martedì 15 maggio 2018

Storia del Giro, accadde qui: il Pirata va all'arembaggio





La passione per il Giro d'Italia nasce tantissimi anni fa, avevo 9 anni e frequentavo la elementari e alla Maestra, donna che ancora oggi che di anni ne ho 60 stimo tantissimo, non so come, venne l'idea in occasione del Giro, di dividere noi alunni in gruppi e ad ogni gruppo assegnò una ricerca sui luoghi toccati dalle varie tappe. Da allora mi innamorai del Giro e, esclusi i primi anni dopo " l'affaire " Pantani, non l'ho più abbandonato. Quell'anno, il 1967, il primo importante Gran Premio della Montagna era il Blockhaus, sulla Maiella, il gigante cattivo degli Appennini. Oggi il Giro è nuovamente sull'Appennino, sul GranSasso con arrivo a Campo Imperatore...e anche questa tappa, sull'onda dei ricordi fa battere un po' di più il cuore.
E adesso vediamo cosa accadde, con il grande Pantani, nel 1999.







Giro d'Italia 1999. Ci vogliono 8 giorni per incontrare una vera salita. La scelta è caduta sul Gran Sasso, rampa infinita in un contesto di paesaggio  che ricorda, per solitudine e grandiosità, le steppe di altri continenti.








I corridori sono puntini colorati. Uno di loro, il migliore nelle scalate scalpita.
Si chiama Marco Pantani.  La tappa lunga 253, inizia sul lungomare di Pescara e finirà nella neve a 2.000 metri, sotto la vetta della montagna più alta dell'Appennino.








Calma piatta, ma forte tensione nei primi 200 chilometri. Una fuga dimostrativa per Caucchioli e Piccoli, niente di più. Sono gli ultimi tratti dell'ascesa a decidere tutto. Lo spagnolo Josè Maria Jimenez scatta su un tornante. Il Pirata interpreta il gesto come una provocazione.
Ivan Gotti, agile scalatore bergamasco che vincerà questa edizione del giro, e il campione del mondo Oscar Camenzind approfittano della situazione per mettersi a ruota del Romagnlo








Ma Pantani tiene un ritmo irresistibile, Gotti riesce a dargli il cambio una sola volta. Quando scatta ancora, sempre ritto sui pedali, nessuno gli resiste più. Gli ultimi due chilometri sono di pura forza perchè in ballo c'è la maglia rosa, che Pantani sfilerà a Laurent Jalabert.








Quello sarà il Giro magistrale e tragico del campione cesenate. Prima per la famosa rimonta di Oropa, nella quindicesima tappa, quando, dopo essere stato vittima di un salto di catena, recupererà il distacco superando tutti gli avversari per imporsi in solitaria. Poi con la vicenda di Madonna di Campiglio quando, per anomali valori del tasso di ematocrito, sarà escluso dalla corsa rosa a due giorni dalla fine.








( Albano Marcarini
  Speciale Bell'Italia Sulle strade del Giro  )
( Immagni dal web )




2 commenti:

  1. quando posso lo sto seguendo anch'io , davvero appassionante ;)
    buona giornata Antonella :)
    baci

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    Risposte
    1. Io sto facendo i salti mortali per non perdere nemmeno una tappa, per ora le ho viste tutte, perderò lo Zoncolan sabato perchè, come sai, sono a nozze.
      Un abbraccio.
      Antonella

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Piemontesità

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" ...ma i veri viaggiatori partono per partire, s'allontanano come palloni, al loro destino mai cercano di sfuggire, e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!..." ( C.Boudelaire da " Il viaggio")