sabato 1 ottobre 2016

L'arte come un romanzo: La Dama con l'ermellino di Daniela Pizzagalli





Durante l'estate ha preso il via la bella iniziativa del Corriere della Sera, L'Arte come un romanzo
un modo facile e leggero per conoscere un pochino di più alcuni grandi pittori, romanzando un po', aggiungendo un po' di roso e un po' giallo...



Leonardo ha immortalato il suo splendido sorriso in uno dei suoi più bei ritratti,
Matteo Bandello ha scritto di lei nelle sue novelle.
Fu l'amante di Ludovico il Moro, signore di Milano, prima del matrimonio di lui con Beatrice d'Este.
E' la 2 dama con l'ermellino ": Cecilia Galerani, una giovane proveniente da una famiglia di notabili d'origine toscana approdata alla corte milanese e destinata a conquistarla con la sua eleganza e la sua vivacità.
Daniela Pizzagalli ne ripercorre la vit, intessendo documenti e ricostruzione narrativa in un vivido racconto che fa risplendere un mondo di abiti e cerimonie, intrighi e seduzioni.

Quale carattere e quante ambizioni nasconde l'enigmatico sorriso di Cecilia? Qual'è il significato dell'ermellino raffigurato nel dipinto? La risposta compone un sontuoso affresco storico, con al centro un a storia d'amore consumata sulla sfondo dei grandi giochi di potere di una Milano a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento, tra il culmine delle fortune rinascimentali e l'inizio di un turbolento periodo che la vedrà contesa fra dominatori spagnoli e francesi









Attribuito in passato a Boltraffio e ad Ambrogio de' Preedis, oggi la paternità vinciana non è più messa in discussione, così come è accolta la teoria che la dama effigiata sia Cecilia Gallerani, alla quale alluderebbe l'ermellino, in greco galè. Cecilia, nata nel 1465, era figlia di Fazio Gallerani, nobile milanese e possidente terriero, La donna era sedicenne e orfana quando il suo amante, il duca Ludovico, le donò il feudo di Saronno.
A motivo della sua bellezza, dell'ingenio e delle doti dell'animo ella si pose in un ruolo di primo piano nella corte milanese, dopo che il duca prese moglie sposò il conte Bergamini di Cremona e abitò a Milano nel palazzo del Broletto.









Il rityratto fu celebrato da un sonetto di Bellincioni e venne mostrato dalla stessa effigiata, nel 1498, a Isabella d'Este, affinchè la colta marchesa di Mantova potesse confrontare il modo di operare di Leonardo con quello di Giovanni Bellini.
La Gallerani, nello scambio di lettere con Isabella, le faceva presente che all'epoca del ritratto era " sì imperfecta " e che al presente molto era cambiata.









La torsione del busto della figura sembra avvenire nel momento in cui si guarda il quadro, anche l'ermellino volge lo sguardo nella stessa direzione della donna, il suo manto è tracciato pelo per pelo; la bestiola sembra quasi spaventatga, ma la mano della donna, di una lucida anatomia, lo placa.
Dai raggi X emerge che dietro la spalla sinistra della dama era anticamente dipinta una finestra; ecco il motivo di quella luce così intensa e dell'effetto del riflesso che noi vediamo oggi.



8 commenti:

  1. Ho apprezzato questa collana del Corriere della Sera, e trovo affascinante la storia di questa bella signora, grazie per le spiegazioni Antonella!

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    1. Ciao Michela, è una bella collana...alcuni libri sono un po' leggeri e fantasiosi altri un po' più " reali ", comunque - a mio parere - un bel modo per spingere le persone ad avvicinarsi all'arte.
      Ciao, buon pomeriggio.
      Antonella

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  2. Le iniziative che diffondono cultura, arte e bellezza sono sempre apprezzabili.
    Sono contenta che tu stia meglio ed è bello rileggerti, bentornata Antonella, un abbraccio e buon fine settimana !

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    1. Ciao, sono felice di ritrovarti qui. Sì, sto decisamente meglio e non è detto che sia un bene perchè sto ricominciando a muovermi senza prestare attenzione...
      Vero, ogni iniziativa che tende ad avvicinare le persone alla cultura e all'arte è un'iniziativa che va apprezzata.
      Ti auguro una felice domenica.
      Antonella

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  3. E quattro !! Questo è il quarto commento che provo a scrivere !! Dicevo che ho sentito parlare di questa iniziativa del Corriere ma non ho comprato i libri. Quello che aveva come soggetto un quadro del Veermer, l'avevo già letto. Una iniziativa lodevole, comunque, per avvicinare all'arte e alla cultura. In quanto alla nobildonna, è bellissima e molto elegante, non per niente Leonardo era un genio !!! Un saluto

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    1. Ciao Mirtillo, mi spiace che tu abbia avuto questi problemi nel commentare, non so proprio da cosa possano dipendere.
      Sì, un'iniziativa molto bella, un po' per volta presenterò anche altri libri.
      Buona settimana, a presto.
      Antonella

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  4. cavolo, mi pento di non averli acquistati questi libri sono davvero interessanti e carini
    buona serata Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")