"Chi corre verso il futuro dimenticando il suo passato smarrisce la propria identità"
NICOLETTA SPAGNOLI
Luisa Spagnoli: colei che ha creato la Perugina- bacio compreso - nonchè la linea di abbigliamento che porta il suo nome. Il tutto in un epoca come i primi del novecento, dove un'imprenditrice donna incarnava un ossimoro piuttosto che una consuetudine.
Non solo, biografia alla mano si apprende che la Spagnoli era di umili origini e che la sua carriera ha preso il volo grazie alla caparbirtà della donna, decisa a combattere i pregiudizi dell'epoca e pronta a scommettere sulle proprie intuizioni commerciali.
Ad aiutarla contribuivano il suo naturale talento per la dialettica, la cucina e il cucito.
Dulcis in fundo, dal punto di vista personale pare sia stata tra le prime donne a cedere al fascino del toy boy: nonostante il felice matrimonio Luisa ha subito il fascino ( più mentale che fisico ) del giovane Buitoni , di 14 anni più giovane della donna. Tra i due l'amore scoppia irrefrenabile ma il tutto si declina con molta dignità: quando apprende del tradimento il marito decide di farsi da parte e si allontana dalla moglie, continuerà però a sostenerla a " distanza " e ad educare i loro tre figli.
Dulcis in fundo, dal punto di vista personale pare sia stata tra le prime donne a cedere al fascino del toy boy: nonostante il felice matrimonio Luisa ha subito il fascino ( più mentale che fisico ) del giovane Buitoni , di 14 anni più giovane della donna. Tra i due l'amore scoppia irrefrenabile ma il tutto si declina con molta dignità: quando apprende del tradimento il marito decide di farsi da parte e si allontana dalla moglie, continuerà però a sostenerla a " distanza " e ad educare i loro tre figli.
Quanto alla Spagnoli e al suo giovane amante la coppia affronterà i pregiudizi dell'epoca per poi perdersi di vista e ricongiungersi in punto di morte.
Insomma una potente storia al femminile a prova di modernità
La storia dell’azienda ebbe inizio intorno al 1928 grazie allo straordinario spirito imprenditoriale di Luisa Spagnoli. Nata a Perugia nel 1877 dotata di straordinaria modernità e di grande creatività ha dato vita a due grandi aziende, la Perugina e la Luisa Spagnoli, che hanno svolto un ruolo primario nel processo di industrializzazione dell’Umbria e dell’Italia stessa.
La storia dell’azienda ebbe inizio intorno al 1928 grazie allo straordinario spirito imprenditoriale di Luisa Spagnoli. Nata a Perugia nel 1877 dotata di straordinaria modernità e di grande creatività ha dato vita a due grandi aziende, la Perugina e la Luisa Spagnoli, che hanno svolto un ruolo primario nel processo di industrializzazione dell’Umbria e dell’Italia stessa.
Luisa anticipò di mezzo secolo l’evoluzione della presenza femminile nel campo del lavoro, non solo per la sua figura di imprenditrice, ma anche per l’inserimento della donna nell’attività industriale.
Nel 1928 Luisa introdusse per prima l’utilizzo del filato d’angora per produrre capi di maglieria. Dal pelo di una particolare razza di conigli, di cui avviò l’allevamento nel parco della sua villa a Perugia ottenne un filato sottile ed omogeneo con il quale iniziò la produzione di manufatti raffinati ed eleganti conseguendo un grande successo nel campo della moda di quel tempo e determinando lo sviluppo di una fiorente attività e la creazione di un centinaio di posti di lavoro.
Luisa Spagnoli, già conosciuta per le sue molteplici attività industriali ed agricole, fu la prima a rilevare queste deficienze. Iniziò nel suo allevamento di Santa Lucia alcuni esperimenti di selezione del coniglio d'angora.
