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IL gatto di Proust |
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Il gatto di Mario Soldati |
Gatti Consiglieri
da Lincoln, a Churchill, a Bush dietro ogni grande uomo c'è un grande felino.
" E' il 22 settembre 1872. Un uomo è curvo sul tavolo davanti ad un foglio bianco, accarezza il suo gatto tigrato accoccolato sul bordo della scrivania che lo guarda con gli occhi quasi fosforescenti. Dopo il rapido ma intenso scambio di sguardi l'uomo prende la penna e comincia a scrivere: "La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, se non come punizione di un reato per il quale l'imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura. Il Congresso ha facoltà di porre in essere la legislazione opportuna per dare esecuzione a questo articolo" poi si volge al micio "Che ne dici Tabby? Tu che come gatto ami la libertà, non potrai che essere d'accordo". Gli risponde un dolce suono di fusa. Quell'uomo si chiamava Abramo Lincoln e da quel giorno la Storia dei Diritti Umani avrebbe preso un nuovo corso". ( tratto da un articolo di D.Mastromattei apparso su Libero del 15 febbraio 2012)
A Milano in occasione della giornata del gatto oltre ad altre iniziative si terrà il vernissage della mostra di Franco Bruna: "15 opere dell'acquafortista dove il felino è la pantera di Hemingway o il gatto alpino di Quintino Sella; il marinaro di Susanna Agnelli o il gatto sornione che gioca a scopa con Mario Soldati in un'osteria delle Langhe". ( Le immagini sono tratte da Libero)
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Il gatto di Jorge Luis Borges |
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Il gatto di Colette |
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Mirtilla |
Questi, più modestamente sono i gatti di mia sorella Laura
BUONA FESTA A TUTTI I GATTI!
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Pinko |
Non conoscevo questa storia! Mirtilla è la mia preferita.... (se mi sentisse Hope!!!) ha proprio un musetto dolce!!!! evviva i felini, eleganti e coccoloni!!!! ciao Anto!
RispondiEliminaCiao Valentina, pensavo fossi andata a leggere quello di quest'anno, invece ti ritrovo qui.
RispondiEliminaMirtilla ha un musetto dolce ma è terribile...a volte una vera gattaccia! Meglio che Hope non ti senta.
Ciao, un abbraccio.
Antonella