venerdì 26 luglio 2013

Quando il male si abbatte sull'uomo che cerca Dio




Compostela, campus stellae, il campo della stella, il luogo che i pellegrini
raggiungevano orientandosi con gli astri, seguendo il cammino indicato dalla via Lattea.
Oggi il Santuario di Compestela, dove sono custodite le reliquie di
San Giacomo patrono di Spagna, si raggiunge perlopiù in treno. anche se non mancano
ancora i viandanti, eredi dell'antico sentiero astrale.






Nel disastro ferroviario di due giorni fa in Galizia, il più grave in Spagna da mezzo secolo, 
che ha provocato 80 morti e centinaia di feriti, il treno stava appunto
raggiungendo Santiago e, come ha confermato il portavoce Vaticano, padre
Federico Lombardi, molti erano i pellegrini che andavano a Compostela per la festa
di San Giacomo del 25 luglio.






La responsabilità del disastro sembra tutta dei macchinisti: all'uscita di una galleria imboccando 
una curva in cui il limite era di 80 km. orari, il mezzo procedeva a 190.
Responsabilità umana, dunque, nessuna fatalità, eppure, anche per la prossimità geografica,
viene alla mente un altro disastro incomparabilmente più grande.
Era il 1975, e un terremoto devastante, che provocò uno tsunami con onde di 15 m.
distrusse Lisbona, causando circa novantamila morti.
Nel mezo dell'Europa illuminista, la notizia della catastrofe avvenuta nel cuore
di una potenza cattolica, che si era impegnata a diffondere il cristianesimo anche  e
soprattutto con la spada, venne interpretato come un segnale della collera divina, o viceversa
della sua in differenza o, semplicemente, inesistenza.







Famose polemiche, come quella tra Voltaire e Rousseau, si scatenarono 
circa la bonà o la crudeltà della natura. Crollò l'edificio di Leibniz, secondo cui 
viviamo nel migliore dei mondi possibili.
Che mondo era mai quello che sterminava  decine di migliaia di innocenti
devoti al Signore?






Ritornando alle dimensioni fortunatamente meno apocalittiche dell'incidente
di Santiago, la suggestione di quelle domande, vecchie di secoli, 
torna a riproporsi.
Qui, si è detto, la natura è incolpevole: quasi certamente è stata la spericolatezza, 
l'impreparazione, la superficialità umana a stroncare tante vite.





Ma quelle vite andavano a pregare, in uno dei santuari maggiori della fede
cattolica, un santuario millenario, e non c'è dubbio che tra esse vi doveva essere
anche chi, com'è inevitabile nella preghiera, chiedesse non solo benevolenza nel
giudizio dopo la morte, ma di godere di una vita serena , lieta.
E invece è sprofondato in un " girone dantesco" , come lo ha chiamato il presidente
della regione Galiziana, con riferimento alla " Divina Commedia " che non può non far
pensare alle implicazioni metafisiche, religiose, di un evento così spaventoso.






In epoche in cui la filosofia era un a cosa seria, la si definiva " teodicea ": il tentativo 
di giustificare il male nel mondo, il quale mondo, se creato da Dio, dovrebbe essere
espressione della sua infinita bontà,
come può dunque esservi il male?
Il problema, sul quale pagine meravigliose sono state scritte dai Padri della Chiesa,
Agostino su tutti, in realtà non  trova mai una soluzione, perchè può
un argomento, sia pur sottile, consolare dal dolore di una catastrofe?






A che giova  dire che " il male non esiste, è solo carenza di bene" ?
Quando Lisbona fu distrutta, Kant, cristiano, si mise subito a studiare l'origine geologica
dei terremoti: il male non può essere giustificato. ma può essere compreso. spiegato nelle sue cause meccaniche. Solo questo ci è dato.
E così sarà per  la sciagura di Santiago: spiegheremo cause ed effetti dell'errore umano
( e della stupidità umana ).
La fede  riposa su un piano diverso, sulle ragioni del cuore.





