venerdì 14 giugno 2013

Il mito di Eco e Narciso





La leggenda di Eco e Narciso

Nell'antica Grecia, in un giorno lontanissimo, Cefiso, il dio delle acque, rapì la ninfa Liriope. 
Si amarono teneramente e dalla loro unione nacque un figlio che fu chiamato Narciso. 
Gli anni passarono e Narciso divenne un ragazzo meraviglioso.
 Liriope volle salvaguardare la bellezza del giovinetto; si recò perciò dall'astrologo Tiresia che, 
dopo aver consultato l'oracolo, le disse:
- Narciso vivrà molto a lungo e la sua bellezza non si offuscherà. 
Ma il giovinetto non dovrà più vedere il suo volto.






La profezia di Tiresia si avverò: Narciso restò per sempre adolescente,
 mantenendo intatta la sua bellezza che svegliava i più teneri sentimenti nelle ninfe che l'avvicinavano.
Ma lo splendido ragazzo sfuggiva il mondo e l'amore e 
preferiva trascorrere il tempo passeggiando da solo nelle foreste sul suo cavallo 
oppure andando a caccia di animali selvatici.
Un giorno, mentre cacciava, sentì rimbalzare tra le gole della montagna una voce che
 si esprimeva in canti e risate.
 Era Eco, la più incantevole e spensierata ninfa della montagna che, al solo vederlo,
s'innamorò perdutamente di lui. 






Ma Narciso era tanto fiero e superbo della propria bellezza, 
che gli pareva cosa di troppo poco conto occuparsi di una semplice ninfa. 
Non così era per Eco che da quel giorno seguì il giovinetto ovunque andasse,
 accontentandosi di guardarlo da lontano. 
L'amore e il dolore la consumarono: a poco a poco il sangue le si sciolse nelle vene,
 il viso le divenne bianco come neve e, in breve, il corpo della splendida fanciulla
 divenne trasparente al punto che non proiettava più ombra sul suolo.
Affranta dal dolore si rinchiuse in una caverna profonda ai piedi della montagna,
dove Narciso era solito andare a cacciare. 
E lì con la sua bella voce armoniosa continuò a invocare per giorni e notti il suo amato.
Inutilmente perché Narciso, che pur udiva l'angoscioso richiamo, non venne mai.
Della ninfa rimasero solo le ossa e la voce.
 Le ossa presero la forma stessa della cava roccia ove il suo corpo era rannicchiato
 e la voce visse eterna nella montagna solitaria.







Da allora essa risponde accorata ai viandanti che chiamano.
Ma è fioca e lontana e ripete perciò solo l'ultima sillaba delle loro parole:
 ha perduto la sua forza invocando Narciso, il crudele cacciatore che non volle ascoltarla.
Narciso non ne fu affatto addolorato e continuò la sua vita appartata.
Fu allora che intervennero gli dei per punire tanta ingratitudine.
Un giorno, mentre il superbo giovinetto si bagnava in un fiume, 
vide per la prima volta riflessa nell'acqua limpida l'immagine del suo viso. 
Se ne innamorò perdutamente e per questa ragione tornava di continuo sulle rive del fiume 
ad ammirare quella fredda figura.
 Ma ogni volta che tendeva la mano nel tentativo di afferrarla,
 la superficie dell'acqua s'increspava, ondeggiava e l'immagine spariva.
Una mattina, per vederla meglio, si sporse di più e di più finché perse l'equilibrio cadendo nelle acque,
che si rinchiusero per sempre sopra di lui.
 Il suo corpo fu trasformato in un fiore di colore giallo dall'intenso profumo,
che prese il nome di Narciso.






"...Non ci separa l’immenso mare, nè un lungo cammino, nè i monti, nè città chiuse da mura: solo poca acqua ci tiene disgiunti, e tanto piccola è la distanza che ci potremmo toccare. Ardo d’amore e gli tendo le braccia, gli sorrido e lui mi sorride, gli parlo e mi parla, ma non sento quello che dice..."


( fotografie: Caravaggio. Narciso alla fonte, dal web )





30 commenti:

  1. Il mito di Narciso è uno dei più affascinanti perché incarna l'eterna superbia della bellezza che si autoincensa ed isola dagli altri, mentre Eco rappresenta il profondo dolore dell'amore vano.

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    1. Ciao Ambra, io , tra l'altro, lo trovo attualissimo, come tutti i miti d'altre parte!
      Ciao, buona giornata.
      Antonella

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    1. Sai, non credo sia giusto essere Eco..., non per un a persona come te!
      Buon fine settimana.
      Antonella

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  3. Narciso non mi piace, come non mi piacciono le persone che incarnano il suo mito: egocentriche, con un’alta considerazione di se stesse e delle loro azioni, che le spingono a ritenersi al di sopra delle parti. Ne conosco diverse, sul lavoro ed anche nella sfera delle amicizie e delle conoscenze.
    Sarà che io tendo sempre a sminuirmi...