Nello stesso periodo mettendo a profitto l'abilità delle donne Italiane nella filatura a mano, raggiunse risultati mai fino ad allora ottenuti sia riguardo alla sottigliezza che all'omogeneità del filato. Nacquero così i primi indumenti d'angora italiani, che ottennero da subito un grande successo.
Le confezioni Spagnoli, per la consistenza del tessuto, la classicità e l'eleganza delle linee e l'armonia dei colori, suscitarono subito il favore dei compratori, sia italiano che esteri, i quali li giudicarono di gran lunga superiori a tutti i manufatti di angora allora in commercio. Si ponevano così i presupposti per un'attività nuova e prettamente italiana atta a valorizzare le pregevoli caratteristiche di una materia prima nazionale.
Alla prematura scomparsa di Luisa Spagnoli, nel 1935, la guida dell’azienda fu assunta dal figlio Mario. In 10 anni diffuse la conoscenza ed il prestigio dell’Azienda sul mercato nazionale ed internazionale dando all’attività le caratteristiche proprie di una vera industria, pur continuando a curare, nella manifattura dei capi, i requisiti di qualità e gusto propri di un prodotto artigianale.
Alla prematura scomparsa di Luisa Spagnoli, nel 1935, la guida dell’azienda fu assunta dal figlio Mario. In 10 anni diffuse la conoscenza ed il prestigio dell’Azienda sul mercato nazionale ed internazionale dando all’attività le caratteristiche proprie di una vera industria, pur continuando a curare, nella manifattura dei capi, i requisiti di qualità e gusto propri di un prodotto artigianale.
La genialità di Mario Spagnoli risiede nell’aver dotato l’Azienda di una propria rete commerciale dedicata esclusivamente alla vendita dei propri prodotti. Il primo negozio Luisa Spagnoli fu aperto a Perugia nel 1940. Negli anni successivi seguirono Firenze, Roma, Venezia, Napoli e Milano, portando la presenza del marchio Luisa Spagnoli nelle principali piazze e vie delle più importanti città italiane.
Ereditando dalla madre fantasia e genialità creativa, sviluppò l’idea imprenditoriale. Il 12 Aprile 1937 l’azienda viene registrata presso la camera di commercio di Perugia come ditta individuale.
Nel 1943 l’Angora Spagnoli viene riconosciuta come l’industria più grande e moderna d’Europa nel suo settore: con 525 dipendenti e 8000 allevamenti diretti di conigli d’angora. Nel 1944, nonostante la distruzione dello stabilimento, l’azienda riesce a superare brillantemente la crisi bellica.
Mario diffuse, attraverso un efficace propaganda, l’allevamento del coniglio d’angora, tanto da portare il numero degli allevatori italiani agli inizi degli anni ‘50 a circa 20.000.
Formulò, seguendo le idee della madre, il progetto della Città dell’Angora, un modello di efficienza produttiva fondato sul soddisfacimento delle esigenze dei lavoratori. Da semplice luogo destinato alla produzione,l’azienda, circondata dalle abitazioni dei dipendenti, sarebbe divenuta una comunità autosufficiente, organizzata provvista di strutture ricettive come asili nido, doposcuola, chiesa, strutture sportive e ricreative. Anche se realizzato solo parzialmente il progetto contribuì a rinsaldare i legami tra azienda e dipendenti
Nel 1953 la responsabilità dell’azienda passa nelle mani di Lino Spagnoli, figlio di Mario, che rafforzò e valorizzò il patrimonio che gli era stato affidato, spingendo moltissimo sull’innovazione e sull’ampliamento della rete di vendita.
Con la sua abilità nel precorrere i tempi e la capacità di cogliere con tempestività la necessità di mutamenti organizzativi, produttivi e commerciali, Lino Spagnoli è stato l’artefice della progressiva valorizzazione di tutte le potenzialità dell’azienda creando le basi dell’attuale assetto dell’impresa. Egli ebbe il grande merito di diffondere una cultura d’impresa attenta all’orientamento strategico, al marketing, alla distribuzione e gestione finanziaria.
