Dici Carnevale e ti viene subito in mente l'immagine di Venezia, poi dei carri allegorici di Viareggio o di Putignano. O pensi al Carnevale di Rio. Sarà per la presenza del papato o per il timore reverenziale che incute la sua storia , ma Roma non è associata al Carnevale. E invece c'è una storia antica e poi barocca, radicata e popolare, del Carnevale romano.
Il Carnevale romano è un crocevia tra sacro e profano, tra pagano e cristiano, tra antico e moderno,
tra nobile e plebeo, in cui l'uno sconfina nell'altro e uno si fa beffe dell'altro. Una festa che coglie l'humus popolare romano, l'indole ironica e comica dei romani, il forte senso della caricatura e del grottesco.
Ma anche la dimestichezza con l'eterno e con la storia, l'intreccio di religioso ed irriverente, la celebrazione rituale del corpo, del sesso e del cibo, l'elogio della follia fino all'esorcismo collettivo di paure e spettri.
E i brindisi infiniti alla morte ubriaca, nella speranza che, alterata dalle libagioni, anche la morte perda lucidità e non svolga il suo compito ferale. Un' antica impronta dionisiaca, quel Dionisio che a Roma
diventò Liber Pater e Bacco, ispira alle sue origini i Saturnalia, con le sue trasgressioni e le sue maschere.
Poi l'anima trasgressiva e orgiastica delle origini viene gradualmente metabolizzata dalla Roma
cristiana e papalina, che non abolisce le feste pagane ma tende piuttosto a riconvertirle dentro la propria sfera per controllarne gli effetti.
Il Carnevale di Roma " gran teatro del mondo ", si intreccia al mondo delle maschere e dei travestimenti ma anche alle gare dei cavalli, derivazioni dell'antica Equiria, la festa equestre che cadeva il 27 febbraio e si ripeteva poi quindici giorni dopo, dedicata in origine al dio Marte. E poi continua nella Roma cattolica fino al principio dell'ottocento, come ricorda Goethe nel suo " Viaggio in Italia ", con la gara dei cavalli prima tra Testaccio e il Campidoglio e poi sulla via Lata, l'attuale via del Corso, da piazza del Popolo a piazza Venezia. Riti di passaggio dall'inverno alla Primavera, come ricorda nel suo " Calendario " Alfredo Cattabiani.
Ma ricca è anche la fioritura delle maschere romane, raccolte in un memorabile testo di Anton Giulio Bragaglia, a cominciare da Meo Patacca. Il Carnevale romano costituiva non soltanto una festa liberatoria ed euforica, ma aveva anche un suo lato eversivo e poco rassicurante. Franco Cardini parla ne " I giorni del sacro " di " festa inquietante " e di " fase pericolosa dell'anno " perchè esplodevano violenze e all'indomani si facevano macabri ritrovamenti. Non a caso nel 1560 furono proibite le maschere a Roma in seguito a fatti di sangue che si ripeterono nel 1579.
E l'atmosfera minacciosa del Carnevale romano la colse anche Goethe, assistendo alla " festa dei moccoletti " segnata dalla minaccia di ammazzare chi aveva la candela spenta, e vi era chi spegneva apposta la candela del proprio vicino per compiere assassinii rituali. Insomma c'era un versante sinistro del Carnevale romano.
Il Carnevale fungeva fino ad un certo punto da valvola di sfogo per le intemperanze e il disordine. Anzichè imbrigliarle e domarle, il Carnevale romano in alcune fasi storiche le favoriva, dandone un teatro, un rituale e una messa in scena adatta; diventava un po' come l'odierno Carnevale di Rio, una specie di zona franca e tempo sospeso in cui poter compiere delitti in altri periodi dell'anno vietati.
