mercoledì 29 ottobre 2014

Storia di Mary " Lou " il talento impossibile del grande jazz





Una sera di primavera del 1914, George Scruggs, pianista dilettante di ragtime e spiritual di Atlanta, Georgia, entrando in casa sentì suonare il suo pianoforte.








Sposato e con una figlia ed escludendo che al piano ci fosse la moglie, dichiaratamente lontana anni - luce
dalla musica, pensò che qualche suo amico particolarmente dotato si fosse messo allo strumento in
attesa del suo arrivo. Ma entrato nella stanza dove era il pianoforte , con sua grande sorpresa scoprì che
a suonare altri non era che sua figlia Mary Elfrida Lou di appena quattro anni.








Gli amici che erano con lui restarono senza parole e quando George si rivolse alla moglie per
domandarle da quanto tempo la bimba suonasse, lei rispose stizzita che ormai era più di un anno
e che era stufa di sentire strimpellare tutta la giornata lui ed ora anche Mary Lou.








La bimba aveva imparato ad orecchio ascoltando il padre e gli amici, ma aveva una tale morbidezza nel tocco dei tasti che molti preconizzarono una folgorante carriera.
E così fu. Due anni dopo la famiglia si trasferì a Pittsburgh, Pennsylvania, Mary Lou andò a
scuola di musica raccogliendo entusiastici consensi e si diplomò a pieni voti vincendo il 
concorso di fine d'anno.








Nel 1926, a 16 anni,Mary sposò il sassofonista John Williams e si trasferì a Memphis, Tennessee, dove
il marito la fece debuttare con il suo gruppo, I Synco Jazzer, che aveva alle spalle diverse incisioni discografiche ed un buon successo nei locali. Tre anni dopo marito e moglie erano a Kansas City,
la to Missouri,, dove Mary Lou incantò musicalmente Cootie Williams, Earl Hines, Dennie Moten
ed un giovanissimoCount Basie.








Ormai specializzata in arrangiamenti particolarmente efficaci e trascinanti, Mary divenne
la figura di riferimento delle grandi orchestre del tempo, da Andy Kirk a Tommy Dorsey,
da Benny Goodman a Coleman Hawkins, per finire  con Charlie Parker e
Oran Hot  Lips Page.








Divorziata dal marito nel 1942, ne mantenne comunque il cognome e ritornò a Pittsburgh
dove sposò il trombettista Harold Baker tre anni dopo. I due entrarono allora a far parte della più
famosa orchestra americana, quella di Edward Duke Ellington, e Mary Lou mantenne la possibilità di
una collaterale attività autonoma, pur lavorando con il Duke in numerose partiture di successo.








E' di questi tempi, fino al 1958, la collaborazione con Thelonius Mnck, Tadd Dameron,
 Dizzy Gllespie, Louis Armstrong ed una poco più che bambina Ella Fitzgerald, mentre la New York
Philarmonic eseguiva una sua personalissima composizione, The Zodiac Suite, che ottenne grande successo.








Convertita al cattolicesimo alla fine degli anni 50, compose inni religiosi che la
portarono fuori dal grande giro della musica jazz.








Grazie a Gillespie e riacquistato il necessario equilibrio interiore, dopo una trionfale tourneè in Europa, fondò il Pittsburgh Jazz Festival e tenne concerti stabili presso la Carnegie Hall tra cui quello, celeberrimo,
in onore di Benny Goodman nel 1972. Rimasta vedova di Bakernel 1076, si ritirò dalle scene e marì
a Durham, North Carolina, il 28 maggio 1981.





( Sergio De Benedetti, libero del 22 maggio 2014)
( Fotografie dal web )








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25 commenti:

  1. Molto interessante questo personaggio, come tanti altri personaggi del jazz ovviamente,ma che a me rimangono sconosciuti perché sono tanti e non ho una vasta cultura di questo genere musicale sebbene mi piaccia e lo ascolti volentieri.
    Bel personaggio e bel post! Buona giornata e a presto... Dream Teller ^^

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    1. Ciao Polly, è vero, i grandi del jazz sono personaggi molto affascinanti...e poi questa musica, fa davvero sentire la vita che scorre nelle vene.
      Buona serata, a presto.
      Antonella

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  2. Un post veramente interessante, cara Antonella.
    Ciao e buona giornata con il bel sole.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, come sempre grazie per il tuo commento.
      Qui da noi sta sera freddo e nebbia...
      Buona serata.
      Antonella

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  3. Grande esponente della storia del jazz.
    Serena giornata

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    1. Quasi tutti i grandi del jazz hanno storie affascinanti...fa parte della loro leggenda.
      Buona serata.
      Antonella

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  4. Ammazza, una grandissima figura del panorama musicale!
    Non ne sapevo niente, mamma mia che ignoranteche sono!

    Moz-

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    1. Ciao Moz...bè ma non è che possiamo sapere proprio tutto...se fosse così non avremmo più niente da raccontarci. Sì, una figura di primissimo piano. Ti piace la musica jazz?
      Ti auguro una felice serata.
      Antonella

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  5. L'amore, una voce indimenticabile, bella!
    Abrazos!

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    1. Una grandissima voce, stupenda. Anche tu ami il jazz?
      Un abbraccio.
      Antonella

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  6. Davvero grande...ed affascinante personaggio...non conoscevo tutta la sua storia e l'ho letta davvero volentieri...ascolto sempre volentieri la musica jazz perchè ha un fascino e un trasporto singolari....post interessante....buona giornata a te, Stefania

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    1. Grazie Stefania, anche a me piace molto la musica Jazz, un ritmo che trascina e mi piacciono molto anche le storie dei grandi del jazz, sono storie che mi affascinano.
      Felice serata.
      Antonella

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  7. Quando il talento non è acqua.
    Grande donna e grande musica.
    Bellissimo leggere tutta la storia che non conoscevo.
    Grazie davvero. Baci Antonella.

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    1. Grazie a te per aver apprezzato questa piccola storia!
      Bacioni.
      Antonella

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  8. Non conoscevo la sua storia ma è un vero talento. Voglio dire ha appreso a suonare uno strumento complesso come il piano attraverso l'arte dell'emulazione che le ha poi permesso di scoprire questa sua dote innata oltre che un grande orecchio.
    Un bacio e buona giornata

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    1. Sì, davvero un grandissimo talento. Io amo tantissimo il jazz...che ascolto allo stesso volume con cui ascoltava la musica oggi il tuo papà.
      Un bacione.
      Antonella

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  9. Ciao Antonella, non conoscevo questa grande artista, grazie per avermi dato questa possibilità.
    Un abbraccio caro, ti auguro un sereno fine settimana, ciao cara a presto :-)

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    1. Ciao Luisa, sono io che ti ringrazio per aver apprezzato la storia di questa grande musicista.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  10. Talento innato, cara Antonella.

    Bella favola vera.

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    1. Hai ragione, sembra proprio una favola!
      Buona serata.
      Antonella

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  11. Bellissimo post!
    Buona serata da Beatris

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    1. Grazie Beatris, auguro una buona serata anche a te.
      Antonella

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  12. non conoscevo questa storia magari l avro' anche sentita ma nn ricordo...
    ti ringrazio per aver partecipato alla foto sfida con tuo suggestivo scatto CLICCA QUI
    a presto, ciao

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    1. Ciao Fiore, grazie a te per avermi dato l'opportunità di partecipare.
      Ti auguro una buona serata.
      Antonella

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  13. Questa bella storia ce la dice lunga sul fatto che i bimbi anche piccolissimi assorbono molto dell'ambiente che li circonda. E, come in questo caso, fioriscono talenti.
    Ciao antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")