Riporto integralmente un articolo a firma Maurizio Belpietro
pubblicato su Libero del 26 gennaio 2014
" Anni fa un soldato israeliano venne rapito da un commando palestinese.
Gli uomini di Hamas scavarono un tunnel che sbucava alle spalle di una postazione dell' IDF.
uccisero due militari e si portarono via Gilad Shalit, un carrista di appena 27 anni.
Lo stato maggiore di Tzahal chiese il rilascio del giovane e, non avendo ottenuto risposta,
pochi giorni dopo invase la Striscia di Gaza. Ci vollero anni in realtà per riportare a casa
Gilad Shalit e alla fine Israele si rassegnò a liberare un migliaio di detenuti palestinesi,
molto dei quali accusati di gravi attentati terroristici.
Vi domandate perchè rievoco una storia del passato e per di più accaduta
in un paese lontano e durante un conflitto senza regole come quello in atto da decenni nella
Striscia di Gaza? Per un motivo semplice. Nonostante la guerra sporca, nonostante i missili che
Hamas sparava contro le città israeliane e nonostante i Kamikaze che si facevano esplodere sui bus.
Israele non si è mai dimenticata del soldato Shalit.
Quel giovane con gli occhiali, in una divisa troppo grande per lui, era il servizio per difendere
il suo Paese e il suo Paese per liberarlo ha tentato ogni strada, accettando alla fine
anche di scendere a patti con un movimento come Hamas che usa il terrore per far valere
le sue ragioni.
La vicenda mi è tornata in mente in questi giorni, pensando a Salvatore Girone e
Massimiliano Latorre, i due militari italiani che da due anni sono trattenuti in India in attesa
di un processo che potrebbe anche vederli condannati alla pena capitale. Girone e Latorre
erano in missione quando furono arrestati. Lo Stato li aveva imbarcati su una petroliera con
l'ordine di difenderla anche con le armi nel caso la nave fosse stata attaccata dai pirati.
Vedendo avvicinarsi un peschereccio senza insegne e che non rispondeva all'alt,
a quanto pare i due soldati, rispettarono le consegne aprendo il fuoco. Scriviamo a quanto pare
perchè nessuna inchiesta italiana ha mai chiarito come si sono svolti i fatti.
E' certo però che nella sparatoria morirono due pescatori e che con l'inganno la petroliera
fu fatta rientrare in porto, così Girone e Latorre vennero arrestati.
Si può discutere fino alla fine se fosse giusto imbarcare due soldati su una nave
privata, se i comandi impartiti ai due militari fossero chiari e non lasciassero spazio ad
equivoci, se loro abbiano sbagliato a sparare o se siano vittime di una macchinazione, e ancora,
se lo stato maggiore sia stato all'altezza della situazione una volta accaduto l'incidente,
se cioè non si sia distratto ed abbia in tal modo contribuito a consegnare in mani indiane i
nostri connazionali. Si può dibattere sulle condizioni delle nostre relazioni con
il Paese del lontano Oriente e perfino sulla capacità della nostra diplomazia e anche della
pessima figura fatta dal governo Monti quando a Girone e Latorre fu concessa
una licenza e fu loro consentito di tornare a casa con la promessa di rientrare a Delhi.
Insomma,, si può litigare all'infinito su ogni cosa, ma su un dato di fatto non c'è spazio per
obiezioni; uno Stato che non è in grado di garantire i suoi uomini e non si impegna a tutelarli e riportarli a
casa, non è uno Stato, è una barzelletta.
Il caso Girone e Latorre va al di là di questi due servitori del Paese,
due militari che, nonostante l'assurda situazione in cui si trovano, hanno conservato
la dignità e il rispetto della divisa che portano. E' l'Italia che rischia di perdere la dignità
se non restituisce alle loro famiglie i suoi soldati. E' l'Italia che non merita rispetto se non ha
rispetto per gli uomini a cui chiede sacrifici e a cui affida la nostra difesa.
Fin da principio la vicenda di Girone e Latorre è stata gestita in maniera pasticciata e sciatta
da parte di chi avrebbe dovuto invece riporvi il massimo dell'attenzione. Mario Monti
pensava di guadagnare il prestigio internazionale obbedendo alla Merkel e dei due soldati
si disinteressò completamente, salvo poi intervenire quando si trattò di rispedirli in India.
