mercoledì 17 luglio 2013

Ladd, Grande Gatsby disincantato amato anche da Eliot




Tutti in questi giorni hanno fatto un gran parlare del film presentato 
a Cannes Il Grande Gatsby con Leonardo di Caprio  e la regia
di Baz Luhrmann, tratto dall'omonimo libro di  Francis Scott  Fitzgerald
pubblicato la prima volta a New York il 10 aprile 1925.
Ritenuto senza alcun dubbio il fedele e acuto ritratto della così detta
" età del jazz ", il libro ha avuto altre trasposizioni cinematografiche, ad iniziare dal 1926
con una pellicola muta purtroppo andata perduta fino al grande successo nel 1974
 con Robert Redford e Mia Farow, la regia di  Jack Clayton e la sceneggiatura di
Francis Ford Coppola.







Non molti sanno però che nel 1949, con la regia di Elliot Nugent, 
vi fu un altro Grande Gatsby, interpretato magistralmente da un disincantato
Alan  Ladd, attore crepuscolare con la faccia d'angelo e lo sguardo duro.
Il successo personale di Ladd fu clamoroso e il premio Nobel nel 1948, Thomas Stearns Eliot,
che già nel 1925 aveva avuto parole di grande apprezzamento per il libro, dichiarò,
con evidente compiacimento, che Ladd era riuscito a fornire nell'interpretazione
il giusto distacco r la lucida follia che permeava le generazioni tra le due guerre, reduci dalla
devastante Prima e consapevoli di andare incontro alla Seconda senza poterla fermare.






Nato ad Hot Springs, Arkansas, il 3 settembre 1913, Ladd restò orfano di padre all'età
di 4 anni e peregrinò con la madre, Ina Releigh, insegnante elementare di origine
inglese, in diverse città dell'Arizona e della California, fermandosi definitivamente  a Palm Springs,
dove Alan, dopo aver fatto il benzinaio, il bagnino e il venditore di hot dog, tento
la strada del giornalismo con scarso successo.






Piccolo di statura ma con un fisico perfetto, durante l'attività di bagnino divenne
un abilissimo tuffatore dal trampolino, al punto da venire selezionato per i 
Giochi Olimpici del 1932 a Los Angeles, venendo peraltro subito eliminato.
La partecipazione all'Olimpiade contribuì comunque a farlo notare nell'ambiente
cinematografico e la Paramount lo scritturò per piccole parti.







Quando tutto sembrava svolgersi nel più totale anonimato, ecco che attraverso la seconda
moglie, Sue Carol ( in precedenza nel 1936 aveva sposato Marjorie  Jane Harrold, da cui
ebbe Alan jr. ), ottenne nel 1942 il ruolo di protagonista nel film " Il fuorilegge " con
Veronica Lake, autentico clone femminile di Ladd.
I due fecero copia fissa sullo schermo interpretando altre cinque pellicole del classico 
genere noir ( l'ultimo " Saigon " di Leslie Fenton, del 1948, vide entrambi 
candidati all'Oscar )






Poi nel 1949, il salto di qualità con Gatsby. Ma la grande occasione
arrivò nel 1953 con il film di George Stevens " Il cavaliere della valle solitaria "
nel ruolo di Shane, pistolero buono senza passato e senza futuro, cucito addosso ad Alan e con le ottime interpretazioni anche di Jean Arthur ( si disse che i due si fossero innamorati perdutamente )
e di Van Heflin, reduce dell'Oscar come attore non protagonista nel film
" Sorvegliato speciale " di John Flynn






Icona della generazione degli anni '50 ( in " Gioventù bruciata " la sua foto è negli armadietti 
di molti ragazzi e ragazze ), Alan interpretò altri film, nonostante l'alcool avesse ormai
preso possesso della sua esistenza. Nel 1957 girò una pellicola con Sophia Loren,
" Il ragazzo sul delfino " di Jean Negulesco,  che fu un fiasco incredibile,
l'anno dopo tentò un improbabile ritorno al western  con " Gli uomini della terra selvaggia ",
mentre nel 1963 accettò un ruolo di secondo piano ne " L'uomo che non sapeva amare ".







Morì a Palm Springs il 29 gennaio 1964, devastato a 50 anni
dal bere senza regole.




