sabato 26 marzo 2016

L'Europa non si salverà con lacrime e pupazzetti





Questo non è il post che avevo preparato per oggi. Oggi Venerdì Santo avrei voluto pubblicare, come tutti gli anni, un dipinto  che ci aiutasse a riflettere su quello che il Venerdì Santo significa. Lo pubblicherò in coda a questo articolo, le circostanze mi spingono a scrivere e a riflettere anche su  ciò che è accaduto martedì in Belgio e sulla reazione che noi e con noi l'Europa abbiamo avuto.










E' successo, ancora una volta, l'incredibile, una tragedia enorme...risposta: un tratto di penna infantile.
Due figure bambinesche che piangono e si abbracciano: una è la bandiera francese, l'altra il vessillo belga. Due Stati simbolo dell'Europa sotto shock, inermi, piegati su se stessi. Al primo sguardo fanno tenerezza, al primo sguardo mi sono piaciuti, mi hanno commossa,al secondo hanno fatto esplodere la mia rabbia. E' il disegnino di Plantu, vignettista du Le Monde, eletto ieri dal popolo del web a simbolo della " reazione " alla strage di Bruxelles. Un'immagine virale, per dirla con la neolingua del social network, copiata e incollata da leader e gente comune, assieme all'immancabile #JeSuisBruxelles ( sta volta tocca a loro, si prepari il prossimo ) al fumetto di Tin Tin e del suo cane che piangono ( nemmeno il cane sa ringhiare ) e a tutti gli altri rituali apotropaici con cui l'Europa laica e postmoderna s'illude di fermare la macelleria islamica: condividi l'hashtag un milione di volte fai una fiaccolata per la pace e l'uomo nero non c'è più









Ai due bimbi di quella vignetta manca tanto il papà che li consola, li bacia, li assicura che a risolvere tutti i problemi del mondo ci pensa lui, ma Barak Obama se ne è andato e i piccoli non hanno imparato a cavarsela da soli.
Rabbia zero, anche dinnanzi all'ennesima strage, e l'orgoglio non sembra esserci mai stato.
Paura, inettitudine e lacrime, quelle sì, tante: il disegno di Plantu è l'icona perfetta ed inconsapevole di un continente indifeso e spaventato. Se i lupi volevano terrorizzare gli agnelli, missione compiuta.Ieri abbiamo regalato tante immagini di cui andare orgogliosi, possono tappezzarci una parete.









Piange chi un pubblico dovrebbe mostrare, se non i denti, almeno determinazione. Federica Mogherini è l'alto rappresentante  dell'Unione per la politica estera e la sicurezza. In momenti come questi il volto dell'Europa è il suo. Servirebbe una tempra come quella della socialista Golda Meir, che nel 1972, all'età di 74 anni, quando era primo ministro di Israele, vide undici suoi connazionali, atleti alle Olimpiadi di Monaco, trucidati dai macellai islamici di allora, i palestinesi di Settembre Nero, con i quali si era rifiutata di scendere a patti. Non versò una lacrima, almeno non davanti a fatografi e telecamere. Preferì mandare altri messaggi.









Il primo, pubblico, lo inviò ai leader del vecchio continente, compiacenti o passivi davanti al terrorismo arabo, in un'intervista che Oriana Fallaci pubblico sull'Europeo: " Ve ne pentirete. Grazie alla vostra inerzia e alla vostra condiscendenza, il terrore si moltiplicherà e anche voi ne farete le spese. " Facile oggi definirla profetica. Il secondo messaggio la Meir lo spedì in privato direttamente ai terroristi, tramite il Mossad, incaricato di trovare ed eliminare i tre assassini liberati dai tedeschi e tutti i loro complici sparsi nel mondo.









Nessun leader europeo oggi ha una fermezza simile e la Mogherini meno di altri. L'immagine che martedì ha dato di sè è quella di una persona sotto shock, costretta dal pianto ad interrompere la conferenza stampa e a cercare l'abbraccio consolatorio del Ministro degli Esteri giordano, che pietosamente l'accompagna in un'altra stanza. La scena fa il giro del mondo, la messa in scena della fragilità di colei che dovrebbe provvedere alla sicurezza degli europei entusiasma mujaheddin e simpatizzanti dell'Isis. " Non piangere ora, risparmia le tue lacrime fino alla conquista della tua terra: Roma "vomita uno di loro sul web.









Le poche parole che la sciocca Mogherini riesce a dire sono banalità di circostanza, frasi fatte della stessa retorica vuota già abusata da lei e dai suoi colleghi dopo le stragi di Madrid, Londra, Copenhagen e Parigi. Il senso è quello di sempre: nulla cambia, l'Unione continua a cullarsi nel sogno dell'integrazione, nella convinzione che milioni di islamici possano trasformarsi in cittadini modello dell'Europa liberale immaginata da Konrad Adenauer e Altiero Spinelli. Voltaire e Maometto insieme, finchè morte non li separi




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Questo è il dipinto che avevo scelto per il post di oggi

Caravaggio, Deposizione



7 commenti:

  1. Ciao Antonella.
    Non ci sono parole adatte a poter descrivere e capire ciò che sta accadendo.
    Certo però è che chi riesce a scriverne è un bene, perché non bisogna stare fermi ed attendere gli avvenimenti futuri.
    Bisogna reagire in qualche modo e l'unico che abbiamo noi comuni mortali è la parola.
    Sei stata bravissima e condivido il tuo risentimento.
    Abbraccio cara e nonostante tutto ti auguro una serena Pasqua ed anche un buon Venerdì Santo di preghiera per tutti.

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  2. Non ci resta che le lacrime!!!
    Tomaso

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  3. E' una Pasqua triste!Le parole non ci sono!Un abbraccio grande!Rosetta

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  4. L'Europa non si salverà comunque. Il suo tempo è scaduto. Siamo alla fine della nostra civiltà che, come tutte quelle che ci hanno preceduto, ha avuto un inizio e avrà una fine. E a me pare molto vicina.

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  5. Condivido in toto le tue parole...e anch'io mi sono sentita irritata dalle lacrime della Mogherini!
    Chissà cos'altro ci aspetta...

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  6. Io credo che qualcosa bisogna fare, anche se non so che cosa di preciso ma non si può stare a guardare e sperare che non succeda più, non si posson far cortei di protesta, portare fiore e lumini e basta. Tutto ciò va bene ma succedera ancora e ancora e ancora, purtroppo !!! Facciamo qualche cosa o, almeno, proviamoci !! Un saluto

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  7. Ringrazio tutte di aver letto questo post anche se erano giorni che avrebbero dovuto essere di festa. Non si poteva far finta che non fosse successo niente...ancora grazie.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")