Arcani minori consistono nelle tradizionali carte da gioco a semi italiani (coppe,denari,bastoni,spade) e precedono di almeno 40 anni le carte dei Trionfi.
Ciò significa che il mazzo dei tarocchi, risultò dall’unione di due diversi mazzi.








Gli Arcani maggiori, contengono simboli universali, riconducibili ad esperienza di vita particolari,
mentre i minori sono una sorta di punteggiatura dei responsi.









Pochi degli originali mazzi dei Tarocchi, nati tra il Quattrocento e il Cinquecento, ci sono pervenuti interi
o quasi interi. Il mazzo è stato mantenuto sostanzialmente inalterato fino agli inizi del Novecento,
quando gli esoteristi cominciarono ad illustrare anche le carte comuni, definite Arcani Minori.







Il mazzo è suddiviso in due parti, una costituita da un numero variabile di carte
(comunemente 14 carte per seme) con valori numerici più figure divise in quattro semi simile ad un mazzo di gioco ordinario (Arcani minori), mentre la seconda è la cosiddetta serie dei Trionfi (Arcani Maggiori), una serie di carte rappresentanti un preciso ed ordinato insieme di soggetti: ruoli sociali, virtù, concetti filosofici e religiosi.









Esistono versioni dove il numero di carte è minore, per esempio quelli denominati Tarocchi del Mantegna, composti da 50 carte divise in cinque gruppi, ma il tipico mazzo dei Tarocchi,
è strutturato come sopra descritto.











La natura occulta dei Tarocchi è la ragione principale per cui la Chiesa ne ha proibito costantemente l'uso,
 come ammettono i promotori stessi di questo strumento divinatorio: «Essi rappresentano la conseguenza di una dottrina segreta molto più profonda che è stata condannata da quasi ogni pulpito nell'Europa cristiana del XIV e del XV secolo […] come un tipo di influenza malefica. I preti bollarono il mazzo dei Tarocco come "Il libro illustrato del diavolo", e impedirono il loro impiego per qualsiasi scopo in tutte le città e villaggi»









E adesso vi presento la collezione di Tarocchi di mia sorella Laura





Le grand Tarort esoterique










Il Tarocco egiziano









Le corti d'amore - la Temperanza










Tarocchi illustrati Emanuele Luzzati ed. d'arte Il Vicolo, Genova

La Luna











Tarocco Zigano - La ruota della fortuna










Questi Tarocchi furono realizzati dal pittore gitano Walter Wegmuller tra il 1968 e il
1974. Attusalmente vive a Basilea; tuttavia fin dalla fanciullezza, ebbe famigliarità con i simboli
tramandatigli dai suoi antenati.
Ancora oggi può accadere d'incontrarlo, nei giorni di mercato, intento a vendere i suoi oggetti
d'arte, a narrare le storie dei suoi antenati o a predire il futuro forte del suo antico sapere.
Nel periodo in cui lavorò alle 78 carte di questo Tarocco strinse amicizia con Sergio Golowin,
scrittore e raccoglitore di leggende popolari. Quest'ultimo per tutti gli anni 60, aveva viaggiato attraverso
il sud della Francia e della Germanie e attraverso la Svizzera alla ricerca delle tradizioni
ancora vive dei Gitani.




Ancien Tarot de Marseille - Eremita










I Tarocchi dei Gatti - il Sole









Le Grand Oracle Celtique di Alan Borvo

Il Monaco










Cartomantic de Henry de Surrey - L'Uomo sposato










L'Oracolo della Sibilla - La Verità










I Tarocchi delle Fiabe










I Tarocchi e le Fiabe. Così ovvio il confronto , ma anche complicato.
Che cos'hanno in comune? La magia del Simbolo, la forza evocativa di un nome che non è
mai fiato gettato al vento, ma è sempre una parola di potenza, il fatto che entrambi
eappresentano degli stereotipi, o meglio, dei personaggi e delle situazioni riconoscibili in
ogni latitudine. Ma allora è meglio chiamarli Archetipi
Io penso che fiabe e tarocchi sono simili nella loro disarmata maniera di porgersi, perchè negli
Arcani e nelle Favole hai tutto lì davanti: il Bene e il Male, la Nacsita e la Morte, il Sole e la Luna,
il Bianco e il Nero.
Tarocchi e Fiabe ci raccontano la Vita, ma non quella delle tinte pallide, delle mezze misure e dei compromessi; quella dei colori primari, delle scelte assolute. La Vita come la vedono i sognatori, i matti i vecchi. E i bambini.
Ecco perchè Tarocchi e Fiabe possono convivere: parlano tutti e due al bambino che sta dentro di noi e ci fa ricordare che esiste. Si può giocare con i Tarocchi, ognuno di noi lo può fare. Purchè non li
si svilisca pensandoli un passatempo stupido, oppure non li si carichi di significati troppo pesanti o
tenebrosi. Ci si può raccontare una fiaba, tutti lo possono fare. Non è una perdita di tempo e nemmeno un momento mistico, ma è un'ottima terapia. Questo mazzo di carte nasce per amore.
Amore per gli Arcani, amore per le Fiabe. Amore per un certo tipo di illustrazione, certamente legata
all'infanzia, ma non per questo priva di significati profondi o riecheggiante uno stereotipo di
dysneliana memoria. Amore Sfida. Sfida a 22 personalità diverse che hanno dovuto evocare in un'unica
tavola una Fiaba e un Concetto.