    Ti mando un abbraccio, cara Antonella ♥ e ti saluto con affetto

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    1. Credo che tutti, in un epoca come questa che si basa molto sull'apparenza, sull'avere, sull'aspetto fisico, tutti conosciamo qualche Narciso...e anche a me non piacciono, una cosa è la bellezza del mito, tutt'altra cosa è avere a che fare con persono malate di narcisismo.
      Ti auguro una buona giornata, a presto.
      Antonella

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  4. Sono due storie molto tristi, frutto dell'egoismo e dell'amore non corrisposto.
    Ora noi Jene siamo un pò giù di corda, ce ne andiamo nella savana a farci coccolare dai leoni.
    Un abbraccio zamposo

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    1. Ciao amiche Jene, cosa vi succede? Mi raccomando, su con il morale...spero che la leoneterapia funzioni!
      Un abbraccio zamposo.
      Antonella

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  5. Ciao Anto,
    conosco bene questo mito e anche tutte le conseguenze che ha creato, specie nel ramo della psicanalisi dove addirittura c'è la "sindrome di Narciso".
    Il quadro di Caravaggio (che è uno dei miei artisti preferiti) mi è piaciuto da impazzire!
    Un bacione

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    1. Questo Caravaggio è splendido, l' ho visto esposto a una mostra a Torino e mi ha incantata.
      Sai che Caravaggio è anche tra i miei artisti preferiti? Anzi, forse è il mio preferito1
      Un bacione e buona giornata.
      Antonella

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  6. Grandioso post!
    Sempre bravissima!
    Una abbraccio e buona giornata da Beatris

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    1. Grazie Beatris, e tu sei sempre gentile!
      Un abbraccio affettuoso.
      Antonella

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  7. ciao
    sempre belli e interessanti i tuoi post. Ciao

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    1. Ciao Roby, grazie, sono contenta che ti piaccia passare di qui.
      Ti auguro buona giornata e una coccola alla piccola HayLyn.
      Antonella

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  8. Amo questa storia, in fondo siamo tutti un po 'narcisistica ed è tenuto a mantenere un equilibrio psicologico. Un'altra cosa sarebbe l'ossessione.

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    1. Hai ragione, un fondo di narcisismo lo abbiamo tutti il problema è quando da questo narcisismo ci si lascia dominare. Come tutti i miti anche questo ci racconta la vita dell'uomo.
      Ciao, buona serata e grazie per le tue visite.
      Antonella

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  9. Hai descritto molto bene la bellezza del mito, Antonella.

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    1. Grazie Gianna, la mitologia mi è sempre piaciuta, sia io che mio marito ne siamo appassionati e mi piace parlarne con voi.
      Buona serata, a presto.
      Antonella

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  10. Narciso ha fatto la fine che meritava... povera Eco... che storie tristi questi miti...
    Un bacione cara Antonella, ti auguro una dolce serata

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    1. I miti sono bellissimi e terribili e in fin dei conti sono la storia dell'uomo con tutte le sue passioni e miserie.
      Auguro una dolcissima serata anche a voi.
      Antonella

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  11. Che bel post, come dice nonna Bea "la bellezza acceca gli stolti"... Narciso era troppo preso da se stesso per accorgersi di Eco...
    Un abbraccio :) TVB

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  12. E quante persone anche oggi, anzi soprattutto oggi, sono talmente prese e concentrate su stesse e non si accorgono di chi è accanto a loro e li ama veramente. Niente di nuovo nella storia dell'uomo.
    Un bacione.
    Antonella

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  13. il quadro è bellissimo! Narciso ha ricevuto un dono che è stata la sua condanna: l'eterna giovinezza e bellezza non gli hanno permesso di lavorare sulla propria anima. E oggi siamo invasi da novelli Narcisi vittime di botox e lifting, diete e punturine. Che tristezza.

    Un abbraccio

    Gloria

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  14. L'hai detto, che tristezza! Un argomento che tra l'altro abbiamo già affrontato tante volte.
    Il quadro, secondo me, è meraviglioso, quando l'ho visto dal vero ho pensato di morire.
    Ciao nonna felice, un abbraccio.
    Antonella

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  15. Ciao Antonella,
    questo è stato il primo moti che ho letto e da allora ho iniziato ad amare perdutamente i miti. Narciso poi è anche una bellissima canzone della Consoli ;)
    Un gran bel post raccontato in modo leggero e scorrevole, brava !!!
    Un abbraccione

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    1. Grazie Audrey, sono contenta di aver scelto il primo mito che hai conosciuto. Ero un poi' titubante su questa serie di post invece mi piace moltissimo prepararli e vedo che piacciono anche a voi.
      Ciao, un bacione.
      Antonella

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  16. è ancora attualissimo questo mito ......per chi vive di apparenza e per chi vive non di sostanza se al giorno d'oggi si ptessero specchiare in quelle acque mi sa che saremo la metà sulla terra.....buon w.e. antonella un'abbraccio

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    1. Considerazione più che giusta...mai epoca si è basata così tanto sull'apparenza. Questa è proprio l'era dei narcisi e del vuoto mentale e morale...hai ragione quanti in meno saremmo se potessimo specchiarci ancora in quelle acque.
      Ciao cara Barbara, un abbraccio eun augurio per un sereno fine settimana.
      Antonella

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  17. Cara Antonella ci hai deliziato con il racconto ,soprattutto con le immagini del Caravaggio ;purtroppo nel mondo troviamo ancora tanti Narcisi che vivono beandosi solo di loro stessi chiusi nell'egoismo più cupo,una lezione farebbe bene....Ciao a presto

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    1. Ciao Cettina, grazie e grazie per aver apprezzato il meraviglioso dipinto di Caravaggio che è sempre una gioia per gli occhi.
      Hai ragione ai tenti Narcisi dei nostri giorni una bella lezione non farebbe male!
      Ciao, ti auguro un sereno fine settimana.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")