La funzione principale del Carnevale, era di " canalizzare " e " rendere inoffensive , oltre che delimitare nel tempo e nel luogo, alcune manifestazioni esplosive o alcune tensioni " sataniche ". Una sorta di rovesciamento rituale, non solo limitato al piano politico e sociale, per consentire un controllo delle spinte sovversive e contestatrici, ma anche un evento iniziatico, per circoscrivere e neutralizzare l'affiorare dei demoni e degli spiriti nefasti.
A Carnevale è dato libero ma limitato accesso alla follia e al caos, all'inversione dei ruoli sociali, anagrafici e perfino sessuali; il principio che lo sorregge è l'eccezione che serve a confermare la regola, consentire uno sfogo per rafforzare l'ordine, la gerarchia e riportare la trasgressione nell'alveo dei rapporti normali, nell'osservanza dei doveri civili e delle pratiche religiose. Semel in anno licet insanire. Non manca accanto al controllo dell'aspetto destabilizzante, anche l'aspetto puramente ricreativo e festoso, il divertimento e l'allegria carnascialesca.
Se il " comico " per Pirandello nasce dal " sentimento del contrario ", la festa del Carnevale è fondata sul mondo capovolto.Una festa del comico e del grottesco in piazza, in cui tutti sono attori e spettatori, vittime e carnefici. Una festa di popolo, realmente comunitaria, dove la tradizione perdeva l'austero sussiego delle Cattedrali e dei Palazzi e scendeva chiassosa e festosa per i vicoli e le piazze di Roma.
Un rito collettivo e un patrimonio d'umanità da non dimenticare e che oggi viene riportato alla luce.
Tra tante posticce feste reinventate per finalità turistiche, o importate, come Halloween, una specie di Carnevale concentrato in una sera per esorcizzare e ridicolizzare la morte, un'antica e genuina tradizione popolare come il carnevale romano non può essere inghiottita nell'oblio
L'anima di un popolo ha bisogno del suo Carnevale,
come la verità ha bisogno di una maschera per svelarsi.
( fonte Marcello Veneziani )
Vi rubo solo un momento per scusarmi del fatto che non sto passando molto spesso dai vostri blog. Purtroppo ho un braccio immobilizzato a causa di una grave infiammazione del tendine e faccio molta fatica a rimanere al pc, infatti sto pubblicando post che avevo preparato in precedenza.
Un caro saluto a tutti e un abbraccio.
Bellissima questa spiegazione delle origini del Carnevale! Almeno lo rende più interessante ai miei occhi. Non mi è mai piaciuta come festività. Comunque è un post davvero bello!
RispondiEliminaSpero che tu guarisca presto! A presto .. Dream Teller ^^
Ciao, anch'io non amo molto il Carnevale e non amo i travestimenti...però mi piace conoscere la storia e l'origine delle tradizioni. Sono contenta che ti sia piaciuto.
EliminaBuon fine settimana.
Antonella
Cara Antonella, questa millenaria tradizione continuerà sempre.
RispondiEliminaGrazie di questo bellissimo post cara amica.
Tomaso
Grazie a te Tomaso per apprezzare quello che scrivo. Hai ragione, certe tradizioni non moriranno mai.
EliminaUn caro saluto.
Antonella
Bellissimo post con splendide immagini e il tuo descrivere che coinvolge!
RispondiEliminaTi auguro con tutto il cuore buona salute!
Un abbraccio forte da Beatris
Grazie Beatris, il braccio va già meglio. E grazie per aver apprezzato questo post....non ero sicura di essere riuscita ad esporre le cose in modo chiaro.
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Il Carnevale romano è sicuramente qualcosa di particolare, da approfondire specie negli aspetti più violenti.
RispondiEliminaSecondo me è rimasto un po' il senso di "valvola di sfogo" annuale...
Moz-
Sicuramente il Carnevale continua ad avere questo senso di valvola di sfogo, di momento in cui mascherandoti butti via la maschera che indossi tutto l'anno e ti permetti di palesarti per quello che sei.
EliminaInteressante, è vero, la storia del Carnevale romano in modo particolare negli aspetti violenti e crudi.
