Il Club Alpino Italiano venne fondato a Torino il 23 ottobre 1863
in base di Quintino Sella che all'epoca era già stato
Ministro delle Finanze nel governo Rattazzi ed avrebbe continuato ad esserlo
nei successivi.
Primo Presidente del Sodalizio fu il Barone Ferdinando Perrone di San Martino.
Non tutti sanno però che Fondatore del CAI fu anche
Bartolomeo Gastaldi, geologo torinese, primo vice-presidente e successivamente
Bartolomeo nacque a Torino il 10 febbraio 1818.
Secondogenito di un avvocato conosciuto e di Maria Volpato,
della nota famiglia di antiquari ed incisori,
seguì gli studi adeguandosi alla volontà dei genitori, si laureò brillantemente
in legge nel 1839. Nel 1843 il padre mori; Bartolomeo abbandonò l'attività forense per dedicarsi
La sua formazione professionale ebbe dunque un impulso tardivo
poichè Bartolomeo si recò a Parigi per frequentare presso
il College de France e la Sorbona
Durante il soggiorno transalpino, conobbe il giovane Quintino Sella,
studioso di cristallografia, con il quale instaurò un duraturo rapporto d'amicizia.
Tornato in Italia, proprio grazie all'amico divenne segretario
dell'Istituto Tecnico di Torino
ed invitato a collaborare nel riordino della collezione mineralogica del celebre Complesso.
Nel 1854, a seguito del ritrovamento nel lago di Zurigo di
insediamenti abitativi palafitticoli, Gastaldi si mise all'opera nel tentativo riuscito
di trovare qualche cosa di analogo anche nel nostro Paese,
diventando così un autentico precursore della paletnologia,
vale a dire della scienza che studia le civiltà preistoriche.
Intanto, l'Istituto era diventato " Scuola di Applicazione per Ingegneri "
subito dopo l'Unità d'Italia, la sede spostata presso il castello del Valentino
e Bartolomeo nominato assistente alla cattedre di mineralogia e geologia
dove titolare era lo stesso Quintino.
Chiesta da quest'ultimo l'aspettativa per intraprendere l'attività politica,
Gastaldi divenne professore ordinario nel 1863.
Dall'anno dopo, e per ulteriori 14 anni, si dedicò alla stesura
della carta geologica del territorio biellese,
unitamente al progetto più articolato dell'intero comparto delle
Alpi Piemontesi.
Componente dell'Accademia Nazionale delle Scienze dal 1870,
divenne Consigliere Comunale di Torino e nel 1875
assunse la direzione del locale Museo Civico, donando al Museo stesso
la sua importante collezione di reperti paletnologici.
Accademico dei Lincei e membro delle Società Geologiche di Londra e Vienna,
nel 1878 venne nominato professore di Geologia presso l'Università del Piemonte.
Morì improvvisamente il 15 gennaio 1879
studioso di cristallografia, con il quale instaurò un duraturo rapporto d'amicizia.
Tornato in Italia, proprio grazie all'amico divenne segretario
dell'Istituto Tecnico di Torino
ed invitato a collaborare nel riordino della collezione mineralogica del celebre Complesso.
Nel 1854, a seguito del ritrovamento nel lago di Zurigo di
insediamenti abitativi palafitticoli, Gastaldi si mise all'opera nel tentativo riuscito
di trovare qualche cosa di analogo anche nel nostro Paese,
diventando così un autentico precursore della paletnologia,
vale a dire della scienza che studia le civiltà preistoriche.
Intanto, l'Istituto era diventato " Scuola di Applicazione per Ingegneri "
subito dopo l'Unità d'Italia, la sede spostata presso il castello del Valentino
e Bartolomeo nominato assistente alla cattedre di mineralogia e geologia
dove titolare era lo stesso Quintino.
Chiesta da quest'ultimo l'aspettativa per intraprendere l'attività politica,
Gastaldi divenne professore ordinario nel 1863.
Dall'anno dopo, e per ulteriori 14 anni, si dedicò alla stesura
della carta geologica del territorio biellese,
unitamente al progetto più articolato dell'intero comparto delle
Alpi Piemontesi.
Componente dell'Accademia Nazionale delle Scienze dal 1870,
divenne Consigliere Comunale di Torino e nel 1875
assunse la direzione del locale Museo Civico, donando al Museo stesso
la sua importante collezione di reperti paletnologici.
Accademico dei Lincei e membro delle Società Geologiche di Londra e Vienna,
nel 1878 venne nominato professore di Geologia presso l'Università del Piemonte.
Morì improvvisamente il 15 gennaio 1879
( Sergio De Benedetti, Libero del 17 ottobre 2013)
( Fotografie dal web)
Cara Antonella. Bello post. Per me é stato un bagno di cultura..... Cose che non sapevo... Un abbraccio. Thais, da Cucina Mon Amour Thais.
RispondiEliminaGrazie Thais, mi fa piacere che che tu abbia potuto leggere, qui da me, qualche cosa che non conoscevi. Un abbraccio. Antonella
EliminaCiao Anto, io non conoscevo la storia del CAI e quindi con questo post ho imparato tantissime cose nuove! Ma tu pratichi alpinismo? Bacioni, da Melinda Santilli
RispondiEliminaCiao Melinda, no, non pratico alpinismo...amo molto la montagna, quando posso ci vado...qualche arrampicata non da principianti l'ho fatta ma niente di più. Un bacione. Antonella
Ciao Antonella, che bel tuffo nella storia ci hai regalato, ovviamente non conoscevo nulla delle vicende da te narrate in questo post. Mi affascina la figura di questo uomo che ha studiato quello che la famiglia ha voluto, ma ha anche avuto la forza di seguire sogni e passioni, come si suol dire non è mai troppo tardi. Un abbraccio e buona giornata, da Audrey Borderline.
