Quaranta minuti di attesa, Come minimo. E 50 persone per volta all'interno del padiglione.
Il Giappone si presenta così ad Expo 2015: regole rigidissime, personale sorridente e tante persone, affascinate dall'Oriente - e ingolosite dal sushi - che si mettono in coda pioggia battente
o sole caldissimo che ci sia. Inizia così il viaggio in uno dei padiglioni più chiacchierati e fotografati
di Expo.
A colpire, la struttura completamente in legno, creata con 17mila pezzi tutti uguali tra loro, senza
l'uso di viti e chiodi" Tutta ad incastro in modo da lasciar penetrare la luce solare " ci raccontano
" per questo ogni pezzo è stato lavorato nel minimo dettaglio, per riprodurre una struttura
che non è raro vedere in Giappone e che è resistentissima anche ai terremoti. " ma che ha un difetto.
La controindicazione è una sola: non arrampicarcisi. Una regola più facile a dirsi che a farla
rispettare, soprattutto quando a correre incontro al grande muro di legno sono i
bambini più piccoli delle scuole.
Superate le code iniziali ci si trova subito immersi in un ambiente fresco e rilassante.
Un maxi schermo proietta giochi di luci e colori che si trasformano,
pian piano, in uno stagno in cui carpe koi e ninfee fluttuano sospinti dal vento.
Il silenzio, in questa sala, è quasi religioso.
Il percorso è lungo avvertono all'inizio. Per vedere il padiglione infatti ci vuole
più di un'ora. tantissimo, troppo per alcuni che sbuffano già alla seconda sala.
Qui però se si ha un po' di pazienza si può davvero rimanere incantati.
Raro trovare un'esperienza a quattro dimensioni che non sia uno scontatissimo
cinema virtuale. Il Giappone ci è riuscito. Nella seconda sala sembra di passeggiare
in un campo. Attorno, solo luci e suoni che cambiano, ti avvolgono. Ecco quindi che
dalle lucciole si passa ai colori del fuoco, al verde del bambù a all'azzurro
della pioggia battente.
E così, in un ciclo tra acqua, terra, aria e fuoco che, i visitatori, si limitano
a commentare con cori di meraviglia. Giappone 2.0 anche grazie all'applicazione
gratuita con cui si arricchisce la propria esperienza.
Un esempio? Nella terza sala ci si trova davanti ad una sorta di fonte in cui
scorrono immagini. Inserendo il proprio smartphone in uno dei piccoli cassetti
posti attorno alla struttura e muovendo le mani sullo schermo touch screen si possono
raccogliere fino a 1.000 foto di dettagli dal Giappone, dai piatti tipici ai panorami
alle feste tradizionali. Schede virtuali ma che aiutano a conoscere meglio una delle culture
più apprezzate.
L'esperienza termina con uno spettacolo, il Ristorante del Futuro.
Dopo essersi accomodati in tavoli da 6 persone ciscunp, bacchette alla mano si è
invitati ad un lungo gioco fatto di domande ( in italiano, inglese, giapponese ) e piatti
tipici che scorrono su schermi che sembrano tovagliette.
Terminato il tour, la fame si avverte. Al momento i ristoranti sono due, tra cui
il contestatissimo Minokichi, il locale leggendario di Kyoto arrivato a Milano per Expo 2015
i cui prezzi non sono certo accessibili a tutti.
L'esperienza è magnifica, eppure non soddisfa fino in fondo.
Il motivo? L'assenza totale di un gift schop. " Un vero peccato " e a dirlo non sono
solo i turisti ma anche gli organizzatori
La Pagella
SI
*La passeggiata tra le luci
*Il mappamondo virtuale
*Il ristorante del futuro
Il menù low cost ma buonissimo.
NO
*Le lunghe code all'ingresso
*Il tour guidato di 50 minuti
*L'assenza del gift schop
( Fonte Marianna Baroli, Libero del 13 Maggio 2015 )
( Fotografie dal web )
Ciao Antonella, non ci sono ancora andata all'Expo, però questo padiglione del Giappone,non mi attrae molto, mi sembra tutto molto "freddo".
RispondiEliminaCiao cara buona giornata!
Dani
Che magnifico questo tuo reportage dall'Expo! Il Giappone non l'avevo visto dirante la mia prima visita, proprio a causa della lunghissima coda, ma in settembre torno all'expo e, naturalmente, il tuo tour virtuale tra i padiglioni mi sarà molto utile e l'avrò presente.
RispondiEliminaCiao Antonella,
RispondiEliminatutto spettacolare, anche a distanza, figurarsi dal vero!
Dal Giappone c'era da aspettarselo!
Chissà che effetto tornare alla realtà...
Un abbraccio
Marilena (
PS ti aspetto da Santippe, dont forget:D
Bello.... un saluto Antonella, e grazie sempre per quello che ci doni.
RispondiEliminaInteressante e pensa che questo padiglione mi è proprio sfuggito, non ricordo di averlo visto neanche dal di fuori . Mi rifarò in una prossima visita, se ci sarà. Ciao
RispondiEliminaQuanti giorni necessitano per visitare attentamente l'Expo?
RispondiEliminaTanti, per ammirare e immagazzinare tutte le bellezze del mondo, altro che un giorno solo...
Brava Antonella che ci offri spunti meravigliosi.
Questo potrebbe da solo valere la pena di andare all'Expo! Chissà che settembre non sia generoso e mi porti un paio di biglietti ;-)
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