Decentrando la produzione attraverso la creazione di un gran numero di imprese artigiane satelliti, assicurò competitività e flessibilità all’Azienda, diffondendo la cultura d’impresa sul territorio umbro ed effettuando il più severo contenimento dei prezzi di vendita, garantendosi il favore di una più estesa fascia di mercato. Oltre ad essere un geniale capitano d’industria fu anche un valente sportivo.
Nel 1957 iniziò a praticare la motonautica , aggiudicandosi il titolo mondiale nella categoria «Racers» nel 1959 e quello europeo della categoria «Racers 800 kg» nel 1960.
Nel 1986, Nicoletta Spagnoli assume la guida dell’azienda.
Seguendo le orme del padre porta avanti un processo gestionale in grado di misurare l’azienda con le crescenti sfide dovute alla globalizzazione dei mercati, all’ingresso di competitors aggressivi.
Nicoletta Spagnoli, dà vita ad una nuova linea rivolta anche ad una clientela più giovane, mantenendo costante il valore del rapporto qualità-prezzo e dedicando particolare attenzione al total look, concretizzato nella ricerca ed uso di tutti gli accessori che completano un capo, rispondendo sempre a requisiti di buon gusto e qualità.
" RICERCA INNOVAZIONE TRADIZIONE IN UN COMPLETO EQUILIBRIO, RINNOVAMENTO NELLE LINEE, SPERIMENTAZIONE DI NUOVI STILI SONO PARTE DELLA FILOSOFIA LUISA SPAGNOLI. "
. Oltre ad essere una delle prime e più grandi imprenditrici italiane, Luisa Spagnoli fu anche una delle prime femministe ed ebbe una grande influenza sulla società dell’epoca.
Agli inizi del ‘900, quando la donna non poteva fare altro se non assecondare la volontà del padre o del marito, Luisa Spagnoli si batté sempre per l’affermazione e la conquista della sua indipendenza. Una lotta che non scaturì dalla sua cultura o da un’ideologia (L. Spagnoli imparò tardi a leggere e scrivere), ma dall’osservazione dei profondi cambiamenti sociali nati dalla prima guerra mondiale e dalla certezza che la vita non sarebbe più continuata come prima. Per questo cercò in tutti i modi di migliorare le condizioni di vita delle operaie che lavoravano nella sua fabbrica e, prima in Europa, inventò per loro una serie di agevolazioni, che vennero poi adottate da numerosi paesi.
La lotta di Luisa Spagnoli per l’affrancamento della donna e la conquista della sua indipendenza, la sua splendida libertà di pensiero, il suo senso di giustizia, la sua passione, la sua straordinaria creatività,
ancora oggi ci conquistano.
La creatività e la qualità come punti indiscutibili del prodotto, restano le caratteristiche di un brand che in tutti questi anni ha utilizzato con grande attenzione la sinergia tra passato presente e futuro.
ancora oggi ci conquistano.
La creatività e la qualità come punti indiscutibili del prodotto, restano le caratteristiche di un brand che in tutti questi anni ha utilizzato con grande attenzione la sinergia tra passato presente e futuro.
Una continuità che non esclude un'evoluzione dei modelli delle forme, una assidua ricerca legata ad alcuni principi di cura che contribuiscono a mantenere altri i valori del prodotto.
"LA FORTE IDENTITÀ, UNO STILE ALTAMENTE PERSONALE E LA QUALITÀ INDISCUSSA SONO I VALORI CHE IDENTIFICANO ANCORA OGGI L'UNIVERSO LUISA SPAGNOLI."
È un mondo che utilizza un linguaggio legato la ricercatezza, alla raffinatezza al gusto e alla contemporaneità.
Tessuti e filati vengono selezionati per garantire ad ogni capo di maglieria e sartoria la massima ricercatezza e, uniti all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e a un attento controllo di tutte le fasi di lavorazione, assicurano quell'importante vantaggio competitivo proprio dell'italian style.
