Il Monferrato si presenta ad Expo 2015 con un quesito che incuriosirà molti:
cosa sono gli " infernot "?
A raccontare la storia e a svelare i misteri di quelli che vengono definiti
" scrigni del vino " del Monferrato Casalese è un gruppo di geometri che nel 2005, 2008
e 2014 ha documentato e censito gli infernot permettendo loro di essere inseriti nell'elenco di
eccellenze della tradizione vinicola ed agroalimentare del Monferrato.
La curiosità di scoprire a questo punto qualche cosa di più su questo bene prezioso,
recentemente dichiarato patrimonio dell'Unesco, è del tutto lecita.
Gli infernot non sono altro che cantine naturali scavate nella " pietra cantone "
simile al tufo, localizzate nel sottosuolo del Monferrato.
Ricavati nel corso dei secoli con la faticosa tecnica dello scavo con il
piccone, gli infernot oggi sono circa 50 sparsi per tutto il territorio del Monferrato Casalese
ed erano e sono ancora oggi utilizzati per conservare il vino delle grandi occasioni.
Il motivo è semplicissimo: le bottiglie che vengono lasciate riposare nella pietra, simile al tufo,
vengono protette in condizioni ottimali di luce, temperatura e umidità e rendono
il vino nel loro interno unico nel suo genere.
A guidare nella scoperta di questo bene unico e tutto italiano saranno
proprio i Geometri Italiani che hanno contribuito all'inserimento delle cantine
di pietra nell'elenco dei patrimoni dell'Unesco.
L'appuntamento è dal 4 al 13 settembre all'interno dell'area espositiva del
Monferrato inclusa nell'elenco di eventi di Expoincittà, in cui, grazie ad incontri,
degustazioni e conferenze si potranno conoscere le potenzialità che il Monferrato Casalese
è in grado di offrire in termini di sostenibilità e qualità della vita.
.
( Fonte A.B., Libero del 20 agosto 2015 )
( Fotografie dal web )
Ma guarda! Non sapevo nemmeno che esistesse la parola "infernot". Ho letto che deriva dall'antico provenzale enfernet che significava prigione angusta. Suggestivo!
RispondiEliminaCiao Ambra, sì anch'io li trovo molto suggestivi. Qui da noi diversi ristoranti portano questo nome ma questa del vino è una scoperta anche per me.
EliminaCiao, buona giornata.
Antonella
Non avevo mai sentito parlare degli "infernot" , molto interessante,
RispondiEliminaBuona giornata,
Ciao Mirtillo, devo dire che anche per me è un argomento molto interessante...una delle cose buone di Expo, la scoperta di antiche tradizioni.
EliminaCiao, a presto.
Antonella
Molto interessante, non conoscevo questo particolare luogo così chiamato, perchè scavato nel tufo, dove conservano vini pregiati.
RispondiEliminaMi piace .
Grazie Antonella!
Dani
Anch'io ne sono affascinata, ad ottobre mi piacerebbe farci un giro...
EliminaFelice giornata.
Antonella
Vini famosi in tutto il mondo.
RispondiEliminaSerena giornata.
Eh sì, il Piemonte è patria di grandi vini. A tal proposito ti dico in grande anteprima che da settembre su questo blog partirà una nuova rubrica tutta dedicata ai grandi vini.
EliminaBuon proseguimento di giornata.
Antonella