( fotografie dal web )











35 commenti:

  1. Bellissimo post Antonella!!

    I quesiti che poni non hanno effettivamente risposta. Il dolore è grande e cercare ragioni non serve. Forse non è nemmeno una questione di male e di bene.
    La fede è consolatoria. Esiste per aiutare l'uomo a superare la sofferenza della vita e, soprattutto della morte.
    Noi, "lontani" da quella tragedia, possiamo "mandare" pensieri di luce e di affetto per tutte le persone colpite da tanto dolore. E grazie a questo tuo post e alle tue parole, mi ricorderò di loro nella mia preghiera del mattino.

    Serena giornata
    Cinzia

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    1. Ed è l'unica cosa che possiamo fare, ricordarli con una preghiera, con un pensiero...e forse possiamo anche fermarci un momento a riflettere, non viviamo certo nel miglior mondo possibile ma purtroppo non facciamo nulla per migliorarlo ancora una volta l'arroganza e la stupidità hanno dato i loro cattivi frutti.

      Buona serata e felice fine settimana.
      Antonella

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  2. senza parole antonella......un'abbraccio a te

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    1. Si rimane davvero senza parole, non resta che mandare a loro il nostro pensiero e un a preghiera.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Ciao Antonella,
    questo è stato un disastro spaventoso, mia mamma è galliega e anche il suo papà, nonna invece è portoghese, ma proprio al confine. Quando abbiamo saputo del disastro è stato un colpo anche perchè i cugini e gli zii di mamma vivono li.
    Spesso è assurdo come il male possa abbattersi sulla gente in modo cosi disastroso, in questo viaggio verso la speranza e la preghiera sono morte troppe persone.
    Un abbraccio e complimenti per il post che ci offre anche un pensiero filosofico

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    1. Elucubrazioni notturne...Immagino che per voi che avete le vostre origini lì sia stato come una pugnalata.

      Mi sembra incredibile che un viaggio a Compostela, il viaggio iniziatico per eccellenza, il viaggio del pensiero e della fede si sia tramutato in questo inferno e a quanto pare non per fatalità ma per , ancora una volta, stupidità umana.

      Grazie per i tuoi complimenti, ci sentiamo domani.
      Un abbraccio.
      Antonella

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    2. Ciao Antonella,
      si è stato orrendo apprendere la notizia, soprattutto per i miei nonni.
      Quello che mi da rabbia è che per un gioco sulla velocità, per la voglia di arrivare a 200km/h si sia giocato sulla pelle della gente innocente.
      Un abbraccio

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  4. Ciò che davvero mi lascia perplessa è che sia successo proprio in un percorso di fede, di preghiera di raccoglimento.
    Non saprei cos'altro dire
    Ciao Cara

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    1. Certo, è sconcertante che in un percorso di preghiera possano succedere cose del genere...ancora più sconcertante è pensare che un treno pieno di passeggeri inermi sia lasciato a persone che giocona con la velocità e la vita degli altri.

      Ciao, a presto, un abbraccio.
      Antonella

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  5. Quando succedono fatti disastrosi come questo, tanti quesiti non trovano grandi risposte.
    Dalla fede alla ragione, al ruolo di Dio che spesso sembra assente in questa valle di lacrime, il dolore, il mistero della sofferenza... a pensarci troppo si crea solo più confusione.

    Mi viene in mente questa preghiera:

    Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare e la saggezza di distinguere fra le une e le altre.

    Saluti!

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    1. Ciao, una preghiera stupenda la tua...racchiude tutto ciò di cui l'uomo ha realmente bisogno saper accettare, saper cambiare e capire la differenza tra cose.
      Bellissima...
      Buona serata.
      Antonella

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  6. Scrivi molto bene Antonella, e le foto sono bellissime... Tu ci sei stata?
    Io sono senza parole, quando succedono queste disgrazie, penso al dolore di quelle povere famiglie... Un pensiero vada a loro!!! Un abbraccio grande a te.

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    1. Ciao Ale, no, purtroppo non ci sono stata ed è un viaggio che mi piacerebbe molto intraprendere.
      A volte ci penso mi piacerebbe farlo a piedi da Torino a Compostela come gli antiche pellegrini, un viaggio non solo materiale ma un viaggio iniziatico, con le sue prove da superare, i dolori, gli scoraggiamenti e la meta davanti agli occhi e al cuore...chissà, magari un giorno troverò il coraggio e partirò...