Tree of live Tarot - Il Giudizio









Le Grand Jeu de Mademoiselle Lenormand - L'Imperatrice










Tarot of Transition - Il Giudizio










Tarocco del Carnevale di Venezia









" Ecco che Arlecchino, maschera di origine bergamasca, ma ormai veneziana d'adozione
con il suo fare misto d'ignoranza, semplicità, arguzia, goffaggine e grazia, si fa largo dispettosamente
nelle mie invenzioni tarocchistiche. Impossibile cacciarlo via!
Mi guarda con aria impertinente e nei suoi occhi leggo chiaramente le sue malvagie e allusive
intenzioni di sfida." e va bene " penso" raccolgo la sfida "oltretutto era da tempo che nella
mia mente faceva capolino l'idea di disegnare un nuovo Tarocco ispirandomi al Carnevale di Venezia.
Istantaneamente mi vengono alla mente i ricordi di una mia vacanza vissuta a Venezia proprio
nei giorni del Carnevale. Sono rimasto affascinato da quel clima irreale e da quel gioco magico di travestimento collettivo. E' vero, il Carnevale è un fenomeno di costume espressivamente liberatorio, è
teatralità di strada spontanea nella quale l'autopermissività accetta  l'esibizione sfrenata; verità e finzione si compenetrano dando luogo ad un ambiguo ed eccitante gioco psicologico.
Quindi, stimolato da questo ordine d'idee, e dall'insistente sguardo minaccioso di Arlecchino, ho dato
il via al mio lavoro. Ed ecco che nasce questo tarocco in maschera, nel quale i personaggi, ovvero
le maschere danno luogo ad una messa in scena.. Esse, come fossero attori, recitano la parte
dell'Arcano loro attribuito e si muovono nel panorama scenografico offerto dal vasto palcoscenico
di Venezia. La simbologia esoterica è alcune volte latente, e sopravviene ad essa un clima ironico e burlesco,
che, in particolari casi, ho usato come espediente metaforico all'interpretazione divinatoria stessa.
( Amerigo Folchi )




L'Oracolo delle Rune










Yi King Tarot Oriental de Paul Iki - La Modestia










Osho il sentiero del reale - Le Aperture della Testa










L'oracle Belline










L'Oracle Belline è un mazzo di carte molto conosciuto e utilizzato in cartomanzia, specialmente in Francia, Québec, Belgio, Svizzera e negli altri paesi di lingua francese.
Disegnato attorno al 1865 da Edmond Billaudot, il mazzo prende invece il suo nome dal celebre veggente francese Belline, che fu all'apice della notorietà negli anni '50 del '900. Secondo quanto riporta lo stesso Belline nel libretto che accompagna il gioco, un giorno egli fu chiamato da una sua amica, in procinto di trasferirsi, affinché le desse una mano a svuotare la soffitta: fu in quella occasione fortuita che egli ritrovò il mazzo di carte, accompagnato dal diario del suo creatore, il "mago Edmond", veggente del XIX secolo che attraverso quel gioco predisse tra l'altro l'esilio di Victor Hugo e il successo letterario di Alexandre Dumas. Il mazzo fu poi pubblicato negli anni '60 dalla casa editrice francese di carte da gioco Grimaud, che dato il suo successo lo ha ancora oggi in catalogo.
Il mazzo è composto da 52 carte, suddivise in 7 gruppi di 7, ciascuno appartenente a uno dei 7 pianeti fondamentali, più 3 carte senza associazione planetaria (la chiave, la stella dell'uomo e la stella della donna). A queste si aggiunge un'ulteriore carta, completamente blu, la quale, oltre ad avere valore di talismano e a portare positività in qualsiasi parte della stessa essa si mostri, può anche servire, in caso di necessità, da carta sostitutiva. Per la precisione dei suoi simboli e per le numerosissime possibilità di associazione fra le carte, l'Oracle Belline è da molti considerato come uno degli strumenti cartomantici più immediati e dettagliati, e il suo essere ancora così utilizzato e apprezzato dopo diversi decenni dalla sua prima pubblicazione ne hanno fatto un classico moderno dei mazzi per cartomanzia.