Enrico Letta credo che tra IMU e Renzi non abbia dedicato mai nemmeno un minuto al caso.
Risultato: a distanza di due anni non solo non è chiaro quando Girone e Latorre potranno
far rientro in Patria, ma sul loro capo pende ancora il rischio di un'incriminazione
che comporta la pena capitale.
Io non so se a questo autentico disastro diplomatico e politico su cui si giocano
le vite di due servitori dello Stato abbiano concorso gli interessi economici dell'Italia
se cioè la mano morbida dei nostri governi sia frutto solo di improvvisazione ed incapacità
o se qualcuno abbia barattato il futuro di Girone e Latorre con le commesse e gli
scambi commerciali tra il nostro Paese e l'India.
Sospetto che qualcuno abbia avuto più a cuore gli scambi economici che la trattativa
per la liberazione dei due militari, ma non ho prove e dunque taccio.
Su una cosa però non posso stare zitto. Negli ultimi 15 anni lo Stato italiano
ha speso decine di milioni per riportare a casa gente che si era ficcata nei guai.
Turisti partiti per paesi lontani nonostante le raccomandazioni di evitare il viaggio,
giornalisti alla ricerca di successo come inviati dal fronte e idealisti convinti che il male
stia sempre e solo da una parte, cioè dalla nostra.
Per tutti costoro sono stati pagati riscatti milionari e in un caso un funzionario di polizia
ha pure perso la vita. Se per tutti questi amanti del rischio lo Stato ha dato prova di esserci
e i soldi dei contribuenti pure, dov'è lo stato ora che si tratta di salvare Girone e Latorre?
Esiste ancora oppure si è dissolto?
La storia del nostro Paese è già disseminata di vicende di cui vergognarsi,
ma quella che riguarda i due militari sarebbe impossibile da sopportare.
( Maurizio Belpietro, Libero del 26 gennaio 2014)
( immagini dal web )
Come dicevo a Audrey, sono inorridita dall'indifferenza del governo per questa storia: quei soldati non hanno fatto altro che il loro dovere, perchè devono pagare?
RispondiEliminaUn abbraccio
Mary
Ciao Mary, guarda è una storia assurda fin dall'inizio, perchè quella nave è che era in acque internazionali è tornata indietro ed è andata ad attraccare in un porto indiano? Per ordine di chi?
EliminaE da lì in poi è stata tutto un susseguirsi di pressapochismo e indifferenza. Perchè? Questa io la chiamo inettitudine da parte dello Stato...
Ciao, un abbraccio.
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminaspero che la situazioni si risolvi anche se ormai ne dubito fortemente.
Grazie per aver preparato il post per entrambe ;)
un abbraccione e buona giornata
Ciao Audrey, anch'io, come sai, sono molto pessimista...
EliminaNon devi ringraziarmi, non ho fatto altro che riportare il bell'articolo di Maurizio Belpietro...tutt'al più devi ringraziare lui, io ho solo aggiunto le fotografie.
Ciao, un bacione.
Antopnella
Hai fatto un bel post cara Antonella. E' incredibile che sono più importanti i fatti politici che non quelli umani. Anche secondo me sono stati messi in secondo piano... Ma la giustizia per Berlusconi, quella si che nè parlano ogni giorno!!! Un affettuoso abbraccio, a presto. Ale
RispondiEliminaIn secondo e anche in terzo piano...soprattutto perchè è molto più importante sapere cosa succedeva alla feste di Arcore, oppure cercare il pelo nell'uovo a chi ha pagato milioni di tasse e ha dato lavoro a mezza Italia piuttosto che cercare di portare a casa questi due uomini che stanno subendo una vera ingiustizia. Ma si sa qui tutto ha due velocità se si tratta di Berlusconi tutto avviene a velocità folle per gli altri...si aspetta...per Girone e Latorre sono passati due anni di prigionia illegale....
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Io a questo punto credo che la vicenda sia molto più complessa di quanto sembri.