      Un abbraccio.
      Antonella

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  7. Ciao Anto,
    che bello questo post! Grazie per i commenti, mi hanno fatto piacere nella noia mortale del lago...
    Beh, che viviamo nel migliore dei mondi possibili non è vero altrimenti non ci porremo mai la domanda se vale o meno la pena di tentare di migliorarlo.
    Posso provare a darti una spiegazione in chiave buddhista: il dolore esiste, perchè è parte integrante dell'energia distruttiva che insieme a quella costruttiva generano l'infinità di mondi in cui vivono tutti gli esseri viventi (noi inclusi), cercare di comprenderlo è al di fuori della nostra portata.
    Possiamo contrastarlo in positivo e cercare di migliorarci per evitare che accada di nuovo.

    Tornando alla tragedia in Spagna, ecco se magari quel cretino del macchinista correva di meno era meglio.

    Un bacione!

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    1. Ciao...è bello riaverti qui.

      Ecco, al di la di tutte la filosofie e di tutte le fedi e di tutte le correnti di pensiero...al di Dio e degli Dei se quel cretino che sentiva il bisogno di postare la " sua velocità" su fb fosse andato più adagio tutto questo non sarebbe successo...auguriamoci che non succeda mai più ( quante volte ce lo siamo augurato e poi è successo di nuovo? ).

      Un abbraccio e un bacione.
      Antonella

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  8. Terribile ...! In Spagna parla solo di questo!

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    1. Ciao Leovi, immagino che in Spagna non riusciate a parlare d'altro, un terribile lutto vi ha colpiti.

      Vorrei esprimerti meglio il mio pensiero, purtroppo in questi casi la barriera della lingua si fa sentire.
      Un pensiero e una preghiera per la tua Spagna così ferita.
      Antonella

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  9. A volte siamo indotti a pensare ad una sorte di "punizione"...in questi casi io sono propenso a voler credere che lui...il diavolo...ha la meglio su Dio!...e così riesce a fargli uno "sgarbo"!...se si crede alla lotta tra il bene e il male...ogni tanto, per fortuna solo ogni tanto!...lui ha la meglio.
    Preghiamo per loro e solo così gli si può negare quella "soddisfazione" che potrebbe trarne...scusa per la "divagazione" poco filosofica e più da "popolano"...

    Ciao Antonella...ti auguro buone vacanze e arrivederci a fine agosto.
    Un abbraccio affettuoso.

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    1. Ciao Pino, perchè da popolano? Non è da tutti saper parlare del diavolo e trattare con semplicità e chiarezza l'eterna e terribile lotta tra il bene e il male. Sì, adesso possiamo solo pregare per loro...

      Così parti...bene, per me la cosa è ancora lunga, partirò a metà settembre...sperando di resistere a questo caldo e a tutta la trafila di visite che devo fare.

      Buona vacanza Pino rilassati, divertiti e godi delle belle cose che vedrai.
      Antonella

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  10. Santiago de Compostela mi ha sempre attratta; io non risento della "luce" dei luoghi di fede ma questo posto è, nel mio pensiero "diverso". Credo che i disastri accadano ovunque: a Compostela come al quartiere Zen, la presunzione umana di poter gestire, governare ed andare contro le leggi della natura e il buonsenso vengono punite; non chiedamoci "perchè", chiediamoci:" non è ora di RALLENTARE? (in tutti i sensi)

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    1. Ciao Gloria, è vero non dobbiamo chiederci perchè...lo sappiamo il perchè...è la nostra folle corsa verso non sappiamo nemmeno che cosa...bisogna rallentare, rallentare in tutto non solo nella velocità dei treni e delle auto, bisogna rallentare la vita, renderla più umana, ritrovare tempo per guardarci intorno, per parlare tra di noi, bisogna rallentare la vita per poter vivere, magari anche per poter tornare a dialogare con Dio.

