venerdì 24 giugno 2016

Lieti Calici: Malvasia delle Lipari ( Sicilia )




Quando io bevo penso, quando penso bevo!
François Rabelais (circa 1494 – 1553)



Carta d'identità




Denominazione:    Malvasia delle Lipari dolce doc

Vitigni principali:  Malvasia delle Lipari

Gradazione alcolica minima:   11,5 gradi



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Caratteristiche

* Colore      giallo dorato o ambrato.

* Odore       Ampio con sentori di albicocca di miele e di eucalipto.

*Sapore        Dolce, aromatico, caldo, soffice, decisamente pieno.


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Servizio

* Temperatura       10 gradi

* Abbinamenti       Biscotti, tartellette, piccola pasticceria anche farcita con creme. Ma soprattutto è 
                                 vino da meditazione.



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Le isole Lipari, o Eolie, costituiscono un piccolo arcipelago formato da sette isole ( Lipari, Stromboli, Salina,  Panarea, Vulcano, - mitologica residenza di Eolo - Filicudi e Alicudi. ) tutte in provincia di Messina, al largo di Milazzo. Qui i coloni greci portarono e coltivarono per primi la Malvasia che, dopo millenni,  viene ancora oggi coltivata e vinificata.









La produzione dell'omonimo vino era, verso la fine degli anni cinquanta del secolo scorso, in netta decadenza. Le sue sorti cambiarono grazie all'arrivo di un turista che, innamorato delle isole e dei suoi vigneti, vi si stabilì contribuendo in modo determinante alla rinascita di questo antico vino.









I vini dolci del Mezzogiorno suscitano oggi l'interesse di molti appassionati perchè intensi e solari, caratterizzati da profondità di colore e ampiezza di sapore. Nascono da uve, come detto, messe a dimora dagli antichi greci e forse addirittura dai fenici, e che quindi appartengono alla vetusta civiltà mediterranea. Oggi la Malvasia delle Lipari è prodotta soprattutto nelle isole di Salina e Stromboli, mentre la sua vinificazione nelle altre isole è modesta se non assente.









Il Vino



Quando Carlo Hauner, designer milanese, giunse nel 1963 nelle Eolie per trascorrervi un breve periodo di vacanza, si innamorò di queste isole selvagge e decise di acquistare una fattoria a Salina dove poter dipingere e produrre vino. In quel periodo la Malvasia era, come abbiamo visto, in declino, veniva commercializzata unicamente sul posto e non possedeva gli standard qualitativi per poter attrarre il mercato continentale.









Hauner, dopo pazienti ricerche fatte di numerosi tentativi, riuscì a scoprire i segreti di questo vino; seppe cioè vinificarlo in modo meno approssimativo di quanto era avvenuto sino a quel momento e le sue bottiglie incontrarono subito l'interesse degli intenditori.









La Malvasia delle Lipari di Hauner si impose soprattutto a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, apprezzata per la sua armonica compiutezza. L'intraprendenza di Hauner fu seguita poi da altri produttori che cambiarono metodi e impianti di vinificazione. elevando e valorizzando il patrimonio viticolo dell'arcipelago.









La DOC



Nel 1974 la Malvasia delle Lipari è stata riconosciuta Doc; il disciplinare che ne regolamenta la produzione prevede che il vino sia ottenuto con uve malvasia di Lipari ( massimo 95 % ) completate da uve Corinto nero ( 5-8 % ).
La resa massima delle uve è di 90 quintali per ettaro. Il disciplinare stabilisce che il vino possa essere prodotto  nelle varietà dolce, passito o dolce naturale, e liquoroso.









La Malvasia delle Lipari dolce deve possedere un tasso alcolico minimo di 11,5 gradi dei quali almeno 8 svolti. Ciò significa che il vino al momento della svinatura, deve registrare almeno 8 gradi alcolici. La Malvasia al momento della commercializzazione ha colore giallo dorato o ambrato; sfumature di colore che variano in funzione dello stadio di maturazione delle uve, in genere surmature o parzialmente passite.









Il profumo è ricco, ampio e lascia trasparire sentori di albicocca, tipico di alcuni vini dolci mediterranei. Si avvertono inoltre ricordi di miele ed eucalipto. Il sapore, dolce, è aromatico, caldo, soffice, decisamente pieno. La Malvasia va degustata a 10 gradi di temperatura, come vino da meditazione, ossia sorseggiandola senza nessun accompagnamento; oppure proposta assieme a pasticceria da forno come biscotti, tartellette, paste mignon anche farcite con creme o frutta: fragole, albicocche, pesche, ananas, mirabelles.









La Malvasia passita, o dolce naturale, è prodotta utilizzando grappoli particolarmente ricchi di zucchero. Presenta colore giallo oro tendente all'ambrato; l'odore è ricco di intensità aromatiche; il sapore è dolce, vellutato, pieno. La gradazione alcolica minima è di 18 gradi, dei quali 12 svolti. Il vino, servito a 10 gradi, oltre ad essere proposto senza accompagnamento, può essere servito a fine pasto in luogo di un distillato o per accompagnare piccola pasticceria da forno.










Infine il disciplinare prevede la produzione della Malvasia liquorosa ( in verità piuttosto rara ), che deve essere dotata di 20 gradi alcolici e avere colore giallo dorato o ambrato; il profumo deve risultare intensamente aromatico, mentre il sapore è dolce, pieno, sostenuto da spiccata alcolicità. Si serve a 10 gradi come vino da meditazione o dopo un pranzo importante in luogo dei distillati







Vi invito a passare dal blog di Audrey per  " gustare " insieme il suo coktail di- vino

Caipirissia alla Malvasia delle Lipari


( immagini dal web )
( wall d'apertura Audrey )



5 commenti:

  1. Cara Antonella, è incredibile, quanta bontà di vini abbiamo in Italia, di questo dobbiamo essere moto orgogliosi.
    Ciao e buona giornata, con un abbraccio e un sorriso:)
    Tomaso

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  2. Ottima descrizione di queste belle isole,con i prodotti delle sue vigne. Ho potuto assaggiare il Malvasia Passito e mi è piaciuto molto.
    Propongo di alzare i calici e brindare augurando buon onomastico a tutti coloro che si chiamano Giovanni.
    Grazie Antonella un abbraccio, e buon fine settimana.
    Dani

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  3. Un grande vino e la sua affascinante storia, complimenti Antonella, un sorso di allegria in un giorno di triste storia della nostra Europa:-(
    Un grande abbraccio
    Marilena:))))

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  4. La bellezza delle foto e la ricchezza di informazioni e notizie fanno amare ancora di più questi preziosissimi vini.Isole del mito, ricche di storia e di fascino,di colori e sapori.
    Un cordiale saluto ..tutto siciliano come questi vini.

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  5. Ciao Antonella,
    eccomi finalmente qui. Grazie, come sempre , per questa grande collaborazione. La nostra nuova rubrica mi piace sempre di più la trovo interessante e molto utile ;)
    Un abbraccione

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")