sabato 31 maggio 2014

Giro d'Italia nella storia / Marco Pantani




" Il ciclismo mi mancherà
ma anch'io mancherò al ciclismo. "
( Marco Pantani )










Marco Pantani è stato senza dubbio uno degli eroi più tragici del ciclismo moderno.
Amatissimo dal pubblico, spesso osteggiato da una parte di stampa, Il Pirata ( così
soprannominato da tutti ) è stato probabilmente l'ultimo ciclista in grado di far sognare milioni
di tifosi e di riportare il ciclismo in una dimensione eroica che non aveva da tempo e che 
difficilmente tornerà ad avere in futuro.






Nato a Cesenatico nel 1970 , Marco si avvicina al ciclismo grazie alla passione del nonno
che gli regala una bicicletta e lo spinge ad abbandonare il calcio per il ciclismo.
Marco si tessera per l'associazione ciclistica Fausto Coppi di Cesenatico e mostra subito
indubbie doti di grande scalatore, vincendo molte gare.






 Nel 1990 è terzo al Giro d'Italia dilettanti, nel 91 secondo e nel 1992 vince.
Nel 1993 partecipa al primo Giro d'Italia per professionisti, ritirandosi dopo poche tappe per
una tendinite. Nel 1994 viene ingaggiato dalla Carrera e da lì inizia la sua leggenda.
Ha il compito di aiutare il capitano Claudio Chiappucci, ma Pantani si rivela subito qualcosa 
di molto più di un gregario: vince due tappe e si classifica secondo nella generale.






La carriera di Marco è fatta  di costanti cadute e altrettante faticose risalite e già 
nel 1995, quando tutti lo aspettano sulle strade del Giro, è costretto a fermarsi per un brutto incidente 
contro una macchina durante l'allenamento.
Nel 1996 deve ancora rimandare il suo appuntamento con il Giro a causa di un altro
incidente rimediato sempre in allenamento e anche nel 1997 non riesce a concludere il Giro
a causa di una brutta caduta per colpa di un gatto.






Nel 1998 compie,  come a ripagarsi per tanta sfortuna, la sua impresa più bella
vincendo Giro d'Italia e Tour de France.
Pantani domina in salita, si arrampica con una facilità disarmante e sembra destinato ad 
entrare, con le vittorie, nell'Olimpo del ciclismo.






Il destino però non vuole così e nel 1999, quando ha già " il Giro in tasca "  viene
sospeso per il valore dell'ematocrito poco sopra il limite.
E' una sentenza che fa discutere, piene di ombre e brutte storie, alla quale Pantani non riesce
a reagire. Inizia il suo Calvario e la lenta discesa verso la depressione e , forse,la tossicodipendenza.






Pantani regalerà ancora  alcune meravigliose vittorie al Tour de France  ( quelli
dominati però da Amstrong ) e poi perderà definitivamente se stesso.
Muore il 14 febbraio 2004 in una stanza d'albergo dell'Hotel Le Rose di Rimini.







" il ciclismo a me piace perchè non è uno sport qualunque. Nel ciclismo
non perde mai nessuno, tutti vincono nel loro piccolo, chi si migliora,
chi ha scoperto di poter scalare una vetta in meno tempo dell'anno precedente,
chi piange per essere arrivato in cima, chi ride per una battuta del suo compagno 
d'allenamento, chi non è mai stanco, chi stringe i denti, chi non molla, chi si perde
d'animo, chi non si sente mai solo. Chi, scalando una vetta, ti saluta, anche se l'hai visto per la prima volta ti incita, ti dice che " è finita ", di non mollare.
Questo è il ciclismo per me "
( Marco Pantani )




( Immagini dal web)
( Fonte: Andrea Ristori,  Il Giro d'Italia )





















20 commenti:

  1. Un grade del ciclismo "Il Pirata" Marco Pantani.
    Mi è dispiaciuto tanto che non sia più riuscito a riprendersi e tutte le conseguenze che ben sappiamo.
    Il suo ricordo resterà sempre.