      Ciao " buona serata ", un abbraccio.
      Antonella

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  11. Grazie Antonella, hai saputo trattere in questo post, un argomento così doloroso, per come è accaduto, con tutte le attenzione dovute grazie alla tua sensibilità e alla tua intelligenza.
    Non abbiamo risposte, è giusto però domandarci, il perchè di questi fatti.
    Noi possiamo ricordarli, farci portavoce, affinchè la scosideratezza umana si ponga il problema della responsabilità.
    Un abbraccio, mi sei molto cara.
    Dani

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    1. Grazie Daniela, mi hai commossa il tuo modo di parlare, di apprezzare le cose che dico, il tuo modo di essere presente in questo blog mi toccano profondamente.

      Il fatto che noi non possiamo avere delle risposte non deve impedirci di porci delle domande, di chiederci perchè e di cercare nei limiti della nostra umanità di capire.
      E poi ricordiamoli con una preghiera.

      Un abbraccio grande
      Antonella

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  12. Ciao Antonella, Pino mi ha tolto le parole “di bocca”
    Il mio pensiero è proprio così, è la perenne lotta tra il male e il bene…
    Per un credente si sa che il male deriva da Satana, che contrasterà sempre il bene e il bello creato da Dio, e solo con le preghiere lo possiamo distruggere…
    Un abbraccio grandissimo Antonella, ti auguro una splendida estate, un bacione

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    1. Ciao Betty...una sorpresa perchè ti pensavo già partita!
      E' vero è la perenne lotta tra bene e male e a noi non sembra giusto che a volte sia il male ad avere il sopravvento.
      Possiamo solo stare vicino a quelle famiglie disperate con il pensiero e con la preghiera.

      Ciao, buone vacanze un grande bacio.
      Antonella

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  13. Cara Antonella,le amiche che mi hanno preceduta nei commenti hanno già detto tutto...posso solo aggiungere che sono vicina con il pensiero...

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    1. E' l'unica cosa che è in nostro potere...la vicinanza del pensiero e, se si è credenti, nella preghiera.

      Buon fine settimana.
      Antonella

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  14. In prima battuta viene istintiva la solidarietà per le persone che hanno sofferto e soffrono per l'incidente ed i cari che si son visti strappare dalla loro vita i familiari.

    Abitualmente però guardo a ciò che accade come ad un qualcosa che difficilmente noi riusciamo a comprendere nella sua reale essenza, perché spesso ci perdiamo nella necessità dell'uomo di dover etichettare tutto ciò che accade, cercandone la causa ed il responsabile e creando mille teoremi pur di potersi scaricare la "coscienza". Ho poche certezze e mille dubbi...

    Buon week-end Antonella!




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    1. Certo, hai ragione, noi vorremmo comprendere e dare una spiegazione sempre a tutto, per noi sarebbe rassicurante...in realtà è impossibile e dubbi e incertezze crescono.

      Buon fine settimana anche a te...
      Antonella

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  15. E' una tragedia che lascia senza parole e sconvolge soprattutto per la dinamica...perchè sai che poteva essere evitata...giorni molto tristi per questa povera gente, anche per chi è sopravvissuto a tutto questo.
    Un bel post, grazie
    Buon fine settimana, Stefania

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    1. Grazie Stefania. Sì, la cosa peggiore, ora che conosciamo fin troppo bene la dinamica dell'incidente, è pensare che poteva essere evitato semplicemente rispettando le regole e usando la testa...

      Buon fine settimana.
      Antonella

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  16. Un delicato post fatto con tanta sensibilità e cuore!
    Grandiosa come sempre!
    Alle famiglie colpite va il mio pensiero e le mie preghiere!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

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    1. Ciao Beatris, grazie, il modo in cui apprezzi quello che scrivo mi fa sempre molto piacere.

      Spero che la forza dei nostri pensieri e delle preghiere possa portare un po' di conforto a quelle povere e disperate famiglie.

      Un abbraccio.
      Antonella

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  17. Un bellissimo post che pone un quesito che non avrà mai una risposta. Ciò che è terrificante è il potere di facebook sulle persone che, pur di farsi notare, compiono le più terribili imprese senza nemmeno rendersi conto di quello che fanno.

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  18. Ciao Katherine, sì, la cosa peggiore è questa, pur di apparire, pur di avere tanti amici (?) su fb si vende letteralmente l'anima al diavolo...una vanità diabolica quella di comparire sempre e comunque e che a volta, come in questo caso, finisce il una terribile tragedia.

    Ciao, buona giornata e buona settimana.
    Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")