Tarocchi dei Visconti - Il Diavolo









I mazzi Visconti-Sforza sono mazzi di Tarocchi risalenti al XV secolo che hanno dato, con ogni probabilità, origine ai mazzi classici e in particolare alla variante marsigliese dalla quale deriva gran parte dei Tarocchi moderni.
I mazzi sono di grande interesse sia storico, sia artistico, per la bellezza delle loro illustrazioni realizzate con materiali preziosi e che, in alcuni casi, si ritiene ritraggano membri delle famiglie Visconti e Sforza, sia socio-culturale, per il legame con le due dinastie che governarono Milano e la Lombardia a partire dal XIII secolo
Secondo Stuart Kaplan, studioso e collezionista di tarocchi, esistono circa 15 mazzi diversi del gruppo Visconti-Sforza disseminati in musei e biblioteche di tutto il mondo, ma anche in collezioni private; di alcuni di essi sono rimaste solamente alcune figure o singole carte.
I più famosi mazzi Visconti-Sforza sono i tre:

1 Il mazzo Cary-Yale
2 Il mazzo Brera-Brambilla

3 Il mazzo Pierpont-Morgan Bergamo



Dei Tarocchi di Filippo Maria Visconti  restano 66 carte, conservate all’università di YALE,
 negli USA. Tra queste ci sono numerose carte anomale. Per esempio si incontrano tre arcani che rappresentano virtù teologali, due di queste, la speranza e la carità, che invece mancano nei mazzi divenuti poi tradizionali. La terza virtù, la fede, è invece presente anche nei successivi mazzi, sotto le spoglie della papessa. Un’altra anomalia è presente tra i semi, infatti vi troviamo le coppe, i denari e le spade, ma al posto dei bastoni vi sono invece le lance.

Ancora, alle quattro figure tradizionali ne vengono aggiunte due.
Il quadro completo è cosi composto: RE, REGINA, CAVALIERE, DAMA A CAVALLO,
 FANTESCA E FANTE.
Non esistono altri mazzi con le stesse caratteristiche, perciò è possibile che i Tarocchi di Filippo Maria Visconti siano stati il primo tentativo, presto abbandonato, di creare un nuovo gioco.




I Tarocchi di Renato Gottuso - Gli Amanti










Mini Rider Tarot - La Papessa










Cerny Petr illustrato da Ludek Manasek










Tarocco Storico città di Ferrara - Il Mondo
illustrati da Amerigo Folchi









" Ferrara, città magnifica ricca di storia e d'arte , deve il suo prestigio alla potente famiglia degli
Estensi che vollero edificarla ad immagine della propria grandiosità.
Per oltre 3 secoli ( 1264 - 1597 ) l'egemonia estense porterà fervore di vita e fama alla città.
E' proprio in questo clima fantastico e umanistico che in Ferrara lavoravano insigni pittori di corte
quali Cosmè tura, Francesco del Cossa, Ercole de Roberti; i loro incarichi comportavano,
secondo l'uso del tempo, le più svariate incombenze che richiedessero l'opera di un maestro
del disegno. E' probabile che si dedicassero anche alla produzione di carte da gioco dipinte a mano,
quindi si rivela l'ipotesi che in quel tempo siano stati inventati i Trionfi di uno dei primi mazzi di carte.
Infatti uno dei mazzi più antichi sopravvissuti  è quello della collezione Cary a New Haven che fu miniato
per Ercole I, duca di Ferrara dal 1471 al 1505 e padre di Beatrice ed Isabella d'este.
Pur consapevole di un possibile e quasi inevitabile confronto inesorabilmente rischioso con i miei predecessori ferraresi ho accettato l'invito dell'editore a creare un nuovo mazzo di Tarocchi per la città
di Ferrara e, devo confessare che inventare Arcani per una città non è cosa facile.
Lassociazione dei significati esoterici e dei simboli  iconografici di ogni singola carta con rispettive immagini
della storia e della cultura di una città è ciò che più mi fa soffrire ma contemporaneamente, cogliendo
gli stimoli giusti, accetto la sfida, mi carico di entusiasmo e mi metto al lavoro.
Ed è proprio in questa storia estense ricca di avvenimenti e di capolavori che si sono ricreate magicamente le allegorie necessarie per rievocare, oggi, un'antica tradizione popolare quale il gioco divinatorio dei Tarocchi.
Oltre ad un'attenta lettura divinatoria il mazzo suggerisce al lettore un ampio panorama architettonico della
città e lo mette a conoscenza delle opere pittoriche che sono conservate nelle chiese e nei palazzi
rinascimentali, soffermando l'attenzione in particolare sugli affreschi del
salone dei Mesi in palazzo Schifanoia. "
( Amerigo Folchi )




Taroky Praga










Jednohlavè - Il Diavolo










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L'unghiata di Antonella

Dai sassi colorati ai fiori più rari, dalle conchiglie alle auto di lusso, non c'è nulla al mondo che non sia anche la passione di un collezionista: addirittura, c'è chi colleziona... tutto! Perché un pezzo da collezione non deve per forza essere "vecchio" o di grande valore (se non per chi lo possiede): basta che sia capace di smuovere ricordi, emozioni, odori, sensazioni... Collezionista è poi anche chi ancora non sa di esserlo: qual è la tua passione (o quale sarà, quando ti deciderai a diventare... piccolo)? Il collezionismo è, insomma, un intero mondo con i suoi pregi, i difetti e tutto quanto. Per esempio, si dice che ai maschietti piaccia collezionare schede telefoniche, mentre le femmine preferiscono le scarpe... Mmmh, sarà vero?





