" Un'interpretazione poetica sull'eredità della cultura agricola del paese, che
discende dall'antica civiltà Dilmun "
La presentazione del Barhain è semplice, come la struttura stessa del suo padiglione.
Distribuita su 2.000 metri quadri, l'installazione è una delle più besse di tutta l'esposizione
universale e rappresenta un cammino nel verde, nella storia e nella cultura agricola
dell'emirato trasformatosi in regno nel 2002.
Quel che colpisce, raggiungendo l'ingresso del padiglione, è la totale assenza di code.
la struttura, infatti, è in grado di ospitare fino a 250 persone contemporaneamente
e permette un ciclo continuo di ingressi ed uscite in grado di smaltire così le lunghe
estenuanti file che si creano in molti altri padiglioni.
Il tema dell'area espositiva " Archeologie del verde ", è anche il nome che il Barhain
ha scelto per il proprio padiglione. Lo spazio è stato progettato dall'architetto Anne Holtrope
e dal paesaggista Anouk Vogel ed è formato da pannelli prefabbricati di calcestruzzo
bianco che verranno trasferiti in Barhain alla fine dell'esposizione per essere riutilizzati.
Al momento sembra molto improbabile che l'installazione rimanga a Milano come
si era ipotizzato, ricreando in città , in ricordo dell'Expo 2015,
un grande giardino botanico aperto al pubblico..
La natura è uno dei punti forti dell'area che vanta al suo interno ben dieci frutteti,
per raccontare il Barhain come una sorta di Giardino dell'Eden,
" La Terra da un milione di palme " come l'ha definita la Commissaria, Mai bint
Mohamed Al Khalifa.
Se l'idea di immergervi nella natura del padiglione ( costato nel complesso 8 milioni
di euro ) non vi soddisfa fino in fondo, circumnavigate l'area e chiedete di
accedere direttamente al ristorante.
Una piccola oasi bianca fatta di palme e alberi da frutto,
decisamente il luogo adatto per passare qualche momento al fresco gustando
piatti e dolci inusuali. Sedetevi dunque ad uno dei tavolini coloratissimi ed ordinate.
per esempio, il gelato al dattero e alla rosa. La coppetta piccola con due gusti
costa 2,80 euro.
Se invece preferite uno spuntino salato, il consiglio è di provare il pollo
alla griglia con aceto balsamico e l'insalata di fichi con formaggio blu e mandorle.
Piatti buonissimi e decisamente economici.
La Pagella
SI'
* La vegetazione
* La piccola oasi che si apre a fine padiglione
* Il gelato al dattero e alla rosa
NO
* Gli spazzi troppo spogli
* La struttura minimalista che non racconta alla perfezione il messaggio del Paese
* I piccoli video proiettati sulle pareti di calcestruzzo
( Fonte Marianna Barali, Libero del 8 luglio 2015 )
( fotografie dal web )
Interessante, questo padiglione non me lo ricordo proprio. Buon ferragosto, sempre dalle montagne piemontesi.
RispondiEliminaCiao Mirtillo, buon ferragosto anche a te anche se , ormai, notevolmente in ritardo. Dove sei in vacanza?
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Mi sembra tutto a misura di un vivere sereno,senza troppa tecnologia,interessante e necessaria,per carità,ma spesso invadente e invasiva.La distribuzione degli spazi e del verde sembra obbedire e uniformarsi a questioni di clima.ciao.
RispondiEliminaCondivido pienamente quello che scrivi...mi sembra un luogo sereno che si adatta al suo clima e che non si è lasciato ( ancora ) invadere da troppa tecnologia.
EliminaCiao, a presto.
Antonella
Bellissime immagini, ottimo post!
RispondiEliminaUn abbraccio e buon pomeriggio da Beatris
Grazie Beatris, sono ancora in " mezza pausa " ma tra poco ritorno!
EliminaUn abbraccio.
Antonella
dovrei riuscire ad andarci a settembre,
RispondiEliminaper il momento grazie per le indicazioni di qusto e degli altro post
Ciao Massimo, è sempre un piacere incontrarti. Grazie a te per aver letto questo e gli altri post.
EliminaBuon proseguimento di vacanze.
Antonella
Ciao
RispondiEliminabelle anche queste fotografie. Bel padiglione.
Ciao Roberta, un grande abbraccio.
EliminaAntonella