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La curiosità di Antonella
Lunedì 1 e martedì 2 febbraio, in occasione della messa in onda su Rai1 della fiction Luisa Spagnoli, il teatro Erios di Vigliano ( Biella ) ha aperto le sue porte per consentire a chi lo desiderava di seguire la trasmissione insieme e sul maxischermo
L'invito parte dal sindaco di Vigliano Cristina Vazzoler e dalll'Atl di Biella. E in fondo tutto si compie là dove era cominciato: il teatro Erios è stato la sede del casting, che ha consentito al regista Lodovico Gasparini e ai produttori di scegliere le circa 250 comparse che hanno arricchito le riprese. E a poche decine di metri c'è l'imponente edificio della Pettinatura Italiana che non sarà difficile riconoscere nelle scene girate a Vigliano nelle quasi tre settimane di permanenza della troupe. "Un appuntamento, quello con il Biellese, che ha portato anche un indotto per il territorio" sottolinea Luciano Rossi, presidente dell'Atl. "Sommando i pagamenti per il lavoro delle comparse, il vitto e l'alloggio per il cast e per i tecnici, le forniture richieste a imprese locali, possiamo stimare un giro d'affari di almeno 150mila euro". «Luisa Spagnoli» aggiunge il sindaco di Vigliano Cristina Vazzoler "è vicina per certi aspetti a quelle figure di industriali che vollero, accanto alla nostra Pettinatura Italiana, il teatro stesso, il dopolavoro, la biblioteca, l’asilo, la chiesa per supportare la fatica quotidiana di quegli uomini e delle tante donne che, con determinazione e fatica, fra i turni della fabbrica ed il lavoro in casa, si stavano così faticosamente conquistando, con l’indipendenza economica, il diritto a determinare il proprio futuro. Ci auguriamo che l’operosità della fabbrica della Perugina, ricostruita nella nostra Pettinatura, sia d’auspicio per una nuova idea di lavoro e di valorizzazione storica e culturale per questi luoghi viglianesi, cosa che è al centro dei miei pensieri e della progettualità dell’amministrazione comunale".
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Prima di concludere vi propongo alcune foto scattate durante le riprese del film e
pubblicate da " Diario di Biella " sulla sua pagina Fb.
Vi invito a passare da Audrey per continuare a leggere l'affascinante storia di questa
grande famiglia italiana.
Cara Antonella, quanto ce da imparare nei tuoi bellissimo post!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Un post molto bello e veramente interessante. Non deve certo essere stato facile per questa donna avere successo come imprenditrice e, poi, in più campi, in un'epoca in cui le donne avevano veramente poche possibilità di emergere. Un saluto
RispondiEliminaCara Antonella ho letto con molto piacere la storia di questa grande donna molto lungimirante ed avanti secoli nella sua concezione industriale, un grande esempio per tutte le donne.
RispondiEliminaBuon pomeriggio
Cioa Antonella,
RispondiEliminaeccomi qua, finalmente, mi sono presa il mio tempo e mi sono goduta questo bel fatterello. Sono soddisfatta del risultato finale, due gran bei post che assieme diventano un completamento. Grazie per la grandiosa collaborazione e per questa super curiosità.
un abbraccione e buona serata
Ciao Antonella,
RispondiEliminala vita di Luisa Spagnoli è unica, secondo me dovrebbero insegnarla nelle scuole.
Bellissimo post, completo sotto tutti i punti di vista!
Baci!! :)
Laura
www.AlidiPolvere.it
Avevo letto da poco tutta la vita di Luisa Spagnoli.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Leggo ogni tuo post con molto interesse, sei molto brava nel realizzarli, sempre così completi e ben illustrati, i miei complimenti a te e a Audrey siete due grandi!
RispondiEliminaUn forte abbraccio e buona giornata da Beatris