RispondiEliminaCi saranno forze in gioco e interessi superiori.
Moz-
Questo è indubbio però quello dell'Italia è un comportamento inaccettabile...
EliminaCiao, buona giornata.
Antonella
Il problema di chi governa l'Italia è l'indifferenza...
RispondiEliminaUn abbraccio
Secondo me il problema è che governa l'Italia non ha la più pallida idea di cosa significa governare...
EliminaUn grande abbraccio.
Antonella
sai cosa mi sto chiedendo antonella? se siamo arrivati al punto che se vogliamo ottenere qualcosa dobbiamo fare un can can allucinante sempre ......mo mi spiego ....sembra quasi che chiudano le orecchie davanti a loro .....sembra quasi che vestire quella divisa sia simbolo di sacrificio sempre .....perchè questa differenza tra quei turisti liberati anche a suon di denaro e loro sono ancora la?...che differenza c'è tra loro? che non possono forse dopo accusarli e un cittadino senza veste si?....ci stiamo riducendo sull'orlo del ridicolo con questa storia ma più che altro loro stanno perdendo la vita e sembra che questo non gliene freghi niente a nessuno ....sempre più schifata sono ....ma mi dicono vivono con i parocchi?...mah.....
RispondiEliminaun'abbraccio antonella ....barbara ...foreverme
Ciao Barbara, che piacere rivederti...
EliminaMa certo i turisti che incautamente vanno a fare vacanze esotiche in paesi sconsigliati dal nostro ministero degli Esteri, giornalisti che per un servizio perdono ogni buon senso poi bisogna andarli a recuperare spendendo soldi pubblici e , come è successo, rimettendoci anche la vita di un uomo, chi in quei luoghi è stato mandato per servire lo Stato viene dimenticato e lasciato a rischio di pena capitale. E' una cosa vergognosa, credo che con questo l'Italia, anzi chi governa l'Italia, abbia davvero toccato il fondo.
Un grande abbraccio, a presto.
Antonella
Sono in completa sintonia con l'articolo, ma vorrei aggiungere una cosa. Evitiamo di farli diventare due eroi, sicuramente sì, sottraiamoli alla pena di morte che non meritano per nulla, ma non facciamone degli eroi.
RispondiEliminaCiao Ambra, sono assolutamente d'accordo con te, non abbiamo bisogno di nuovi eroi però abbiamo bisogno di chiarezza , quindi vengano fatti tornare in Italia, come per altro il diritto internazionale prevede, e poi si stabilisca quale è la verità, quali sono le responsabilità e le colpe...ci sia un processo, come è giusto che sia, ma sia in Italia. E soprattutto per una volta cerchiamo di concludere qualche cosa, e smettiamola di essere lo zimbello del mondo!
EliminaCiao, a presto.
Antonella
Desidero che abbiate un grande momento durante questa pausa! Fino a marzo, un abbraccio!
RispondiEliminaGrazie Leovi, non sarà una vacanza ma una pausa di lavoro ma spero di avere anche qualche bel momento.
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Condivido pienamente il tuo post, sono ormai due anni che questi due amici italiani, sono in balìa di non so cosa c' è sotto.
RispondiEliminaBasta!
Speriamo si risolva al più presto questo caso!
Un abbraccio Antonella!
Dani
Ciao Daniela, io trovo che il comportamento del nostro governo in questa vicenda è stato inqualificabile e non credo possa portarci a una soluzione positiva.
EliminaUn abbraccio e a presto.
Antonella
Preghiamo perché tutto si chiarisca e si risolva in bene e che vengano liberati e lasciati rientrare nella loro Italia!
RispondiEliminaUn vero grazie per il commento carino che hai lasciato al post del mio amatissimo nipotino!
Un forte abbraccio e a presto ritrovarci da Beatris
Ciao Beatris, speriamolo ma in realtà ormai ne dubito fortemente.
EliminaSono contenta che tu abbia gradito il mio commento...allora quel bimbo bellissimo è proprio il tuo nipotino...
Un grande abbraccio.
Antonella
Con tutto il cuore mi auguro che i Marò ritornino a casa...
RispondiEliminaAbbraccio grande e buon lavoro, Antonella.