RispondiEliminaE' vero Audrey, è bello vedere qualcuno che non rinuncia a i propri sogni...quest'uomo l'ha fatto! Un grande abbraccio. Antonella
SCUSATEMI, HO FATTO UN GRANDE PASTICCIO CON I COMMENTI, HO CERCATO DI RIPARARE COME POTEVO.
RispondiEliminaANTONELLA
Importante pagina di storia che non conoscevo, grazie Antonella*
RispondiEliminaUn forte abbraccio e grazie per essere sempre presente nel mio blog, baciiiiiii
Ciao Luisa, per me è un piacere passare dal tuo blog.
EliminaGrazie di aver apprezzato questa piccola storia..
Buon pomeriggio.
Antonella
Alla fine ha realizzato il suo sogno,
RispondiEliminaun saluto
E' vero ha realizzato il suo sogno...e realizzare i propri sogni è la cosa più bella che ci può capitare.
EliminaUn bacione.
Antonella
Bella cronologia della storia di Bartolomeo Gastaldi, complimenti!
RispondiEliminaNon a caso, una delle vette della catena del Monviso è stata dedicata a lui.
Molto bello il tuo nuovo header, adattissimo al tuo blog.
Un caro abbraccio e buona serata.
Ciao Gianna, ti ringrazio per i complimenti che, qualora mi leggesse, giro all'autore dell'articolo, bravissimo giornalista che ho citato a fine post.
RispondiEliminaNon sapevo che si chiamasse header, in questo campo sono di un'ignoranza spaventosa, comunque sono contenta che ti piaccia e soprattutto che lo trovi adatto al tipo di blog.
Un abbraccio e buona serata anche a te.
Antonella
L'ho imprato dopo anni, Antonella, tranquilla...
EliminaUn po' di storia che non conoscevo, ma qui da te s'imparano tante cose interessanti, grazie!
RispondiEliminaBellissimo il nuovo header, mi piace un sacco :-)
Un bacione cara Antonella, ti auguro una serena serata
Ciao Betty, grazie a te di apprezzare sempre quello che propongo. Questa storia a me è piaciuta molto anche perchè è la storia della realizzazione di un sogno.
EliminaGrazie sono contenta che la nuova veste del blog ti piaccia...avevo voglia di cambiare un po'!
Un abbraccio e dolce serata a te e ai tuoi cari.
Antonella
Mi piace...hai cambiato il look del tuo blog e trovo che sia molto in tema. Interessante anche il post, mi hai fatto conoscere una storia affascinante, che non conoscevo.
RispondiEliminaBuon pomeriggio Stefania
Ciao Stefania, grazie, avevo voglia di cambiare un po' e questo dipinto mi è sempre piaciuto...sono contenta che lo trovi in tema.
EliminaMi fa piacere che anche la storia della nascita del CAI abbia incontrato il tuo interesse.
A presto, felice serata.
Antonella
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCara Antonella sempre interessanti i tuoi post ,mi complimento anch'io per il tuo nuovo header. Baci
RispondiEliminaGrazie Cettina, sono contenta che la nuova veste del blog piaccia a tutti...io sono un'abitudinaria e faccio molta fatica a cambiare...
EliminaGrazie sono felice che anche il post abbia incontrato il tuo gradimento.
Un abbraccio.
Antonella
Ciao Antonella sono passata per dirti che sto meglio visto che me lo hai chiesto in un commento. ora però leggendo questo post casualmente sul CAI mi sono un poco rattristita perchè sia io che mio padre siamo stati per anni soci (a me mi iscrisse dalla nascita) e così a suo tempo ebbi anche la 'medaglietta d'oro' come 'vecchia socia'....pensa te....ma bando ai ricordi...
RispondiEliminaanzi, grazie per avermi dato l opportunità attraverso il tuo scritto di saperne di più su qst gloriosa associazione!
Mi dispiace, Fiore, di avere risvegliato dei ricordi che ti hanno resa triste...
EliminaGrazie di essere passata, ti auguro una buona serata.
Antonella
In ogni cosa c'è dietro una storia e tu ci porti sempre alle radici!E' bello conoscere le origini!Baci e buona serata!Rosetta
RispondiEliminaHai ragione Rosetta, è bello conoscere le origini delle cose, o come in questo caso delle grandi associazioni, che ci circondano.
EliminaTi auguro una dolce serata.
Antonella
bello e interessante il post, come sempre qui da te apprendo qualcosa ed è un piacere passare.
RispondiEliminaHo sorriso un po' xchè sono a conoscenza delle "vicissitudini" relative alla pubblicazione.
buona notte
Gloria
Dì pure che stai ridendo...a parte tutte le storie legate alla pubblicazione sono contenta che ti sia piaciuto. Ti aspetto domani, un abbraccio.
EliminaAntonella
Anch'io ho appeso qualcosa di nuovo grazie a te. Ho saputo che un illustre avvocato di Torino e' appena deceduto. Magari la notizia l'ha i saputo anche tu?
RispondiEliminaUn abbraccio cara Antonella.