giovedì 13 ottobre 2016

La cantante australiana Helen Porter ancora tra noi come " Pesca Melba "






Quando la signorina Heken Porter Mitchell, nativa di Melbourne, andò sposa al barone Charles Frederick Nisbett Armstrong, disse chiaramente al marito che avrebbe voluto continuare la sua attività di cantante lirica. Il barone acconsentì a parole, ma, quando dopo alcune settimane Helen rimase incinta, si convinse che dell'argomento non si sarebbe più parlato.





Nato il piccolo George nel maggio 1883 a Brisbane, dopo sei mesi Helen confermò che, compatibilmente con lo svezzamento del piccolo, sarebbe tornata di tanto in tanto a Melbourne per proseguire gli studi musicali presso la locale Town Hall.





Charles a questo punto si oppose con la solita storia che la moglie di un nobile, per di più madre, non poteva e non doveva esibirsi in pubblico attraverso attività licenziose quali, appunto, spettacoli con trame scabrose. Helen non ci pensò più di tanto, prese il piccolo George e tornò dai genitori a Melbourne, chiedendo il divorzio.





Un anno dopo, a luglio, Helen si esibiva in un concerto presso la medesima Town Hall, ottenendo un buon successo. Sistemate le cose in famiglia e lasciato il bimbo ai genitori, Helen adottò il nome d'arte con il quale diventerà famosa e partì per Parigi dove prese lezioni di perfezionamento dall'insegnante italo - francese Mathilde Marchesi, che resterà al suo fianco fin quando, dopo un concerto al Covent Garden di Londra, la consacrazione di Helena sarà definitiva.





Siamo nel 18888, Helen ha 27 anni, il piccolo George nel frattempo l'ha raggiunta con i nonni, mentre il marito separato è rimasto in Australia. Il repertorio spazia con grande successo da Verdi  a Donizetti, passando per Bizet, Wagner, Gounod,Rossini, Masssenet e Leoncavallo, con una facilità impressionante di interpretazione in tutti i teatri d'Europa e d'America.





Nel 1903 a New York avviene l'incontro con Enrico Caruso e con la musica di un altro grande compositore italiano Giacomo Puccini, osannati tutti al Metropolitan Opera Hause con la Boemè, sotto la direzione di Arturo Toscanini, lo stesso che nel 1826 aveva diretto la prima presso il Teatro Carignano di Torino.





In precedenza nel 1893 Helen si era legata sentimentalmente al Duca Luigi Filippo Roberto d'Orleans, conte di Parigi, pretendente senza successo al trono di Francia, famoso per aver tentato con gesti eclatanti di essere arruolato nel 1914 allo scoppio della Grande Guerra e morto in esilio a Palermo nel 1926. Con Luigi Filippo Helen si recò in Russia nel corso di una fortunata tournèe presso la corte di Nicola II.





Nel 1922 dopo vent'anni di battaglie legali Helen riuscì ad ottenere il divorzio dal barone Nisbett Armostrong.
Alla presenza dei reali dì Inghilterra, George V e Vittoria Maria di Teck, nel 1926 tenne un concerto d'addio presso il Covent Garden. Tornò a Melbourne e fondò il locale Conservatorio, di cui fu presidente fino alla morte, nel 1931.





Per quanto riguarda il nome d'arte, sappiate che il grande cuoco francese Georges Auguste Escoffier inventò in suo onore un dessert a base di pesche cotte in sciroppo di zucchero, gelato di crema e marmellata, al quale venne dato il nome, tuttora vigente, di " pesca Melba ". In arte, appunto, Helen Porter Mitchell fu universalmente nota come Nellie Melba, il nome derivante dal diminutivo con il quale veniva chiamata dai genitori e il cognome in ricordo della sua città natale.


( Sergio De Benedetti, Libero del 18 agosto 2016 )
( Fotografie dal web )

6 commenti:

  1. ma quanto mi piace questo post! adoro le rievocazioni e adoro la pesca melba che golosità.. non la mangio da una vita! Grazie :-)

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    1. Grazie, a me piacciono molto queste piccole storie...e anche la pesca Melba.
      Ciao, buona serata.
      Antonella

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  2. Che bel post, una storia davvero interessante che non conoscevo, belle anche le foto.
    Un abbraccio!

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    1. Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta. Io amo molto queste piccole storie un po' dimenticate.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  3. Non conoscevo assolutamente né il personaggio né il dolce. Proprio una bella rievocazione privata di una donna coraggiosa e moderna!

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    1. Grazie Michela, ci sono state tantissime grandi donne che hanno avuto la forza e il coraggio di precorrere i tempi, credo che sia giusto, ogni tanto ricordarle. Il dolce alcuni anni fa ( tanti anni fa ) era molto in voga, adesso in realtà è stato un po' dimenticato è anni che non mi capita di vederlo in una lista di dessert.

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")