martedì 24 febbraio 2015

Ponson du Terrail, il visconte che inventò l'epica di Rocambole





Il visconte Pierre - Alexis Ponson du Terrail, nato nel 1829, scrittore di romanzi popolari,
dopo una serie di pubblicazioni di scarso successo, apparse su quotidiani e riviste, nel 1857 inventò
di sana pianta un personaggio molto particolare, eroe del male che vive avventure inverosimili
nel tentativo ambizioso di conquistarsi una vita agiata e aristocratica, salvo poi convertirsi al bene e tornare
squattrinato.









Il successo  quasi immediato lo porterà in poco tempo ad avere proprio la vita agiata che sognava il suo
protagonista, diventando addirittura sinonimo di iperbole tuttora presente nella descrizione esasperata dell'agire estremo.









Oggi infatti se parliamo di impresa, evasione o fuga audacemente e avventurosamente messa in atto,
 parliamo di un avvenimento " rocambolesco ", dal nome del personaggio 
di du Terrail: Rocambole.









Nel 1865, dopo sei libri su di lui già editi, uscì  " La ressurection de Rocambole ", forse il
più geniale, pazzo ma avvincente tra i 22 romanzi incentrati sull'avventuriero.









Inevitabilmente Pierre - Alexis, frastornato dal crescente successo, iniziò, pian piano, se non
ad identificarsi con il personaggio inventato, almeno a scimmiottarne le caratteristiche, rendendosi
interprete di atteggiamenti e comportamenti assai discutibili, avventure galanti più millantate che effettive,
debiti di gioco accumulati con fughe ridicole e poi regolarmente pagati e tentativi grotteschi di passare
per un agente segreto al soldo di non precisati governi rivoluzionari.









Il questo senso du Terrail non si fece mancare nulla e se non altro la sua vita pseudo - turbolenta
servì a vendere ancora più copie, anche se con problemi personali molto rischiosi.









Entusiasta poi, sta volta per davvero, delle gesta di Napoleone III, quando questi venne sconfitto 
dai prussiani a Sedan il 2 settembre 1870 e dovette capitolare abbandonando la Francia, 
Pierre - Alexis decise di darsi alla guerriglia contro gli usurpatori.









Abbandonata l'adorata Parigi per Orleans, di lì a poco però devette rifugiarsi a Bordeaux, sfuggendo alle truppe tedesche con molto affanno.









Nella capitale dell'Aquitania, il nostro eroe trovò un ambiente assai diverso da quello di Parigi,
fatto di cose concrete, di lavoro, di impegno sociale, senza dunque quel livello di fantasia e 
di internazionalità della metropoli  che aveva contribuito al suo fascino scriteriato.









Intenzionato a rinverdire le gesta del suo Rocambole, iniziò a scriverne le nuove avventure,
ma la morte lo colse il 10 gennaio 1871, poco più che 40enne, probabilmente a causa dell'alcool.





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12 commenti:

  1. Qui da te trovo sempre libri e storie che non ho mai sentito... e come potrebbe essere altrimenti con tutti i libri che hai letto??? :D
    Un abbraccione grande grande!

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    1. Ciao Vivy, sono contenta che ti piacciano le mie " piccole storie nella storia", grazie davvero!
      Un abbraccio.
      Antonella

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  2. Peccato per la sua triste fine. Bello questo piccole storie nella storia, come sempre è una grande rubrica di scoperta e apprendimento.
    Baci e buona serata

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    1. Ciao Audrey, sai che ci tengo tantissimo a queste piccole storie nella storia e quindi immaginerai il piacere che mi fa il tuo complimento. Sì, peccato per la triste fine del Visconte però...un pochino se l'è cercata!
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Antonella cara ciao, il mio post che tu hai commentato ha avvisato chi di dovere, ora ho eliminato, mi spiace che si è cancellato anche il tuo commento. Ti chiedo scusa!
    Un abbraccio.
    dani

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    1. Non preoccuparti...l'ho letto e sono rimasta male per te, mi è venuto istintivo scriverti due parole ma immaginavo che avresti cancellato tutto. Ti auguro che non succeda più...
      Un abbraccio.
      Antonella

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  4. Cara Antonella, come sempre é un piacere passare qui da te e scoprire tanti lati interessanti di persone che molte volte mi sono sconosciuti e che sono quindi felice di conoscere e poi i svariati risvolti sulle definizioni che usiamo comunemente senza sapere perché.
    Un abbraccio, ciao!

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    1. Grazie Carla, mi fa davvero piacere che queste piccole storie nella storia risultino interessanti. E' vero a volte usiamo comunemente dei vocaboli ed ignoriamo le belle storie che ci sono dietro.
      Un grande abbraccio.
      Antonella

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  5. Caspiterina, fantastico questo personaggio. Non lo conoscevo.
    Grazie per questa mirabile scoperta.
    Ciao Antonella.

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    1. Ciao Pia, sì, un personaggio davvero " rocambolesco ", una vita avventurosa a tutti i costi,un personaggio da romanzo.
      Un abbraccio, a presto.
      Antonella

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  6. Davvero fantasmagorico il tuo racconto ed anche ben documentato... un bel tuffo nel passato di questo antesignano del più moderno Arsenio Lupin ^_^
    Felice serata
    Paolo

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    1. Ciao Paolo,benvenuto nel mio piccolo spazio. Ti ringrazio, mi fa piacere che ti sia piaciuto, una vita davvero fantastica quella del Visconte e del suo alter ego..bello il tuo parallelo con Arsenio Lupin.
      Buon fine settimana, a presto.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")