giovedì 31 maggio 2018

Ville e Castelli del Piemonte / Il Castello di Castellengo




Tra una tappa e l'altra del Giro d'Italia, che ormai ci siamo lasciati alle spalle, siamo riusciti a dedicarci anche a piccole cose che prediligiamo e che ci fanno stare bene.
Questa volta la scelta è caduta sulla visita al Castello di Castellengo che apriva le suo porte al pubblico domenica 13 maggio e che sarà nuovamente visitabile, per chi lo desidera, sabato 2 giugno.








Sono passata spesso, nel corso degli anni, sotto il castello e devo dire che, onestamente, mi ha sempre fatto una pessima impressione, mi dava l'idea di una vecchia e cadente casa occupata da quelli che qui da noi definiamo " scappati di casa "...e invece è stata un'autentica e piacevole sorpresa.













Intanto già cambiando punto di vista, e percorrendo una strada che non avevo mai percorso, il castello  appare in tutt'altra luce, bello, svettante sulla sua collinetta, aggraziato con la sua torre e il suo giardino e questa è stato il primo grande e piacevole impatto.













Sulla porta del castello ci attendeva l'attuale castellana, una signora tedesca molto disponibile e simpatica che 30 anni fa, con il marito, si è innamorata di questo luogo e l'ha acquistato iniziando poi un lungo e paziente lavoro di restauro conservativo attualmente ancora in atto.
















Oggi la Signora e la sua famiglia vivono in un appartamento all'interno del castello e si occupano attivamente dei vigneti circostanti, in altra ala del castello è stato allestito un elegantissimo B&B che la famiglia gestisce e il castello stesso viene aperto per matrimoni, cerimonie ecc....una location indimenticabile.
































30'anni fa, quando il castello è stato acquistato, versava, così ci racconta la signora, in pessime condizioni, pensate che addirittura all'interno dei bellissimi saloni, arricchiti da affreschi del '700,  con pavimenti stupendi, veniva macellato il maiale e si facevano i salami... una situazione incredibile...

































Durante la visita la signora ci ha raccontato volentieri la storia del castello e dei diversi cambi di proprietà che ha subito nel corso dei secoli, si è soffermata volentieri anche a raccontarci le varie fasi dei restauri che ha sempre seguito personalmente. Mi ha divertita scoprire che siamo collezioniste dello stesso oggetto, le caffettiere, naturalmente la sua collezione è molto più importante ed imponente della mia...conta addirittura più di 600 pezzi che ho potuto ammirare con interesse e curiosità.













































Il giardino, non grandissimo e splendido  si apre sullo scenario delle colline e delle pianure biellese, 
ed anche'esso stato oggetto di un attento restauro, sembra di essere un po' fuori dal mondo, immersi nel silenzio e nella luce.








Le origini di questo Castello risalgono al X secolo per opera di Alberico di Monterone che si vide confiscata la proprietà nel 1014 per aver sostenuto Arduino d'Ivrea. Nel 1198 passò ai Bulgaro, nelle mani dei quali il maniero rimase fino al 1406. Nella notte tra il 4 e il 5 maggio di quell'anno, il capitano di ventura Bando da Firenze occupò il castello. Per riottenerne il possesso Amedeo VIII di Savoia fu costretto a ricorrere ad un assedio che si protrasse fino al febbraio 1409.








Successivamente il castello venne suddiviso e venduto a 14 nobili biellesi.








Gli anni seguenti videro i fratelli Frichignono di Cecina acquisire quote sempre maggiori del Castello e del territorio di Castellengo. Nel 1630 Prospero viene investito del titolo di Conte da Carlo Emanuele I e lo stemma nobiliare è ancora oggi visibile alla destra della meridiana.








Sul finire del '600, mutate le condizioni politiche e militari, inizia la trasformazione del Castello da Fortezza in residenza signorile.








Tale trasformazione si protrae per tutto il '700, ispirandosi ai modelli francesi.
La famiglia Frichignono si estinse nel 1883 e il castello subì un graduale abbandono, cambiando più volte proprietà. Nel 1990 gli attuali proprietari ne iniziarono un attento restauro conservativo che, come già detto, è tutt'ora in corso.








Una bella ed interessante mattinata che , trovandoci nella zona di Biella, non potevamo che concludere ad Oropa davanti ad una fumante polenta Concia.




















7 commenti:

  1. Molto bello e interessante, non conoscevo questo castello e neppure la località, grazie per avermelo fatto visitare con te!
    Buona giornata

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  2. Grazie ! Ho fatto, attraverso le tue foto, un bellissimo tour di questo castello. Meno male che lo hanno restaurato e avviato ad una nuova vita perchè sarebbe stato veramente un peccato che questo castello finisse nel degrado. Trovo che sia perfetto per le cerimonie. Un caro saluto.

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  3. Bellissimo post, le foto sono fantastiche!
    Sai che lo scorso fine settimana sono andata a visitare Venaria Reale e ci sono rimasta malissimo?
    È vuota, ma l'hanno depredata tutta!
    Bello il giardino delle rose e anche le scuderie, ma tutto il resto è spoglio :-(
    Un abbraccio e una carezza ai tuoi cuccioli.

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  4. Ciao bellissimo posto. Un buon mese di giugno. Ciao

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  5. Che meraviglia !, non avrei immaginato tanta bellezza e tanta storia !

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  6. Bellissimo reportage, ci hai fatto conoscere questo castello quasi l'avessimo visitato anche noi! Ciao e grazie!

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Piemontesità

Piemontesità
" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")