Un abbraccio.
Antonella
Mamma mia quante notizie sul carnevale... devo ammettere che è una festa che non mi è mai piaciuta, non so perchè... :(
RispondiEliminaCerca di rimetterti presto, un bacione grandissimo!
Ciao Vivy, tranquilla, il mio braccio va decisamente meglio.
EliminaAnche a me il Carnevale non è mai piaciuto molto, mi piace sotto il profilo storico riscoprirne le origini.
Un grande abbraccio.
Antonella
Non conoscevo molte cose sul carnevale e grazie per averli postate.
RispondiEliminaUno in bocca al lupo per la tua salute.
Grazie a te per aver apprezzato quello che ho scritto. Grazie, il mio braccio va meglio.
EliminaUn caro saluto.
Antonella
Cara Antonella,quante notizie sul Carnevale!Ci informi sempre di tutto!Spero che il tuo braccio si riprenda presto!Bacioni,Rosetta
RispondiEliminaCiao Rosetta, sì, il mio braccio va meglio, per fortuna!
EliminaUn bacione.
Antonella
Ecco un altro post documento descrittivo nei dettagli.
RispondiEliminaMi spiace moltissimo per il tuo braccio,
Ristabilisciti presto, un caro saluto ed un forte abbraccio
Ciao Carla,il mio braccio va decisamente meglio...certo che non dovrei stare al pc!
EliminaGrazie, sono contenta che il post ti sia piaciuto, come sai mi piace scoprire origini e tradizioni...
Un abbraccio.
Antonella
Grande post Antonella.
RispondiEliminaDovrò rileggermelo con calma, grazie.
Mi è piaciuto molto l'aver citato Pirandello, direi appropriato.
Le immagini sono bellissime, brava.
Rimettiti presto però, bacio. 💚
Ciao Pia, grazie, mi fa davvero piacere che tu lo abbia trovato interessante, ho cercato di andare un po' oltre l'idea di Carnevale che noi oggi abbiamo e di trovarne le origini.
EliminaIl mio braccio va meglio, a presto, un abbraccio.
Antonella
Ciao Antonella,
RispondiEliminagran bel post, davvero interessante e curioso ;)
un abbraccione e rimettiti presto amica mia
Ciao Audrey, grazie...naturalmente ne abbiamo già parlato telefonicamente ma il commento scritto ...bè, è tutta un 'alta cosa.
EliminaUn abbraccio.
Antonella
Come sempre Antonella le tue descrizioni all'argomento sono ricche di particolari, corredate da bellissime immagini.
RispondiEliminaGrazie,e tanti auguri di guarire presto.
Un abbraccio.♥
Dani
Ciao Daniela, il fatto è che a me piace molto fare ricerche e, quasi sempre, ho tempo a mia disposizione.
EliminaPer quanto riguarda al braccio va molto meglio, grazie.
Un abbraccio.
Antonella
Cara Antonella, innanzitutto mi dispiace molto per il tuo braccio! Queste infiammazioni sono dolorosissime e fastidiose!
RispondiEliminaIl tuo post è fantastico. che lavoro! e che meraviglia! Immagini e racconti stupendi. Io non ne sapevo davvero niente di questi carnevali romani... in generale non sono tanto tipo da carnevale, ma sapere questi "retroscena" è interessante.
Un abbraccio e auguri carissimi
Cinzia
Ciao Cinzia, che bello " vederti "! Il mio braccio adesso va meglio però, hai ragione tu quando dici che queste infiammazioni sono dolorose. Ho avuto veramente tanto male, al punto che sono svenuta più volte.
EliminaGrazie, sono contenta che questo " lavoro " ti sia piaciuto. Anch'io non amo il Carnevale, però trovo interessante conoscere l'origine delle tradizioni che ancora oggi portiamo avanti e conoscere i " retroscena "
Un abbraccio a te e una coccola a Stella.
Antonella