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Ed ora vi invito a passare da  Audrey, autrice anche dei due bellissimi wall,
per scoprire tutto sulla collezione di Monete del suo papà






( Fonti: web e Amerigo Folchi per i mazzi di tarocchi della città
di Ferrara e del Carnevale di Venezia )

























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13 commenti:

  1. Che post completo ed interessante ! Confesso che io non me ne intendo proprio di queste cose. Queste carte da gioco sono anche molto belle da guardare . Io personalmente ho collezioni molto più modeste. Ho collezionato bambole ma adesso mi son fermata, non so più dove metterle. Ho una collezioni di piccoli presepi, peruviani, boliviani, haitiani, ecc...Ho l'abitudine di portare a casa un piccolo ricordino da ogni vacanza che faccio, meglio se è una casetta tipica del posto, ne ho tantissime. Ciao

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    1. Ciao Mirtillo,sì, devo dire che questa collezione, che è di mia sorella, è molto bella anche se, per i miei gusti, un po' inquietante. Anch'io ho l'abitudine di portarmi a casa un piccolo oggetto da ogni luogo che visito...bella l'idea delle casette.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Mamma mia!!! dietro vi è un modo immenso colmo di mistero e anche molto intrigante.
    Non sapevo molte delle cose che ho letto, una tra tutte che i mazzi possono avere un numero di carte diverso.
    Tua sorella ha una collezione meravigliosa, falle i miei complimenti!
    Spero che il nostro fatterellando piaccia anche perchè questa volta assieme alle collezioni esposte si è aperto un mondo colmo di curiosità
    bacione e grazie

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    1. Sì sembrava un Fatterellando collezioni veloce, estivo, senza " complicazione " e invece ci siamo trovate immerse in mondi sconosciuti e complessi. Sono contenta, abbiamo imparato cose nuove e questo è bellissimo.
      Un bacione.
      Antonella

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  3. Ciao Antonella,
    arrivo fresca fresca dalle monete di Audrey e mi trovo immersa nella suggestione dei Tarocchi!
    Devo tornare per gustarmi il post con la calma e il tempo che merita, un grande lavor , pieno di informazioni ...e di fascino!
    Un abbraccio
    Marilena

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    1. Ciao Marilena, effettivamente, hai ragione, è stato un grande lavoro...devo dire che in tutta onestà pensavo fosse un argomento più semplice...invece!
      Un abbraccio e buona giornata.
      Antonella

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  4. Tanto mistero e bellezza in questo post.
    Serena giornata.

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    1. Grazie, in realtà mi si è aperto un mondo!
      Ti auguro una felice giornata.
      Antonella

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  5. Questo post trasuda magia, mistero ed epoche remote.
    Si, perché la nostra società si è spogliata del mito e ha perso quindi la suggestione di un mondo avvolto appunto nel mistero.
    Complimenti, un post che ha comportato sicuramente riflessioni, ricerca e impegno. Ma ne valeva la pena, visto il risultato.

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  6. Non ricordo se qui c'è la moderazione dei commenti. Fatto sta che il mio commento è sparito. Cerco di ripeterlo.
    Dicevo che il post trasuda magia e mistero, nonché suggestioni di epoche passate. Lo dico perché la nostra epoca ha cancellato il mito.
    E' stato sicuramente un impegno gravoso preparare questo post, ma, dal risultato ottenuto, ne valeva veramente la pena.

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    Risposte
    1. Ciao Ambra, sì, c'è la moderazione...mi spiace che hai dovuto scrivere due volte il tuo commento.
      Hai ragione non è stato facile scrivere questo articolo per prima cosa perchè i tarocchi aprono un mondo immenso e in secondo luogo perchè sarebbe stato fin troppo facile cadere nell' " esoterismo da cartomante ".
      Purtroppo quello che dici è vero, la società si è si evoluta ma durante questa evoluzione ha perso il senso dei miti e dell'insondabile...peccato.
      A presto, buona giornata.
      Antonella

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  7. Ciao
    interessante questo post. Belle anche le immagini

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    1. Grazie Roberta, spero tanto che tu stia meglio.
      Un abbraccio.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")