mercoledì 16 maggio 2018

Storia del Giro, accadde qui: quando " Purito " si vestì di rosa





Nel Giro 2012 lo spagnolo Joaquim Rodriguez si classifica secondo a soli 16" dall'inatteso vincitore Ryder Hesjedal. Rodriguez ha due acuti ad Assisi e a Cortina, prima di ceder la maglia rosa nella cronometro finale di Milano








Ad Assisi mette  in mostra tutte le sue doti di finisseur nelle ascese secche. Quel giorno il gruppo arriva veloce e compatto alla periferia di Assisi. Il temuto " muro di San Damiano ", èendenza media dell'11% a 5 chilometri dall'arrivo, non fa danni,  e nemmeno la discesa su strade larghe, filanti.








Ma l'ultimo chilometro è tutt'altra cosa: vicoli stretti,, gobbe, lastricato di marmo, curve insidiose.
E' fondamentale  affrontarlo in testa al gruppo.
Il team Katusha, con Rodriguez, si para davanti a tutti e indirizza il capitano  verso le traiettorie migliori.








Ci si infila sotto la Porta San Francesco, poi una curva a gomito al 10% stronca le gambe dei più, già provati da 186 chilometri di strada.
Rodriguez segue il suo compagno Dani Moreno, che agli 800 metri ced: allora prende la ruota di Tiralongo, poi di Slagter. Il momento buono arriva a meno di 200 metri da un traguardo nascosto tra le case del centro storico.








Vince a mani levate e si veste di rosa. E' il primo trionfo al giro di " purito " ovvero cigarillo, nomignolo che Rodriguez porta da quando, in gioventù, in salita aveva sbeffeggiato i più esperti compagni di squadra fingendo di fumare un sigaro.
Per penitenza era poi stato costretto a fumare un sigaro vero, sotto l'occhio divertito di tutti.








( Albano Marcarini
  Speciale Bell'Italia Sulle strade del Giro  )
( Immagni dal web )




2 commenti:

  1. Ma sai proprio tutto del Giro !!!Immagino che non sia facile affrontare certe strade strette. Ricordo quando, qualche anno fa , è passato da noi, sono andata a vederlo pensando con timore a come avrebbero affrontato la strada stretta che porta alla chiesa e la relativa curva stretta, davanti alla chiesa, invece è andato tutto bene. Loro sono esperti. Ciaooo

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    1. Anche quando è passato da noi c'è stata una grande festa che è durata tutta la notte. Quella per il Giro è una passione che ho fin da quando ero bambina. Prima mi prendeva di più, poi , dopo Pantani un po' ho lasciato perdere , però è rimasta, comunque, una passione.
      Un abbraccio.
      Antonella

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Piemontesità

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" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")