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    1. Ciao, sì, resterà per sempre il suo ricordo e, per lo meno per me, il ciclismo non sarà mai più lo stesso.
      Buona serata.
      Antonella

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  2. Io ti rispondo con il brano che i Litfiba gli dedicarono, nel 1999:

    https://www.youtube.com/watch?v=htMO1ShgwLk

    Moz-

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  3. Ciao Antonella,
    come sai io ho adorto Pantani, per me è stato un grande del ciclismo e dopo
    di lui non sono più riuscita a seguire le gare e questo sport perchè mi mettevano tristezza.
    In breve senza di lui non è più la stessa cosa.
    Comunque non potevi trovare di meglio per concludere questa serie di post dedicati al giro d'Italia :)
    brava!!! Il Pirata ti sarebbe riconoscente
    baci

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    1. Ciao Audrey, anche per me il ciclismo e soprattutto il Giro non sono più stati gli stessi da quando lui, tra solitudine e disperazione, se ne è andato. Ho voluto concludere questa maratona proprio ricordando lui che è stato così grande.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  4. Grazie Antonella x questo post. Pantani: forza immensa e fragilita` struggente. Al di la` delle umane cadute resta un grande, forse stritolato da meccanismi troppo potenti anche x il Pirata

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    1. Ciao Gloria, purtroppo siamo tutti umani ed è facile essere, a volte, deboli ma questo, a mio parere, non toglie nulla alla grandezza di una persona e Pantani è stato veramente grande.
      Un abbraccio.
      Antonella

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  5. Riporto qui il commento che il mio amico Roberto mi ha lasciato su FB:

    Ciao Antonella ho letto in bellissimo articolo sul "Pirata" e come sempre mi devo complimentare con te. Non ho mai capito perché tanto accanimento contro un solo uomo e perché abbia dovuto andarsene solo e abbandonato in un modo così squallido e deprimente. Era scomodo a troppi perché é stato il più forte di tutti. Buona domenica e un abbraccio.

    Ciao Roberto, grazie per le tue visite al mio blog, se vuoi puoi commentare direttamente lì scegliendo l'opzione " anonimo " poi però firma se no non so chi ha scritto. Anch'io non ho mai capito perchè si sono accaniti così contro di lui e soprattutto perchè tutti lo abbiano abbandonato. Da appassionata di questo sport e in particolare del Giro posso solo dire che per me, dopo di lui, il ciclismo non è più stata la stessa cosa. Probabilmente la maggior parte delle persone non la pensa così, lo vedo anche dai pochi commenti lasciati sul blog. Peccato, è stato un grande e, comunque, come tale andrebbe ricordato. Auguro a te e alla tua famiglia un buon fine settimana, un abbraccio.
    Antonella

    Bene Antonella non sono un esperto ma ora mio figlio mi ha spiegato come fare. Il tuo blog è molto stimolante e culturalmente importante! Buona notte!

    Grazie Roberto, è solo un piccolo blog ma mi piace tanto sia fare le ricerche necessarie sia scriverlo. Anch'io non sono una grande esperta, sono un'autodidatta, mi muovo abbastanza bene nei blog ma non ti dico cos'è stato all'inizio. Grazie ancora, a presto.
    Antonella

    Davvero brava, continua così!!!

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  6. Ciao Antonella, anche quest'anno il giro e venuto a trovarmi ma per m'è senza il pirata non è più lo stesso
    un caro saluto
    Tiziano.

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    1. Ciao Tiziano, anche per me è così, pur continuando ad amare il Giro, senza Pantani non è più la stessa cosa...manca quel qualche cosa in più che solo lui sapeva dare.
      Un caro saluto e buona giornata.
      Antonella.

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  7. Ciao ANtonella
    un post dedicato a un grande, a me piaceva molto Pantani. Non sono una grande fan del giro d'Italia però il Pirata era troppo forte. Un momento di debolezza e la fine della sua carriera- Dispiace anche che alla fine è rimasto da solo.

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    1. Ciao Roberta, sì dispiace, dispiace per tutta questa triste vicenda ma soprattutto per il fatto che quando più aveva bisogno di qualcuno accanto si è trovato da solo...
      Un abbraccio.
      Antonella

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  8. E' stato lasciato solo proprio quando aveva bisogno...

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    1. Come sempre Gianna...peccato, io l'ho considerato e lo considero un grande.
      Buona giornata, un abbraccio.
      Antonella

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  9. Una storia triste, un grande uomo che si è sentito "piccolo"...

    Buona domenica, Anto, e buon 2 giugno.

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    1. Ciao Lella, sì, una storia tristissima che ancora oggi, ad anni di distanza, lascia un senso di sgomento.
      Buon 2 Giugno anche a te, a presto.
      Antonella

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  10. ciao buon 2 giugno.
    Questo è uno dei post migliori letti la settimana scorsa. Ancora grazie per aver ricordato il Pirata.
    http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2014/06/top-of-post-02-giugno-2014.html

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    1. Ciao Roberta, grazie a te per averlo apprezzato. Ho lasciato un commento più articolato sul tuo blog.
      Un abbraccio.
      Antonella

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")