( immagini dal web )











17 commenti:

  1. Ciao Anto, approfitto di 5 minuti di rete miracolosa per salutarti e dirti che questo post mi è piaciuto, non sapevo nulla di questo attore!
    Bacioni

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    1. Ciao Melinda la definizione "rete miracolosa" mi piace troppo!

      Anch'io non conoscevo questo attore e il primo film sul grande Gatsby e visto che di questo personaggio ne abbiamo parlato molto mi è sembrato bello aggiungere queste informazioni.

      Ciao, un bacione.
      Antonella

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  2. Peccato che la maggior parte delle persone che raggiungono la fama, poi distruggono le loro vite per i loro vizi... è davvero triste...
    Un abbraccio grande cara amica, spero sia per te una serena giornata

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    1. E' davvero tristissimo vedere queste vite letteralmente buttate via...hanno fama, talento, fortuna...e bruciano tutto per inseguire chissà quali chimere.

      Un grande abbraccio e un bacione a Matteo.
      Antonella

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  3. Ciao Antonella,
    mi avevi già anticipato qualcosa di questo post che trovo molto interessante e dimostra anche quanto questo libro sia sempre piaciuto riscuotendo molto successo anche al cinema con film fedeli e recitati da grandi attori.
    Un abbraccio amica cara e buona giornata ;)

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    1. Ciao Audrey, con questo forse riusciamo a mettere la parola fine sul Grande Gatsby...anche se in realtà ho trovato un'altra chicca...certo è che ormai ne abbiamo parlato in tutte le salse...

      E' vero il libro è stato ed è un grande capolavoro e il cinema non si stanca di riproporlo con enorme successo.

      Ciao, un bacione.
      Antonella

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  4. Non sapevo nulla di questo film antecedente...e soprattutto di questo attore poco ricordato,dalle immagini sembra essersi calato bene nella parte di Gatsby;i film di una volta sono i migliori,non c'è che dire...

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  5. Ciao Michela, anch'io non ne sapevo niente e quando ho letto l'articolo di De Benedetti ho pensato subito di riproporlo qui visto che tutti abbiamo scritto sul Grande Gatsby. Io in realtà non conoscevo nemmeno questo attore, hai comunque ragione tu, i vecchi film sono i più belli...

    Ti auguro una felice serata.
    Antonella

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  6. Ricordavo questo attore, aveva fascino...forse l'ho visto proprio nel film "L'uomo che non sapeva amare", ma non sapevo che avesse intrepretato anche il grande Gatsby. Certo è sempre la stessa storia...raggiungono il successo e poi s'annientano nei vizi....è la fama che porta alla rovina? ..
    Buona serata, Stefania

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    1. E' vero insieme alla fama e al successo arriva sempre l'esagerazione e la conseguente rovina. Lottano per anni per emergere e poi...buttano tutto al vento. Forse troppi soldi e una vita troppo artificiosa che alla fine riempie l'anima di frustrazione.

      Auguro anche a te una felice serata.
      Antonella

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  7. non conoscevo questo attore mi documenterò ma credo che resterò fedele alla versione con Robert Redfort.

    Buona serata

    Glor

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    1. Con me sfondi porte aperte...io sono fedelissima al film con Robert Redford che per me sarà sempre IL Grande Gatsby...quello vero.

      Ciao, buona serata e spero di vederti venerdì.
      Antonella

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  8. Ehi....quante informazioni che non conoscevo!!! Grazie!
    Ciao a presto Lieta

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    1. Ciao Lieta, anch'io, prima della lettura dell'articolo di De Benedetti, non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo primo film tratto dal Grande Gatsby. Sono contenta di avene parlato perchè vedo che era più o meno sconosciuto a tutti.

      Ti auguro una felice serata.
      Antonella

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  9. Il mio preferito è Robert Redford Grande Gasby!

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    1. Ciao Leovi, anche per me Redford è il miglior Grande Gatsby.

      A presto.
      Antonella

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  10. Ciao Antonella, sono finita per caso su questo post, attratta dalla locandina di una versione di Il grande Gatsby che non avevo mai visto... Mi hai fatto conoscere non solo una versione del film, ma anche un attore che non conoscevo! Quanto mi piacerebbe vedere la versione del 49!

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")